Attualità
“Un salentino su tre è povero”
Don Attilio Mesagne, direttore della Caritas Diocesana leccese: “Dei circa 800mila abitanti della provincia almeno 250mila non arrivano ai 6-7 mila euro l’anno. La fascia di età più colpita quella tra i 40 e i 60 anni”

di Giuseppe Cerfeda
Basta volgere lo sguardo per scorgere chi è in difficoltà.
Non parliamo di mondi lontani e realtà astratte perché come conferma don Attilio Mesagne, direttore della Caritas dell’Arcidiocesi di Lecce, nell’intervista che segue “un salentino su tre è da considerare in stato di indigenza”.
A pagare gli effetti della recessione è soprattutto il ceto medio.
Famiglie un tempo agiate, si trovano sempre più spesso a farsi i conti in tasca per non superare il tetto delle spese mensili.
Così mettere da parte i risparmi diventa sempre più arduo.
In provincia di Lecce, sono 6.670 i contribuenti con un reddito imponibile minore o uguale a zero euro, grazie agli oneri deducibili e detraibili. Ci sono ben 216.936 contribuenti con un reddito imponibile da zero a 10mila; 87.538 contribuenti con un reddito imponibile da 10mila a 15mila; 117.099 contribuenti con un reddito imponibile da 15mila a 26mila; 70.939 contribuenti con un reddito imponibile da 26mila a 55mila; 5.621 contribuenti con un reddito imponibile da 55mila a 75mila; 4.020 contribuenti con un reddito imponibile da 75mila a 120mila; 1.364 contribuenti con un reddito imponibile superiore ai 120mila euro.
Guardando alla tipologia di reddito sono 252.517 i lavoratori dipendenti e assimilati (contro i 243.431 dell’anno prima). Il reddito medio è di 15.323 euro (contro i 15.554 euro dell’anno prima).
Spesso non ci accorgiamo del fratello che ci è accanto ed è in difficoltà. Eppure anche nel Salento sono in tanti sulla soglia della povertà o che quella soglia l’hanno già varcata. Cosa si può fare in concreto per loro?
“Anzitutto dobbiamo sentirti tutti fratelli e sorelle senza darlo per scontato. Spesso mi sento dire: che c’entriamo noi italiani ed europei con l’americano, l’australiano, l’africano, lo srilankese, ecc.? In questo mondo ci sono tante etnie, tanti Stati, tante tribù e tante religioni. Ma la razza, la specie, resta sempre una, quella umana. Per chi crede la famiglia è solo una, la grande famiglia di Dio”.
Lei sottolinea sempre, “per chi crede” ed ama ripetere che la religione si propone e non si impone…
“Dio va proposto non imposto! Meno che meno in nome di Dio onnipotente e misericordioso si possono tagliare le gole, si può sparare addosso alle persone, e togliere loro la vita.
Dobbiamo essere educatori, non fanatici.
Da educatori dobbiamo veicolare verso il rispetto delle coscienze, verso la libertà.
Una persona è davvero matura solo quando è capace di compiere atti liberi, quindi responsabili, giusti e amorosi.
Se tutti ci orientassimo verso il rispetto di ogni etnia, Stato, cultura e religione, tante storture non ci sarebbero.
Resto convinto che il fanatismo religioso sia più diabolico di quello politico”.
Sarebbe un gran passo avanti ma forse non basterebbe…
“C’è grande disparità sociale. Dovremmo lavorare tutti insieme, istituzioni, parrocchie, associazioni ed anche i cosiddetti atei”.
Quello sugli atei è un altro tratto distintivo del suo pensiero.
“Resto dell’idea che non esiste una persona totalmente religiosa! Allo stesso modo non esistono atei al 100 per cento. Siamo tutti in bilico.
In ognuno di noi esiste un angoletto di ateismo ed un altro di religiosità; uno di bontà ed uno di cattiveria, uno di povertà ed uno di ricchezza, uno di amicizia ed uno di inimicizia…
Questo fa bene a tutti perché tali dicotomie impediscono a chiunque di guardare gli altri dall’alto verso il basso. Invece stando tutti in bilico nessuno potrà puntare l’indice verso gli altri”.
