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Tricase

Tricase: la Sanità con le valigie

Dalunedì 4 giugno tutti i servizi riabilitativi a livello neurologico fino ad oggi erogati dal Villaggio Arcobaleno saranno trasferiti presso l’Ospedale di Gagliano del Capo.

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Da lunedì 4 giugno tutti i servizi riabilitativi a livello neurologico fino ad oggi erogati dal Villaggio Arcobaleno saranno trasferiti presso l’Ospedale di Gagliano del Capo. Per ora, ma solo per ora, resterà il centro diurno per disabili che, pare, sarà trasferito tra non molto. La notizia ha gettato nello sconforto molte famiglie di Tricase e dell’hinterland (in totale sono almeno un centinaio) che usufruiscono del servizio.


“Ci scombussolano la vita”


E.A. di Lucugnano è papà di una bimba di 5 anni che sta svolgendo riabilitazione  logopedica. “Con la nostra bimba è stato fatto un gran lavoro ed i progressi sono evidenti. Ora, però, con questo trasferimento, ci scombussolano la vita. La bimba, dovendo andare fino a Gagliano, perderà parecchie ore di scuola. Le difficoltà saranno enormi, per il tempo, il trasporto. Proprio non si capisce come mai si chiuda un Centro come il Villaggio Arcobaleno così ben organizzato ed efficiente”.


“I bambini non sono pacchi postali”


G.S. di Depressa è arrabbiatissima: “Così come altre famiglie con disabile, abbiamo avuto la brutta notizia che il servizio sarà spostato. Il mio ragazzo per andare a Gagliano non farà più in tempo ad andare a scuola. E poi: ci sarà un servizio per il trasporto? E un assistente a bordo? Per averlo sul pulmino che utilizziamo oggi per Tricase abbiamo dovuto penare…”. Ma la cosa che fa arrabbiare di più la signora è che “nessuno ci ha avvertito di nulla fino a cose fatte: questi bambini non sono pacchi postali! Ora, insieme ai loro disagi, dovranno subire pure l’aggravio della trasferta”. Ma c’è un’altra cosa che non convince la signora: “Qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai alcuni dei pazienti saranno indirizzati presso la struttura del Padri Trinitari ed altri presso l’Ospedale. Anche per la riabilitazione esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B?”.

L’altra anomalia la sottolineiamo noi: il Centro dei Padri Trinitari, regolarmente convenzionato e l’Ospedale di Gagliano distano tra loro un centinaio di metri: cosa centrano con la razionalizzazione dei servizi sanitari due strutture una di fronte all’altra? Sarà…


Ed ora ocme faremo?


G.P. di Tricase non trova pace e non ha soluzioni: “Ho una figlia di 20 anni che fa terapia al Villaggio Arcobaleno. Tra lavoro e famiglia come faremo ad accompagnarla a Gagliano? Siamo stati avvertiti a cose fatte, non ci hanno dato neanche il tempo di organizzarci. I nostri figli sono stati trattati come pacchi postali”.


Ma non ci sono altre possibilità?


E.A. di Tiggiano porta il suo bimbo di tre anni per svolgere attività psicometrica. “All’improvviso”, racconta, “ci hanno detto che dal 4 giugno ci toccherà all’Ospedale di Gagliano. Ho un’altra bimba piccola e non so proprio come farò. Mi hanno detto che forse ci sarà un pulmino ma il bimbo è piccolo e ci vorrebbe almeno un assistente. Possibile che non ci sia un’altra possibilità?”.

Farì (Asl): “Finora fatto più di quanto ci competeva. Queste prestazioni sono a carico di Comuni e Ambito”


Dopo aver accolto gli sfoghi di alcune delle famiglie coinvolte abbiamo chiesto spiegazioni al dott. Francesco Farì, responsabile del Dipartimento di Riabilitazione dell’Asl di Lecce.


Farì fa una premessa, indispensabile a comprendere anche il resto del discorso: “Noi come Asl siamo obbligati ad erogare prestazioni sanitarie. Assistenza, sorveglianza, sollievo alle famiglie sono prestazioni nobili, ma le norme (Regolamento Regionale nr. 4 del 2007) prevedono siano a carico dei Comuni e degli ambiti di Zona, in questo caso quello di Gagliano del Capo”.

