Cronaca
Cocker e padrone azzannati da cane
Feriti entrambi, ma salvi: l’intervento del proprietario del cane aggressore ha scongiurato il peggio. Ma se la son vista brutta…
Di spiacevoli incontri durante una passeggiata, a chi possiede un cane, ne capitano a bizzeffe. Fortunatamente non tutti però hanno risvolti drammatici come quello in cui si è ritrovato un uomo di Patù ed il suo cocker durante questa settimana.
Emersa da un’intervista di LeccePrima, la vicenda risale a giovedì scorso, quando un 37enne, nel tentativo di difendere il suo cane, è stato aggredito da un altro cane di grossa taglia, simile ad un amstaff.
Tutto è accaduto in pochi fatidici secondi: l’uomo era nei pressi dell’abitazione della madre ed aveva liberato il suo cocker nella campagna dove è solito farlo scorrazzare. Qualche centinaio di metri più in là, anch’esso libero, l’altro cane. Quest’ultimo, alla vista del cocker, è partito all’attacco, coprendo in pochi secondi la distanza che li separava e seminando il suo padrone.
Capito al volo cosa stesse per accadere, il malcapitato 37enne ha preso in braccio il suo cane, salvandolo da una più che probabile morte, ma non dai morsi dell’aggressore. Morsi alla coda ed ai testicoli del cocker, ma anche alle mani dell’uomo che lo stringeva a sè.
Fondamentale, a quel punto, si è rivelato l’intervento del proprietario del cane aggressore, che è riuscito ad aiutare la vittima a divincolarsi.
Per lui e per il suo animale diverse ferite: il cocker ha dovuto subire una castrazione, per via dei morsi patiti. Il suo padrone, vistosamente sanguinante, è stato medicato all’ospedale di Tricase, dove i medici hanno valutato le lesioni alle mani guaribili in sei giorni.
Già in passato episodi come questo hanno scatenato una coda di polemiche talvolta sproporzionata, trasformatasi spesso in faziosi e ciechi schieramenti in cui chi odia e chi ama gli animali proseguono la rissa, dandosele di santa ragione con le parole.
Ciò che ci sentiamo semplicemente di dire è che (al netto del bicchiere mezzo pieno che i diretti interessati valutano, consapevoli che “sarebbe potuta andare peggio”) di lapalissiano resta il fatto che quando si porta il proprio animale fuori dalle mura domestiche, specie se di una certa stazza, la prudenza non è mai troppa, e il guinzaglio mai superfluo.
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Cronaca
Presicce-Acquarica: droga, spari e morte
Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga
Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.
Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.
Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.
Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.
Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.
All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.
Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.
Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.
Cronaca
Poggiardo: «L’ultimo regalo»
Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari
Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.
Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)
«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».
«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».
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