Connect with us

Cronaca

Arrestati 4 rom: derubavano vecchiette

Colpo da 40mila euro a Maglie: partivano da Roma per colpire in Puglia ed altre regioni

Pubblicato

il

Ieri pomeriggio, attorno alle 15, i carabinieri di Maglie hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di 4 cittadini di origine rom, responsabili di una rapina in abitazione nei confronti di due anziane commessa lo scorso 10 settembre.


In manette sono finiti Dido Georgevic, 29enne, Elisabetta Nikolic, 30enne, Michela Nikolic, 21enne e Yelenia Federici, 31enne.


 


Il modus operandi della rapina è stato il seguente: raggiunta l’abitazione delle due anziane sorelle, si sono fatte aprire la porta col pretesto di chiedere se avessero bisogno di badanti. Una volta in casa, le vittime sarebbero state rinchiuse in una stanza, mentre la banda si impossessava della loro somma contante di 40mila euro, custodita nella camera da letto.


Le tre donne del gruppo quindi si sono allontanate a bordo di una Opel Meriva condotta dal quarto componente della banda, l’unico uomo.


L’identificazione dei 4 è stata possibile anche grazie ad alcuni testimoni, che hanno segnalato alle forze dell’ordine la targa dell’auto fuggita da casa delle due anziane. Grazie all’incrocio delle banche dati delle forze di polizia, i carabinieri sono risaliti ai quattro cittadini di origine slava domiciliati a Roma. Fondamentali sono stati la minuziosa descrizione fornita dalle vittime nonché il riconoscimento degli autori del reato anche da parte di alcuni testimoni che li avevano notati allontanarsi.


Grazie ai tabulati telefonici si è potuto invece appurare che i 4 rom si spostavano da Roma raggiungendo regioni del sud e molto spesso la Puglia, dove attraversavano i vari Comuni alla ricerca dell’abitazione da colpire, possibilmente in assenza degli occupanti.


La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce ha emesso quindi come detto 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere messa in atto a Mottola dove la banda si era recata nei giorni scorsi per perpetrare nuovi colpi.


Tra le 3 donne arrestate, una è risultata in gravidanza al settimo mese, situazione che comunque non le ha impedito di continuare nel suo “lavoro”. Addosso ai 4, nel corso delle perquisizioni, sono stati rinvenuti e sequestrati un cacciavite, un mazzo costituito da 6 chiavi di forma diversa, adatte all’apertura di cassetti, credenze ed armadi, sicuramente utili, una volta entrati nelle abitazioni, per aprire con facilità e prelevare denaro, gioielli argenterie e oggetti di valore che la maggior parte delle persone non custodisce in cassaforte, nonché denaro contante per alcune centinaia di euro, tutto sottoposto a sequestro.






Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

Pubblicato

il

È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

Continua a Leggere

Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

Pubblicato

il

Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

Continua a Leggere

Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

Pubblicato

il

Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti