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Cronaca

Sanarica: a botte con i ladri

Colpo in via Mitelli. I ladri sorpresi dai proprietari riescono a fuggire provando ad investire con l’auto uno dei due

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Sono entrati in casa di due coniugi, in via Mitelli, avevano già arraffato il Bimby dalla cucina e delle coppe d’argento, quando è rincasato il proprietario 40enne in compagnia del fratello di 48 anni.


I due, appena arrivati con la loro auto nei pressi dell’abitazione, avevano già notato una BMW di grossa cilindrata con un uomo bordo e parcheggiata in modo sospetto.


Il tempo di avvicinarsi a casa e sono usciti di corsa due uomini a volto scoperto che tentavano una precipitosa fuga verso al BMW dove li aspettava il complice per far perdere le proprie tracce.


Uno dei due non è riuscito ad aprire la portiera della BMW ed ha dovuto fare i conti con i fratelli sopraggiunti e dopo una colluttazione ha cominciato a minacciarli brandendo un grosso cacciavite e cercando una via di fuga. Ha provato a scappare ma il proprietario di casa lo ha inseguito e subito dopo è arrivato anche il fratello che lo ha bloccata. A quel punto si è rischiata la tragedia perché sono arrivati agli altri due malviventia  bordo della BMW cercando di investire uno dei due fratelli che riusciva a scansarsi miracolosamente per non finire sotto l’autovettura.

A quel punto il bandito è riuscito ad entrare in auto dal finestrino dell’auto ma i due fratelli con tenacia si sono aggrappati alle gambe dell’uomo salvo essere trascinati sull’asfalto per un po’ di metri dalla repentina accelerata della BMW.


Le indagini sono ora affidate ai carabinieri di Muro Leccese che si sono già messi alla ricerca dei banditi. I due fratelli, invece, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari: il maggiore ha subito la rottura del polso, il minore ha riportato escoriazioni a braccia e gambe.


Cronaca

Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante

Vani i soccorsi per uomo di 62 anni, originario del posto ma residente fuori

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di Lorenzo Zito

Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia questa mattina a Tricase Porto, dove un uomo di 62 anni ha perso la vita annegando nelle acque poco fuori dal bacino, oltre il faro.
La vittima, M. S. le sue iniziali, originaria di Tutino ma residente all’estero, si trovava in vacanza nel suo paese d’origine. Attorno alle ore 10, stava facendo il bagno nell’area retrostante il faro, subito fuori dal molo, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Alcuni bagnanti si sono accorti delle difficoltà e sono intervenuti per soccorrerlo. Sul posto è accorso tempestivamente anche il personale del 118 di Tricase (con ambulanza e auto medica) che ha tentato a lungo le manovre di rianimazione. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano: l’uomo è deceduto sul posto.

L’episodio ha scosso i numerosi presenti che, come ogni domenica d’estate, popolano la scogliera tricasina. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale compagnia.

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Cronaca

Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

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di Lorenzo Zito

Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.

La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.

Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.

Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.

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Cronaca

Abusi edilizi scoperti con l’elicottero e col drone

Another Brick: i carabinieri forestali intervengono San Foca e mettono i sigilli a due costruioni realizzate senza permesso a costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico

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Proseguono a ritmo serrato i controlli dei carabinieri forestali con l’operazione “Another Brick”, che si concentra soprattutto sulle zone tutelate a vincolo paesaggistico e sulle aree naturali protette (parchi e riserve, regionali e statali) del Salento, che si situano in gran parte lungo i litorali adriatico e jonico, e relativo immediato entroterra.

Per la loro pregevolezza, queste aree si caratterizzano anche per un’intensa frequentazione turistica stagionale, con numerose località residenziali.

I pattugliamenti a terra sono spesso supportati dalle ricognizioni con l’elicottero AW-169 recentemente acquisito dal 6° Nucleo Carabinieri di Bari-Palese, e da inizio estate anche con un drone ad alta tecnologia, di base a Maglie.

In una di queste attività, i carabinieri forestali hanno individuato due abusi edilizi, in due proprietà distinte ma vicine fra loro, nella nota località marina di San Foca, nel comune di Melendugno.

Nel primo caso si tratta di un ampliamento di una costruzione preesistente con un nuovo vano della superficie di 50 metri quadri, con pavimentazione esterna per ulteriori 90 mq.

L’altra situazione ha evidenziato la realizzazione di 3 tettoie con copertura in legno e pilastri di sostegno in muratura, e pavimentazione esterna in cemento su una superficie di 300 metri quadri.

Tutte le suddette opere erano state realizzate senza alcun titolo abilitativo, e tantomeno con autorizzazione paesaggistica, necessaria in quanto zona sottoposta a vincolo dal P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).

I titolari delle due proprietà sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce. Dovranno rispondere degli interventi edilizi realizzati in assenza di permesso di costruire ed autorizzazione paesaggistica.

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