Attualità
Elezioni comunali, l’ultimo appello
A meno di 48 ore dall’apertura dei seggi elettorali abbiamo rivolto tre domande ai candidati sindaco di San Donato di Lecce, Giurdignano, Otranto, Santa Cesarea Terme, Spongano, Montesano Salentino, Salve, Alezio e Sannicola

SAN DONATO DI LECCE
Alessandro Quarta: «Diamo forza alla città»
1 – Le priorità di questo secondo mandato nell’immediato saranno sicuramente legate alla cantierizzazione dei tanti finanziamenti ottenuti in questi anni.
2 – Realizzazione di una “strada parco”, ossia una circonvallazione che unisca l’abitato di San Donato e Galugnano. Completamento delle reti idriche e del sistema di raccolta delle acque pluviali su tutto il territorio. Realizzazione del PUG che possa consentire una corretta pianificazione territoriale.
3 – Spero che gli elettori decidano di continuare un percorso amministrativo virtuoso e dare così forza alla città stessa. In questi anni abbiamo portato avanti una politica di grande rilancio dell’immagine di San Donato e Galugnano. Sono stati conseguiti quasi dieci milioni di euro di finanziamenti in tutti i settori: urbanistica, lavori pubblici, cultura, eventi, ambiente. Sono stati spesi bene e condotti al termine i lavori della precedente amministrazione per altri sei milioni di euro. è stata condotta un’attenta politica di riequilibrio economico e finanziario del comune. Il Comune, oramai rimasto senza dipendenti comunali, è stato reintegrato nelle risorse umane principali ed ora dispone di uffici, tornati pienamente operativi.
Salvatore Tanieli: «Esperienza, idee, entusiasmo»
1 – Avvio di uno studio sulla viabilità per migliorare la vivibilità di alcune strade comunali e la sicurezza di pedoni e ciclisti. Costituzione di una consulta di giovani per comprenderne le esigenze e renderli cittadini attivi e di una consulta di commercianti ed artigiani per renderli protagonisti delle scelte e dello sviluppo territoriale. Realizzazione di un progetto per la rigenerazione delle strade rurali.
2 – Piano urbanistico generale come strumento di tutela e valorizzazione del territorio. Incentivazione e sviluppo dell’agricoltura e recupero degli antichi mestieri. Incentivazione di un nuovo modello integrato di servizio sociale attraverso il potenziamento di servizi per giovani e famiglie (prescuola-postscuola, sistemazione delle strutture sportive presenti sul territorio e Bando per la gestione ed il completamento/miglioramento delle stesse).
3 – Perché le comunità di San Donato e Galugnano hanno diritto ad essere governate con coraggio, determinazione e competenza. Mettiamo a disposizione la nostra esperienza, il nostro vissuto, le nostre idee ed il nostro entusiasmo attraverso un serio impegno per la promozione del territorio e il miglioramento della qualità della vita.
Alessandro Quarta
Salvatore Tanieli
GIURDIGNANO
Donato Fanciullo: «Perse troppe occasioni»
1 – Riaprire la biblioteca comunale, con tanta fatica realizzata durante il mio precedente mandato da sindaco e ahimè immediatamente chiusa dalla sindaca Gravante. Ripartirei subito con l’iter di adozione del PRG Intercomunale con Otranto, totalmente ed incredibilmente abbandonato. Abbiamo buttato via tante opportunità di crescita e sviluppo per colpa dell’amministrazione Gravante che nessuno ci potrà più restituire; dobbiamo fare in fretta e liberarci della politica del fare poco e male ed iniziare a volare alto. Ridare vigore ai servizi alla persona che non possono essere affidati ad iniziative estemporanee ma ad un sistema condiviso e che guardi ai reali bisogni della gente.
2 – Abbattere gli inutili campanilismi, fare sistema con gli altri Comuni e portare a termine la pianificazione territoriale con la Città dei Martiri; risollevare l’economia del paese per limitare l’abbandono della nostra terra da parte delle giovani generazioni; ricucire il tessuto sociale oggi assolutamente lacerato e riformare lo spirito di comunità che noi salentini conosciamo ma che stiamo un po’ dimenticando.
3 – Gli elettori, dopo avermi visto all’opera per 10 anni da Sindaco, conoscono la mia lealtà, la mia passione per il territorio di Giurdignano e la mia sincera generosità nello spendermi completamente e sinceramente per il raggiungimento del bene comune.
Monica Gravante: “Completeremo il lavoro”
1 – Dare subito seguito ai finanziamenti già presi e predisporre le gare per: la realizzazione di un asilo nido in via San Paolo (per un importo di 840 mila euro); l’ampliamento della palestra e la realizzazione di nuovi impianti sportivi nel plesso scolastico di via Piave (230mila euro); per la realizzazione di un centro culturale e teatrale per un importo di 300mila euro. Questi sono tutti finanziamenti del Pnrr che si aggiungono agli 800 mila euro assegnatici per i sistemi di gestione delle acque pluviali.
