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Cronaca

Uno ricasca negli assembramenti, l’altro dà alcol ai minori: chiusi due locali

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Ad Otranto





Nuova chiusura dopo il blitz della notte del primo di agosto: il Batik di Otranto incappa nuovamente nei controlli atti a verificare il rispetto della normativa posta a tutela della salute.





Il locale aveva ripreso le attività dopo i cinque giorni di chiusura cautelativamente imposti dalla polizia, ma poi, stando alle evidenze raccolte dagli agenti, è tornato ad operare con modalità non dissimili da quelle che ne avevano già determinato la prima chiusura.





A fronte anche di diverse segnalazioni giunte in Commissariato, in cui si indicava appunto il Batik come fonte di disturbi ed assembramenti sino all’alba, è stato predisposto un ulteriore servizio di appostamento della Polizia Scientifica in grado di acquisire e cristallizzare le violazioni ai recenti DPCM e DL circa il divieto di assembrarsi e l’obbligo di indossare le mascherine facciali al ridursi delle distanze di sicurezza.





Da quanto documentato, anche con le videoriprese di operatori della Polizia Scientifica, è stato accertata effettivamente una serie ininterrotta di assembramenti, nell’interno spazio in concessione così come anche a ridosso dei banconi di mescita, ove barman, camerieri ed incaricati della cassa svolgevano tutte le loro attività, assolutamente privi di mascherine di protezione.





Pertanto i poliziotti del Commissariato di Otranto sono intervenuti immediatamente sul locale, per dissipare l’assembramento, per sanzionare titolare e dipendenti comminando nuovamente la sanzione amministrativa prevista.





A Porto Cesareo








Nella serata di ieri, gli agenti del Commissariato di Nardò, con l’ausilio di personale della “Polizia Scientifica”, hanno denunciato in stato di libertà i gestori del bar denominato “MOLO 16” a Porto Cesareo.





I controlli posti in essere hanno avuto un occhio di riguardo per questo locale perché vi era il sospetto che vi venissero somministrati alcolici a minori.





Pertanto è stato organizzato un servizio con personale in abiti civili, che all’interno del bar si sono avveduti che il titolare, nonché una delle sue dipendenti, somministravano, senza soluzione di continuità, bevande alcoliche a giovani apparentemente minorenni presenti nel locale, senza mai accertarsi preventivamente della loro età anagrafica né richiedendo alcun documento di identità. Ed infatti gli agenti, interpellato uno dei ragazzi presenti, minore di anni 16, avevano conferma di quanto avevano visto e cioè che poco prima il minore aveva consumato all’interno del locale presso il bancone una bevanda super alcolica preparatagli dal barista e versata all’interno di un bicchiere di plastica: più precisamente si trattava di un cocktail a base di rum e vodka Ice. Per tale ragione i poliziotti sono intervenuti procedendo al sequestro delle bottiglie dei superalcolici utilizzati per preparare i “drink” e alla identificazione dei responsabili della struttura e del barista per i successivi adempimenti di rito.





Oltre alla denuncia penale, determinata dal fatto che il ragazzo identificato è un minore di anni 16, il Questore di Lecce ha adottato anche un provvedimento amministrativo di chiusura del locale per 15 giorni, in applicazione dell’art.100 T.U.L.P.S., anche in considerazione di altri episodi precedenti che hanno visto coinvolto il gestore del locale.





In particolare nello scorso mese di gennaio e di marzo il locale è stato già oggetto di altri controlli da parte di altre forze di polizia nel corso dei quali erano state accertate violazioni alle norme anti Covid: in particolare il 7 marzo 2021 essendo stata applicata anche la sanzione accessoria della chiusura temporanea dell’attività, R.D. reagiva violentemente nei confronti dei militari che pertanto procedevano all’arresto dello stesso per i reati di danneggiamento aggravato, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Inoltre lo scorso 18 luglio i carabinieri hanno denunciato per rissa due soggetti che si erano appena allontanati dall’interno del locale in argomento.





Il provvedimento pertanto è stato adottato in relazione a quanto sopra nonché alla violazione del divieto di somministrazione di bevande alcooliche ai minori, accertata appunto nel servizio di ieri sera, violazione che riveste carattere di particolare gravità e allarme per la collettività


Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

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È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

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Cronaca

Presicce-Acquarica: droga, spari e morte

Un uomo è deceduto per un malore dopo aver aggredito i poliziotti durante la perquisizione. Nella stessa operazione arrestati un uomo del posto e la sua compagna. I controlli erano stati innescati da segnalazioni in merito a recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra personaggi coinvolti nel traffico di droga

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Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un articolato servizio di controllo del territorio di Presicce-Acquarica, a seguito di informazioni che segnalavano recenti sparatorie riconducibili a contrasti tra persone coinvolte nel traffico di sostanze stupefacenti.

L’attività, condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine e della Squadra Mobile della Questura di Lecce, ha permesso di effettuare una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel corso dell’intervento, all’atto dell’accesso in una delle abitazioni oggetto di controllo, Stefano Urso (risultato poi residente a Salve), presente all’interno ha aggredito gli operatori di polizia.

Durante le concitate fasi, l’individuo ha improvvisamente accusato un malore, perdendo conoscenza.

Gli agenti hanno prestato i primi soccorsi in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Nonostante i tentativi di rianimazione, l’uomo è deceduto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto gli accertamenti medico-legali per chiarire le cause del decesso.

Le attività di perquisizione hanno intanto consentito di rinvenire crack per un totale di 36 grammi e oltre 800 euro probabile provento di spaccio, strumenti di pesatura di precisione, e di accertare un allaccio abusivo alla rete elettrica.

All’esterno dell’abitazione è stato sequestrato anche un veicolo che presentava fori e segni d’arma da fuoco, elemento coerente con le segnalazioni iniziali relative alle sparatorie.

Al termine delle operazioni, due persone sono state arrestate in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato.

Si tratta di Antonio Viola e della sua compagna Alessia Potenza, entrambi del posto, condotti dagli agenti al carcere di Lecce.

Proseguono gli accertamenti investigativi per ricostruire il contesto di tutti gli accadimenti.

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Cronaca

Poggiardo: «L’ultimo regalo»

Un manifesto a firma del Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste, apparso in città, conferma il malcontento generale per la proroga decisa a Bari

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Sull’impianto di trattamenti dei rifiuti recentemente oggetto di una (ulteriore) proroga interviene il Coordinamento Civico per la difesa di Ambiente e Salute di Poggiardo e Vaste.

Nelle ultime ore in città è apparso un manifesto sull’argomento (immagine in basso alla pagina)

«Non potevamo restare ancora silenti», aggiungono dal Coordinamento Civico, «dinanzi all’ultimo affronto subito dalla nostra comunità per mezzo dell’ultima delibera della giunta regionale con la quale – probabilmente confidando di passare inosservati essendo tutte le attenzioni dell’opinione pubblica rivolte alla tornata elettorale – presidente ed assessori regionali uscenti hanno ulteriormente prorogato fino al 31 dicembre 2026 le attività dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico di Poggiardo la cui chiusura era prevista per il 2 giugno 2025».

«Il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci», proseguono, «non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi paradossalmente risultano cresciuti rispetto a prima così come appurato in Consiglio comunale».

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