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Casarano

Dalla Cina con furore

Liquidità no problem: nella zona commerciale fra Casarano e Matino in affitto ad investitori cinesi migliaia di metri quadri finora utilizzati da una grande ditta di cancelleria…

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Stiamo vivendo, ormai da qualche anno, quella che da più parti viene definita come la colonizzazione orientale. Complice una crisi economica che ci sta ancora provando sotto ogni punto di vista e che ha abbattuto i prezzi, il mercato immobiliare italiano, soprattutto quello commerciale, è stato preso d’assalto dalla nuova classe di cinesi super ricchi. Secondo i dati della Bank of China, il 60% dei cinesi facoltosi sta realizzando investimenti sul mercato immobiliare italiano. Il fenomeno in realtà è già partito da qualche anno interessando le grandi città come Milano e Roma, o zone, come quella di Prato, che sono ormai diventate dei territori che paiono dei principati cinesi extraterritoriali.


Tutto ciò in realtà non è casuale e le motivazioni dobbiamo cercarcele in casa. Sono anni infatti che l’ambasciata italiana in Cina sta favorendo queste operazioni grazie proprio a una serie di incentivi come ad esempio il rilascio del visto per residenza elettiva che viene favorita per coloro che intendono effettuare significativi investimenti immobiliari in Italia e stabilirvi la residenza per sé e la propria famiglia. Questo significa che chi investe in Italia nel settore immobiliare fa un doppio affare: approfitta dei prezzi ribassati e ottiene un visto per “residenza elettiva o turistica di lunga data (5 anni)”. In questo ultimo periodo l’operazione di colonizzazione sta interessando anche il nostro Salento.

Già tempo fa, sempre da queste pagine, ci siamo occupati del fenomeno con un focus orientato verso il sud est della nostra provincia, in particolare con le nuove aperture di supermarket a Surano. Oggi invece ci occupiamo di Casarano e del suo hinterland. Anche qui la presenza cinese ha preso il via con l’apertura graduale dei classici negozi di abbigliamento e cianfrusaglie sino ad arrivare a ben sei esercizi in un territorio che, dal punto di vista commerciale, ha visto letteralmente il collasso di tutto il resto. Già nella fase di pre-apertura lo “stile” cinese si è dimostrato in pieno con la disponibilità di tanto denaro e la quasi assenza di contrattazione preliminare tanto che, tra i proprietari di immobili commerciali, si è insinuata più la speranza di incontrare uno dei tanti facoltosi con gli occhi a mandorla, per piazzare il proprio immobile e farlo fruttare più del suo stesso valore, piuttosto che affidarlo ad un connazionale che notoriamente tende a tirare sul prezzo. E così, dai negozi di cianfrusaglie e abbigliamento, si è passati all’acquisizione di bar e piccola ristorazione; tutti luoghi insomma in cui, data l’esiguità dei prezzi, non manca mai il contante. E che l’obiettivo, più che guadagnare, sia quello di produrre movimento di denaro, lo capiamo anche dal fatto che spesso, pur di avere sui propri scaffali anche dei prodotti di buona qualità, questi imprenditori acquistano dai nostri stessi distributori e poi rivendono con dei ricarichi minimi se non addirittura inesistenti.


L’ultimo “colpo” di mano risale solo a qualche settimana fa quando, sempre senza batter ciglio, nella zona commerciale fra Casarano e Matino (dove già esisteva un loro piccolo insediamento) hanno preso in affitto migliaia di metri quadri attualmente utilizzati da una grande ditta di cancelleria che, ovviamente, non si è lasciata sfuggire l’occasione e proprio in questi giorni sta già traslocando in un locale non molto lontano dal primo.

L’afflusso di capitali dall’estero è senza dubbio un vantaggio per l’economia nazionale e quindi ben vengano i cinesi, gli arabi o anche gli zulù ma c’è bisogno di regole chiare che in questo Paese non sempre abbiamo e soprattutto è importante che queste regole siano poi uguali per tutti.

Nessuno mette in dubbio la linearità legale di queste operazioni commerciali ma controlli continui e particolareggiati da parte delle autorità non guasterebbero (ad esempio: ai nostri commercianti è stato imposto il POS… in quanti negozi cinesi si può pagare con la carta?).

Ben vengano quindi i capitali ma non danneggiamo irrimediabilmente la già agonizzante economia locale.


Antonio Memmi


Casarano

Il Casarano prova a metterci un po’ di sale sulla… Coda

“Spifferi” su un posssibile colpo che sarebbe eccezionale per la Serie C. Intanto il tecnico Vito di Bari insignito del “Premio Apulions”

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di Giuseppe Lagna

A pochi giorni dal primo luglio, data di apertura ufficiale del calciomercato, non si ferma il lavoro sottotraccia del presidente Antonio Filograna Sergio e dei dirigenti Fulvio Navone e Antonio Obbiettivo, per metter su una rosa del Casarano Calcio quanto più possibile adeguata alla nuova categoria.

Molte le indiscrezioni che appaiono sulla carta stampata e vari “social” e che tengono in forte attenzione le schiere dei tifosi e simpatizzanti delle Serpi.