2- Recuperare il complesso monastico di Centoporte che la mia amministrazione è riuscita ad acquisire; creare un itinerario turistico nel giardino megalitico per il quale abbiamo già chiesto un finanziamento di oltre un milione di euro. Stessa cifra chiesta per il restauro della cripta bizantina di San Salvatore e la riqualificazione delle aree del centro storico. Chiesto un altro finanziamento di oltre 700 mila euro (previsti anche interventi di privati) per la ristrutturazione del campo sportivo “Giuseppe Bello” e la realizzazione della città dello sport, con piscina, campi di padel, tennis, ecc.
3 – Gli elettori non potranno che scegliere me perché garanzia di operatività, di fatti, di sostanza e non di apparenza. Gli elettori sono testimoni di quello che sono stati i miei primi due mandati amministrativi: 10 anni di duro lavoro. Non c’è nessun cittadino di Giurdignano che non sia testimone del mio operato. Io rappresento, costituisco e sono la garanzia per il territorio.
Donato Fanciullo
Monica Gravante
OTRANTO
Francesco Bruni: «Parola chiave transizione ecologica»
1 – Riforestazione, con un piano di realizzazione che guarda al futuro; il riciclo delle acque reflue per l’agricoltura spostando il depuratore lontano dalla zona abitata, la creazione di un’area marina protetta.
2 – Priorità la destagionalizzazione del turismo, creando opportunità di lavoro per i giovani oggi costretti ad emigrare. Sfruttare al meglio i fondi del PNRR e creare zone franche urbane, ambiti territoriali in cui vengono favoriti gli investimenti in ogni settore attraverso agevolazioni fiscali e previdenziali, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale. Qualche progetto è già stato avviato come quello dell’area di sgambatura dei cani, altri sono in fase di avvio come quello delle piste ciclabili, la rigenerazione delle zone di bene paesaggistico e di beni culturali. In via di proposta, invece, progetti riguardanti i poli sportivi, il collegamento tra il centro e le periferie, il potenziamento della fogna bianca, ecc. Il nostro programma è volto a contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Parola chiave, in questo caso, è transizione ecologica. Progetti che renderebbero Otranto “più grande e più attrattiva”. Puntando su risorse importanti per la valorizzazione del borgo idruntino.
3 – Insieme non è solo il nome della lista, ma un vero e proprio mantra. Per i dodici candidati all’amministrazione di Otranto, infatti, la coesione e la collaborazione sono le basi su cui dovrà poggiare la politica che propongono.
Lavinia Puzzovio: «Arrivata l’ora di un nuovo inizio»
1 – Rendere più facile l’accesso alla casa ai giovani che vogliono realizzare il loro progetto di vita in città. Molti sono costretti a cercare residenza altrove per via di una offerta abitativa poco incoraggiante. Studieremo un programma agevolativo e sfrutteremo le possibilità previste dal nuovo strumento urbanistico. Ci occuperemo dell’offerta culturale, dotando Otranto di un suo teatro, collegato al Teatro Pubblico Pugliese e in grado di ospitare le compagnie locali ed offrire una stagione di grandi eventi. Urgente un potenziamento dell’offerta turistica che passi dalla portualità e dalla qualità dei servizi collegati e dal supporto alla rete di operatori che producono economia sul territorio.
2 – Mettere a sistema le identità e le risorse del territorio per fare di Otranto una meta straordinaria che offre bellezze e esperienze uniche e esalta i suoi tratti distintivi attraverso un moderno sistema di comunicazione e un brand territoriale. Lavoreremo a una città aperta e connessa che valorizzi aree e percorsi rurali anche attraverso un sistema di mobilità riorganizzato e sostenibile che risolva anche gli ingorghi in centro città nei periodi più caldi. Intendiamo inoltre istituire una collaborazione permanente con l’Università del Salento mettendo a disposizione uno dei beni immobili del Comune adibendolo a dipartimento/corso distaccato dell’Università (possibilmente di matrice economico/turistica), anche per creare un indotto di lavoro inedito per la città al di fuori dei mesi estivi.
3 – È arrivata l’ora di un nuovo inizio. Una nuova pagina che ha bisogno di autori nuovi, capaci di ascoltare e intercettare realmente la domanda di cambiamento per liberare le migliori energie. Vogliamo aprire questa città al mondo costruendo una visione moderna in cui si possano riconoscere tutti: è la migliore arma per centrare progetti ambiziosi all’altezza di Otranto.
Francesco Bruni
Lavinia Puzzovio
SANTA CESAREA TERME
Pasquale Bleve: «Tangenziale non più rinviabile»
1 – A Cerfignano completeremo e metteremo in fruizione via Ortigrandi e contrada Poste, strade strategiche, ignorate per ben 53 anni. A Vitigliano completeremo Palazzo Gargasole, (intercettato finanziamento di circa 1,5 milioni, coofinanziato dall’ente) che ospiterà biblioteca multimediale, sale convegni, sale lettura, caffè letterario, spazi per giovani e associazioni. A S. Cesarea, dopo la messa in sicurezza del costone roccioso e la riapertura e la fruizione alla libera balneazione delle aree di Archi, Fontanelle, Mare Piccolo, oltre all’incantevole Baia di Porto Miggiano, va pensata ed attuata la riqualificazione di quelle aree, con un arredo urbano e tanto verde. Si dovrà porre mano al recupero della pineta e delle aree boschive dove cervelli bacati e mani scellerate hanno distrutto quanto posto a dimora nei primi 50 anni del secolo scorso.
