Calimera
“La Giornata Mondiale della Terra”
A Casarano, Calimera, Castro, Nardò, Ruffano, Sogliano, Taurisano
Anche quest’anno il Salento torna a celebrare la Giornata Mondiale della Terra, grazie all’iniziativa della Provincia di Lecce e del suo difensore civico.
Istituita dal Consiglio provinciale di Lecce lo scorso anno, su sollecitazione proprio del difensore civico Giorgio De Giuseppe, convinto sostenitore dell’iniziativa, la Giornata Mondiale della Terra sarà celebrata lunedì 22 aprile, a Casarano, in concomitanza con quanto avviene in tutto l’emisfero Nord del pianeta.
L’evento, inoltre, farà tappa nel Museo provinciale di Calimera e anche nei Comuni di Castro, Nardò, Ruffano, Sogliano Cavour, Taurisano, grazie all’adesione dei sindaci che hanno raccolto l’invito ad organizzare e promuovere iniziative a sostegno dell’ambiente, lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e dal difensore civico Giorgio De Giuseppe.
L’appuntamento con la manifestazione organizzata dalla Provincia di Lecce è per lunedì 22 aprile, alle ore 10, nel cineteatro “Manzoni”, a Casarano, con la tavola rotonda “Il futuro del pianeta è affidato all’uomo”. Dopo i saluti del sindaco di Casarano, Giovanni Stefàno, e del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, sarà dato spazio agli studenti di alcuni istituti superiori che, coordinati dal consigliere provinciale delegato alla Pubblica istruzione e Politiche educative Antonio Del Vino, faranno alcune riflessioni sui temi dell’ambiente. Al termine degli interventi, le conclusioni saranno affidate al difensore civico della Provincia di Lecce Giorgio De Giuseppe. Subito dopo saranno messi a dimora alcuni alberi in una piazza della Città.
Anche quest’anno, inoltre, la Provincia di Lecce ha realizzato e diffuso un manifesto celebrativo ufficiale della Giornata Mondiale della Terra con il disegno realizzato dal Liceo Artistico statale “Nino Della Notte” di Poggiardo. Queste le altre iniziative in programma, sempre il 22 aprile, nei Comuni che hanno aderito alle celebrazioni della Giornata Mondiale della Terra su invito del presidente della Provincia di Lecce e del difensore civico.
Il Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera propone un tuffo nella preistoria con la “SAURONOTTE. Il cielo e la terra 100 milioni di anni fa. Escursione notturna alla ricerca dei Dinosauri”.
In concomitanza con la mostra “ I Dinosauri in Carne e Ossa” aperta fino al 30 giugno, lo staff del Museo organizza, a partire dalle ore 20, la prima escursione notturna all’interno del parco naturale del bosco “Lu Tuzzu”. L’escursione prevede un lungo tour alla ricerca dei dinosauri e all’ascolto dei suoni della natura. Accompagnati da guide e muniti di torce elettriche, che ognuno dovrà procurarsi, si percorrerà il sentiero floro-faunistico del Museo per osservare i dinosauri al chiarore della luna e ascoltarne i suoni. Al termine del percorso con l’ausilio di potenti telescopi e grazie all’esperienza degli esperti del Gruppo Astrofili Salentini, gli escursionisti potranno osservare il cielo e immaginarlo 100 milioni di anni fa. La serata si concluderà con una degustazione di prodotti tipici della terra.
A Castro, le classi della Scuola elementare (circa 50 alunni) con i propri insegnanti, accompagnati dal consigliere comunale Fernando Schifano, responsabile dell’Ambiente, percorreranno alcuni vecchi viottoli provvedendo a ripulirli dai rifiuti. Il tutto sarà documentato con foto prima e dopo l’intervento.
A Nardò l’Istituto comprensivo 1° Polo, in collaborazione con il Comune, effettuerà una visita guidata con i responsabili di Legambiente nel vivaio Garden, per far conoscere tutte le piante da fiore, da frutto, aromatiche e da orto. I bambini, accompagnati dai genitori, avranno a disposizione un capannone con la terra, dove potranno piantare alcune piantine offerte dal vivaio, delle quali dovranno poi prendersi cura a casa.
