Sport
Calcio, Promozione: l’Otranto inguaia il Tricase
L’Otranto si conferma bestia nera del Tricase, battendolo per la quarta volta in quattro gare tra campionato e Coppa Italia. E’ Mariano che sigla il gol vittoria per gli idruntini e mette nei guai la squadra di Branà che resta all’ottavo posto, allontanandosi seriamente dalla zona Play off, ora distante di sei punti, complice anche la clamorosa vittoria del Mesagne contro il Fragagnano, prossimo avversario dei rossoblù. I tricasini protestano per due presunti penalty non concessi.

Ora il Tricase è nei guai. L’Otranto vince e si conferma bestia nera del sodalizio rossoblù: gli idruntini infatti conquistano la quarta vittoria in quattro gare disputate contro i tricasini tra campionato e Coppa. Gli uomini di mister Salvadore, ottengono tre punti con lo stesso punteggio dell’andata, vincendo per 1-0, grazie alla rete decisiva di Mariano al 70′ e mantengono ben salda la posizione in zona Play Off, tornando al terzo posto con 36 punti.
Al contrario, il Tricase vede allontanarsi la zona delle prime cinque, occupando l’ottavo posto e restando fermo a 28 punti, staccato di ben sei lunghezze dalla quinta della classe Mesagne che liquida con un secco 3-0 il Fragagnano, che domenica prossima attende tra le mura amiche proprio il Tricase.
Eppure la prova del Tricase, non è da buttare. La squadra di Branà (ancora in tribuna per squalifica, in panchina va De Francesco) priva di Rizzo squalificato e di Garrapa fermo per un problema fisico, entra in campo con grinta e determinazione, anche se a complicare un po’ le cose è il terreno fangoso che impedisce ai tricasini di velocizzare le proprie manovre e di rendere fluidi i passaggi rasoterra.
Il Tricase, fa la partita per buona parte del primo tempo, ma come spesso è accaduto in questa stagione la difficoltà principale è sempre in fase di finalizzazione. Nei primi quarantacinque minuti il possesso palla è costantemente dei padroni di casa che vanno più volte in profondità, ma vengono spesso fermati da un’ordinata retroguardia otrantina che riesce il più delle volte a vanificare le azioni offensive tricasine.
Il primo vero guizzo, arriva al 17′ con un potente tiro di Chiffi dal limite dell’area che sfiora la traversa. Al 21′ bella azione personale di Botrugno, che dalla sinistra, dopo aver saltato tre avversari, si invola nella corsia centrale nei pressi dell’area di rigore, lasciando partire un tiro insidioso che sfiora il palo destro della porta difesa da Abbracciavento.
Al 30′ è D’Amico a tentare di trovare la via del gol con un tiro potente ma impreciso. Ma l’episodio più importante del primo tempo, avviene al 38′: Chiffi viene atterrato in area, i tricasini chiedono il calcio di rigore, ma il signor Conte di Lecce lascia proseguire. Quindi D’Amico raccoglie la sfera con il destro ed effettua un delizioso pallonetto mandandola sul palo interno sinistro della porta otrantina per poi forse oltrepassare la linea e un istante dopo un difensore biancazzurro la allontana con un tiro potente, tra le proteste dei padroni di casa, che vorrebbero il gol del vantaggio. Ma anche in questo caso il direttore di gara la pensa diversamente.
Nella ripresa, è ancora il Tricase a spingere e dopo quattro minuti, si registra un altro episodio dubbio che innervosisce un po’ la gara: incursione di D’Amico che sorprende in velocità la difesa idruntina e si presenta in area a tu per tu con Abbracciavento che nel tentativo di fermarlo lo atterra e il pallone finisce oltre la linea dell’out destro. De Braco e compagni chiedono ancora una volta il penalty, ma l’arbitro anche qui la pensa diversamente assegnando semplicemente un fallo laterale, tra le accese proteste della squadra locale, in particolare di capitan De Benedictis ammonito pur essendo accomodato in panchina, per un problema muscolare.
Il Tricase, spinge sempre di più alla ricerca del gol che non arriva e con il passare dei minuti, si sbilancia un po’ troppo, lasciando a tratti scoperta la zona difensiva. A questo punto l’Otranto, prova ad approfittarne con qualche rapida ripartenza, dando qualche brivido al pubblico tricasino al 67′ quando De Vito colpisce la traversa sfiorando il vantaggio che arriva tre minuti dopo a firma di Mariano.
Il numero 8 ospite, insacca a fin di palo, dopo aver raccolto una respinta di Petracca su un tiro ancora di De Vito, in un’azione nata da un errore di Urso che dalla zona di centrocampo effettua un retropassaggio sbagliato.
Il Tricase reagisce, ma a questo punto l’Otranto si compatta nella propria metà campo e respinge ogni lancio dei padroni di casa, oltre a fermare abilmente ogni tentativo di incursione tricasina nella propria area a costo anche di intervenire con numerosi falli tattici nella propria tre quarti di campo. I rossoblù quindi collezionano una lunga serie di calci piazzati, nei pressi degli ultimi 35 metri senza però riuscire a sfruttarli a dovere. A questo punto cresce anche il nervosismo e aumentano le proteste nei confronti dell’arbitro che dopo aver ammonito De Benedictis, si avvicina nuovamente alla panchina tricasina per espellere il portiere Baglivo, colpevole di qualche urla di troppo nei confronti dello stesso direttore di gara.