2 – L’obiettivo è rendere S. Cesarea sempre più attrattiva, accogliente, accessibile; fare del turismo e del termalismo un binomio portante strategico dello sviluppo. Incentiveremo sempre più il turismo del benessere, enogastronomico, un turismo lento, convegnistico, degli eventi, in sinergia con il locale Istituto Alberghiero. Opera non più rinviabile è la tangenziale. Il centro di S. Cesarea, va salvaguardato e ciò avverrà, se verrà realizzata una strada che bypassi il centro termale. L’altra è il PUG che dovrà accompagnare Comune e frazioni verso il futuro.
3 – Perché è ancora viva, in me e nei componenti la lista civica “Insieme con responsabilità”, la passione iniziale di fare cose importanti, utili e belle per Santa Cesarea Terme e per le sue due frazioni, Cerfignano e Vitigliano.
Claudio Mangia: «Il nostro programma di rilancio»
1 – La redazione del piano per l’eliminazione delle numerosissime barriere architettoniche attualmente presenti; la creazione di una Consulta del Turismo con tutti gli attori del settore per lavorare sulla programmazione dell’imminente stagione estiva; il rilancio del settore termale, con l’avvio di un serio confronto con Regione Puglia.
2 – L’ampliamento dello scalo d’alaggio con pontili mobili e la verifica della fattibilità dei progetti per la realizzazione di un porticciolo turistico; la realizzazione di una circonvallazione a Santa Cesarea Terme per pedonalizzare il centro; la ristrutturazione dei PIM e l’affidamento della struttura ai giovani del territorio.
3 – Sono alla guida di un gruppo composto da decine di giovani, professionisti, attivisti impegnati nella formulazione di proposte concrete per il rilancio del nostro Comune. L’inconsistenza e l’incompetenza delle amministrazioni Bleve sono evidenti a chiunque. È ora di guardare oltre. Il nostro è un programma concreto di rilancio. Insieme possiamo fare bene.
Pasquale Bleve
Claudio Mangia
SPONGANO
Mauro Polimeno: «Programma di rinascita»
1 – Occorre attivare da subito una serie di efficaci politiche sociali come il servizio di assistenza domiciliare/infermieristica ai bisognosi, promuovendo anche convenzioni con le associazioni di volontariato mirate all’inclusione sociale ed all’assistenza. Inoltre è prioritario un impegno particolare verso i giovani, collaborando con le associazioni sportive e culturali, agevolando l’aggregazione e sostenendoli nella nascita di attività imprenditoriali attraverso la creazione di incubatori d’impresa e corsi professionali gratuiti. Vanno affrontate le problematiche dell’ambiente con progetti sperimentali di sensibilizzazione, a cominciare dalla raccolta differenziata.
2 – Bisogna innanzitutto cogliere tutte le opportunità che il PNRR mette a disposizione, con progetti credibili e finanziabili, come la riqualificazione urbana nonché rurale di tutto il territorio. Vanno ripensate le politiche di bilancio, evitando aumenti di tasse e tariffe, con l’obiettivo di contenere la elevata pressione fiscale. Incrementare i rapporti di collaborazione con il mondo della scuola e delle famiglie, adeguare gli edifici scolastici, riportare la dirigenza scolastica nel Comprensivo di Spongano.
3 – Insieme a tutti i componenti della lista abbiamo deciso di assumerci comuni responsabilità verso i cittadini con un programma operativo di rinascita, crescita e sviluppo del paese che deve tornare ad essere un credibile punto di riferimento per l’intero territorio limitrofo.
Gigi Rizzello: «Servizio alla collettività»
1 – Sarà indispensabile completare le opere pubbliche già iniziate in questi anni ed avviare il lungo percorso di concretizzazione dei diversi finanziamenti PNRR che, con impegno ed attenzione, siamo riusciti ad ottenere per la nostra comunità: la Cittadella dello sport, il Polo dell’infanzia e l’intervento di Edilizia Residenziale Pubblica sono i primi tre grandi progetti che determineranno un immediato sviluppo del territorio con nuovi servizi per i cittadini.
2 – Il nostro programma si compone di una serie di proposte concrete ed attuabili, che nascono dalla voglia di rispondere alle istanze e ai bisogni di Spongano e si arricchiscono dell’esperienza maturata nel precedente mandato. Vorremmo proseguire con l’ammodernamento della rete pubblica di illuminazione, con la messa in sicurezza di tratti stradali e con nuovi investimenti finalizzati a rendere Spongano un comune sempre più a misura di cittadino.
3 – Gli elettori dovrebbero scegliere la nostra squadra per dare continuità all’azione amministrativa iniziata cinque anni fa e poter così portare a compimento i tanti progetti già avviati in questi anni. Partire dall’esperienza vissuta per indicare le linee lungo le quali guardare con fiducia alla Spongano di domani e all’idea di una comunità vera, partecipata e moderna, rafforzando così la nostra idea di politica intesa come servizio alla collettività.
