Cronaca
Treni col passaggio a livello aperto? Sentite la Sud Est…
I sindaci di Galatone e Parabita scrivono al prefetto e alla Sud Est che risponde: “Lautomobilista da codice della strada deve usare prudenza nei pressi del passaggio a livello…”
A seguito delle ripetute segnalazioni di passaggi a livello rimasti aperti durante il transito del treno, il sindaco di Galatone (comune più volte interessato da questi transiti anomali) Livio Nisi (con nota prot. 19340 del 03.08.2016 e successiva nota prot. 20496 del 24.08.2016), ha inviato una missiva al Prefetto di Lecce e al commissario straordinario per le Ferrovie del Sud Est denunciando l’accaduto.
Ha altresì sollecitato gli organi territorialmente competenti “per risolvere il disservizio e il malfunzionamento dei passaggi a livello sulle tratte gestite da FSE nel territorio di Galatone onde scongiurare il rischio di incidenti e garantire la sicurezza dei cittadini e l’incolumità pubblica”.
A stretto giro di posta è arrivata la risposta delle FSE che il sindaco Nisi giudica, comprensibilmente, “non accettabile e non sufficiente a tranquillizzare gli animi”.
Il Sostituto del Direttore Esercizio di FSE, Luigi Albanese, dopo aver scritto che “non risultano recenti episodi di mancata chiusura dei passaggi a livello bell’abitato di Galatone”, chiarisce che in caso di malfunzionamento, “il sistema di segnalamento ferroviario è tale da garantire l’informazione al macchinista del treno (…)” che poi provvede ad adottare “le misure di sicurezza previste (marcia a vista, ecc.)”.
Albanese poi dà a tutti noi una ripassata di scuola guida ricordandoci che il codice della strada ci impone “all’approssimarsi ad un passaggio a livello di usare sempre la massima prudenza al fine di evitare incidenti”… Il dirigente di FSE, infine ricorda che “i passaggi a livello sono dotati di segnalamento stradale che fornisce agli utenti della strada (mediante appositi segnali luminosi proiettanti luce rossa) l’informazione circa l’imminente arrivo del treno, stabilendo così per tali utenti, l’obbligo di divieto di attraversamento per tutta la durata di tale accensione e, ciò, indipendentemente dallo stato delle barriere (aperte o chiuse)”.
Bravo il sindaco Nisi il quale, accortosi che quanto accadeva non poteva essere accettato, ha subito usato carta e penna. Al “pilatesco” Albanese, invece, consiglieremmo di leggere quanto da noi scritto lo scorso 2 luglio (“Sud Est: occhio al passaggio a livello”) per comprendere come, non solo a Galatone ma in tutto il Salento, sia più volte accaduto che lettori indignati ci segnalassero il passaggio del trenino tra le sbarre alzate e gli sguardi esterrefatti degli automobilisti. E non può certo bastare una ripassatina al codice della strada per lavarsene le mani…
Già qualche giorno prima si era tenuta la diatriba tra FSE e il sindaco di Parabita Alfredo Cacciapaglia, dopo che sulla Parabita-Alezio, un treno era passato con le sbarre sollevate e con macchine che hanno rischiato di rimanere travolte dal passaggio del convoglio. Anche in quel caso la risposta dell’azienda non si era fatta attendere, ma non ha fatto altro che fare infuriare il primo cittadino. Nella lettera di replica, sempre a firma dell’orami noto ingegnere Luigi Albanese, Fse sottolineava come il personale fosse a conoscenza della situazione del passaggio a livello (interessato da un guasto, poi risolto nella stessa giornata), e che, come da regolamento ferroviario, abbia adottato le previste misure di sicurezza, ovvero la cosiddetta “marcia a vista”, che prevede che il treno si fermi e proceda ad una velocità di 4 km orari. Anche in quel caso si sottolineava l’obbligo da parte degli automobilisti al rispetto del codice della strada e alla massima prudenza.
Cacciapaglia aveva definito la risposta di Fse “al limite del grottesco. Richiamare l’attenzione degli automobilisti dinanzi ad una tragedia sfiorata che invece richiede particolari indagini create da comportamenti assolutamente omissivi, alla mia Comunità ed all’utenza in generale, è semplicemente paradossale. Raccontarci poi che il personale di bordo era a conoscenza del guasto e che invece di avvertire immediatamente le Istituzioni locali e la forza pubblica per il passaggio in sicurezza del treno si è fatto affidamento sul provvidenziale intervento di un fruttivendolo, vuol dire non avere rispetto dell’intelligenza del prossimo”. Il sindaco di Parabita non le ha certo mandate a dire: “Ora va a finire che la colpa è dei malcapitati automobilisti e che quasi è divenuta prassi il mancato abbassamento delle barriere al passaggio del treno. Mi verrebbe da dire che siamo alle comiche nel senso che ormai le istituzioni vengono ridicolizzate dai cittadini e di questo ne sono ampiamente dispiaciuto”. Cacciapaglia infine ha lasciato intendere che andrà fino in fondo: “Il tardivo e pretestuoso intervento da chi ha la responsabilità nell’accaduto non ci farà indietreggiare di un millimetro della nostra richiesta d’intervento della Magistratura, rassicurando i cittadini che saranno attivate tutte le sedi ordinamentali non escluse quelleparlamentari perché chi ha responsabilità in questa paradossale vicenda che solo il caso ha evitato il ripetersi di un altro disastro ferroviario, trovi lavoro alternativo a quello già lautamente retribuito da noi contribuenti”.
