Attualità
Davvero dovremo pagare le bollette dei clienti morosi?
Da giorni circola questa notizia sui social che, come una catena di Sant’Antonio, ha generato il panico tra i consumatori. La notizia che mette in allerta i clienti in regola con le bollette dell’energia: presto dovranno farsi carico anche delle fatture non pagate dagli altri utenti inadempienti. Ma cosa c’è di vero?

La migliore notizia l’abbiamo trovata sul sito di Altroconsumo.it. Altroconsumo è un’associazione italiana di consumatori senza fini di lucro, la prima e la più diffusa, con oltre 396.000 soci. È nata nel 1973 sotto il nome di Comitato Difesa Consumatori. Questo l’articolo:
Negli ultimi giorni si è diffusa una notizia che ha generato un certo scompiglio tra i consumatori. L’informazione, ripresa da diversi organi di stampa, avvisa i consumatori che, presto, si dovranno fare carico anche delle bollette di luce e gas non pagate dagli utenti “morosi”. In molti si sono chiesti: ma è davvero così? Cerchiamo di capirne di più.
Cosa stabilisce la delibera dell’Autorità
Il polverone è stato sollevato in seguito all’emanazione della delibera 50/2018 dello scorso 1° febbraio. Ma cosa prevede questo documento? È un testo che riguarda le relazioni tra fornitori (le società venditrici, quelle con cui stipuliamo un contratto) e distributori (i responsabili del trasporto dell’energia nelle abitazioni), e tra distributori e la CSEA e il GSE per i pagamenti degli oneri di sistema. Quando un cliente non paga la bolletta elettrica non genera solo un buco nelle finanze del suo fornitore, ma provoca un danno anche al distributore che ha già anticipato di tasca sua gli oneri di sistema alla CSEA e al GSE, oneri che spettano, però, al cliente. La delibera mette in piedi un meccanismo per restituire ai distributori una quota degli oneri che hanno già versato, ma che non potranno mai più incassare dai fornitori diventati insolventi perché in sofferenza economica (magari dovuta a vari motivi, tra cui la morosità dei loro clienti finali). La delibera individua quali sono questi crediti irrecuperabili (sempre e solo relativi agli oneri di sistema) ed elimina dal computo tutti quelli che in un modo o nell’altro sono stati recuperati.
Cosa sono gli oneri di sistema di cui si parla
Gli oneri di sistema sono una voce di costo che copre tutte le spese che servono per mantenere in equilibrio il servizio elettrico o del gas e comprende, tra gli altri, anche l’importo pagato da ogni singolo consumatore per finanziare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Come ha precisato la stessa Autorità, la delibera prevede che solo una parte limitata di questi oneri di sistema già versati dai distributori, ma non più recuperabili in altro modo, siano ammessi al meccanismo di recupero. A quanto ammontano questi oneri irrecuperabili? Difficile dirlo perché mancano ancora le cifre reali. L’Autorità afferma che nel breve-medio periodo (almeno un anno) non ci sarà nessun aumento in bolletta, e che se in futuro dovesse esserci, sarà irrisorio.
Quindi pagheremo le bollette dei clienti morosi?
La delibera emanata dall’Autorità mira a sanare solo i crediti inesigibili dei distributori, non quelli direttamente generati dalla morosità dei clienti finali. Resta ancora aperta, infatti, la definizione di come recuperare, da parte dei fornitori di energia, gli oneri di sistema dei clienti finali che, per difficoltà economiche, sono diventati morosi e si sono visti chiudere la fornitura di elettricità. Contrariamente a quanto riportato da diversi organi di stampa, non rientrerebbero in questo scenario i cosiddetti furbetti del “turismo energetico”, ovvero quei consumatori che vagano da un fornitore all’altro, lasciando bollette non pagate alle spalle. In questi casi, infatti, il debito pregresso, grazie a un meccanismo chiamato Cmor (corrispettivo di morosità) passerebbe nella bolletta del nuovo fornitore, che è tenuto a richiederlo per poi passare l’importo al vecchio fornitore a cui spetta.
È doverosa maggiore chiarezza per i consumatori
Come abbiamo già avuto modo di comunicare ad ARERA, chiediamo che venga fatta ulteriormente chiarezza su questo provvedimento e abbiamo richiesto che sia fornita al più presto una stima, anche di massima, di quanto potrebbe riversarsi sulle bollette dei consumatori in futuro.
Attualità
Lavoro, domande e offerte
Arpal Puglia: 690 posizioni aperte nel leccese, risultati dei Recruiting Day a Galatina e a Boncuri e nuove tappe per il Camper del Lavoro