La più affascinante quella dell’ex leccese Massimo Coda, bomber navigato con lunghi trascorsi in serie A e serie B.

Nel frattempo sono state comunicate dalla Società le date del ritiro precampionato, che si terrà in quel di Cascia dal 17 al 31 luglio, mentre si palesa già per il 27 luglio a Porto d’Ascoli il primo test amichevole con la Sambenedettese, neopromossa in serie C dopo solo quattro anni di assenza.

Altra notizia da segnalare sul versante societario riguarda l’inserimento di nuovi addetti nell’area della comunicazione, quali Mattia Fasano, David Latino, Federico Legittimo e Andrea Giorgio Romano, ai fini del “progetto di crescita del Club, dello sviluppo del brand, oltre ad essere “quanto più possibile vicini ai tifosi“.

Infine, sabato scorso nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, nell’ambito delle eccellenze nell’imprenditoria, nella medicina, nella cultura e nello sport del territorio, il tecnico del Casarano Calcio, Vito Di Bari, è stato insignito del “Premio Apulions“, istituito nel 2008 dal Lions Club di Casarano, con la seguente motivazione: “Per aver raggiunto riconosciuti traguardi, sapendo coniugare la crescita professionale e l’attenzione della intelligente ed equilibrata gestione del ruolo, creando un ambiente di lavoro positivo e stimolante“.

Nella foto in alto, Vito Di Bari con il giornalista Oronzo Russo, socio del Lions Club, e il presidente del Casarano, Antonio Filograna Sergio.

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Attualità

Turismo e scelte agenzie viaggi: Puglia in testa

​Il balneare italiano merita una riflessione a parte: il 74,9% delle agenzie di viaggi vede allocato il budget fra i 2 e 5 mila euro a pratica andando a collocarsi fra le prenotazioni più anticipate di sempre. Infatti, il 73,5% lo ha prenotato fra i 30 e i 120 giorni prima della partenza con una percentuale del 15,3% arrivata addirittura con oltre 120 giorni di anticipo…

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Il primo semestre 2025 ha registrato una tendenza complessivamente positiva sul piano delle prenotazioni, secondo l’Osservatorio AIDIT Federturismo Confindustria che ha interpellato le agenzie di viaggi aderenti.

Il 40,7% assegna un voto più che sufficiente ad un andamento contraddistinto da spesa controllata e forte prenotazione anticipata nel tentativo di circoscrivere gli aumenti di prezzo.

Un andamento che premia soprattutto Crociere e Mar Rosso. Ma non tutti hanno registrato un trend positivo. C’è anche un 28,2% di agenzie di viaggi per le quali l’estate vacanziera 2025 si presenta non soddisfacente all’appello di mid term del booking.

Quasi la metà degli operatori segnala un’evoluzione della clientela: più attenta (49,3%), più esigente (37,3%) e alla ricerca di proposte nuove (23,2%), segno di un mercato che richiede costante aggiornamento e capacità di adattamento.

QUANTO SPENDERANNO GLI ITALIANI PER LE VACANZE ESTIVE 2025

Per le mete più richieste, cioè quelle di corto/medio raggio, il budget destinato per singolo dossier (una pratica = 2,5 persone) ha un’incidenza maggiore (48,6%) nella fascia 2-3mila euro mentre il 32,9% si colloca fra 3-5mila euro. E ancora, lo scontrino medio per il lungo raggio arriva fino a 10mila euro per il 58% delle pratiche, mentre non supera i 5mila euro per il 32,2%. Il 4,6% dei viaggiatori ha potuto concedersi una spesa di oltre 10mila euro per le vacanze estive 2025.

Il balneare italiano merita una riflessione a parte: il 74,9% delle agenzie di viaggi vede allocato il budget fra i 2 e 5 mila euro a pratica andando a collocarsi fra le prenotazioni più anticipate di sempre. Infatti, il 73,5% lo ha prenotato fra i 30 e i 120 giorni prima della partenza con una percentuale del 15,3% arrivata addirittura con oltre 120 giorni di anticipo.

In merito agli elementi discriminanti sull’acquisto di un pacchetto turistico, risulta sempre più  fondamentale “La prossimità dell’aeroporto rispetto al domicilio”.

Osservando la geografia vacanziera, il value for money colloca l’Italia al quarto posto nelle scelte in agenzia di viaggi. Con la Puglia a fare la parte del leone, seguita da Sardegna, Calabria, Sicilia e Campania.

Per il medio raggio le scelte dei viaggiatori hanno premiato  Egitto, Grecia e Spagna, seguito dalle crociere nel Mediterraneo Occidentale e Orientale.

Sul lungo raggio, le richieste per gli Stati Uniti battono ancora tutti seguiti da Giappone,   Thailandia, Indonesia, Zanzibar, Tanzania e Caraibi.

PRENOTAZIONE ANTICIPATA IN DECISA AFFERMAZIONE

Certamente tra le tendenze di spicco c’è l’affermazione dell’advance booking: se le crociere si confermano prodotto tradizionalmente a prenotazione anticipata di almeno 120 giorni, le vendite di corto e medio raggio presentano un netto ridimensionamento del last minute. 

