Cronaca
Aree a rischio, divieto di balneazione per Leuca e San Gregorio
La capitaneria di porto di Gallipoli ha emanato alcune ordinanze con le quali ha stabilito l’interdizione di alcune aree ad alto rischio idrogeologico
Con l’arrivo della bella stagione tornano ad affollarsi spiagge e coste di tutto il Salento, da quest’anno però non tutte saranno accessibili.
La capitaneria di porto di Gallipoli, infatti, ha emanato alcune ordinanze con le quali ha stabilito l’interdizione di alcune aree a rischio idrogeologico.
Il divieto è scaturito in particolare a causa dello sgretolarsi delle falesie (ossia delle coste rocciose) che potrebbe mettere in pericolo bagnanti e natanti.
L’interdizione, infatti, concerne non soltanto la balneazione ma anche la navigazione e la pesca di qualsiasi genere ed interessa per lo più il versante Ionico che va da Galatone fino a Leuca.
Nello specifico le aree “chiuse al pubblico” saranno: a Leuca Punta Ristola e punta Meliso, Grotta del Fiume-Grotta Tre Porte, località “Marchiello”, Grotta del Drago e località Ciardo.
Interdetta anche la bellissima costa di San Gregorio, marina di Patù famosa per i suoi meravigliosi tramonti in riva al mare. In questo caso la Capitaneria di porto ha considerato l’area ad elevato rischio geomorfologico, ossia il pericolo di frane e dissestamenti in questa zona è altamente probabile.
Altra zona ad elevato rischio è quella che concerne il Comune di Galatone, in particolare la località La Reggia- Montagna Spaccata.
Sarà quindi necessario osservare alcune norme di sicurezza, per le imbarcazioni la distanza dalla costa da rispettare sarà di almeno 30 metri, mentre i bagnati dovranno assolutamente evitare queste zone per non incorrere in sanzioni.
Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
Cronaca
Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…
Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.
Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.
Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.
Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.
Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.
Cronaca
Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase
Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…
Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.
Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.
Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.
Questi i video di quanto accaduto:
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