Giuseppe Cerfeda
Cronaca
Balordi, bruciano in anticipo la focareddha di Sant’Andrea a Presicce
Tutto il lavoro organizzato in onore del Santo e della Festa è andato in fumo…
Era tutto pronto per la festa del Santo Patrono, Sant’Andrea, a Presicce, ma a qualcuno questo non è andato giù.
Anche la “focareddhha”, rito propiziatorio che si perde nella memoria dei tempi, era pronta per essere accesa domani sera, se non fosse che alcuni “benpensanti”, hanno dato alle fiamme la pira in anticipo.
Tutto il lavoro organizzato in onore del Santo e della Festa è andato in fumo.
Della “focareddha” non è rimasto nulla, il lavoro degli amministratori e dei volontari organizzato da settimane, è andato in fumo.
Allertati i carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi della compagnia di Tricase, per cercare i responsabili.
Cronaca
Tatiana Tramacere, 27enne esce da casa e sparisce. Chi l’ha vista?
Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni…
Chi l’ha vista? Tatiana Tramacere, 27enne sparita da Nardò. Ricerche in corso
Cresce la preoccupazione per Tatiana Tramacere, 27 anni, che risulta scomparsa dal pomeriggio del 24 novembre 2025, dalla propria abitazione a Nardò.
La giovane si è allontanata intorno alle 15:30, facendo perdere da allora ogni traccia.
Tatiana è alta circa 1 metro e 55, ha capelli lunghi e lisci di colore rosso e occhi azzurri. Al momento dell’allontanamento indossava jeans e un cappotto grigio.
Le forze dell’ordine e i volontari stanno effettuando controlli sul territorio, invitando chiunque possa averla vista a fornire immediatamente segnalazioni.
Anche se le autorità, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la ricercano attivamente ma, a questo punto, dopo tre giorni, si rende necessaria anche la collaborazione dei cittadini. Chiunque possa averla vista o possa avere informazioni utili al suo ritrovamento, è invitato a contattare, anche in forma anonima, il numero unico europeo 112.
Anche un dettaglio apparentemente insignificante può essere fondamentale.
Cronaca
Si ubriaca e picchia moglie e figli, arrestato
Violenza di genere e maltrattamenti aggravati. Il marito violento, si ubriacava e colpiva la moglie minacciando di aggredirla con coltelli e cacciaviti; poi se la prendeva con i figli, minorenni, tanto che il fratello maggiore ha dovuto fare scudo alla sorellina
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La Polizia di Stato a Lecce su richiesta della locale Procura della Repubblica ha tratto in arresto un uomo di 37 anni, per maltrattamenti aggravati contro i familiari.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha consentito di individuare specifiche responsabilità dopo un’intensa attività investigativa sviluppata a seguito della denuncia della vittima.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’indagato sarebbe stato protagonista di una molteplice serie di azioni violente ai danni della moglie e dei suoi due figli minori.
Dall’attività svolta è emerso un marito violento, che vive di lavori saltuari, lasciandosi mantenere dalla moglie e che, non solo non contribuisce alle spese domestiche, ma si appropria dello stipendio della donna, dedicandosi all’alcool di cui abusa.
Senza contare i comportamenti violenti, che illustrano una forte aggressività, posto che l’uomo, quando è ubriaco, non solo colpisce la moglie e minaccia anche di aggredirla con coltelli e cacciaviti, ma dirige la propria aggressività contro i figli minori tanto che, il fratello maggiore, abituato ad essere percosso, in una circostanza, avrebbe anche protetto la sorellina, dalle azioni del padre.
L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha permesso in tempi rapidi di individuare specifiche responsabilità penali e interrompere il clima di violenza dilagante nel predetto ambito familiare.
L’uomo è stato rintracciato alle prime ore dell’alba e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Con questo intervento la Polizia di Stato conferma l’impegno costante nel contrasto ai reati di genere e contro la persona, garantendo nel modo più efficace possibile, la tutela delle vittime più fragili.
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