Mauro Polimeno
Gigi Rizzello
MONTESANO SALENTINO
Giuseppe Maglie: «Percorso virtuoso»
1 – Collaudo alla nuova scuola media per poter ospitare i ragazzi a settembre; partire con i lavori di costruzione del nuovo asilo nido e riaprire Palazzo Bitonti, completamente arredato, per continuare una vera e propria rinascita culturale, anche grazie all’apporto che potrà venire dal Centro-studi di etnografia e antropologia “Il Male di San Donato”.
2 – Immagino una comunità che possa partecipare ancora più attivamente alla politica del paese grazie magari all’apporto di idee dei più giovani. Tra gli obiettivi penso al potenziamento della Fiera di San Donato, alla piena realizzazione del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche e alla attuazione di tutti i progetti di Aree Interne di riqualificazione e ripensamento del paesaggio post-xylella che darebbero nuova linfa e un nuovo volto al nostro territorio.
3 – Per i problemi risolti e i tantissimi risultati raggiunti in questi cinque anni, per continuare un percorso amministrativo estremamente virtuoso che sarebbe molto utile non interrompere e poter continuare sulla linea del buon governo. Tanti sono stati i progetti che abbiamo già realizzato in questa legislatura nei diversi ambiti, dai lavori pubblici all’ambiente, dallo sport alla cultura, dall’energie alternative al turismo, ai servizi sociali, ecc… Sarebbe molto importante adesso portare a termine tutti i progetti ancora in itinere e iniziare quelli in cantiere per completare un processo di cambiamento e di miglioramento del nostro comune che è tangibile e già ben visibile alla comunità.
Massimo Maglie: «Per un cambiamento concreto»
1 – In base alle esigenze della nostra comunità locale le prime tre cose sulle quali metteremo mano saranno: incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita politica e territoriale creando un ambiente favorevole agli investimenti e al miglioramento dell’economia locale; la riqualificazione del centro storico; affrontare le problematiche di decoro ambientale, di protezione delle aree verdi pubbliche e realizzazione di aree per cani. Migliorare anche i servizi essenziali come l’assistenza sanitaria.
2 – Migliorare la qualità della vita nella comunità e lo sviluppo del territorio. Tra i più importanti lo sblocco delle aree della Zona C. Poi la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, con la promozione del turismo e del commercio locale affinché si creino nuovi posti di lavoro attraverso una collaborazione tra enti locali e cittadini, la cui interazione e partecipazione risolverebbero tanti problemi specifici che interessano ancora la comunità locale.
3 – Perché abbiamo a cuore il miglioramento della vita dei cittadini, sfruttando le nostre capacità di lavorare in modo collaborativo e di ascoltare le loro esigenze. Siamo una lista ben strutturata, che ha a cuore il cambiamento concreto e l’estinzione della politica stantia che persiste da anni. I cittadini devono avere la possibilità di esprimere la propria opinione politica senza essere influenzati da pressioni esterne o coercizione da parte di terzi, o da informazioni false o fuorvianti.
Giuseppe Maglie
Massimo Maglie
SALVE
Simona Conte: «Ricostruiamo senso di cittadinanza»
1 – Pulizia e decoro dei centri urbani e dell’intero territorio con particolare riferimento alle marine e al litorale (dragaggio delle foci del canale, ripascimento della spiaggia di Torre Pali, messa in sicurezza della Torre costiera) e sfalcio dell’erba nelle strade rurali. Affidamento del servizio di salvataggio, pulizia degli arenili e delle dune. Riapertura definitiva al traffico di via PP Cardone.
2 – Completamento dei lavori finalizzati alla riapertura della piscina comunale. Ripresa dell’iter di approvazione del PUG e del Piano Comunale delle Coste con relativa ridefinizione della dividente demaniale per pianificare l’intero territorio comunale e costiero tenendo presenti i principi di salvaguardia, tutela e valorizzazione. Rigenerazione dei centri antichi di Salve e Ruggiano e del paesaggio rurale. Realizzazione di una pista ciclabile che attraversi il territorio.
3 – Perché vuole prendersi cura delle persone, della comunità e del territorio per ricostruire quel senso di cittadinanza, di sana convivenza civile e coesione sociale, capace di valorizzare le risorse umane e territoriali necessarie per generare nuove politiche di restanza e ritornanza. Una proposta civica che vuole rappresentare i bisogni, le ansie e le attese dell’intera comunità senza alcuna distinzione per proiettarsi tutti insieme in un futuro di serenità, armonia e benessere.
Francesco Villanova: «Completiamo opere e progetti avviati»
1 – Il nostro primo impegno sarà innanzitutto quello di completare le opere ed i progetti già avviati. Punteremo, inoltre, a un coinvolgimento sempre più forte dei cittadini nell’attività amministrativa, al fine di renderla ulteriormente più mirata ed efficace. La nostra terza priorità sarà quella di rafforzare i servizi sociali e le iniziative rivolte soprattutto alle fasce più deboli e disagiate.
2 – Presto realizzeremo progetti già finanziati, molto importanti per le attività ricreative e di socializzazione, ovvero il campo da calcio in erbetta a Salve ed il palazzetto dello sport a Ruggiano e l’acquisto dello storico e splendido Palazzo Ramirez. Continueremo poi a potenziare l’offerta turistica, implementando i servizi e realizzando nuove iniziative culturali e occasioni di svago per incrementare il flusso dei visitatori.