Diceva dobbiamo lavorare tutti insieme…
“Non per il benessere sfrenato che crea disastri sociali con una forbice troppo alta tra ricchezza e povertà, tra chi mangia troppo e chi non ha da nutrirsi. Dovremmo lavorare tutti insieme perché tutti, in ogni zona del mondo, si possa rimanere in piedi che è l’unico obiettivo ragionevolmente raggiungibile oggi: avere un tetto, un letto dove dormire, un piatto dove mangiare e la possibilità di vestirci ed acculturarci”.
Abbiamo una stima dei dati delle persone in povertà in tutta la provincia?
“Nel Salento siamo circa 800mila abitanti di cui almeno 250mila sono poveri. Lo dico senza difficoltà, la media è di uno su tre”.
Non è una stima un po’ troppo pessimistica?
“Quando dico poveri intendo che non si arriva ai 6-7 mila euro l’anno e i dati a quanto ci risulta sono questi”.
Lei spesso parla di nuovi poveri. A chi si riferisce?
“A coloro che, dai 40 ai 60 anni di età, perdono il posto lavoro e rischiano di non trovarlo più. Sono anche coloro che si separano e da un momento all’altro sono costretti a lasciare casa, ritrovandosi nel baratro, senza potersi neanche permettere un altro tetto o da mangiare. Se poi accade a qualcuno che nel frattempo ha anche perso il lavoro…”
Tornando ai nostri poveri, qual è la fascia d’età più colpita?
“Come già accennato quella dai 40 ai 60 anni. Si tenga anche presente che fino a qualche anno fa solo il 20% erano italiani e gli altri erano immigrati. Oggi gli italiani sono almeno il 40-45% del totale delle persone che versano in condizioni di indigenza”.
Cosa fa per loro la Caritas diocesana?
“Per loro, e non solo per loro, la Caritas a Lecce conta 12 mense, cinque diurne e 7 serali. Eroghiamo ogni giorno circa 600 pasti tra colazione, pranzo e cena. Tra i nostri ospiti che accogliamo senza chiedere nulla, neanche le generalità perché il cibo non è proprietà privata”.
Quello dei migranti e dell’accoglienza resta un tema di grandi attualità e confronto.
“Basta fare distinzioni tra italiani e immigrati. Sempre per chi crede, si faccia riferimento all’Antico Testamento (Salmo 23) dove è scritto: “Del Signore è la terra e quanto contiene, l’universo e i suoi abitanti”. In queste poche parole sono affermati i diritti fondamentali dell’uomo: la libera circolazione delle idee e delle persone, perché tutto ciò che appartiene a Dio appartiene a tutti gli uomini”.
Come si può approfondire sul sito internet www.caritaslecce.it, la caritas diocesana leccese offre servizi come: il Centro di ascolto diocesano (offre sostegno morale e materiale, assistenza pastorale e orientamento al lavoro); l’Emporio della Solidarietà (per la distribuzione di prodotti alimentari); il Prestito della Speranza (per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato); il Centro di ascolto antiusura; la Fondazione Casa della Carità di Lecce (offre servizio di accoglienza notturna per uomini, mensa, docce, consulenza medica e legale); il Servizio Gerico presso la Parrocchia “San Massimiliano Kolbe” (si rivolge a persone indigenti senza fissa dimora, assicurando una “Dimissione ospedaliera protetta” nel periodo di convalescenza a chi versa in condizioni di non autosufficienza); la Casa “San Vincenzo De’ Paoli” (accoglienza notturna per uomini); la Casa di accoglienza “S. Caterina Laboure” presso l’Ospedale Vito Fazzi (una foresteria che offre accoglienza ai parenti dei degenti che risiedono fuori zona e a pazienti, italiani e stranieri, indigenti in cura presso il nosocomio garantendo vitto e alloggio); la Bimbulanza (servizio gratuito, offerto dall’Associazione Cuore e Mani Aperte); l’Ufficio diocesano Migrantes (assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri, promuovendo opere di accoglienza fraterna, in un clima di convivenza pacifica); il Gruppo di Volontariato Vicenziano presso le Suore Vicenziane, (centro di ascolto e sostegno morale e materiale); servizi di assistenza sanitaria, psicologica e sociale e di consulenza legale (come Centro di ascolto diocesano e Avvocato di strada, servizi per la formazione allo studio e la promozione del lavoro.
Ovviamente ogni Caritas diocesana, anche quelle di Otranto, Nardò-Gallipoli e Ugento-S.M. di Leuca, si adopera per i più bisognosi ed offre tutta una serie di servizi.