“L’Asl”, continua il dott. Farì, “ha compensato carenze organizzative e di prestazioni altrui, continuando ad erogare prestazioni non prettamente sanitarie proprio per non lasciare per strada le famiglie”. Poi Farì si lascia andare ad uno sfogo: “Il denaro pubblico va amministrato con correttezza e legalità. Sia chiaro, il rispetto per i disabili al sottoscritto non lo insegna nessuno. Se, però, si deve veicolare sulle persone con disabilità il disappunto di alcuni operatori che non accettano di spostare la sede della timbratura del loro cartellino di una decina di chilometri, allora non ci sto più!”.

Farì si congeda con un’ultima stoccata: “È singolare come le istituzioni si sveglino soltanto ora dopo anni di segnalazioni e sollecitazioni da parte dell’Asl”.


Il Sindaco: “Abbiamo chiesto rinvio per studiare soluzione”


Della vicenda se ne è già occupato il neoeletto sindaco di Tricase, Antonio Coppola. Con discrezione, perché si era in campagna elettorale e si volevano evitare strumentalizzazioni di ogni tipo. “Abbiamo chiesto”, ci ha detto Coppola, “un rinvio, un periodo di tempo, una pausa di riflessione necessaria per studiare la riorganizzazione di tutto l’Ambito. Contiamo ci diano questa possibilità”.


Anche perché “a rischio non c’è solo la Riabilitazione ma l’intero servizio sociosanitario, visto che già è stato spostato il Centro di Igiene Mentale ed è in programma lo spostamento dell’ambulatorio per le vaccinazioni così come quello dell’ufficio per i certificati, di veterinaria, ecc. Noi ovviamente non siamo d’accordo. La nostra non vuole essere una guerra di campanile ma semplicemente una forma di rispetto per tutte quelle persone (“e le loro famiglie”) che devono convivere con patologie non ospedalizzabili che sono anche le più diffuse. Il blocco del tetto di spesa dell’Ospedale, poi, fa sì che, per le patologie non ritenute principali o urgenti, i tempi di attesa siano lunghi e, mancando i servizi pubblici, si costringono i cittadini a continui andirivieni con conseguenti disagi ed aggravi di costi. Non facciamo barricate, ma non possiamo non tenere conto delle esigenze di un paese di 18.000 abitanti e di quelle dei cittadini dell’hinterland che fino ad oggi hanno sempre fatto riferimento a Tricase. Ecco perché abbiamo richiesto un rinvio delle operazioni: per studiare una soluzione che vada bene a tutti”.

“Nel frattempo”, conclude Coppola, “proseguono gli incontri con gli altri Sindaci, l’Asl, ecc., per concordare un’azione comune”.


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Luca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”

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Pubblicato da Luca Abete (inviato di Striscia la notizia) sui suoi canali social, fa il giro del web un video che giunge da Tricase Porto.

Un uomo, dalla banchina, pesca un pesce con un’asta fiocinata. Il gesto è sorprendente, le immagini scatenano subito i commenti che si dividono tra stupore e critiche.

Il video

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Cronaca

Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…

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È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.

Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase,  presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.

Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.

Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.

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Appuntamenti

La Festa di Santa Lucia a Tricase

“Restituire a questo luogo la vitalità e la socialità che merita, trasformandola in un vero luogo d’incontro, non solo di passaggio”

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Mercatini natalizi, musica, giochi per bambini, prodotti tipici locali, dalle 18:30 in Piazza Santa Lucia a Tricase.

Quest’anno, dopo l’importante riqualificazione di Piazza Santa Lucia, i commercianti del rione hanno sentito forte la volontà di animarla anche dal punto di vista sociale. Insieme all’Amministrazione Comunale, il GAL (Gruppo di Azione Locale), l’Associazione Commercianti, la ProLoco e la Parrocchia, è nata “La Festa di Santa Lucia”, un evento nell’evento.

Dopo la tradizionale Fiera mattutina, il 13 dicembre dalle ore 18:30 la piazza si trasformerà in un angolo natalizio: si potranno esplorare i mercatini con artigianato e regali, ascoltare musica e spettacoli culturali, e i più piccoli saranno intrattenuti da giostrine e animazione. Non mancherà lo street food a km 0.

Il nostro obiettivo è restituire a Piazza Santa Lucia la vitalità e la socialità che merita, trasformandola in un vero luogo d’incontro, non solo di passaggio“, scrivono in una nota i commercianti.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare, per assaggiare i nostri prodotti, godere dell’atmosfera natalizia e condividere momenti spensierati.

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