Casarano
Filanto: Protocollo d’intesa
Si riaccendono le speranze dei lavoratori del cluster calzaturiero con l’accordo sottoscritto in Prefettura: l’azienda si impegna ad una forte ristrutturazione finalizzata alla ripresa dell’attività
Sottoscritto in Prefettura un importante protocollo d’intesa che rinforza le speranze degli oltre 600 lavoratori del Cluster calzaturiero Filanto, attualmente privi di qualsiasi sostegno economico a causa dell’esaurimento dell’efficacia degli ammortizzatori sociali (ordinari ed in deroga) goduti fino al gennaio dell’anno in corso, per l’ammissione a nuove misure di sostegno pubbliche conseguenti ad un generale piano di ristrutturazione del gruppo aziendale medesimo.
Il protocollo d’intesa citato, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali, da Confindustria Lecce, dal titolare dell’Azienda in questione, dall’Assessore regionale allo sviluppo economico, dal funzionario delegato dall’Assessore regionale alle politiche del Lavoro, dal Presidente della Provincia di Lecce e da alcuni Sindaci del sud Salento, con capofila quello di Casarano, rappresenta l’avvio a soluzione della complessa vicenda dei lavoratori e delle aziende del Cluster Filanto interessate, tra le altre, anche da recenti provvedimenti patrimoniali restrittivi dell’Autorità giudiziaria penale. L’accordo faticosamente raggiunto dopo un approfondito confronto, ha una duplice efficacia: da un lato impegna l’azienda a procedere nell’immediato ad una forte ristrutturazione finalizzata alla ripresa dell’attività, anche attraverso il supporto delle Istituzioni in relazione alla razionalizzazione dei debiti con l’Erario e gli Enti previdenziali; d’altro canto rende concreti i recenti protocolli sottoscritti tra le OO.SS. e oltre 15 Comuni della provincia i quali, con il supporto della Regione Puglia, attueranno politiche attive di lavoro tese al ricollocamento nel settore produttivo dei lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali, ordinari ed in deroga. Tali attività, che verranno espletate con la massima celerità consentita, potranno consentire alla competente Amministrazione provinciale, di proporre istanza al Ministero del Lavoro per richiedere il ricorso alle richiamate misure di sostegno dei lavoratori la cui copertura dovrebbe essere garantita con efficacia retroattiva e cioè a decorrere dal 1 gennaio del corrente anno.
Particolare soddisfazione per il risultato raggiunto lo ha espresso il Prefetto, dott. Giuliana Perrotta, che ha definito la sottoscrizione del protocollo odierno una “best practice” tra Istituzioni pubbliche, private e mondo delle imprese, da applicare costantemente come modello operativo in tale ambito, poiché “si mettono a fattor comune le energie e le risorse necessarie per tentare di superare l’attuale, critica congiuntura economica che rischia di cancellare interi comparti produttivi ancora caratterizzati, come nel caso di specie, da nicchie di eccellenza”.
“La Provincia di Lecce, accanto alla Prefettura”, ha aggiunto il Presidente della Provincia Antonio Gabellone, “si è fatta promotrice di una comunicazione immediata al Ministero del Lavoro per un altrettanto tempestiva convocazione delle parti in causa in questa così delicata vertenza, per definire il possibile ricorso anche alla cassa integrazione ministeriale in deroga, che consentirebbe con effetto retroattivo la garanzia di un sostegno reddituale per 600 lavoratori del cluster Filano (che ora risulterebbero “scoperti” di diversi mesi senza ammortizzatori sociali certi). Ciò parallelamente e in attesa degli esisti delle nuove procedure concorsuali. La comunicazione al Ministero sarà inoltrata già nelle prossime ore a cura del Servizio Politiche del Lavoro della Provincia di Lecce.
Questo nostro non lasciare nulla di intentato è chiaro, netto. Lottare sino alla fine, per salvare sino all’ultimo posto di lavoro, è una prerogativa che ci accompagna quotidianamente. Abbiamo attivato un percorso, inutile ribadire quanto difficile, aspro e duro, ma fortemente voluto, unanimemente, da tutte le istituzioni; speriamo possa trasformarsi presto in realtà occupazionali e in certezze economiche per il sostentamento di migliaia di famiglie salentine”.
Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Appuntamenti
“Tra le tue braccia”: la storia della piccola Angelica in un’opera teatrale
A Casarano va in scena la prima dell’opera teatrale dedicata ad Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia d’Italia, e a sua madre Paola Rizzello. E avverrà domani, dicembre, nel giorno del suo compleanno. Successivamente, lo spettacolo sarà riproposto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile
Un’opera teatrale inedita, ispirata e dedicata alla memoria di Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia in Italia, e a sua madre Paola Rizzello.
“Tra le tue braccia”, opera inedita di e con Giustina De Iaco, andrà in scena domani, venerdì 5 dicembre (sipario alle ore 18,30), presso l’Auditorium Comunale “prof. Gino Pisanò” di Casarano.
L’opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dell’avviso pubblico regionale “Futura – La Puglia per la Parità – Terza Edizione” e nasce dalla volontà dell’Associazione “Angelica Pirtoli” di rinnovare la memoria attraverso il teatro, le arti, la musica, promuovendo il dialogo sulla giustizia sociale e la legalità coinvolgendo in particolare le giovani generazione.
La data scelta è fortemente simbolica: il 5 dicembre 1989 è il giorno in cui Angelica è nata; il 5 dicembre 2024 è il giorno in cui l’associazione “Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita” è nata.
Com’è noto, la bambina venne uccisa a Parabita il 20 marzo 1991, all’età di due anni, assieme alla mamma Paola Rizzello, ritenuta testimone scomoda dal clan Giannelli.
I loro corpi vennero ritrovati solo molti anni dopo, grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: quello di Paola nel 1997, quello della figlioletta nel 1999.
«Con questa opera teatrale», sottolinea Nadia Rizzello, zia di Angelica e presidente dell’associazione, «vogliamo restituire voce e dignità a Paola e Angelica, due vittime innocenti di mafia, strappate alla vita da una brutalità che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa rappresentazione non è solo memoria e resistenza culturale, è semina di giustizia. È un tentativo di trasformare il dolore in un impegno, in un modo per dire ai giovani che la legalità si costruisce anche con l’arte, con la conoscenza, con la bellezza. Ringrazio Giustina De Iaco per aver raccolto con delicatezza e profondità la nostra storia e tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo nostro progetto. Continueremo a lottare perché nessun’altra madre e nessun’altra bambina debbano più subire simili atrocità nel silenzio e nell’omertà».
L’opera sarà preceduta da un prologo musicale, mentre a seguire ci sarà un dibattito sul tema “L’antimafia sociale e il ruolo delle donne”, che vedrà protagoniste diverse personalità del mondo della cultura, dell’impegno civile e rappresentanti delle istituzioni.
Dialogheranno: Nadia Rizzello; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Anna Toma, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Angelo Pansini della Fondazione Stefano Fumarulo.
Presenterà la serata Roberto Molentino, socio fondatore dell’associazione “Angelica Pirtoli”.
Dopo la prima a Casarano, l’opera sarà presentata martedì 9 dicembre al Teatro Renata Fonte di Ruffano e,in seguito, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, continuando a seminare giustizia, nel ricordo di Paola e Angelica.
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