3 – Per dare continuità a tutto ciò che siamo riusciti a realizzare e ad avviare insieme in questi cinque anni, profondendo sempre il massimo impegno e lavorando nel segno della legalità, della giustizia e della solidarietà sociale a beneficio dell’intera collettività.
Simona Conte
Francesco Villanova
ALEZIO
Andrea Barone: «Sblocchiamo il settore urbanistico»
1 – Daremo seguito concreto alle nostre idee, con la realizzazione di diverse opere pubbliche, per le quali abbiamo già ottenuto il finanziamento. Alcune sono già in corso di esecuzione: la riqualificazione del centro storico, con l’istallazione del basolato per 730mila euro; il rifacimento del campo sportivo, finalmente in erba sintetica, (900mila euro); l’ampliamento dell’Ecocentro comunale, con nuovi servizi, (300mila euro), l’ampliamento della scuola materna da destinare a polo dell’infanzia (1,2 milioni) e l’intera riqualificazione della Scuola Media (1,8 milioni di euro).
2 – Va sbloccata l’urbanistica legata a un piano regolatore vecchio e obsoleto. Vogliamo sbloccare le lottizzazioni attraverso la creazione di mini comparti; promuovere e valorizzare la nostra zona artigianale, prevedendo la possibilità di commercializzare i prodotti delle aziende presenti e destinando un’area comunale a servizi. L’iter è già in atto. Ristruttureremo i locali del cimitero comunale per destinarli alla casa del commiato.
3 – Perché il nostro punto di forza è il «Gruppo», con cui abbiamo amministrato, che si presenta compatto e coeso. Alezio deve continuare il suo percorso di crescita e partecipazione: siamo stati presenti sul territorio, con il nostro impegno, serio e responsabile, per qualsiasi tipo di necessità e rappresentiamo la continuità dell’azione di cambiamento in atto. Alezio non può permettersi un salto nel passato, deve correre verso il futuro!
Vincenzo Romano: «Necessario dare una svolta»
1 – Mettere intorno ad un tavolo Regione, tecnici comunali, proprietari dei lotti, tecnici dei piani di lottizzazione e amministrazione comunale per cercare una soluzione che sblocchi quei piani. Molto importante non solo per il comparto edilizio, ma anche per l’intera economia locale. L’emergenza è restituire dignità e decoro a molte aree a verde come la scalinata della Lizza, via Salvo d’Acquisto, i parchi l’Assunta e Vittime delle mafie, la zona artigianale, ecc., totalmente abbandonate da anni e solo in questi ultimi giorni frettolosamente considerate. Rivedere la pianta organica del comune con l’individuazione di figure indispensabili al funzionamento efficace e efficiente della macchina amministrativa.
2 – Completamento della fognatura pluviale. Ampliamento del cimitero con nuovi parcheggi e sistemazione dell’impianto di elettrificazione dell’intero comparto. Attuazione di una Cooperativa di comunità.
3 – Perché è necessario dare una svolta affinché Alezio torni ad essere un paese normale, una comunità solidale, inclusiva, aperta al dialogo, un paese nel quale gli amministratori lavorino per servire e non per comandare; un paese che valorizzi sul serio la sua storia, i suoi monumenti, le sue tradizioni, le sue ville di campagna. Perché nella mia lista ci sono competenze, professionalità, esperienze e sensibilità. Perché abbiamo già sprecato 5 anni, e non possiamo permetterci di sprecarne altri cinque.
Andrea Barone
Vincenzo Romano
SANNICOLA
Pippi Nocera: «Con il coinvolgimento di tutti»
1 – Se sarò eletto Sindaco istituirò il mercato contadino presso l’area mercatale. Contemporaneamente ritengo prioritaria l’apertura della casa comunale a tutti i cittadini per dare risposte alle loro esigenze e l’attivazione di un bando per l’apertura dell’Asilo Nido, dando anche sostegno alle famiglie per l’accesso agli aiuti statali e regionali.
2 – La realizzazione della circonvallazione Nord che snellisca i problemi di traffico del periodo estivo. Il sostegno al rilancio della città della salute con i fondi da PNRR e, in ultimo, ma non per importanza, la messa in atto di interventi di riqualificazione di tutta l’area costiera per incentivare le attività turistiche partendo dalla riapertura della colonia Stajano.
3 – Perché Sannicola Futura propone un modello amministrativo orizzontale, che non prevede un uomo solo al comando ma la partecipazione il coinvolgimento di tutti gli uomini e le donne della nostra comunità nelle scelte programmatiche. Crediamo che una cittadinanza attiva sia l’unico strumento efficace per il migliorare il futuro della nostra terra.
Graziano Scorrano: «Continueremo a rivoluzionare il paese»
1 – Se sarò eletto Sindaco le prime tre azioni in programma sono: siamo già pronti per modificare lo strumento urbanistico ad iniziare dall’inutile maxi comparto della zona rossina dando la possibilità di edificazione nelle zone C presenti. La realizzazione del nuovo palazzetto dello sport in via Sferracavalli adiacente al campo sportivo ed al bocciodromo che costituirà un polo sportivo d’eccellenza. Ultimo punto la riqualificazione totale del parco degli ulivi con nuove offerte e servizi per i cittadini.