Attualità
Social Gardening, Morciano di Leuca punta a generare lavoro
L’amministrazione comunale in prima linea per generare opportunità di lavoro per restare e salvaguardare il territorio: percorso di formazione professionale per formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica. Iscrizioni entro il 6 novembre

Restare, lavorare e, al contempo, rigenerare il territorio: il Comune di Morciano di Leuca è tra i primi a crederci, avviando “Social Gardening”, un percorso di formazione professionale che punta a formare 15 residenti in condizioni economicamente svantaggiate e dieci persone selezionate tramite apposita chiamata pubblica, che si chiuderà il prossimo 6 novembre.
Il programma didattico è curato dalla cooperativa agricola Casa delle Agriculture, che assieme all’omonima associazione da oltre un decennio ha avviato a Castiglione d’Otranto un processo di restanza basato su un nuovo approccio alla terra.
L’iniziativa rientra nel progetto “Morciano Social Community – Welfare leggero ed inclusione”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione “Inclusione e Coesione”. Nasce per formare competenze professionali legate all’agroecologia, alla cura del paesaggio e alla filiera corta, promuovendo una visione integrata tra formazione, inclusione e rigenerazione territoriale.
«La nostra scelta di condividere una delle azioni della progettualità in corso con Casa delle Agriculture – spiegano dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Lorenzo Ricchiuti – nasce dalla volontà e dalla consapevolezza che il nostro obiettivo di avviare progetti di cura e rigenerazione del verde possa trovare nel loro operato e visione – non solo utopica – un punto di incontro costruttivo e funzionale. L’iniziativa abbraccia al contempo ambiente, verde e rigenerazione, con azioni che, mentre curano il contesto, possano dare una nuova opportunità a persone fragili, che potranno acquisire competenze e riscoprire abilità capaci di valorizzare potenzialità in atto».
Il percorso ha previsto una fase di co-progettazione con Casa delle Agriculture, per costruire insieme contenuti e metodi di apprendimento capaci di unire formazione e rigenerazione non solo del territorio di riferimento, ma anche delle persone che quotidianamente lo vivono. «Siamo onorati e grati per la fiducia riposta in noi – dichiarano da Casa delle Agriculture – perché oggi più che mai serve investire sulla terra come risorsa viva, che chiede competenze ed estrema cura e che può trasformarsi in opportunità lavorativa, rinsaldando vincoli di una comunità che vuole restare e investire nel futuro del proprio territorio».
IL PROGRAMMA
Attraverso tre moduli teorico-pratici dedicati alla rigenerazione ambientale, alla trasformazione e alla produzione agricola sostenibile, il programma mira a costruire nuove competenze professionali per generare opportunità di lavoro e al contempo coesione sociale. Il primo modulo, “Economie della rigenerazione e della cura del verde”, partirà a novembre 2025 e prevede 32 ore di formazione tra lezioni teoriche e attività pratiche guidate da docenti ed esperti del settore agroambientale e pedagogico con comprovata esperienza per una formazione di alto livello. Il cuore del percorso sarà a Morciano di Leuca, con approfondimenti su agroecologia, fitostoria, tecniche di potatura e innesto, rigenerazione delle aree olivetate, botanica, riforestazione e gestione sostenibile del paesaggio. Sono previste anche visite a Castiglione d’Otranto e Diso, dove Casa delle Agricultureconduce sperimentazioni su colture cerealicole, orticole e progetti di riforestazione. La parte pratica si svolgerà, invece, in aree pubbliche individuate dal Comune, trasformate in spazi di apprendimento e restituzione collettiva.
A maggio 2026, prenderà avvio il secondo modulo, “Economie della trasformazione”, di 40 ore, dedicato alla panificazione, conservazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari locali; tra ottobre e dicembre 2026 si terrà il terzo e ultimo modulo, “Economie della produzione agricola sostenibile”, di 30 ore, incentrato su agricoltura biologica, permacultura e agricoltura sintropica, creazione di giardini commestibili.
COME ISCRIVERSI
Il corso è riservato a 15 cittadine e cittadini residenti nel Comune di Morciano di Leuca in condizioni economiche svantaggiate ed è completamente gratuito. Ai partecipanti che frequenteranno almeno l’80 per cento delle ore sarà riconosciuto un rimborso spese di 250 euro, comprensivo della copertura assicurativa. Il modulo può essere ritirato presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Morciano di Leuca (Per info, Ufficio Protocollo: 0833/743100; apertura lun-ven, h. 9-11).
