Specchia
A Specchia esposte le opere di Luigi De Giovanni
Fino al 3 settembre a Specchia (Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”), “Opere per raccontare il tempo”, Personale di Luigi De Giovanni organizzata da “Il Raggio Verde edizioni ed eventi d’arte”.

Fino al 3 settembre a Specchia (Studio “Sutta Le Capanne Du Ripa”), “Opere per raccontare il tempo”, Personale di Luigi De Giovanni organizzata da “Il Raggio Verde edizioni ed eventi d’arte”.
Oggetti che segnano il tempo nelle tracce del loro uso, nella storia della tecnologia e dell’arte. Primordiali e dell’ultima generazione si confrontano, nelle opere recenti di Luigi De Giovanni, in un dialogo di continuità e di pari dignità. Pinze, tenaglie e forbici, leve del progresso, si riflettono nell’iPad e nei televisori al plasma colorandosi di funzionalità mai superate. L’umiltà e la semplicità dell’utilizzo dei primi diventa continuità nello sviluppo dei secondi: segnando l’evoluzione. E’ partendo da questo che l’artista fa un’analisi del suo uso degli strumenti classici della pittura per narrare di oggetti che descrivono del mondo di oggi e di quello di ieri. Afferma che l’arte è una ed è legata sia alla competenza tecnica sia alla ideazione creativa, anche nelle rappresentazioni digitali, performative, nonché nelle installazioni. Ecco perché lui non disdegna le moderne espressioni, anzi le riconosce come proprie, soprattutto, in momenti che richiedono, per i suoi discorsi, la partecipazione di molte persone per arrivare, quando è per lui necessario, a performance e installazioni, che diventano racconti o denunce. Nel mondo dell’artista la pittura è basilare; è nei paesaggi, nelle figure, nelle nature morte o meglio “vive” di fiori recisi o nell’informale con uso di jeans (presenti anche in questa mostra come supporto delle sue descrizioni), che ha significato il suo narrare interiore del tempo che passa. Le opere “Dalle leve all’iPad” rappresentano il discorso dell’oggi, dove l’uomo, in una follia totale, tende a negare il passato come superato e inutile per affermare un presente senza radici ma di apparenze.
Francesca Paba
Cronaca
Tricase, ex Adelchi: Tar dà ragione a OLC
Bocciato parere negativo del Comune, la struttura della zona industriale potrà essere riconvertita in attività commerciali

Dopo un iter giudiziario lungo quasi tre anni è arrivata la decisione del Tribunale amministrativo che ha, in pratica, bocciato il parere del Comune di Tricase avverso alla riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC.
L’azienda di Specchia potrà quindi convertire dei capannoni nati per la produzione in locali commerciali di medie dimensioni. Conversione per la quale la OLC aveva già provveduto a regolarizzare alcune difformità edilizie.
Era proprio questo il punto del contendere: il Comuine di Tricase, infatti, riteneva non possibile la conversione da produzione in commercializzazione in una zona industriale sottostante al Consorzio Asi.
La OLC aveva impugnato il provvedimento comunale, contestato i rilievi dell’ufficio tecnico ed evidenziato come le disposizioni locali non impediscano il mutamento della destinazione d’uso, così come sia possibile monetizzare anche per il regolamento del Consorzio, operazione applicabile anche agli immobili sul territorio comunale.
LA CRONISTORIA
Riepiloghiamo le tappe della vicenda OLC.
16 maggio 2022. L’Asi, il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Lecce, comunica al Suap di Tricase e all’OLC il proprio «parere favorevole» al progetto relativo alla ex sede Adelchi per il «cambio di destinazione d’uso, da locali a mensa-spogliatoio, a due locali commerciali di tipologia dimensionale M2». Comunicazione a firma del Capo Servizio Tecnico, ing. Leonardo Dimitri.
8 agosto 2022. Su delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Asi, stabilito in 146.004,54 euro l’importo per la monetizzazione delle aree (importo da versare all’ASI, NdR), «considerato che il parere favorevole dell’Uffico Tecnico è condizionato alla cessione delle aree da destinare a verde e parcheggi (…) al Consorzio e rese pubbliche o alla monetizzazione degli stessi».
25 agosto 2022. Il comune di Tricase comunica (a firma del responsabile del settore Lavori Pubblici e Urbanistica, Vito Ferramosca) ad OLC e Asi il «preavviso di diniego» al «progetto per il cambio di destinazione d’uso» indicando carenze di standard urbanistici e contesta la decisione dell’Asi di monetizzare, evidenziando come il Regolamento «contempla tale eventualità solo in caso di impossibilità a reperire nuove aree standard», mentre «nel caso di specie (…) l’ex calzaturificio dispone di fabbricati ed aree esterne inutilizzati per gli scopi produttivi… Si fa presente inoltre che il Consiglio comunale ha adottato la variante urbanistica per la realizzazione di un lotto della S.S. 275, il cuii tratto finale interessa l’immissione dell’arteria statale proprio sull’asse di spina della zona industriale di Tricase, dove sono previsti gli accessi alle due medie strutture di vendita…».
2 settembre 2022. La OLC replica ritenendo «infondato quanto proposto dall’Ufficio Tecnico comunale, perché le superfici e i volumi approvati sorgerebbero all’interno di un lotto che non soddisferebbe i parametri urbanistici». Si fa inoltre presente che la nuova S.S. 275 consentirà una «sensibile riduzione della mole di traffico sulla Provinciale Montesano – Tricase» e, anche con la variante prevista dal Comune, «la mole di traffico veicolare sull’asse di spina dell’area industriale rimarrà inalterata».
4 ottobre 2022. Il comune di Tricase, sempre a firma del responsabile di settore di Lavori Pubblici e Urbanistica, notifica ad OLC ed ASI il diniego definitivo per i motivi elencati nel preavviso del 25 agosto.
11 ottobre 2022. Dallo Studio Legale Associato Pietro Quinto parte, per conto di OLC, il ricorso al Tar avverso il diniego del Comune di Tricase. Contestati oltre alla «violazione e falsa applicazione» di articoli di Legge e regolamento ASI, «difetto di motivazione», «violazione del giusto procedimento», «eccesso di potere», «erroneità dei presupposti di fatto e di diritto»; «travisamento»; «sviamento»; «difetto di istruttoria».
3 febbraio 2023. OLC convoca una conferenza stampa nell’ex calzaturificio Adelchi e rende pubblica l’intera vicenda.
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Morciano
Bocce, campionati regionali: trionfa La Morcianese
Terminata la fase regionale dei campionati nazionali di terza categoria. Seconda classificata la “Bocciofila Tricase” Tra le donne vince “La Specchiese”

