Attualità
Vi ho chiamato amici
“La vocazione e il ministero sacerdotale. Omelie”: libro dono della Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca ha fatto al suo vescovo, S.E. mons. Vito Angiuli, nel 10° anniversario dell’inizio del suo ministero episcopale
“Vi ho chiamato amici“: è il titolo del libro-dono che la Diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca ha fatto al suo vescovo, S.E. mons. Vito Angiuli, nel 10° anniversario dell’inizio del suo ministero episcopale.
Eletto dal papa Benedetto XVI il 2 ottobre 2010 e ordinato vescovo a Bari il 4 dicembre successivo, fu accolto in Ugento il 19 dicembre.
L’idea di ricordare tale evento è nata nel corso di una riunione, presieduta dal vicario generale mons. Beniamino Nuzzo, con la partecipazione dei vicari episcopali: don Stefano Ancora (pastorale), don Paolo Congedi (vita consacrata), rev. don Giuseppe Indino (diaconato) mons. Salvatore Palese (cultura).
Presa la decisione di pubblicare il libro-dono, si è presentato il problema della scelta dei contenuti.
Una scelta necessariamente “inclusiva” ma non facile data la vasta mole di scritti che mons. Angiuli ha pubblicato in questo decennio, sia su argomenti interni alla vita della Chiesa, ordinari o occasionali, sia riguardo alla vita sociale del Capo di Leuca e dell’intero Salento, che in questi anni lo ha trovato sempre appassionato e partecipe.
Si è infine optato per un tema di natura interno alla Chiesa, ovvero le omelie offerte da mons. Angiuli in occasione delle ordinazioni sacre ai vari livelli.
Al titolo del libro, preso dal Vangelo di s. Giovanni (15,15), segue il sottotitolo “La vocazione e il ministero sacerdotale. Omelie”.
Profonda ma delicata, solida e nello stesso tempo affettuosa, radicata nelle Scritture e tuttavia legata al tempo presente, la prefazione scritta dall’arcivescovo di Bari, mons. Francesco Cacucci, per il libro-dono dedicato al suo ex pro-vicario generale.
Poche pagine, scritte con la mente di profondo conoscitore delle scienze sacre e non solo e col cuore di Pastore, in tutto dedito alla sua missione.
Segue l’intervento di mons. Beniamino Nuzzo che, a nome dell’intera famiglia diocesana orante e riconoscente, offre al «suo amato Pastore», il libro come segno di amore e di gratitudine.
La presentazione del volume è fatta dal curatore, don Stefano Ancora. Anch’egli si è soffermato sui sentimenti che hanno spinto la comunità diocesana a ringraziare con il dono di un libro il «suo pastore, sposo buono e fedele, padre solerte e infaticabile, amico leale e premuroso»; egli ha poi argomentato sulla «bellezza e responsabilità del ministero sacerdotale», chiudendo l’intervento «sullo stile sacerdotale del vescovo Vito».
Il corpus delle 100 omelie raccolte è stato articolato per oggetto: 13 per gli ordini minori; 13 per le ordinazioni dei diaconi; 19 per quelle dei presbiteri; 22 per gli anniversari; 14 per i sacerdoti defunti; 9 per le messe crismali e 10 per circostanze particolari.
Le capacità omiletiche del Vescovo di Ugento-S. M. di Leuca sono ormai a conoscenza di tantissimi fedeli.
La padronanza delle fonti bibliche e patristiche, lo spessore dei contenuti mai staccati dalla realtà, unito all’eleganza della forma, alla mitezza dell’eloquio, alla misurata empatia con chi ascolta, e non ultimo – come insiste Papa Francesco – alla breve durata dell’intervento, fanno di ogni omelia una piccola, bella, opera d’arte da gustare “a prescindere”.
Pertanto, anche se le omelie pubblicate sembrano occasionali e legate ad eventi interni alla Chiesa, leggendole consentono ai credenti di rafforzare la propria fede e alle altre persone di leggere un testo ben costruito, colto, elegante, insomma bello!
Il volume è disponibile nelle librerie o si può richiedere nelle parrocchie.
Prima di chiudere, un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per l’iniziativa, in particolare al curatore anche per l’estetica d’insieme: bella l’immagine della sovraccoperta che è presa dal Pontificale Romano del sec. XIII, conservato nel Museo della Basilica di S. Nicola di Bari. Infine un auspicio: il nostro Pastore è un vescovo “in uscita”, nell’accezione che gli dà papa Francesco; è un vescovo al quale piace stare in mezzo al popolo per capire, condividerne le difficoltà e assaporare le gioie.
Da assecondare in pieno la speranza del curatore, che questo sia il primo di una lunga serie di volumi, data «la ricchezza di scritti» di mons. Angiuli; pertanto auspichiamo che il prossimo libro possa raccogliere i tanti scritti riguardanti il nostro territorio per il quale il Vescovo Vito, autorevolmente, si è speso e si spenderà, sentendosi ormai in tutto cittadino del Capo di Leuca e quindi del Salento.
Ercole Morciano
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
I carabinieri portano la magia del Natale in reparto
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…
Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati.
L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.
Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini.
Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.
I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.
Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.
Aradeo
Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…
Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione
I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;
Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni;
un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi;
il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese.
Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.
Inoltre è stato notificata un Dacur per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche.
Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.
Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.
Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.
L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.
La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa.
Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.
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