2 – A medio e lungo termine la realizzazione della circonvallazione nordovest per diminuire il traffico veicolare nel centro abitato. La riqualificazione del centro storico nelle zone rimanenti e la riqualificazione del campo sportivo comunale attrezzandolo di manto in erba sintetica.
3 – Sannicola cambia è l’espressione di tutti i cittadini che hanno a cuore l’interesse generale e che in questi anni ci hanno supportato e continuano a farlo. Abbiamo innegabilmente rivoluzionato il nostro paese con passione, impegno e lavoro e continueremo a farlo con il loro aiuto.
Pippi Nocera
Graziano Scorrano
Attualità
La denuncia di una signora: “A Leuca coacervo della cafonaggine”
Ho superato il perimetro transennato e sono stata immediatamente avvicinata da un soggetto che, senza nemmeno qualificarsi e parlando con una educazione da scaricatore di porto (con tutto rispetto per la categoria) ha esordito dicendo…

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In occasione della “Serata Eventi” promossa dal Comune di Castrignano del Capo in collaborazione con la Proloco di Leuca, avevo deciso di partecipare alla serata dedicata alla rappresentazione teatrale che, come ogni anno, si svolge presso Piazza Asti, a Leuca.
Il manifesto che pubblicizza tale evento non parla, assolutamente, di eventuali biglietti da acquistare per godere della visione degli spettacoli.
Giunta sul posto, ho potuto notare che i posti a sedere destinati al pubblico erano stati ben sistemati e, udite udite, transennati, lasciando solo un piccolo varco d’ingresso dove era stato posizionato un tavolino con un’addetta che, bloccando ogni avventore, lo costringeva ad acquistare un biglietto per una riffa.
Ai piedi del tavolino era stato posizionato un cartoncino, peraltro mezzo lacerato (volutamente? in modo che si leggesse e non si leggesse?) con su scritto appunto “RIFFA“.
Al momento di entrare, mi sono rifiutata di partecipare alla riffa e non ho voluto comprare il biglietto.
Ho superato il perimetro transennato e sono stata immediatamente avvicinata da un soggetto che, senza nemmeno qualificarsi e parlando con una educazione da scaricatore di porto (con tutto rispetto per la categoria) ha esordito dicendo che se avessi voluto assistere allo spettacolo mi sarei dovuta portare la sedia da casa! Ma si può!?!?
Nello stesso istante si è avvicinato un membro della Proloco (non so che ruolo abbia nel direttivo ma è un uomo che mastica “abbastanza” il diritto) il quale, con voce stentorea in modo da essere ascoltato da tutti, come se stesse emanando una sentenza, si è rivolto al suo collega dicendo: “Non ti preoccupare, lascia stare la Signora che faccia quello che vuole, tanto i pensieri che possiamo rivolgere nei suoi confronti ce li teniamo per noi!” dimostrando di provare disprezzo per la mia scelta, quella, cioè, di voler assistere allo spettacolo senza versare l’obolo!
Quindi, l’uomo del diritto, afferrandomi per il polso (un gesto deplorevole) mi ha invitata ad uscire, usando le testuali parole: “Per soli 2 euro!!!! A questo punto io mi sento autorizzato a metterti alla porta!”
Questi sono i membri del direttivo della Proloco di Leuca, persone che non si contraddistinguono certo per correttezza, educazione e, soprattutto per il rispetto della dignità altrui! Nella circostanza una donna.
Di fatto hanno usato questo escamotage (escamotage termine francese che indica un gioco di destrezza o inganno elegante) della riffa per autofinanziarsi e per eludere il pagamento di eventuali obblighi fiscali, ma la verità e che non possono, ASSOLUTAMENTE, pretendere un obolo che non è obbligatorio!
Se così fosse dovrebbe essere ben pubblicizzato e non nasconderlo nei manifesti e pretenderlo sul posto!
Per questo voglio denunciare la censurabile condotta dei membri della Proloco che pubblicamente, a voce alta e con toni disdicevoli, hanno giudicato il mio comportamento solo perché, legittimamente, mi sono rifiutata di versare l’obolo.
Faccio notare, inoltre, che, secondo la legge sulla trasparenza (e il membro della proloco che è uomo di diritto lo dovrebbe ben sapere!) nessun pagamento può essere preteso (a gran voce peraltro) se prima non è stato ben comunicato ai partecipanti e quindi ben pubblicizzato.
E poi, rimarco quanto sia stata più grave l’aggressione verbale e fisica (ribadisco sono stata afferrata per il polso) da parte di coloro che dovrebbero difendere i diritti altrui ed invece li calpestano abbondantemente.
Lettera firmata
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Sempre più spesso negli ultimi anni succede, nel nostro beneamato Salento, che, amministrazioni di ogni colore si arrabattino come possono, per offrire aggratis, estati salentine brillanti e scoppiettanti, ricche di premi e cotillion, con concerti, sagre, sfilate, eventi, ecc.
