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“Utilizzo massivo di test rapidi!”

Giuseppe Maglie, “sindaco-biologo” di Montesano Salentino: “Segnalerebbero la presenza di un’infezione in corso anche in soggetti asintomatici o con una sintomatologia blanda”.

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Giuseppe Maglie, sindaco di Montesano Salentino, è anche biologo


Dopo la lettera inviata ad Michele Emiliano dai sindaci pugliesi approfondisce l’argomento il primo cittadino di Montesano Salentino, Giuseppe Maglie, di professione biologo (è responsabile del laboratorio di analisi cliniche e microbiologiche BIOLAB di Cutrofiano) tra i fautori proprio delle richieste fatte pervenire al Governatore di Puglia.


Innanzitutto il sindaco di Maglie annuncia che “oggi, finalmente, il Presidente della Regione ha annunciato l’utilizzo dei test rapidi anche se in maniera limitata”.


Il “sindaco-biologo” ritiene che “per gestire al meglio questa epidemia e i suoi drammatici effetti, sia assolutamente indispensabile migliorare e ampliare la sorveglianza sanitaria attraverso l’utilizzo massivo dei test rapidi, basati sulla ricerca degli anticorpi, i quali, benché ancora in corso di validazione, rappresentano ad oggi uno strumento in grado di fornire dati e informazioni utilissimi circa la circolazione del virus. Occorre sapere che questi test si basano sulla ricerca degli anticorpi cosiddetti “della memoria” (IgG), che compaiono in seguito ad una guarigione e/o comunque dopo aver avuto un semplice contatto con il virus anche da asintomatico, e sulla ricerca degli anticorpi (IgM) che indicano se l’infezione è in corso in quel preciso momento”.


Il test si esegue utilizzando una goccia di sangue prelevata dal polpastrello.


Secondo Giuseppe Maglie, “riuscire a fare il maggior numero di test possibili, anche aprendo a tutte le strutture in grado di eseguirli, avrebbe enormi vantaggi”.


Quali sono i vantaggi di un test rapido?


La presenza di anticorpi della classe IgM”, spiega il biologo, “ci segnalerebbe la presenza di un’infezione in corso anche in quei soggetti con una sintomatologia blanda, che molto spesso passa inosservata, e che peraltro, non è contemplata, in questo momento, tra i requisiti utili per poter accedere ad un tampone”.

L’utilizzo di questi test ci farebbe poi “comprendere il numero dei soggetti, probabilmente elevatissimo, di asintomatici, che magari nel frattempo continuano tranquillamente a lavorare e ad infettare senza esserne consapevoli; ormai è chiaro che il vero problema di questa epidemia è proprio questo”.


In un secondo momento, si potrà poi stabilire se “i pazienti che hanno già superato la malattia, e che quando hanno fatto il test avevano la presenza degli anticorpi IgG, si possono reinfettare, come parrebbe da alcuni dati provenienti dalla Cina e dall’esperimento portato avanti dal prof. Crisanti nel paese veneto di Vo’ Euganeo”.


Se purtroppo ci dovesse essere reinfezione, in molti soggetti già guariti, significherebbe, a quel punto, che gli unici rimedi contro questo virus rimarrebbero o lo sviluppo di un vaccino o la scoperta di un farmaco davvero efficace ad inibire la replicazione del stesso virus.


Queste considerazioni”, sottolinea il sindaco di Montesano Salentino, “le ho già espresse a chi di competenza e spero quanto prima che si possa arrivare a quel tipo di sorveglianza attiva, che va a scovare i portatori asintomatici del virus, e che potrebbe davvero essere decisiva nella battaglia al Coronovirus”.


“Credo”, conclude Giuseppe Maglie, “che si tratterà di una battaglia dura, lenta, per certi aspetti logorante, ma che alla fine vedrà prevalere l’uomo e le sue grandi capacità nel combattere le avversità che la natura gli ha sempre posto davanti”.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

“Ho amato tutto”: una ballata teatrale racconta Donna Paola Menesini Brunelli

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Il Salento si appresta a vivere un evento straordinario, intriso di storia e  arte. Il 24 agosto alle 21.00, l’Abbazia del Mito di Tricase sarà il suggestivo scenario per la rappresentazione di “Ho Amato Tutto”, un’opera che racconta l’intensa vita di Donna Paola Menesini Brunelli, messa in scena dalla celebre attrice Paola Pitagora  e dalle note del sax di Peppe d’Argenzio e dalla chitarra elettrica di Emanuele Bultrini.

