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Cronaca

Vendeva scarpe contraffatte sulla litoranea: fermato senegalese

Aveva allestito una sorta di punto vendita, a Gallipoli, con le copie delle migliori marche internazionali. Il deposito, un borsone nascosto sotto un’automobile

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I carabinieri di Gallipoli sono impegnati da tempo in un servizio teso al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. L’attività suddetta ha portato i militari dell’Arma a denunciare in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per vendita abusiva di materiale contraffatto, un 27enne senegalese, C.P. le sue iniziali, residente a Roma.


L’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri in località baia Verde, sulla litoranea sud di Gallipoli, dove aveva allestito un vero e proprio punto vendita di scarpe contraffatte. Tra i prodotti venduti, le copie delle calzature delle migliori marche italiane ed europee.


La strategia dell’uomo era la stessa messa in atto nei mesi scorsi da chi, come lui, voleva sottrarsi a eventuali controlli delle forze dell’ordine e al rischio di sequestro del materiale commerciato: la maggior parte delle scarpe era stipata in un borsone nascosto sotto a un’automobile parcheggiata lungo la via.

Nonostante ciò, i carabinieri sono riusciti a recuperare e a mettere sotto sequestro il materiale, fermando l’uomo e conducendolo in caserma. Dopodiché, il materiale recuperato è stato inventariato. Si tratta di 150 paia di scarpe contraffatte, alcune recanti il logo di produttori di fama mondiale.


Calimera

Tenta di truffare anziana, trova i carabinieri

Truffa in diretta a un’anziana, truffatore arrestato e bottino recuperato. Fondamentali la prontezza del figlio e il rapido intervento dei Carabinieri della locale Stazione

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Con la scusa di un finto incidente stradale, i malviventi hanno cercato di sottrarre gioielli e denaro ad un’anziana donna di Calimera.

Solo grazie alla prontezza del figlio e all’efficienza dei carabinieri della Stazione locale, la vicenda ha avuto un epilogo positivo, evitando conseguenze ben peggiori. Intorno alle prime ore del pomeriggio, la ultrasessantacinquenne ha ricevuto una telefonata sul numero fisso di casa.

Dall’altro capo del telefono, una voce maschile si è presentata con sicurezza come un “comandante dei Carabinieri di Lecce”.

Con tono allarmato e credibile, l’interlocutore le ha comunicato che il figlio era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, provocando lesioni molto serie ad un altro ragazzo.

Per evitare l’arresto del figlio, secondo quanto riferito, la donna avrebbe dovuto consegnare urgentemente una somma pari a 16.500 euro oppure, in alternativa, gioielli e oggetti preziosi in suo possesso.

La messinscena, ben congegnata, non si è fermata qui.

La donna, in quel momento in compagnia di un’amica, è stata indotta dal finto comandante a farla allontanare da casa, con la scusa di recarsi presso la caserma dei Carabinieri per ritirare dei verbali legati al presunto incidente.

Poco dopo, come annunciato nella telefonata, un uomo si è presentato alla porta, qualificandosi come “collega” del sedicente comandante, incaricato di ritirare quanto pattuito.

Terrorizzata e in totale buona fede, la donna ha consegnato i propri gioielli, riposti in un cofanetto.

Fortunatamente, il vero figlio, nel frattempo informato dell’accaduto, si è reso conto della truffa in atto e ha subito allertato i carabinieri della Stazione di Calimera.

I militari sono intervenuti in pochissimi minuti, riuscendo a fermare il truffatore ancora nei pressi dell’abitazione della vittima.

All’interno del marsupio in suo possesso, è stato ritrovato il cofanetto contenente i preziosi, per un valore stimato di circa trentamila euro.

Il maltolto è stato immediatamente restituito alla legittima proprietaria, ancora scossa per l’accaduto.

Il truffatore è stato arrestato in flagranza di reato.

Dopo l’espletamento delle formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce.

Le indagini sono attualmente in corso per identificare eventuali complici coinvolti nel raggiro.

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Cronaca

Dramma a Tricase Porto: muore un bagnante

Vani i soccorsi per uomo di 62 anni, originario del posto ma residente fuori

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di Lorenzo Zito

Una giornata di vacanza si è trasformata in tragedia questa mattina a Tricase Porto, dove un uomo di 62 anni ha perso la vita annegando nelle acque poco fuori dal bacino, oltre il faro.
La vittima, M. S. le sue iniziali, originaria di Tutino ma residente all’estero, si trovava in vacanza nel suo paese d’origine. Attorno alle ore 10, stava facendo il bagno nell’area retrostante il faro, subito fuori dal molo, quando improvvisamente ha accusato un malore.
Alcuni bagnanti si sono accorti delle difficoltà e sono intervenuti per soccorrerlo. Sul posto è accorso tempestivamente anche il personale del 118 di Tricase (con ambulanza e auto medica) che ha tentato a lungo le manovre di rianimazione. Purtroppo, ogni sforzo si è rivelato vano: l’uomo è deceduto sul posto.

L’episodio ha scosso i numerosi presenti che, come ogni domenica d’estate, popolano la scogliera tricasina. Sull’accaduto indagano i carabinieri della locale compagnia.

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Cronaca

Dramma a Tricase: uomo ritrovato senza vita in casa

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di Lorenzo Zito

Dramma a Tricase dove un uomo è stato trovato senza vita all’interno della sua abitazione.

La tragedia in un condominio di via Valsalva. A perdere la vita è Vito Antonio Musio, collaboratore scolastico in pensione da qualche anno, molto conosciuto a benvoluto in paese. Viveva da solo, nell’appartamento dove si era recentemente trasferito.

Le persone a lui vicine non lo hanno sentito per un paio di giorni, facendo scattare l’allarme.

Sul posto è accorsa, dopo il tramonto, la polizia locale di Tricase. Dopo le prime vane ricerche, l’arrivo dei vigili del fuoco del locale Distaccamento. All’ingresso nell’abitazione il ritrovamento. Poi l’intervento del medico legale, che ne ha constatato il decesso, con tutta probabilità per cause naturali.

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