L’Ambito Territoriale di Caccia della Provincia di Lecce, Comitato di gestione di Ruffano, diretto dal presidente Daniele Danieli, organizza nell’ambito del progetto “Bosco Bene Comune”, le “Giornate Ecologiche” di sensibilizzazione per ripulire dai rifiuti i boschi della provincia di Lecce, coinvolgendo volontari appartenenti a tutte le associazioni venatorie, ambientali e i cittadini.
A Sogliano Cavour, l’assessorato all’Ambiente ha organizzato la messa a dimora di circa 200 piante della Macchia mediterranea a completamento dei lavori di restauro ambientale e pulizia del sottobosco della pineta, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, studenti e cittadini; la liberazione di alcuni uccelli rapaci curati nel Museo di storia naturale di Calimera (a cura dell’Osservatorio faunistico regionale); attività didattiche e culturali all’aria aperta e mostre tematiche.
Il Comune di Taurisano, in collaborazione con le associazioni Proloco e Protezione civile locale, ha organizzato due appuntamenti: domenica 21 aprile, alle ore 9, da Piazza Fontana partirà una visita guidata nelle aziende agricole, alla riscoperta degli ambienti naturali, dei muretti a secco e dei prodotti dell’agricoltura locale. Lunedì 22 aprile, alle ore 19, nella Casa Natale “Giulio Cesare Vanini”, si terrà un incontro pubblico sul tema della Giornata. Durante la serata, inoltre, sarà presentato il libro documentario sugli Ulivi Monumentali Salentini “Titani” di Roberto Gennaio.
Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e il difensore civico Giorgio De Giuseppe dichiarano: “Attraverso un’efficace opera di educazione civica possiamo spronare ciascun cittadino perché, nelle piccole come nelle grandi cose, ponga al centro del proprio comportamento il rispetto della natura. La Giornata Mondiale della terra rappresenta un’occasione per riflettere tutti insieme su quanto il futuro del nostro pianeta dipenda anche dai nostri comportamenti e su quanto si può fare per proteggerlo e salvaguardarlo”.
Attualità
Una Stella per la Speranza
Campagna di solidarietà della Lilt di Lecce: acquista la tua “Stella di Natale” per sostenere i servizi gratuiti di prevenzione e assistenza oncologica e la dotazione tecnologica del “Centro Ilma”
“Una Stella per la Speranza” è la campagna di solidarietà promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Lecce.
Con l’acquisto di una Stella di Natale sarà possibile sostenere i servizi gratuiti di prevenzione e assistenza oncologica che l’associazione offre da oltre trent’anni sul territorio, nonché le attività di divulgazione scientifica e i numerosi progetti di educazione alla salute che coinvolgono oltre 70 scuole di ogni ordine e grado e numerose aziende del territorio.
Il contributo richiesto per le piantine è di 10 euro e la prevendita è già cominciata.
Per prenotare la Stella di Natale della Lilt Lecce si può contattare la Delegazione Lilt più vicina (Casarano, Alezio, Aradeo, Arnesano, Calimera, Cavallino, Carmiano/Magliano, Collemeto, Copertino, Corigliano D’Otranto, Cursi, Galatina, Galatone, Gallipoli, Lecce, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Melendugno, Melissano, Minervino di Lecce – Delegazione “Terre d’Otranto”, Monteroni, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nardò, Novoli, Ruffano, San Donato/Galugnano, Scorrano, Specchia, Squinzano, Strudà, Trepuzzi, Ugento, Veglie; gli indirizzi su www.legatumorilecce.org) oppure telefonare allo 0833512777.
Sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre, inoltre, i volontari dell’associazione saranno presenti come ogni anno nelle principali piazze del Salento per distribuire le piantine, il materiale informativo sulla prevenzione e la rivista di divulgazione scientifica Lilt Lecce diretta dall’oncologo Giuseppe Serravezza.
«Con questa campagna», dichiara Simonetta Pepe, presidente della LILT di Lecce, «vogliamo rinnovare il nostro impegno verso tutti i cittadini che, ogni giorno, affrontano la sfida del tumore, e al contempo rinsaldare quel legame di solidarietà che permette di garantire servizi di prevenzione gratuiti, assistenza domiciliare, supporto psicologico e progetti di prevenzione nelle scuole e nelle comunità. Ogni Stella che scegliamo non è solo un gesto, ma un messaggio di speranza e vicinanza».