E’ di qualche giorno fa, infatti, una interrogazione al Consiglio regionale pugliese, in cui si chiedeva come mai, un Comune barese con meno 6.000 abitanti, potesse permettersi un cartellone estivo ricco di eventi, concerti e appuntamenti vari che, a pagarli sul mercato, ci sarebbero voluti almeno centomila euro.
Ebbene, lì sembra sia intervenuta la Mano Santa di qualche Politico che, come Nostro Signore, davanti alla moltitudine degli astanti ha provveduto a moltiplicare concerti e spettacoli vari.
Ma non tutti hanno Santi in Paradiso e, poiché quasi ogni Comune deve fare i conti con squinternati bilanci e carenze di fondi, sfodera, con la calura, fantasiose trovate, da Mago Zurlì, o si accontenta di mettere in spolvero, ad ogni inizio stagione, le kermesse delle associazioni locali che, volentieri, si prestano a tale gioco.
Per questo non mi stupisco di fronte a fantasiose trovate, stagionati raggiri bonari, di felliniana memoria; ma fatta la tara di ogni situazione, mi chiedo e chiedo ai signori tirati in ballo: Non sarebbe più elegante (e da adulti) dichiararsi senza fondi e chiedere correttamente un prezzo se la pièce è tale richiederlo?
Siamo certi che a questa domanda non mancheranno di risponderci i diretti interessati e che, come le serie su Netflix, ne vedremo delle belle negli altri episodi.
Luigi Zito
Appuntamenti
#TAURISANOSVAPO, nuova apertura dopo Maglie e Tricase
“Abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore”…

Nuova apertura a Taurisano per Svapo già presente a Tricase e Maglie.
«Già presenti sul territorio leccese con due negozi», spiega Dario Surano, «abbiamo deciso di arricchire il sud Salento con un terzo punto vendita. Lo scopo cardine è di espandere la nostra rete di negozi per avvicinare sempre più persone alla nostra visione».
Infatti, prosegue, «operando nel settore svapo dal 2015, abbiamo affinato esperienza e coltivato la clientela con un rapporto che va oltre il mero aspetto lavorativo. Vogliamo mettere a disposizione, tutta l’esperienza maturata in questo tempo per creare luoghi dove passione e professionalità incontrano il meglio che il mercato della sigaretta elettronica possa offrire. Al centro dell’attenzione mettiamo sempre le esigenze e le richieste di tutti coloro che negli anni si sono approcciati o che si vogliono avvicinare alla sigaretta elettronica».
Come si è arrivati alla nuova apertura?
«Insieme a tutti i nostri collaboratori», premette Surano, «abbiamo sempre lavorato per fornire il miglior servizio possibile, anche esponendoci di persona per cercare di diventare trend setter in questo settore che amiamo e in cui mettiamo tutti noi stessi. Con l’apertura di #TAURISANOSVAPO ci rimettiamo in gioco ma siamo sicuri che riusciremo a vincere anche questa una sfida con l’aiuto e anche l’apprezzamento di tutti i consumatori che si affidano a noi con fiducia».
«Vogliamo che ogni cliente di senta parte del nostro progetto», insiste, «offrire il meglio nel mondo dello svapo, con prodotti di qualità e un servizio che faccia sentire ogni persona importante grazie alla professionalità dei nostri collaboratori.
Tutti insieme ci divertiamo, certamente, ma non dobbiamo mai dimenticare che lo svapo è prima di tutto salute, ovvero uno strumento per abbandonare il vizio del fumo. Se riusciremo a trasmettere questo messaggio in allegria e con il sorriso sulle labbra, secondo me, avremo ancora più successo».
Attualità
Maria Antonietta I di Puglia
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà….

Unisalento, ecco la prima rettrice
Maria Antonietta Aiello: «Per me motivo di orgoglio diventare la prima rettrice: non ho dubbi che altre ce ne saranno, perché non c’è alternativa a un futuro di reali pari opportunità»
La professoressa sarà rettrice per il sessennio 2025-2031.
Al primo turno il voto pesato per ciascuno dei tre candidati ammessi alla procedura elettorale era stato: Maria Antonietta Aiello, 338,269; Luigi Melica, 278,944; Salvatore Rizzello, 138,239.
Dopo il ritiro degli altri due candidati, ovvero il direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica e il direttore della Scuola superiore ISUFI Salvatore Rizzello, i voti della comunità accademica si sono indirizzati in blocco, infatti, sull’attuale prorettrice vicaria e ordinaria di Tecnica delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione. Di Marzi (Cosenza), sarà dal prossimo 1° novembre, a prendere il testimone dal rettore Fabio Pollice.
La vera sfida del futuro
di Hervé Cavallera
Il 2025 è un anno importante per l’Università del Salento. Da non molto sono trascorsi i festeggiamenti per il suo 70° anno di vita ed è stato appena eletto, nella persona della prof.ssa Maria Antonietta Aiello, il suo 11° rettore, anzi la prima Rettrice di Unisalento.