Terminata la fase eliminatoria regionale del campionato nazionale di terza categoria FIB al quale hanno partecipato 10 squadre pugliesi.
Dopo aver disputato le semifinali presso il bocciodromo di Calimera si è giunti alle finali presso il bocciodromo di Minervino di Lecce.
Si sono aggiudicato il titolo di campioni regionali i bocciofili de “La Morcianese” (foto in alto), allenati da Salvatore Schiavano.
In finale hanno battuto “La Bocciofila Tricase”, diretta da Pasquale De Rinaldis.
Nella stessa giornata si sono disputati anche le finali dei campionati femminili che hanno viste vincitrici le donne de “La Specchiese”, allenate da Antonio Puce.
Giornata intensa per il presidente regionale della federazione italiana Bocce Cristian Vitto, il quale si è detto soddisfatto della larga partecipazione del pubblico e dall’entusiasmo degli atleti di ogni età e genere che fanno grande in Puglia lo sport delle Bocce.
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- La Specchiese, squadra vincitrice del torneo regionale femminile
- L’A.B. Tricase sconfitta in finale da “La Morcianese” nel campionato maschile
Gagliano del Capo
La musica della Settimana Santa, l’iniziativa che è piaciuta a tutti
I commenti dopo la rassegna musico culturale del Gran Concerto Bandistico Municipale “Città di Taviano” con il patrocino dell’Università del Salento

Si è conclusa, con l’ultima tappa ad Arigliano (Gagliano del Capo), la rassegna musico culturale itinerante “La Settimana Santa nel Salento: aspetti storico culturali e patrimonio musicale“, a cura dell’associazione musico-culturale “Santa Cecilia di Taviano” con il patrocinio dell’Università del Salento.
Il Concerto Bandistico Municipale Città di Taviano, protagonista principale, ha saputo armonizzare musica, cultura, spiritualità e tradizione, suscitando interesse e tenendo alta l’attenzione degli ascoltatori, sia durante l’esecuzione dei brani che nel corso degli interventi del Prof. Alessio Stefano e del prof. Eugenio Imbriani.
«Ascoltare le marce funebri in un contesto diverso dal solito», ha dichiarato don Gianni Leo della parrocchia di Morciano di Leuca, « mi ha consentito di notare dei dettagli, delle sfaccettature che in un altro scenario non si apprezzano»
«Ascoltare questa musica ci fa riflettere sul dolore, che umanamente rifiutiamo ma che al tempo stesso ci fa pensare alla speranza» ha aggiunto don Gionatan De Marco della Parrocchia della Trasfigurazione di Taurisano.
«I toni mesti delle marce funebri ci riportano inevitabilmente alla Passione di Cristo, ma quando la musica si trasforma in tonalità maggiore il pensiero va alla Resurrezione, alla speranza» la riflessione di don Michele Sammali della Parrocchia di San Vincenzo di Arigliano.
«Questi brani raccontano il territorio, la sua storia creando una connessione interiore che trascende dalle differenze di credo religioso ma che accomuna nella spiritualità», ha affermato Don Antonio Riva della Parrocchia della Presentazione della Vergine Maria di Specchia.
Tutti i parroci hanno espresso pubblicamente il loro parere positivo per come è stato strutturato l’evento, arricchito anche dalla suggestiva raffigurazione del Troccolante Fabio Cavallo e dalla narrazione delle guide all’ascolto Luigia Manzolelli e Maria Ausilia Maglione.
«La Rassegna non è stata solo un’occasione per riflettere sul valore dei Riti della Settimana Santa dal punto di vista religioso e culturale», ha sottolineato il prof. Alessio Stefano, docente di antropologia dell’Università del Salento, «ma anche musicale, in quanto parte di quel Patrimonio culturale immateriale verso il quale oggi c’è molta attenzione e che mira, al contempo, alla divulgazione di quei repertori legati al culto della Settimana Santa, senza limiti di tempo e di luogo, che vanno al di là dei localismi e provincialismi ma che sono espressione di una comunità mediterranea da sempre aperta e in movimento».
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- Il prof. Alessio Stefano
- Maria Ausilia Maglione con il prof. Alessio Stefano
- Luigia Manzolelli con il prof. Alessio Stefano
- Il “Troccolante” Fabio Cavallo
- Pubblico in chiesa a Felline (Alliste)
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