Il programma è inoltre aperto a dieci persone esterne, selezionate attraverso una chiamata pubblica. Anche in questo caso, è completamente gratuito. Per proporsi, sarà necessario l’invio del curriculum vitae accompagnato da una lettera motivazionale all’indirizzo mail a casadellagriculture.
Nella selezione sarà data priorità a persone con meno di 35 anni residenti nel Sud Salento (per info: 328/5469804).
IL PRIMO MODULO: ECONOMIE DELLA RIGENERAZIONE E DELLA CURA DEL VERDE
Il corso di formazione prevede 10 ore di lezione teorica e 22 ore di lezione pratica su agroecologia e cura del paesaggio, fitostoria, studio degli ecosistemi naturali, tecniche di potatura, tecniche di innesto, tecniche di rigenerazione delle aree olivetate, principi di botanica, tecniche di ricircolo della materia organica, principi di riforestazione e rimboschimento. Le sperimentazioni pratiche avverranno principalmente nelle aree pubbliche del Comune di Morciano di Leuca per poter restituire alla comunità dei progetti esemplari di rigenerazione.
h. 9-11: Ecosistemi naturali e antropici. Fitostoria del territorio salentino. Principi di intervento sostenibile nelle aree naturali
11-13 Passeggiate e osservazione in campo, successione ecologica, riconoscimento botanico e consociazioni vegetali
h. 9-11: Visita al Mulino di Comunità e al Parco Comune dei Frutti Minori di Casa delle Agriculture.
h. 11- 13: Principi di riproduzione vegetale per seme, talea e propaggine. Laboratorio di riproduzione (Vivaio dell’Inclusione)
h. 9-11: Gestione del frutteto. La progettazione del frutteto, la propagazione, la difesa dalle malattie con metodi biologici, la scelta delle varietà e la gestione del terreno;
h. 11- 13: Tecniche di innesto, laboratorio
h. 9-11: Gestione dell’uliveto. Visita in un uliveto rigenerato. Fertilità del suolo. Tecniche di sovescio e ricircolo della materia organica. Il paesaggio multiplo e la creazione di ecosistemi complessi.
h. 11- 13: Tecniche di rigenerazione delle aree olivetate.
h. 9-11: Gestione delle aree boschive. Normative, monitoraggio, valutazione degli habitat, servizi ecosistemici e successioni ecologiche.
h. 11- 13: Tecniche di ripristino delle aree boschive.
h. 9-13 Tecniche di potatura dell’uliveto e di ricircolo della materia organica (biotriturazione, compostaggio e nesting)
Creazione di un’agroforesta in aree olivetate.
9-11: I mestieri della cura del verde. Inquadramento economico, normativo e commerciale e cooperative di servizi. Fondi primo insediamento.
11-13 Creazione di un’agroforesta in aree olivetate, piantumazione di specie perenni e conclusione dei lavori.
Attualità
Maria Elena Palese “con cuore aperto e piedi per terra” per le Regionali
A Casarano la presentazione della candidatura dell’avvocato, volto nuovo della politica da sempre impegnata nel sociale

Entusiasmo e forte presenza nella serata di giovedì 9 ottobre, a Palazzo Ieca in Casarano, per l’Inaugurazione del Comitato Elettorale di Maria Elena Palese, l’Avvocato salentino candidata al Consiglio Regionale della Puglia con Luigi Lobuono Presidente per le prossime elezioni del 23 e 24 novembre. Presenti numerosi cittadini, sostenitori e rappresentanti del territorio.

Alcuni passaggi della serata: “L’Avvocato volto nuovo della politica, da sempre impegnata nel sociale, nel volontariato e nelle Istituzioni scolastiche, ha presentato le sue idee, i suoi progetti per una politica buona, bella che sia in grado di guardare prima di tutto ai cittadini, ai loro bisogni, alle loro necessità; per una politica che sia in grado di impegnarsi, a differenza di quanto è stato fatto fino ad oggi, per i lavoratori, per le imprese, per l’ambiente, per la salute, per le infrastrutture. Una politica che ha a cuore la sua terra e sia capace di mettere al centro il territorio salentino e la sua innata bellezza per donargli la considerazione e la dignità che merita. Il tutto sintetizzato in un messaggio ben chiaro : “Una donna, un’idea, la sua terra”.”