Una Storia di Amore e Dedizione



La ballata teatrale, la cui regia porta la firma di Evita Ciri, narra la storia di Donna Paola, discendente della nobile e potente famiglia Menesini Lemmi di Montegabbione, che abbandonò i suoi vasti possedimenti tra Umbria e Toscana per seguire il giovane marito Ferdinando in carriera all’IRI ( istituto per la ricostruzione industriale) a Roma negli anni ’60, periodo di grande fermento economico e sociale. Roma, all’epoca città vivace e ricca di opportunità, diventa il luogo dove Donna Paola, lasciandosi alle spalle la sua laurea a pieni voti in chimica farmaceutica e una carriera da ricercatrice, dedica la sua vita alla famiglia, incarnando valori di positività, concretezza, libertà e fiducia nel futuro.

Questa storia attraversa le vicende di una donna aristocratica profondamente umana che negli anni 60 dell’emancipazione femminile ha scelto invece la famiglia;  è pertanto un racconto senza tempo, un messaggio di  speranza, fiducia e investimento sul futuro senza alcun condizionamento.

L’Abbazia del Mito: Un Patrimonio Recuperato

Il contesto in cui si svolgerà l’evento, l’Abbazia del Mito, non è casuale. Questo sito di eccezionale valore storico è stato recuperato grazie all’impegno di Donna Paola e di suo figlio Alberto, che hanno dedicato cinque anni della loro vita per restituirlo al suo antico splendore, sottraendolo all’abbandono. Oggi, l’Abbazia del Mito è non solo un simbolo di rinascita, ma anche un esempio tangibile dell’amore per il territorio e per la cultura, valori che hanno ispirato la nascita della Fondazione Noi Siamo Paola, che si occupa appunto di tutela dei vecchi mestieri come il restauro pittorico, ligneo e scultoreo, l’arte del ricamo e del tessile nonché dei vecchi metodi di salvaguardia dell’agricoltura. La Fondazione Noi Siamo Paola produce infatti lo spettacolo.

Donna Paola

Patrocinio e Collaborazione

L’evento è patrocinato dal Comune di Tricase, che con il suo sostegno testimonia il profondo attaccamento all’Abbazia del Mito, un luogo che racchiude la storia del territorio e custodisce la memoria e le vestigia di un passato luminoso. 

Questa collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” sta portando alla concretizzazione di progetti di alto valore culturale e sociale, che mirano a preservare e valorizzare il patrimonio locale. Le Amministrazioni stanno costruendo elementi di connessione sempre più forti per favorire la crescita del territorio, creando un tessuto di iniziative che unisce tradizione, cultura e innovazione.

Il Sindaco della Città di Tricase, Antonio De Donno, ha dichiarato: “Paola Menesini Brunelli è stata una donna in grado di trasformare quell’incanto che la nostra terra custodisce (e da cui lei era ammaliata) in qualcosa di grande. Il suo amore per il prossimo e per il Salento sono stati dei fari che brillano tutt’ora, nel suo ricordo. Ripercorrere ciò che è stata e le sue gesta, attraverso l’interpretazione ed il lavoro di professionisti di grandissimo calibro, è al contempo un debito nei suoi confronti ed una missione encomiabile, che la Città di Tricase non può che sposare con gioia ed orgoglio. Ancor più quando, come in questo caso, il ricavato di questa iniziativa viene devoluto a fini benefici”.

Un Appuntamento Imperdibile

“Ho Amato Tutto” è molto più di uno spettacolo teatrale; è un’occasione per riflettere sull’importanza delle radici, sulla forza dell’amore e della dedizione. Questo evento, che condensa storia e arte, rappresenta un momento imperdibile per il Salento e per tutti coloro che desiderano partecipare a un’esperienza culturale e umana di grande valore.

L’appuntamento è per il 24 agosto alle 21.00 all’Abbazia del Mito, dove il passato e il presente si uniranno in  un abbraccio di bellezza e amore universale e dove 20 anni fa’ Donna Paola Menesini Brunelli e Paola Pitagora si incontrarono per caso. 

Dal Mito è partita tutta la storia e al Mito Paola Pitagora festeggia in scena il suo compleanno.

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Attualità

Le caratteristiche di un sito di casinò affidabile in Italia

Nel panorama del gioco online, non tutte le piattaforme offrono le stesse garanzie di sicurezza…

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Nel panorama del gioco online, non tutte le piattaforme offrono le stesse garanzie di sicurezza.