Quasi la metà delle pratiche sul lungo raggio (48%) è stata chiusa con almeno 4 mesi di anticipo e il 37,6% in un periodo che supera i tre mesi dalla data di partenza.

​Nel complesso, il voto finale degli esami di mid term della stagione clou delle vacanze per gli italiani è un 7: una buona preparazione, con margini di crescita.

L’acuirsi delle instabilità geopolitiche delle ultime settimane, rappresentano certamente una preoccupante minaccia, ma il clima del trade resta fiducioso.

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Attualità

La Provincia pensa ad un’App contro gli zozzoni che abbandonano rifiuti

L’intelligenza artificiale per l’analisi provenienti dall’App, acquisite da privati cittadini e associazioni; 32 fototrappole intelligenti, con cartelli di segnalazione, da installare sul territorio provinciale ad integrazione di quelle già presenti

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Un’App per la raccolta, l’elaborazione e il monitoraggio delle segnalazioni relative all’abbandono di rifiuti sul territorio provinciale, consentendo agli organi competenti di collaborare nel processo di monitoraggio e pulizia del territorio.

E’ lo strumento che la Provincia di Lecce intende realizzare con il progetto denominato “Salento pulito d’Amare: sistema integrato per la segnalazione, gestione e monitoraggio dei rifiuti abbandonati nel territorio provinciale”, che punta a contrastare l’abbandono illecito di rifiuti sul territorio provinciale, aree pubbliche e non, mediante l’adozione di strumenti digitali avanzati.

Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, in data odierna, con proprio provvedimento, ha approvato la programmazione delle somme necessarie, pari a 564mila euro. Tali somme rappresentano le economie rivenienti dal Piano di Attuazione per l’Ambiente della Provincia di Lecce, per le quali Palazzo dei Celestini ha presentato proposta di utilizzo alla Regione Puglia nell’ambito della rimodulazione dello stesso Piano.

Elementi innovativi utilizzati (app più software di gestione) saranno: l’intelligenza artificiale per l’analisi preliminare delle immagini provenienti dall’App e acquisite da privati cittadini e associazioni, per consentire di individuare in automatico la tipologia dei rifiuti e l’estensione presunta dell’area oggetto di abbandono; detti dati, poi, saranno opportunamente validati dall’operatore della Polizia Provinciale; 32 fototrappole intelligenti, con cartelli di segnalazione, da installare sul territorio provinciale ad integrazione di quelle già presenti, capaci di monitorare le aree di interesse, di riconoscere automaticamente le targhe dei veicoli e di interagire con il software di controllo della Control Room.

Le fototrappole saranno dotate di connettività 4G per trasmettere in tempo reale immagini e video alla piattaforma centrale. La presenza di un modulo GPS servirà a geolocalizzare con precisione ogni evento rilevato, facilitando così l’intervento tempestivo delle autorità competenti.

L’attivazione automatica al rilevamento di movimenti, grazie a sensori a infrarossi passivi (PIR), permetterà di catturare immagini o video di alta qualità, anche in condizioni di scarsa illuminazione. L’implementazione di queste tecnologie avverrà nel rispetto delle normative vigenti in materia di protezione dei dati personali.

I dati raccolti saranno fruibili attraverso grafici interattivi e mappe tematiche.

Il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva sottolinea: “La tutela dell’ambiente e la sostenibilità delle risorse sono da sempre una priorità per questa Amministrazione. In tale quadro la gestione efficace del contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti è fondamentale ai fini di impatti positivi e significativi sulla salute pubblica, sul decoro urbano, sull’ecosistema. L’adozione di strumenti digitali avanzati per segnalare e poi gestire i rifiuti abbandonati è una risposta concreta all’esigenza di un territorio più pulito e sostenibile, anche in chiave turistica. Elemento cardine è il coinvolgimento attivo di cittadini ed associazioni, non solo nel fare la segnalazione, ma anche nella possibilità di monitorarla, ed essere così parte integrante del processo di tutela ambientale”.

Il sistema si propone i seguenti obiettivi strategici: facilitare l’invio di segnalazioni da parte dei cittadini, attraverso un’applicazione mobile intuitiva e accessibile; garantire la protocollazione automatica e la tracciabilità dell’intero flusso informativo; supportare le attività di controllo e sanzione da parte degli organi preposti, in particolare la Polizia locale, mediante strumenti di analisi e classificazione avanzati, garantendo la tempestività negli interventi di rimozione dei rifiuti, il monitoraggio e la rendicontazione delle attività svolte; rendere interoperabili i dati con sistemi esterni, come il Catasto Terreni gestito dall’Agenzia delle Entrate, per una verifica puntuale della proprietà dei terreni interessati; centralizzare anche le segnalazioni pervenute tramite pec, email, fototrappole o altri canali, creando un archivio unico e strutturato; garantire al cittadino e alle associazioni coinvolte la possibilità di monitorare lo stato della propria segnalazione, promuovendo la partecipazione e la fiducia nell’operato dell’amministrazione.

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