“Dobbiamo andare a dare luce e ad illuminare il deserto politico ed istituzionale che una certa politica ha creato negli ultimi anni. Il mio impegno nasce dall’amore per il mio territorio, per dare voce a quelle che sono le nostre istanze, le nostre ansie, le nostre speranze.” ha dichiarato la candidata.
“Ho accettato la candidatura perché insieme a tutti voi ritengo che sia giusto iniziare ad avere un atteggiamento che non deve essere sempre silente. Ho accettato perché mi è stata data l’ opportunità di far parte di una lista che raccoglie insieme diverse sensibilità, suo punto di forza. Ringrazio il senatore Roberto Marti, Presidente della Settima Commissione Cultura del Senato, l’Onorevole Toti Di Mattina e il Consigliere Gianni de Blasi che hanno creduto fermamente nel mio apporto fattivo.”
L’inaugurazione di Palazzo Ieca è solo l’inizio di un percorso che nei prossimi giorni, con vari incontri e momenti di ascolto, toccherà vari Comuni della Provincia: i comitati saranno luoghi aperti al dialogo, al confronto e alla condivisone in cui gli elettori devono essere protagonisti.
La prossima settimana è la volta di Presicce – Acquarica.
Alla serata ha preso parte il Consigliere Regionale Gianni de Blasi che ha portato il suo saluto a tutti i presenti e ha presentato la candidatura di Maria Elena Palese, portandole il suo messaggio di forte supporto. Ha evidenziato le criticità di questi anni legate ad una visione politica fin troppo baricentrica e ha riconfermato la sua candidatura in questa nuova partita.
Sono intervenuti anche il già sindaco di Nociglia, Massimo Martella e l’Assessore di Alessano, Paolo Marasco con parole di stima e sostegno per entrambe i candidati.
La serata si è conclusa con il forte applauso e l’entusiasmo di tutti i presenti per la candidatura di Maria Elena Palese che “con cuore aperto e piedi per terra” ha dichiarato ufficialmente aperta la sua corsa verso il Consiglio Regionale.
Attualità
Di Cave e d’Argilla, InRete con Colacem a Cutrofiano
Gli alunni dell’Istituto comprensivo di Cutrofiano (sede di Sogliano) hanno visitato Cava Don Paolo, ammirando il paesaggio e l’avifauna, e hanno fatto tappa presso il Parco dei Fossili

📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
In occasione della Settimana del Pianeta Terra, l’Associazione di Promozione Sociale InRete (Informazione, Ricerca, Ecologia, Territorio, Educazione ambientale) in collaborazione con Colacem ha organizzato un tour tra le cave presenti sul territorio di Cutrofiano.
Gli alunni delle classi terze e quinte dell’Istituto comprensivo di Cutrofiano (sede di Sogliano) hanno visitato Cava Don Paolo, ammirando il paesaggio e l’avifauna presente e successivamente hanno fatto tappa presso il Parco dei Fossili per visionare gli strati di argilla, la malacofauna presente e toccare con mano il minerale estratto.
L’ex cava “Lustrelle” (inserita nelle Linee Guida: “progettazione, gestione e recupero delle aree estrattive” quale esempio di buone pratiche dell’Industria del Cemento edito da Federbeton e Lagambiente) è stata trasformata in un Parco dei Fossili a scopo scientifico e didattico, con percorsi per visitatori e il Museo Malacologico delle Argille ospitato in una masseria seicentesca.
Il museo espone una ricca collezione di fossili di molluschi rinvenuti nella zona ed è meta di migliaia di studenti e studiosi italiani e stranieri.
-
Attualità1 settimana fa
Laura Manta di Collepasso: “Non volevo diventare sindaco”
-
Cronaca3 settimane fa
Bambino travolto da furgone all’uscita da scuola a Tricase
-
Attualità6 giorni fa
Periodo Unico di Valutazione, lo “Stampacchia” di Tricase dice addio ai quadrimestri
-
Attualità4 settimane fa
Incidente in scooter: muore 32enne a Racale
-
Cronaca6 giorni fa
Specchia: scontro tra due auto
-
Cronaca3 settimane fa
Camion fuori strada sul ponte di Montesano: traffico bloccato
-
Cronaca4 settimane fa
Spari nella notte a Ruffano: 17enne ferito all’addome
-
Corsano1 settimana fa
Corsano: cede solaio e inghiotte uomo di 58 anni