Il primo rettore, e inoltre fondatore dell’Università, fu Giuseppe-Codacci-Pisanelli (nel 1955 rettore del Consorzio Universitario Salentino, dal 1956 al 1976 rettore dell’Università di Lecce), quindi Saverio Mongelli (1976-1979), Mario Marti (1979-1981), Alberto Sobrero (1981-1983), Donato Valli (1983-1992), Angelo Rizzo (1992-2001), Oronzo Limone (2001-2007) che mutò (2007) il nome da Università di Lecce in Università del Salento, Domenico Laforgia (2007-2013), Vincenzo Zara (2013-2019), Fabio Pollice (2019-2025).
In 70 anni, ovviamente, non solo è cresciuta l’offerta formativa dell’Università salentina (sorta con la Facoltà di Magistero a cui seguì quella di Lettere e Filosofia), ma è cambiato l’intero panorama nazionale.
L’Università di Lecce fu la terza ad esistere, dopo Napoli e Bari, nell’Italia meridionale continentale.
Oggi numerose sono le università statali nelle diverse regioni del Sud, a cui devono aggiungersi quelle non statali legalmente riconosciute e quelle telematiche. Il che, si capisce, comporta una serie di problemi di natura economica, che crescono ulteriormente pensando al numero consistente di studenti del Sud che preferiscono recarsi in università del Centro-Nord e, non ultimo, alla denatalità che riduce il numero dei giovani.
Mantenere al meglio l’esistente è ciò che diventa immediatamente evidente per chi assurge alla carica rettorale.
Ma “mantenere”, in una realtà sempre più complessa, concorrenziale e globalizzata, non è invero sufficiente. Nel mondo della flessibilità, non si mantiene: si sviluppa. Occorre crescere ulteriormente e divenire sempre più concorrenziali.
Sotto tale profilo il compito che attende la Rettrice, non è affatto facile.
È in primo luogo necessario elaborare una strategia di massima che riguarda, per così dire, una più profonda capacità di comprendere, anticipare e soddisfare le attese e le potenzialità del territorio e un aumento del numero dei corsi di laurea e dei dipartimenti, ossia di quelle che una volta (sino al 2010) si chiamavano facoltà.
Al tempo stesso è opportuno migliorare la qualità dell’assistenza studentesca, dei servizi che si offrono.
Basti pensare agli alloggi, ai collegamenti, alla viabilità, alle mense universitarie.
Si tratta di una serie di obiettivi che – una volta raggiunti – farebbero risaltare l’immagine di una università dinamica, accorta ai bisogni del presente e del territorio, volta all’innovazione.
E’ opportuno che per raggiungere tutto questo la Rettrice sia coadiuvata da uno staff efficiente e coeso.
Certo, quello che si è indicato pare necessario e tuttavia non facile da conseguire in quanto comporta in primo luogo una serie di interazioni con il mondo politico ed economico abbastanza complesse. Soprattutto non sono trascurabili, ad avviso di chi scrive, i dati già rilevati connessi alla denatalità e alla volontà giovanile di spostarsi altrove, anche fuori d’Italia, in vista di una più proficua occupazione dopo aver conseguito la laurea.
Alla luce di quanto sopra il problema diventa allora quello di rendere appetibile – mi si passi il termine – Unisalento.
Affinché questo sia, bisogna tornare ad essere quello che l’università ha voluto essere nel suo significato pieno, come del resto è attestato dalla storia.
Certo, è il luogo ove studiare le discipline che consentono di acquisire le conoscenze e le competenze di base della propria professione per il bene personale e del prossimo, ma in primo luogo è un centro di ricerca di alta cultura.
Solo puntando alla realizzazione di uno stimolante centro di ricerca è possibile dare veramente vita ad una università.
Si tratta, insomma, di mettere totalmente da parte sia l’idea di un mero titolificio sia quella di un’azienda che offre pure velleitarie illusioni.
Un centro di ricerca, con docenti scientificamente qualificati, sarebbe certamente in grado di diventare punto di riferimento dell’utenza studentesca e quindi motore di crescita territoriale proprio perché in sé garante della serietà e della qualità degli studi.
In un momento storico in cui prevale l’innovazione è evidente che solo un serio approfondimento nei diversi campi dello scibile umano può diventare forza attrattiva e positivamente propulsiva.
Come scrive Dante nel Canto VI del Paradiso, grande merito dell’imperatore Giustiniano fu quello di aver tolto dalle leggi, nel suo Corpus iuris, «il troppo e ‘l vano».
Ecco: il compito della Rettrice Maria Antonietta Aiello (e ciò in realtà vale per ogni università) è di snellire le lungaggini burocratiche e di puntare sull’essenziale, ossia sull’apporto di docenti veramente all’altezza del presente, che siano in grado di contribuire, ognuno per il proprio settore scientifico-disciplinare, allo sviluppo della ricerca nazionale e internazionale. Infatti, solamente rendendo ancor di più l’Università del Salento un polo di eccellenza scientifica non soltanto i giovani sarebbero indotti ad iscriversi, ma essa diventerebbe un notevole centro di promozione dell’intero territorio.
Tutto questo, si comprende bene, non si realizza in un batter d’ali e richiede lungimiranza e capacità di costituire un corpo docente di rilievo. È ciò che si augura alla Rettrice neoeletta in un momento storico in cui l’Occidente sembra scivolare nei vaniloqui e nell’asservimento alla tecnologia.
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