Cronaca
Molestie su 18enne a fermata bus: rinviato a giudizio
Chiuse le indagini a carico di 83enne per episodio verificatosi ad agosto a Montesano

Rinviato a giudizio un 83enne ritenuto protagonista di molestie sessuali alla fermata del pullman la scorsa estate.
L’uomo fu accusato da una 18enne di palpeggiamenti e frasi oscene. I due erano fermi in attesa del bus che da Montesano portava al mare.
Era il 14 agosto, piena estate. L’uomo, col pretesto di scambiare due chiacchiere, si sarebbe avvicinato alla giovane donna. Per poi palpeggiarla e dirle delle oscenità, bloccandola in un angolo, spalle ad una ringhiera.
A conclusione dell’udienza preliminareil magistrato ha deciso per il rinvio a giudizio dell’83enne.
La difesa, infatti, punta proprio su questo: stante l’ipomaniacalità e i disturbi sessuali, il tentativo di dimostrare l’incapacità di intendere e di volere passerà per il tentativo di ottenere una perizia.
Cronaca
Ambulanze sporche e personale non autorizzato: chiesta revoca autorizzazione
Il mezzo oggetto della verifica era in pessime condizioni igieniche e denotava mancanza di manutenzione, pulizia e sanificazione periodica. Autista soccorritore e ausiliario non hanno poturo esibire i titoli autorizzativi. L’ambulanza controllata presso il nosocomio di Tricase effettuava il servizio di trasporto di dializzati presso i centri di emodialisi nel distretto di Gagliano del Capo

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L’Asl chiede di fermare le Ambulanze per la dialisi perché non rispondono ai requisiti igienici richiesti e il personale non è autorizzato.
Il Dipartimento Prevenzione Sisp Sud dell’azienta sanitaria leccese che in carico la “Disciplina per l’autorizzazione e la vigilanza per il trasporto di infermi e feriti”, ha dato seguito alla relazione di servizio a firma dei Tecnici della Prevenzione del S.I.S.P. Area Sud-Maglie.
Tutto è iniziato con un esposto al Dipartimento di Prevenzione presentato nel giugno scorso e con il quale veniva segnalato, da parte della ditta incaricata, il trasporto infermi e feriti (dializzati) con mezzi non idonei e da personale non qualificato.
Così qualche giorno dopo la segnalazione, personale ispettivo del Servizio Igiene e Sanità Pubblica – Area Sud Maglie del Dipartimento di Prevenzione, si è recato presso il Centro Emodialisi dell’ospedale di Tricase e ha sottoposto a controllo i mezzi di trasporto infermi in arrivo presso il nosocomio.
Era il 3 luglio e, intorno alle 7,20, sopraggiungeva un’ambulanza che trasportava un paziente dializzato.
Dalle verifiche effettuate sul posto, risultava che il mezzo, condotto da un uomo che dichiarava di avere anche la qualifica di ausiliario, e di proprietà di un’associazione di volontari convenzionato con l’Asl.
Sul mezzo era presente un altro uomo nella sua dichiarata qualità di autista soccorritore.
I due, però, non erano in grado di esibire la specifica autorizzazione né di produrre i titoli relativi alla qualifica di autista soccorritore.
Tali titoli non sono stati prodotti neanche successivamente.
Entrambi, quindi, risultavano sprovvisti di documentazione attestante l’idoneità per l’espletamento di tali mansioni.
Peraltro, il già menzionato personale «non risultava conforme ai dettami stabiliti dall’art.3, comma 3, della L.R.15.12.1993, n.27 e s.m.i.».
Il mezzo oggetto della verifica, poi, era in pessime condizioni igieniche e denotava mancanza di manutenzione, pulizia e sanificazione periodica.
Inoltre, dalla carta di circolazione è risultato come la revisione periodica del mezzo risultasse scaduta a marzo 2025, più di 3 mesi prima del controllo.
Dalle successive verifiche, effettuate presso di Distretto Socio Sanitario di Gagliano del Capo è stato evidenziato come al momento dell’accertamento l’ambulanza effettuasse il servizio di trasporto di dializzati presso i centri di emodialisi per conto di una società cooperativa sociale omonima alla ditta proprietaria del mezzo.
Quindi il Dipartimento prevenzione Sisp Sud dell’Asl, preso atto che “l’associazione volontari titolare di autorizzazione per il trasporto di infermi e feriti Tipo “B” concedeva l’uso della propria ambulanza autorizzata, peraltro in pessime condizioni igienico-sanitarie e con revisione periodica scaduta in marzo 2025, a altro soggetto giuridico sprovvisto della prescritta autorizzazione».
Per questo ha poposto la revoca dell’autorizzazione al trasporto infermi e feriti con ambulanza Tipo “B” all’associazione titolare.
Associazione che, dalla richiesta di revoca (1° ottobre), ha tempo 60 giorni per ricorrere al Tribunale Amministrativo di Lecce o, in alternativa, 120 giorni per proporre un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Cronaca
Blitz antimafia dei carabinieri
Una ventina di arresti per associazione mafiosa, droga, rapina, estorsione e lesioni personali. Tutte accuse aggravate dal metodo mafioso. L’operazione dei militari dell’Arma si è concentrata soprattutto nella zona tra Gallipoli, Nardò, Galatone, Sannicola e Seclì

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Colpo durissimo alla criminalità organizzata del Salento con una maxioperazione dei Carabinieri in corso dalle prime luci dell’alba.
Il blitz è condotto Comando Provinciale di Lecce in tutto il Salento e in particolare tra Gallipoli, Nardò, Galatone, Sannicola e Seclì.
I militari dell’Arma stanno eseguendo provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di una ventina di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di droga, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, tentata estorsione, incendio, lesioni personali con l’aggravante dalla deformazione dell’aspetto.
Per tutte le accuse l’altra aggravante è quella del metodo mafioso.
L’operazione coinvolge più di 120 militari del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia” e dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari Palese.
Cronaca
Due ordigni a Presicce-Acquarica: ladri rubano bancomat

Un boato ha squarciato la notte di Presicce-Acquarica dove ignoti hanno fatto saltare in aria, con due ordigni, lo sportello bancomat della Banca Sella di via Roma.

Colpo devastante e riuscito: danni notevoli quelli che si sono ritrovati davanti i carabinieri accorsi sul posto. Ed un grande buco nel muro. Quello lasciato dallo sportello per il prelevamento dei contanti, che i malviventi hanno portato via.

Le forze dell’ordine sono sulle tracce dei ladri, al momento ancora a piede libero. Il bottino è in fase di quantificazione.
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