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RISULTATI RECRUITING DAY CON MCDONALD’S A GALATINA E AZIENDE AGRICOLE A BONCURI
Ben 159 candidature, 112 colloqui in presenza e – nell’ambito della strategia regionale #mareAsinistra – anche due colloqui a distanza con candidati residenti a Palermo e Cagliari: l’apertura del nuovo ristorante McDonald’s a Galatina ha convinto tanti a presentarsi al recruiting day organizzato da ARPAL Puglia.
Le selezioni riservate a giovani under 35, si sono tenute mercoledì scorso e hanno visto impegnati istruttori e specialisti del mercato del lavoro del Centro per l’ impiego di Galatina insieme ai recruiter di RistoSì Srl. Quaranta, in totale, le figure ricercate, tra addetti alla sala e alla cucina.
Il 26 giugno, invece, è stata la volta di Nardò: durante “Boncuri, un’altra storia”, l’iniziativa di presentazione dei servizi anticaporalato, all’interno della foresteria sono state raccolte 83 candidature, si sono tenuti 38 colloqui in presenza con sei aziende agricole e si è proceduto a 17 iscrizioni alle liste agricole.
IL CAMPER DEL LAVORO, SPORTELLO MOBILE DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
Il Camper del Lavoro di ARPAL Puglia prosegue il suo viaggio nei comuni del sud della provincia, facendo tappa dal 30 giugno al 4 luglio a Gagliano del Capo, Melpignano, Morciano di Leuca, Nardò, Santa Maria di Leuca, Presicce – Acquarica, Castrignano dè Greci, Castrignano del Capo.
L’obiettivo è portare i servizi dei Centri per l’Impiego direttamente nei territori, avvicinando le politiche attive del lavoro anche alle comunità più periferiche. L’iniziativa realizzata in collaborazione con Cefas, Consorzio Mestieri Puglia e Sale della Terra, prevede un supporto concreto e personalizzato per cittadini e imprese: orientamento professionale, aiuto nella stesura e aggiornamento del CV, consulenza su offerte di lavoro e percorsi formativi, accesso ai servizi digitali e informazioni utili anche per chi assume.
Il progetto si inserisce anche nel quadro delle azioni contro il caporalato, promuovendo legalità e inclusione.
I DATI DEL 22° REPORT
Il 22° Report settimanale di ARPAL Puglia restituisce un’immagine dinamica del mercato del lavoro nell’Ambito di Lecce, con 690 posizioni aperte suddivise in 223 annunci.
Il settore turistico si conferma trainante con 154 posizioni disponibili che testimoniano la centralità del comparto in questa fase dell’anno.
Segue il settore delle costruzioni, in espansione, con 123 posizioni disponibili. Al terzo posto si colloca il comparto agroalimentare che raccoglie 78 opportunità, mentre il comparto sanitario offre 62 inserimenti.
Il settore industriale e metalmeccanico segue con 47 inserimenti, poco sopra quello dei trasporti e riparazione veicoli che ne conta 37.
Il tessile, abbigliamento e calzature (TAC) registra 25 opportunità al pari del settore delle telecomunicazioni, mentre il settore bellezza e benessere ne propone undici.
Anche se con numeri più contenuti, il settore delle pulizie offre comunque dodici opportunità.
Chiudono il quadro i comparti amministrativo-informatico con dieci inserimenti e il settore pedagogico con quello dello spettacolo e organizzazione eventi con due offerte disponibili.
A completare il panorama occupazionale vi sono 16 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre nove destinate a persone con disabilità.
l report segnala inoltre sei tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER LEGGERE IL 22° REPORT ARPAL CLICCA QUI
Attualità
Grave incidente tra Pescoluse e Torre Pali
Soccorsi sul posto: secondo prime informazioni, feriti gravi ed anche il coinvolgimento di minori

Un violento incidente si è verificato nel primissimo pomeriggio di lunedì sulla strada provinciale 91, la litoranea che collega le marine di Pescoluse e Torre Pali. Sul posto più ambulanze per prestare soccorso ai coinvolti, assieme a carabinieri e vigili del fuoco.
Sono ben 7 i coinvolti, di cui ben quattro bambini sotto i 10 anni. Sono stati trasportati tutti presso l’ospedale di Tricase. Ad avere la peggio una 29enne della zona: trasferita in Rianimazione con lesioni multiple, è stata poi sottoposta a operazione. Le sue condizioni sono critiche. Dei quattro bambini coinvolti, tre sono suoi figli ed erano in macchina con lei. Uno di loro ha riportato una frattura ad una gamba.
La donna, in serata, è stata trasportata presso il Dea del Vito Fazzi di Lecce.
Non gravi le condizioni degli altri adulti coinvolti nel sinistro, dei turisti stranieri. Viaggiavano a bordo della seconda delle due macchine coinvolte nell’incidente, assieme ad un minore.
La dinamica non è nota ma lo scontro è stato frontale, col ribaltamento delle vetture. Necessario l’intervento dei vigili del fuoco (come si vede in foto) per estrarre alcuni degli occupanti dai mezzi.
Il tratto di strada interessato è stato temporaneamente chiuso al traffico.
Attualità
Transenna per coprire muro caduto: “Più pericoloso di prima”
Segnalazione di una lettrice di Tricase, da via Vittorio Emanuele II

Riceviamo e pubblichiamo un messaggio da una nostra lettrice di Tricase.
Vorrei segnalare che il dirupo di via Vittorio Emanuele II (in corrispondenza di Eurospin) che per mesi è stato un pericolo per tutti i passanti, si è trasformato, con l’arrivo delle transenne, in un punto non più accessibile.
Le stesse transenne, che dovrebbero garantire sicurezza, creano insicurezza perchè riducono il passaggio e molte persone (coppie, disabili con carrozzine, passeggini con bambini e quant’altro) devono scendere sulla strada (che è trafficatissima) per poter passare. La situazione diventa veramente preoccupante, mi auguro si faccia qualcosa per risolverla.
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