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Attualità

“Urge cambio di modello economico”

Secondo l’Istat sale la disoccupazione in Puglia. La candidata alla presidenza della Regione Puglia del MoVimento 5 Stelle illustra alcune delle manovre che permetterebbero di invertire immediatamente la tendenza

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Pubblicati i dati Istat sull’occupazione in Italia e nelle regioni e province. Per la Puglia peggiorano gli indicatori dell’occupazione rispetto il 2013. Gli occupati in complesso in Puglia tra i 15 e i 64 anni diminuiscono da 1.156.000 del 2013 a 1.144.000 del 2014; 12.000 occupati in meno in un anno.


Antonella LaricchiaIl tasso di occupazione passa dal 42,3% al 42,1%. Gli occupati nel solo settore agricolo calano di circa 16 mila in un solo anno e scendono a 87 mila complessivi in tutta la Puglia. Aumentano di 27 mila, i cittadini in cerca di occupazione rispetto al 2013, sia uomini che donne, oltre 313 mila persone in Puglia, con un tasso di disoccupazione che aumenta dal 19,8% del 2013 al 21,5% del 2014.


“La disoccupazione è purtroppo il tristissimo effetto di strategie economiche sbagliate”, dichiara la candidata alla presidenza in Puglia per il M5S Antonella Laricchia, “urge una riconversione economica della Puglia, come quella operata nella regione francese Nord Pas de Calais, che ha abbandonato il modello economico dell’industria pesante per preferire un piano integrato di rifiuti zero, sostegno ai prodotti a km zero ed energie rinnovabili che hanno favorito le piccole medie imprese, producendo in un solo anno circa 20.000 posti di lavoro. Un’esperienza che conferma gli studi effettuati dalla commissione d’indagine sulla green economy della Camera: se una pubblica amministrazione investe un miliardo in grandi opere o in fonti fossili, può produrre al massimo 600 posti di lavoro; se investe quella stessa cifra nel settore dell’efficientamento energetico degli edifici, può produrne fino a 18.000 posti di lavoro. Il cambiamento è possibile ed è già realtà altrove, fino ad oggi è mancata solo la volontà politica.”


 

“Penso anche”, aggiunge Laricchia, “al settore dell’agricoltura, che tanto potrebbe dare ai pugliesi, è sempre più strangolato da una politica che vede le PMI come limoni da spremere e non come un settore economico da tutelare e incentivare per valorizzare il “made in Italy” evitando così di cadere nelle mani delle multinazionali estere. Penso ad esempio all’IMU agricola che gli agricoltori saranno costretti a versare per sanare lo spot elettorale di Renzi degli 80 euro. Quindi non solo gli agricoltori sono in difficoltà a causa del mercato sempre più soggetto alle decisioni della grande distribuzione, ma vengono nuovamente colpiti dal Governo a guida PD. Oltre al danno la beffa.”


 


“Se la politica di centro destra e centro sinistra”, incalza la candidata del MoVimento 5 Stelle, “si ostina con le scelte che non producono occupazione utile nè reddito diffuso, viene il dubbio che non abbia alcuna intenzione di eliminare la disoccupazione. Anzi, il problema della disoccupazione fino ad oggi è servito troppo spesso alla politica per rendere la scelta nell’urna più facilmente influenzabile da promesse elettorali. Ricordo ad esempio la promessa dei 30.000 posti di lavoro fatta a Bari da Michele Emiliano in occasione delle comunali 2009, una delle tante promesse mai mantenute.  In Puglia è fondamentale per creare lavoro e benessere investire nei settori utili e ad alta intensità occupazionale come la riqualificazione energetica degli edifici, le bonifiche dei territori inquinati, la salvaguardia del territorio dal dissesto idrogeologico, le Fonti Energetiche Rinnovabili diffuse, e l’agricoltura di qualità e tutelando e valorizzando il nostro territorio aumentiamo anche l’attrattiva turistica di quella che da tre riviste internazionali è stata definita la regione più bella del mondo. Oltre a questo come già detto il M5S istituirà il microcredito per aiutare le imprese, una realtà a livello nazionale che grazie al taglio degli stipendi dei nostri parlamentari permetterà di dare fino a 25.000 euro alle PMI che ne faranno richiesta. Ma pensare alle imprese non è la nostra unica priorità perché al tempo stesso le istituzioni devono tutelare le fasce deboli ed aiutarle: se i pugliesi ci daranno la possibilità di governare, istituiremo il reddito di cittadinanza che è già realtà in moltissimi paesi europei, alle persone con basso reddito e non solo garantiremo fino a 580 euro al mese a persona per superare quella che, secondo l’ONU, è la soglia di povertà relativa nel 2015. Le coperture già ci sono ed è previsto un piano che aiuti queste persone a formarsi ed a trovare lavoro. Da giugno”, conclude Antonella Laricchia, “il cambio del modello economico in uno più virtuoso sarà possibile anche in Puglia grazie al MoVimento 5 Stelle.”