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Un operatore privo di licenza può scomparire improvvisamente, rendendo impossibile recuperare i fondi depositati. La mancanza di un’autorità di vigilanza comporta inoltre che le regole possano essere modificate unilateralmente, senza alcun preavviso, e che eventuali controversie siano di fatto irrisolvibili. Questo scenario espone i giocatori a un alto rischio di frode e a un contesto dove la trasparenza è pressoché assente.

Gli elementi fondamentali di un casinò sicuro

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Altro elemento essenziale è la presenza di un sistema di crittografia SSL, che protegge le comunicazioni e impedisce a soggetti non autorizzati di accedere a dati sensibili come informazioni personali e coordinate bancarie. Fondamentale è anche l’utilizzo di un generatore di numeri casuali (RNG) certificato, che garantisce risultati di gioco equi e realmente imprevedibili. A completare il quadro, un casinò sicuro offre metodi di pagamento affidabili e tracciabili, consentendo depositi e prelievi tramite canali bancari ufficiali, carte riconosciute e portafogli elettronici di comprovata reputazione.

Supporto clienti e trasparenza nelle condizioni

La sicurezza di un casinò online non si misura solo dalle tecnologie adottate, ma anche dalla qualità dei servizi offerti ai giocatori. Un supporto clienti efficiente, disponibile attraverso più canali e con tempi di risposta rapidi, è un indicatore di serietà. Quando l’assistenza è presente e competente, il giocatore può affrontare eventuali problemi o dubbi con la certezza di ricevere risposte puntuali.

Ugualmente importante è la trasparenza nelle condizioni di utilizzo. I termini contrattuali, le politiche sui bonus e i requisiti di prelievo devono essere spiegati in modo chiaro e facilmente accessibile, senza clausole nascoste o ambigue. Un casinò che comunica in maniera aperta e diretta dimostra di avere un approccio orientato alla tutela del giocatore, riducendo il rischio di spiacevoli sorprese durante l’esperienza di gioco.

L’importanza di scegliere piattaforme autorizzate

Molti giocatori italiani sottovalutano i rischi legati all’uso di piattaforme non autorizzate per il gioco online. Solo i siti di casinò online sicuri, ovvero quelli con licenza ADM, garantiscono realmente la protezione nelle transazioni, l’integrità dei giochi e la sicurezza dei prelievi. Affidabile.org, portale specializzato nella comparazione dei casinò, aiuta gli utenti a comprendere il valore del gioco legale e fornisce consigli pratici per scegliere in modo consapevole tra le piattaforme autorizzate in Italia.

Gioco responsabile

La scelta di un casinò sicuro è il primo passo per vivere un’esperienza di gioco positiva ma, allo stesso tempo, il più importante dato che il comparto online è sempre attivo e non ha le restrizioni previste per il gioco fisico. Quindi un portale lecito garantisce una alta qualità anche dal punto di vista della prevenzione e protezione degli utenti. È fondamentale mantenere un approccio responsabile, stabilendo limiti di spesa e di tempo, e considerare il gioco esclusivamente come una forma di intrattenimento. Risorse ufficiali come il portale ‘Gioca Responsabile’ e il numero verde nazionale forniscono supporto e assistenza a chi ritiene di avere un rapporto problematico con il gioco. La consapevolezza e la prevenzione sono le migliori alleate per garantire un divertimento sicuro e sostenibile.

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Lucugnano: l’amicizia vince sempre, nonostante tutto

I compagni dell’anno di nascita 1982, di Lucugnano di Tricase, far radici e motivazioni in comune….

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Ma quali sono le motivazioni che spingono un gruppo eterogeneo di persone a ritrovarsi dopo tanto tempo?

Forse sarebbe meglio conservare i ricordi della giovinezza così come sono, incastonati nel passato ideale.

E poi perché sottoporsi allo stress di venire giudicati, soppesati per l’aspetto, per la riuscita professionale e personale, quando sarebbe così facile lasciare le cose come stanno.

Ma qualcosa che resta, al di là delle chiacchiere e dei ricordi tra vecchi compagni di scuola, c’è.

È l’emozione di guardarsi indietro e, con un senso di vertigine, scoprire quanta strada abbiamo fatto e la direzione che abbiamo preso.

È la certezza di venire proprio da lì, di avere delle radici e delle motivazioni in comune con quelli che, a prima vista, sono solo un gruppo di signore e signori adulti.

E invece sono proprio loro: i tuoi compagni di scuola. I nostri 43 anni sempre insieme…”

I RAGAZZI DEL 1982 DI LUCUGNANO

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