Cronaca
Arrestato narcotrafficante
Inseguimento nello specchio d’acqua del Canale d’Otranto, conclusosi con l’arresto a terra, in una pineta in località San Cataldo – Torre Veneri, di un albanese. Sequestrati 510 kg. di droga
La Guardia di Finanza di Lecce con l’ausilio di unità del servizio aereo navale, hanno inferto un nuovo duro colpo ai narcotrafficanti tentano di immettere sul territorio nazionale ingenti quantitativi di droga.
Il tutto e’ iniziato nella notte quando un elicottero del gruppo aeronavale di Taranto in perlustrazione nel Canale d’Otranto ha avvistato uno scafo sospetto che a velocità sostenuta si dirigeva dalle acque internazionali verso le coste salentine. Una volta iniziato il monitoraggio dall’alto, sono state allertate dalla sala operativa di Lecce le pattuglie del dispositivo predisposto in questi frangenti con i finanzieri leccesi ed i colleghi della compagnia di Otranto che si sono diretti tempestivamente verso la costa.
Contemporaneamente una potente unità navale del corpo presente nel teatro delle operazioni, ha consentito una cornice di sicurezza in mare per scongiurare l’eventuale fuga a ritroso dei narcotrafficanti vistisi scoperti e già individuati dall’alto attraverso sistemi sofisticati di videoripresa all’infrarosso.
Le immagini hanno immortalato tre individui e un natante carico di pacchi sospetti intento a spiaggiare in località San Cataldo – Torre Veneri.
Gli scafisti, si sono precipitosamente alla fuga incalzati dalla presenza in cielo dell’unità aerea del corpo e dalle pattuglie terrestri che a tutto gas sono giunte sul luogo.
Fermata la fuga, agli occhi dei finanzieri del gruppo di Lecce è apparsa così, alla luce dei riflettori, un’imbarcazione in vetro resina dotata di un potente motore fuoribordo e con numerosi involucri contenenti 510 kg. di marijuana purissima, stipati all’interno.
Nella rete dei baschi verdi è finito un cittadino albanese, il quale, braccato dai militari nel buio della pineta circostante dove tentava di darsi alla fuga, è stato riconosciuto dagli indumenti bagnati. L’uomo è stato arrestato e condotto presso la caserma di piazzetta dei Peruzzi così come al natante sequestrato.
L’operazione ha evitato che fosse messa in circolazione nella Penisola stupefacente per valore sul mercato di circa 5 milioni di euro. Le indagini, affidate al gruppo di Lecce, sono ora improntate alla ricerca dei complici dell’albanese arrestato e all’individuazione dei canali di approvvigionamento.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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