Attualità

Al Parco di Ugento la natura si racconta con il linguaggio dei giovani

Natura, formazione e innovazione digitale: i PCTO del Vivosa Academy diventano esperienza di cittadinanza attiva

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Grazie all’impegno dei ragazzi, alla guida attenta dei docenti e al supporto del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento, sono stati realizzati 12 cartelloni itineranti dedicati alla flora e alla fauna del territorio, installati lungo il percorso naturalistico del Parco.

Design curato e accattivante, le infografiche sono fruibili anche in formato digitale grazie a dei QR code progettati dagli stessi studenti.

Un esempio concreto di divulgazione scientifica accessibile e coinvolgente.

È, in sintesi, il frutto del progetto dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) di Vivosa Academy.

Un’iniziativa che promuove la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani.

«Il progetto», sottolinea Damiano Reale, AD del Vivosa Apulia Resort, «è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, capace di generare valore culturale e ambientale e di promuovere una cittadinanza più consapevole e sostenibile. Ma è, soprattutto, un’opportunità di crescita personale, legata ad un’esperienza immersiva coinvolgente a contatto con la natura».

«Il percorso», spiega Maria Rosaria De Marini, dirigente dell’I.T.E. “De Viti De Marco” di Casarano, «si inserisce in un modello pedagogico che vede i nostri studenti sistematicamente impegnati in contesti reali e fortemente motivanti, dove, attraverso la loro creatività e le loro competenze, determinano un significativo impatto sul territorio, in termini di valorizzazione e cambiamento, arricchendo contemporaneamente il proprio bagaglio culturale ed esperienziale. Ciò risulta possibile solo grazie a sinergie territoriali di alto spessore e quella col Vivosa Academy, ormai pluriennale per il nostro Istituto, risulta ad alto valore aggiunto, perché improntata a visioni innovative, che coniugano management e valori di tutela e rilancio del patrimonio territoriale».

 UN ECOSISTEMA DA CONOSCERE, PROTEGGERE E RACCONTARE

Il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento è una delle aree a più alta biodiversità del Salento.

Ospita oltre 400 specie floristiche, tra cui numerose varietà di orchidee selvatiche, e rappresenta un habitat di rilevante interesse faunistico, soprattutto per l’avifauna migratoria.

«Oltre al coinvolgimento dei più giovani», aggiunge il Direttore del Parco, Giuseppe Scordella, «di questo progetto di valorizzazione del territorio va sottolineata la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati. Interventi come questo, a mio avviso, rappresentano una strategia sempre più efficace per promuovere lo sviluppo sostenibile, la tutela del patrimonio e la coesione sociale. Questi interventi integrano risorse, competenze e visioni differenti, unendo l’interesse collettivo con l’iniziativa imprenditoriale e culturale».

Oggi, grazie a questa visione strategica, il Parco di Ugento si afferma come modello replicabile di governance territoriale.

«Il risultato», conclude Veronica Milo, Director Sales and Marketing del Vivosa Apulia Resort, «è un insieme di interventi capaci di raccontare e rilanciare i luoghi, restituendo identità, attrattività e nuove opportunità di fruizione – nel rispetto dell’ambiente e delle comunità che lo abitano. E noi siamo fieri di essere parte attiva di queste azioni».

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Attualità

Ondata di caldo africano, colonnina di mercurio sino a 40°C

L’anticiclone subtropicale, nei prossimi giorni, sarà protagonista su gran parte dell’Europa centro-meridionale, con anomalie termiche anche oltre i 10-12°C, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio

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L’anticiclone subtropicale continua a dominare la scena in questo inizio d’estate 2025.

Al Centro-Sud il tempo si manterrà stabile e asciutto per tutto il prosieguo del mese, e con buona probabilità anche nella prima decade di luglio, la previsione di 3bmeteo.com.

Il gran caldo sarà l’elemento di spicco di questa settimana e anche della prossima.

Un ulteriore aumento delle temperature è atteso da metà settimana in poi, con valori massimi che alle nostre latitudini raggiungeranno picchi fino a 39/40°C.

A rendere l’idea della lunga e intensa ondata di caldo sono le temperature previste nelle grandi città: per almeno una decina di giorni, a Milano e Torino le massime oscilleranno tra i 33 e i 37°C, a Bologna tra i 35 e i 38°C, a Firenze tra i 34 e i 39°C, a Roma tra i 32 e i 36°C, a Foggia tra i 36 e i 40°C, a Catania tra i 32 e i 37°C.

«Come sempre, sarà il mix tra umidità e temperature elevate ad acuire la sensazione di afa, con temperature percepite anche superiori ai 40°C», spiega Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3bmeteo, «a questo si aggiungono temperature minime che si manterranno diffusamente oltre i 20°C, con il rischio di notti tropicali, specie in città e nei centri abitati».

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Attualità

Rifiuti, Poggiardo cambia passo

Nuovo servizio di gestione di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Il sindaco Antonio Ciriolo: «Miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente». La vicesindaca e assessora all’ambiente Antonella Pappadà: «Puntiamo alla tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente pagherà la Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto»

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L’amministrazione comunale ha comunicato l’avvenuta aggiudicazione della nuova gara d’appalto per i servizi di spazzamento, lavaggio, raccolta e trasporto dei rifiuti.

Ciò consente a Poggiardo di rinnovare un servizio in essere da 16 anni, introducendo una gestione moderna e in linea con le esigenze attuali della nostra comunità.

Il sindaco Antonio Ciriolo

Il nuovo servizio dovrebbe portare significativi miglioramenti e cambiamenti: raccolta separata dell’organico, che ridurrà la produzione dei rifiuti indifferenziati destinati all’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, con vantaggi ambientali ed economici; fornitura regolare di nuove pattumelle e strumenti adeguati per tutti i cittadini; un servizio su misura, progettato per rispondere alle necessità odierne del nostro Comune.

«Poggiardo avrà un nuovo servizio che porterà cambiamenti nel sistema di raccolta, ma anche miglioramenti per i cittadini e per l’ambiente», sottolinea il sindaco Antonio Ciriolo, «ringraziamo l’attuale gestore per il servizio svolto in questi anni e confidiamo di poter migliorare sempre più il sistema di raccolta e spazzamento a beneficio di tutti».

La vicesindaca e assessora con delega all’ambiente Antonella Pappadà

«Sono felice di questo traguardo che è stato voluto, cercato e raggiunto insieme a tutta l’amministrazione, e che segna una svolta importante per la nostra città nell’ambito del servizio di gestione dei rifiuti», ha dichiarato la vicesindaca e assessora con delega all’ambiente, Antonella Pappadà, «avvieremo nelle prossime settimane la distribuzione delle nuove pattumelle e la raccolta separata dell’organico consentendo a Poggiardo di essere al pari delle altre città virtuose, grazie al progressivo incremento della  raccolta differenziata. Diminuiranno i quantitativi di rifiuti in ingresso nell’impianto di biostabilizzazione presente a Poggiardo con benefici ambientali ed economici».

«Continueremo a lavorare», conclude Antonella Pappadà,  «per proiettare Poggiardo verso la tariffazione puntuale grazie alla quale, con la collaborazione della cittadinanza, ogni utente andrà a pagare una Tari calcolata sull’effettivo rifiuto prodotto».

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