I SERVIZI DELLA LILT LECCE
La LILT di Lecce è attiva da oltre 30 anni sul territorio provinciale e assicura molti utili servizi alla popolazione.
Educazione sanitaria sulla prevenzione e lotta ai fattori di rischio ambientale, con incontri, conferenze, dibattiti e diffusione di materiale divulgativo.
Oltre 70 scuole della provincia sono coinvolte nei progetti Lilt (“One health: Prevenire è vivere” e “Guadagnare Salute con la Lilt”).
Per le aziende, invece, è in corso la campagna “In-Vesti Salute” che prevede percorsi di prevenzione sui luoghi di lavoro con incontri informativi e visite di prevenzione.
Prevenzione clinica con visite e consulti specialistici gratuiti (Oncologia, Senologia, Ginecologia, Dermatologia, Urologia) nelle 36 sedi di Delegazione.
Sostegno psicologico per pazienti, familiari e caregiver.
Assistenza domiciliare oncologica e sociale ai pazienti terminali, con quattro équipe medico-infermieristiche e volontari.
Trasporto pazienti per radioterapia.
Attività di orientamento e accoglienza nei C.OR.O ospedalieri (Centri di Orientamento Oncologico) a Lecce, Casarano, Gallipoli e Tricase.
Ricerca ambientale (Progetto Geneo, ecc.).
Divulgazione scientifica.
SOSTENERE IL CENTRO ILMA
La campagna “Una Stelle per la Speranza” serve a sostenere anche la dotazione tecnologica del Centro Ilma, l’Istituto multidisciplinare per la lotta al cancro che Lilt Lecce ha realizzato alle porte di Gallipoli.
All’interno del Centro Ilma, «che appartiene ai tantissimi cittadini che lo hanno voluto e sostenuto», coesisteranno un Centro di ricerca per la prevenzione primaria, un’Area per la prevenzione clinica, un’area per la riabilitazione, un Centro studi e biblioteca e una Sala convegni per divulgazione scientifica e attività multimediali.
Il Centro Ilma rappresenta la sfida del Salento al cancro sul fronte delle cause e della prevenzione ed è il più prezioso lascito di tutti noi alle generazioni future.
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Calimera
Madre e figlio di 8 anni ritrovati morti: sgomento a Calimera
Sgomento a Calimera, dove è stato rinvenuto il corpo senza vita di un bambino di 8 anni all’interno di un’abitazione di via Montinari.
Il bambino è Elìa Perrone, figlio di Najoua Minniti, la donna di 35 anni, originaria della provincia di Reggio Calabria, il cui cadavere è stato trovato nel pomeriggio sulle coste di Torre dell’Orso, a circa 20 chilometri da Calimera.
A dare l’allarme della scomparsa di entrambi l’ex marito della donna e padre del piccolo, presso i carabinieri ieri pomeriggio. Sul corpo del bambino sarebbero state rinvenute delle ferite.
I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto.
Approfondimenti
Aumenta la produzione dell’olio nostrano, ma la qualità come è?
I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno…
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Confermato il previsto aumento della produzione di olio a livello nazionale di circa il 30% rispetto all’annata precedente. La nuova annata sembrerebbe buona per qualità, con il novello già disponibile.
Buona qualità anche in Salento
La resa è influenzata dalla diminuzione della produzione (-30/40% in Puglia e circa il 20% in provincia di Lecce) ma con un aumento della qualità (e anche dei prezzi). La resa media in olio da olive varia dal 13% al 20%, ma il dato complessivo della produzione è in calo rispetto alle annate precedenti, in linea con quanto previsto da Confagricoltura.
Nel panorama complessivo, bisogna considerare che l’andamento climatico sfavorevole ha inciso in modo pesante sulla produzione di olive. Nei primi giorni di aprile, infatti, una serie di gelate improvvise ha colpito molte aree olivicole, compromettendo gran parte dei bottoni fiorali (mignole) e vanificando in buona parte le potenzialità produttive. Secondo le prime valutazioni tecniche, la flessione produttiva potrebbe essere legata anche a fattori varietali.
In particolare, la cultivar FS-17 (la “Favolosa”), che inizialmente presentava una buona prospettiva di raccolto, ha subito un crollo quasi totale della produzione a causa della cascola dei fiori non ancora aperti, verificatasi subito dopo le gelate.
