Cronaca
Cocaina, eroina e marijuana: due arresti
Lo scorso 21 luglio gli agenti della squadra mobile, al termine di una complessa ed articolata attività, hanno tratto in arresto nella flagranza del delitto di detenzione e cessione a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana, S.R. classe 1965 e S.F. classe 1982, cognata di S.R..
Dall’attività informativa, gli agenti della 5^ sezione antidroga, hanno documentato un insolito andirivieni di soggetti dall’abitazione di S.R. sita in Lecce, oltre all’effettiva disponibilità dello stesso di un box office, ubicato sempre in Lecce e di una villa in località Torre Lapillo nel comune di Porto Cesareo. Oltre ad un’autovettura Mercedes modello CLA cabrio.
Nel corso dell’attività, effettuata nell’abitazione di Lecce, S.R. dapprima consegnava spontaneamente una piccola dose di cocaina del peso di circa 0,52 grammi, poi, con un pretesto cercava di disfarsi di un involucro che prelevava da una macchina del caffè posta nella cucina, lanciandola dal balcone con un gesto fulmineo. Immediatamente recuparato dal personale che si trovava all’esterno dell’abitazione, risultava essere un sacchetto sottovuoto con all’interno altri 56,2 grammi della stessa sostanza.
Nel prosieguo delle operazioni di ricerca, sulla persona di S.R., nascosto nelle sue parti intime, veniva rinvenuto un altro involucro contenente cocaina in forma solida del peso di grammi 112,2.
Nella stessa abitazione, oltre al necessario per il confezionamento, veniva rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente, ben occultata: 4 involucri a forma di cipolla confezionati con cellophane, tutti dello stesso peso, per un totale di 21,5 grammi di cocaina; 1 involucro confezionato con cellophane contenente grammi 1,7 di eroina. Veniva rinvenuta altresì, la somma di 425 euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio posta in essere dallo S.R..
Le operazioni di ricerca proseguivano nella villa di Torre Lapillo, nella disponibilità dello S.R., ove il personale trovava la S.F. che si avvicinava alla villetta e cercava di recuperare un mazzo di chiavi nascoste dietro ad un muretto con le quali poi apriva il cancello della villa. Nel corso delle operazini di P.G., in una vetrinetta a vista nel salone e in una camera, venivano rinvenute altre 5 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un totale di grammi 162,7.
Le operazioni di ricerca sono poi continuate nell’abitazione di S.F., ove veniva rinvenuta altra sostanza stupefacente ed in particolare: grammi 30,8 di sostanza vegetale essiccata del tipo marijuana occultati all’interno di un barattolo di yogurt; due bilancini elettronici di precisione; un sacchetto contenente grammi 227 di mannite, utilizzata per il “taglio della cocaina”; nella credenza del soggiorno un altro bilancino elettronico di precisione ed altro materiale per il confezionamento, del tutto simili a quelli utilizzati per il confezionamento sottovuoto delle dosi rinvenute nella villa di Torre Lapillo.
Lo stupefacente rinvenuto nel corso delle perquisizioni, i soldi e tutto il materiale utilizzato per il confezionamento, veniva sottoposto a sequestro.
Su disposizione della autorità giudiziaria S.R. è stato associato presso la casa Circondariale di Lecce mentre la cognata S.F. è stata collocata agli arresti domiciliari.
Cronaca
Sicurezza sul lavoro, sommerso e caporalato: 40 persone deferite
I carabinieri hanno controllato 51 aziende in provincia, sospeso 16 attività ed elevato ammende per 220 mila euro e sanzioni amministrative per 63.500 euro
Nel quadro di un’attività ispettiva programmata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Direzione Centrale per la Tutela, la Vigilanza e la Sicurezza del Lavoro, i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, insieme al personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Lecce, con il supporto dell’Arma Territoriale, hanno portato a termine una significativa attività di controllo.
L’attività ha avuto come finalità principale il contrasto al lavoro irregolare, all’intermediazione illecita e al caporalato, oltre alla verifica del rispetto delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel corso delle ispezioni sono state controllate complessivamente 51 aziende attive in diversi settori, tra cui edilizia, commercio e agriturismo/ristorazione.
A seguito delle irregolarità riscontrate – tra cui l’impiego di lavoratori “in nero” e gravi violazioni in materia di sicurezza – sono state disposte 16 sospensioni di attività imprenditoriali.
Le autorità competenti hanno inoltre irrogato ammende per un totale di 220mila euro e sanzioni amministrative pari a 63.500 euro. Complessivamente, 40 persone sono state deferite in stato di libertà per le violazioni accertate, in conformità alla normativa vigente.
L’operazione si inserisce nel più ampio impegno volto a tutelare i diritti dei lavoratori e a contrastare pratiche illecite che compromettono la regolarità del mercato del lavoro e la sicurezza degli ambienti lavorativi.
Le violazioni emerse hanno riguardato soprattutto l’inosservanza dei requisiti minimi di sicurezza, quali: mancata formazione dei lavoratori, assenza di misure antincendio adeguate, carenze negli accessi ai posti di lavoro in quota, mancata sorveglianza sanitaria, inadeguate condizioni igieniche dei luoghi di lavoro, mancata redazione del Piano Operativo di Sicurezza e mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Cronaca
Si mimetizza tra le statue del presepe: arrestato uomo sfuggito a mandato d’arresto
In stato confusionale, si era rifugiato nella natività a grandezza d’uomo a Galatone: a Bologna era ricercato per scontare oltre 9 mesi di reclusione
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A Galatone il presepe monumentale di piazza Crocifisso è stato teatro di una vicenda surreale, che sta facendo il giro delle pagine di cronaca nazionali.
Tra le figure a grandezza naturale, il sindaco Flavio Filoni ha notato una presenza che sembrava perfettamente integrata nella scenografia.
Una sagoma scura, immobile solo in apparenza, capace però di muoversi e parlare.
Martedì mattina, mentre attraversava la piazza, il primo cittadino si è reso conto che qualcosa non tornava.
Avvicinandosi, ha scoperto che quella che sembrava una statua era in realtà un uomo in difficoltà, convinto che la capanna fosse la sua abitazione e deciso a restare nel presepe.
Filoni ha quindi contattato la polizia locale.
L’uomo, 38 anni, originario del Ghana, sarebbe arrivato a piedi da Galatina ed avrebbe scelto la scenografia natalizia come rifugio improvvisato.
Dopo un primo tentativo di spostamento nel vicino santuario, gli agenti sono riusciti a condurlo al commissariato di Nardò per l’identificazione.
È lì che è emerso l’epilogo inatteso.
L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna: doveva scontare 9 mesi e 15 giorni per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate.
La situazione si è complicata ulteriormente quando, invitato ad allontanarsi dal presepe, il 39enne ha avuto una crisi: arrivato alla chiesa del Crocifisso si è denudato, rendendo necessario un nuovo intervento delle forze dell’ordine.
Accertata la sua posizione, è stato arrestato e trasferito alla casa circondariale di Lecce, dove sconterà la pena prevista.
Cronaca
Scontro tra due auto: muore un uomo a Taurisano
Mortale nel centro abitato di Taurisano questa mattina, sulla strada che porta a Casarano.
Due auto si sono violentemente scontrate: una Ford Fiesta e una Fiat Panda.
L’urto ha provocato il ribaltamento di quest’ultima ed il decesso del suo conducente, un uomo di 72 anni, Salvatore Melileo.
Sono interventi a sul posto i sanitari del 118 ed i vigili del fuoco.
Alle forze dell’ordine il compito di ricostruire la dinamica per chiarire le responsabilità dell’accaduto.
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