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Alliste

Droga, furti ed evasioni: arresti in provincia

Carabinieri in azione a Matino, Taviano, Ugento, Casarano, Alliste e Calimera  

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A Matino, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato Michel Perdicchia, 30 anni.


L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, è evaso, così come accertato da carabinieri che hanno richiesto ed ottenuto l’aggravamento della misura. Arrestato, espletate le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce.


Sempre per evasione, a Taviano è stato arrestato Salvatore Alfarano Giglio, 29 anni. L’uomo era ai domiciliari per rapina pluriaggravata, ora per lui si sono aperte le porte del carcere.


Ad Ugento i carabinieri hanno arrestato un uomo del posto poiché riconosciuto colpevole di reati in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari e delle bevande, commessi ad Oria nel 2010, per cui dovrà scontare la pena definitiva di un mese di arresto. Arrestato, espletate le formalità di rito, è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare.

A Casarano i Carabinieri della locale stazione, con il supporto dell’Unità Cinofila di Modugno (Ba)  hanno arrestato in flagranza A. G., 71 anni, del posto.  In seguito a perquisizione domiciliare  è stato sorpreso con sei involucri contenenti complessivamente 2,57 grammi di cocaina, 390 euro in contanti di vario taglio e vario materiale per il confezionamento. L’uomo ora è al regime di arresti domiciliari.


Ad Alliste arrestato Eros Fasano, 56 anni: sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, ha più volte violato le prescrizioni derivanti dalla misura imposta, così come accertato dai carabinieri. Arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Lecce.


A Calimera, nella serata di ieri, sono finiti in manette Giovanni Doria, 54 anni, e Antonio Marullo, 38 anni. Sono stati sorpresi mentre stavano cercando di intrufolarsi nell’abitazione di un’anziana signora in quel momento presente in casa. I due malintenzionati sono stati colti proprio nell’atto di forzare la porta d’ingresso dell’abitazione mediante l’utilizzo di un arnese da scasso. I malviventi sono quindi stati tratti in arresto per tentato furto in abitazione in concorso e su disposizione del magistrato di turno sono stati condotti in carcere.


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Colpo grosso della Guardia di Finanza

Sequestrati un chilo di cocaina, drone, tanti contanti, un diamante ed un Rolex GMT Master II…

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Nella serata di ieri, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con il supporto dei cani antidroga “Roma” e “Goran” del Gruppo di Lecce e dei militari di Casarano, Tricase e Leuca, hanno portato a termine un’operazione antidroga nel comune di Alliste.

L’intervento ha permesso di scoprire circa 1 kg di cocaina, occultata all’interno di intercapedini ricavate nel pavimento, nei cassonetti delle tapparelle e in tubazioni interne dell’abitazione.

Lo stupefacente, in parte ancora confezionato in panetti all’ingrosso e in parte già suddiviso in dosi, è stato sottoposto a sequestro insieme alla strumentazione per la preparazione e vendita della droga sulla piazza di spaccio.

Inoltre, sono stati trovati; un drone e un sistema di videosorveglianza per gestire in sicurezza l’attività criminale; circa 10.000 euro in contanti; una busta di oltre 10 kg di monete; un orologio Rolex GMT Master II; e un diamante, tutto sottoposto a sequestro.

Sono stati sequestrati anche quattro smartphone, due tablet e altri dispositivi, tutti al vaglio degli esperti per un’accurata analisi forense, utile per il prosieguo delle attività investigative.

Sentita l’Autorità Giudiziaria inquirente, i militari hanno proceduto all’arresto dei tre soggetti accusati di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, in concorso tra loro, e tradotti in carcere a Lecce.

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Felline: simbolo delle SS su monumento dei Caduti!

«Vergogna! Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito»

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«Vergogna! Con un atto infame, il monumento ai Caduti di Felline è stato imbrattato con il simbolo delle SS naziste. Un gesto vile, ignobile, che offende la memoria di chi ha sacrificato la vita per la libertà. Chi ha compiuto questo scempio deve essere identificato e punito. A Felline non c’è spazio per il neofascismo né per chi disprezza la storia».

Con questo post su Facebook il consigliere di opposizione Manlio Palese ha denunciato quanto avvenuto nella piazza principale della frazione di Alliste.

Anche il sindaco Renato Rizzo ha esternato il suo «sdegno» ed ha incaricato la polizia locale di avviare le indagini per risalire ai responsabili. Per questo saranno visionate le immagini di telecamere della zona che potrebbero aver ripreso i colpevoli.

Nel frattempo, sono già state avviate le operazioni per la rimozione del simbolo nazista dalla lapide.

Un gesto certamente ignobile e vile e, altrettanto sicuramente, figlio dell’ignoranza che resta l’elemento più violento nella nostra società.

Non ci sorprenderebbe che l’autore (o gli autori) di tale vigliaccata neanche sia(no) a conoscenza di cosa abbia voluto dire e ancora voglia dire quel simbolo.

Del resto, si sa, l’ignoranza fa più danni della cattiveria.

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Un ettaro di discarica abusiva

Carabinieri forestali a tutela del vincolo paesaggistico. Ad Alliste sequestrata vasta area quadri utilizzata come discarica di rifiuti anche pericolosi. Denunciato il proprietario

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I Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli sono intervenuti ad accertare una situazione di gestione di rifiuti, su una vasta area in zona tutelata per il paesaggio, ai sensi del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (categoria “Immobili ed aree di notevole interesse pubblico” del cosiddetto “Codice Urbani”), risultata del tutto illecita.

L’ episodio riguarda un terreno in località Perni in agro di Alliste, della superficie di quasi un ettaro (9mila metri quadri), per due terzi ricoperto da rifiuti di ogni tipo, in parte livellati e spianati.

I materiali abbandonati al suolo erano composti prevalentemente da scarti di demolizioni edili, compresi infissi in legno, ferro e plastica, pannelli in cartongesso, nonché rifiuti pericolosi come contenitori con residui di vernici, solventi, silicone.

Al margine di questo piazzale di rifiuti erano stati realizzati un locale in lamiera della superficie di 30 metri quadri, ad uso deposito, e un altro in pietra a secco, con antistante pavimentazione in piastrelle e tufo granulare.

A parte la gestione illecita dei rifiuti, le suddette opere sono risultate abusive, mancando qualsiasi titolo autorizzativo.

Per di più, come detto, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e caratterizzata da vegetazione spontanea a macchia mediterranea.

Ad evitare il protrarsi degli abusi, i Carabinieri Forestali hanno sottoposto a sequestro preventivo l’ intera area, e denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce il proprietario, un 70enne del posto.

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