I numeri, però, non sempre bastano ad un’analisi esaustiva. Ecco perché abbiamo coinvolto alcune aziende del territorio per comprendere i contorni della campagna olivicola di quest’anno.
Giacomo Palese, amministratore de L’Olivicola di Presicce–Acquarica, precisa: «La nostra è un’azienda produttrice di olive da mensa e stiamo riscontrando un’ottima qualità». Riguardo alle differenze, «le ritroviamo in termini di quantità, quest’anno abbiamo meno frutto». Gli operatori del settore salentini hanno dovuto fare i conti con le conseguenze della Xylella che «ha avuto un impatto significativo sulla nostra azienda, ha rappresentato una svolta difficile e ha messo a dura prova la sostenibilità economica, obbligandoci a ripensare completamente il modello di business. Abbiamo dovuto reinventarci e diversificare la produzione. Non potendo più contare sulle nostre olive abbiamo iniziato ad acquistare da altri produttori, mossa che ci ha permesso di mantenere una produzione continua e ci ha anche spinto a esplorare nuove strade. Un cambiamento rilevante e significativo è stata l’introduzione di nuovi prodotti come i sott’oli che in passato non trattavamo. Tale diversificazione ci ha aperto nuovi canali di mercato, diversi da quelli che conoscevamo, e ha comportato costi aggiuntivi e la necessità di finanziare nuove attività: importanti investimenti, la necessità di accedere a nuovi finanziamenti esterni e un maggiore impegno nella gestione del credito, parliamo di un accesso al credito più mirato per finanziare questi investimenti iniziali. Un percorso impegnativo che ci ha permesso di trattare prodotti che diversamente forse non avremmo trattato. Sebbene le sfide siano state tante, siamo riusciti a trovare opportunità che, a lungo termine, potrebbero rivelarsi vantaggiose per la sostenibilità economica dell’azienda. Oggi, dopo anni, siamo tornati alla lavorazione delle olive grazie ai vari reimpianti effettuati. Abbiamo reimpiantato olive leccino, perché lavorando olive da tavola riteniamo che tale cultivar sia un ottimo prodotto da mensa. Nonostante le difficoltà», conclude Palese, «questo percorso di trasformazione ci ha reso più resilienti e pronti ad affrontare sfide future».
Anche Pierangelo Tommasi di Olio Biologico Moruse di Calimera, conferma «un prodotto dalla qualità eccellente anche perché siamo stati risparmiati dall’attacco della “Mosca”». Le differenze rispetto all’anno scorso «sono notevoli ma le piante crescono di anno in anno e iniziano a produrre un po’ di più. Parliamo, però, di numeri minimi rispetto a dieci anni fa: da allora la sostenibilità economica è completamente cambiata. Prima si poteva vivere di agricoltura, adesso sono soprattutto spese. Nella speranzosa attesa di tornare ad avere i profitti di una decina di anni fa».
Nel frattempo, anche nella azienda di Calimera hanno «impiantato le varietà di Leccino e Favolosa, per la precisione 80% della prima e 20% della seconda». Colta al volo l’occasione per variegare la produzione: «Già da 4-5 anni stiamo curando una cultura di avocado. Per ora solo un piccolo appezzamento ma stiamo provvedendo ad estendere la produzione su un altro ettaro e mezzo».
Quintino Palma del Frantoio Palma di Cursi ricorda che «la raccolta 2025 è stata colpita da una gelata durante il periodo della fioritura, provocando un calo nella produzione che resta, comunque, sufficiente per un raccolto di buona qualità».
Rispetto all’ annata scorsa Palma rileva «un leggero calo di produzione sufficiente, però, a garantire il prodotto fino alla prossima campagna olearia».
Poi aggiunge: «Al momento abbiamo quasi completato i reimpianti mettendo a dimora varietà Favolosa, Leccina e Leccio del Corno (avevamo già olivi di Leccino di circa 30 anni). Purtroppo, la Xylella ha causato un crollo della redditività dell’azienda. Anche se sono stati erogati degli aiuti per i reimpianti, bisogna considerare che occorrono diversi anni prima che le piante raggiungano un target accettabile di produzione, di conseguenza siamo ancora in piena crisi. Fortunatamente», conclude Palma, «l’azienda si occupa anche di effettuare reimpianti olivicoli “chiavi in mano” per sopperire al calo di reddito post Xylella».
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