Attualità
Depressa di Tricase, ancora polemiche per la fumata nera del comitato unico
Atteniamoci ai fatti: la convocazione di un incontro pubblico è stata di pochi intimi: appena 5 persone. Perché? Non ha funzionato la comunicazione?

“Si prospettava un comitato unico per entrambe le solennità, ma allo stato attuale ancora nulla di fatto”.
Questa la laconica frase che cristallizza l’attuale situazione del comitato feste a Depressa di Tricase.
A distanza di giorni dalla mancata elezione di un unico comitato festa, che riuscisse a fare da collante ed eleggere un unico comitato in grado di organizzare la festa di Sant’Antonio e dei Santi Medici, non si placa la polemica in città e, considerata la stagnante situazione di partecipazione, un gruppo di fedeli (cittadini di Depressa) scrive al il Gallo per sollevare enormi dubbi e profondo smarrimento per quanto accade in città.
Riceviamo e pubblichiamo
I tempi sono maturi per le feste patronali che appartengono alla tradizione del piccolo borgo di Depressa. Ci si dovrebbe preparare per Sant’Antonio a Giugno e Santi Medici a Settembre.
Eppur nulla si muove; perché attualmente non vi è alcun comitato che si occupa dei preparativi.
Si prospettava un comitato unico per entrambe le solennità, ma allo stato attuale ancora nulla di fatto.
Ci siamo posti alcune domande e ci siamo chiesti il perché delle dimissioni dei membri dei precedenti comitati che hanno svolto il loro compito per anni con tanta devozione e tante difficoltà.
Tanti sacrifici fatti e tanta disponibilità da parte loro per poi lasciare tutto così? Potremmo parlare di disaffezione da parte dei fedeli? Di mancanza di ricambio generazionale?
Situazioni ormai comuni anche in altri paesi, ma ipotesi poco coerenti con lo storico che invece noi conosciamo circa le tradizioni a cui sono legati gli abitanti di Depressa.
Eppure, qualcosa non va.
Atteniamoci agli ultimi fatti: la convocazione di un incontro pubblico presso una delle sale parrocchiali per chiedere ai concittadini la disponibilità a formare il nuovo comitato.
La partecipazione è stata di pochi intimi: appena 5 persone. Perché? Non ha funzionato la comunicazione?
In tempi di social è poco probabile, oppure la scelta dei cittadini di non partecipare è stata dettata dal non essere più devoti ai propri Santi protettori?
Anche questo sembra improbabile. I “vecchi” membri dei comitati hanno dedicato tanto tempo e ora non trovano una serata per partecipare ad una riunione per eventualmente esporre le loro difficoltà o motivazioni e anche per stimolare ed invitare nuove giovani figure ad inserirsi e collaborare insieme, per portare avanti le tradizioni?
Possibile che nessuno sia interessato? Eppure questa stessa gente dal nulla, attraverso l’impegno volontario di molti, ha realizzato un Oratorio.
Anni di organizzazioni della sagra, di lavoro e di sacrificio per poter avere un luogo di aggregazione per i bambini, i giovani e le famiglie.
Un luogo che, a malincuore bisogna dirlo, attualmente risulta trascurato, quasi in uno stato di abbandono, mal curato e mal tenuto. Un luogo destinato agli incontri di comunità, con un salone grande tale da ospitare dibattiti e riunioni (per esempio, anche per l’ultima pro comitato) ora invece da tempo non più disponibile.
Ci chiediamo allora perché l’Oratorio è in questo stato? Perché non è a disposizione della Comunità?
Anche questo è causa della disaffezione dei fedeli? Non può essere, essendo noi i primi a sentirci privati di un bene della comunità.
Noi fedeli ci sentiamo disorientati e poco uniti perché alcuni punti fermi circa l’essere comunità ed il contribuire per il bene comune del paese sono venuti meno.
Auspichiamo che tutto si risolva nel più breve tempo possibile con proposte e soluzioni concrete: un paese non può perdere le sue tradizioni.
Occorre valutare con chiarezza le motivazioni di tali problematiche , sperando in un ritorno di entusiasmo da parte di tutti per difendere la nostra identità comunitaria.
Firmato Un gruppo di cittadini, fedeli
Attualità
Lucugnano: l’amicizia vince sempre, nonostante tutto
I compagni dell’anno di nascita 1982, di Lucugnano di Tricase, far radici e motivazioni in comune….

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO
“Ma quali sono le motivazioni che spingono un gruppo eterogeneo di persone a ritrovarsi dopo tanto tempo?
Forse sarebbe meglio conservare i ricordi della giovinezza così come sono, incastonati nel passato ideale.
E poi perché sottoporsi allo stress di venire giudicati, soppesati per l’aspetto, per la riuscita professionale e personale, quando sarebbe così facile lasciare le cose come stanno.
Ma qualcosa che resta, al di là delle chiacchiere e dei ricordi tra vecchi compagni di scuola, c’è.
È l’emozione di guardarsi indietro e, con un senso di vertigine, scoprire quanta strada abbiamo fatto e la direzione che abbiamo preso.
È la certezza di venire proprio da lì, di avere delle radici e delle motivazioni in comune con quelli che, a prima vista, sono solo un gruppo di signore e signori adulti.
E invece sono proprio loro: i tuoi compagni di scuola. I nostri 43 anni sempre insieme…”
I RAGAZZI DEL 1982 DI LUCUGNANO
Alessano
Melpignano: tutto pronto per la Notte della Taranta
Tra gli artisti: Giuliano Sangiorgi che canterà Lu rusciu de lu mare e Quannu te llai la facce la matina, Ermal Meta; Serena Brancale; Settembre…
Attualità
Frontale auto-moto a Montesardo: un codice rosso
Scontro ad un incrocio nella frazione di Montesardo: 50enne condotto al “Panico” di Tricase con diverse ferite e sospetto di più fratture

di Lor. Zito
Un uomo è finito in ospedale in condizioni critiche nella giornata di oggi a seguito di un incidente nel territorio di Montesardo, frazione di Alessano.
Nel primo pomeriggio lo scontro tra una Renault Clio ed una moto, ad un incrocio del centro abitato. In sella alla moto il malcapitato, un 50enne del posto, che nello schianto è rovinato sull’asfalto.
L’impatto è stato praticamente frontale, con l’auto che è rimasta considerevolmente danneggiata sulla parte anteriore, lato conducente. Se per quest’ultimo, il conducente della vettura, tutto potrebbe risolversi con un grosso spavento, lo stesso non può dirsi per il centauro, che è stato soccorso sul posto dai sanitari del 118.
Le numerose ferite patite hanno portato ad una corsa in ospedale in codice rosso. Si sospettano diverse fratture, in più parti del corpo. L’uomo è stato preso in carico dal nosocomio “Cardinale Panico” di Tricase.
Per i rilievi del caso, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tricase.
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