Al 90′ i tricasini provano un ultimo assalto con un paio di lanci lunghi, senza alcun esito e dopo tre minuti di recupero, arriva il triplice fischio dell’arbitro che manda le squadre negli spogliatoi tra i giustificati fischi del pubblico tricasino nei confronti della propria squadra.
Gli stessi tifosi hanno esposto uno striscione all’ indirizzo del presidente Buccoliero e della Società, alla quale chiedono chiarezza e trasparenza circa le volontà e i presunti progetti futuri: “Società se ci sei…batti un colpo” recita lo striscione principale esposto in gradinata.
Non è certo un periodo roseo per la Società tricasina, in settimana infatti sono arrivate altre 750 euro di multa inflitte dal Tribunale Federale territoriale per un fatto accaduto durante la stagione 2012/2013 quando la compagine tricasina era presieduta da Alfredo Stefanelli, il quale è stato anche inibito per tre mesi per violazione di una norma federale.
In sostanza, Stefanelli aveva stipulato con l’allora tecnico tricasino Gigi Bruno (ora al Maglie) un accordo economico per un compenso di 11mila euro, superiore ai 9mila previsti come massimale dalla norma in vigore. Per la società rossoblù si tratta dell’ennesima sanzione ricevuta nell’arco di questa stagione, dopo quelle relative al lancio di oggetti dagli spalti nel corso di alcune gare di campionato.
Domenica 1 febbraio rossoblù di scena sul difficilissimo campo del Fragagnano, secondo in classifica oggi sconfitto per 3-0 a Mesagne. All’andata i tarantini espugnarono il “via Olimpica” con una vittoria di 1-0.
TRICASE-OTRANTO 0-1
TRICASE – Petracca, Di Seclì (80’ Mele), Greco, De Braco, Pellegrino, Romano, Striano, Urso, D’Amico, Botrugno, Chiffi (75’ Pirelli). A disposizione: Baglivo, Trotta, Piccinonno, Marra, De Benedictis. Allenatore: Branà.
OTRANTO – Abbracciavento, Mangia (54’ Saracino), Montefusco, Cazzato, Citto, Malerba, Palma, Mariano, De Vito (91’ Andriani), Villani, Dell’Anna (54’ Schito). A disposizione: Bracciale, Serra, Solombrino, Spaccaterra. Allenatore: Salvcadore
Arbitro: Conte di Lecce
Rete: al 70’ Mariano.
Valerio Martella
Lecce
Il Lecce ancora salvo in Serie A: l’impresa celebrata da Sticchi Damiani
Il Lecce ha ottenuto ben 39 punti totali e ha firmato la sua permanenza in Serie A. Contro ogni pronostico iniziale, il club è rimasto tra i top italiani per la terza volta di fila…

Ormai lo sappiamo, i pronostici sul calcio cambiano alla velocità della luce, ma probabilmente nessuno avrebbe immaginato che il Lecce avrebbe sorpreso così tanto. Per la terza volta di fila si è salvato ed è rimasto in Serie A. Il presidente Saverio Sticchi Damiani l’ha definita un’impresa straordinaria, ha detto che è il frutto di una programmazione molto accurata e studiata. Le quote aggiornate sui siti scommesse sembrano ora molto più fiduciose nei confronti del Lecce, ci si aspettano grandi risultati adesso!
Un campionato in salita e un grande slancio
Se dobbiamo fare una panoramica della stagione 2024-2025, c’è da dire che il Lecce non è partito fortissimo. All’inizio il club era guidato da Luca Gotti e stava decisamente arrancando, complici anche alcuni arbitraggi un po’ sfavorevoli. L’11 novembre, però, la dirigenza ha deciso di passare il timone a Marco Giampaolo e le cose hanno iniziato ad andare meglio. L’obiettivo era, naturalmente, quello di risollevare una squadra in crisi. Giampaolo ha messo in campo un 4-2-3-1 più aggressivo e ha scelto di dare fiducia ai giovani della rosa. È andata bene? Assolutamente sì! L’allenatore svizzero-abruzzese ha raccolto ben 28 punti in 23 partite, inclusa la vittoria decisiva contro la Lazio nell’ultima giornata. Chiaro, per lui è subito scattato il rinnovo del contratto visto il grande lavoro che ha fatto anche se poi le parti hanno deciso di separarsi.
Tris di salvezze e record della società
Alla fine, il Lecce ha ottenuto ben 39 punti totali e ha firmato la sua permanenza in Serie A. Contro ogni pronostico iniziale, il club è rimasto tra i top italiani per la terza volta di fila. Considerando che la squadra è nata nel 1908 e che era abituata a dei cicli brevi, si tratta davvero di un grandissimo traguardo. Sticchi Damiani è alla guida della società dal 2015 e continua a ribadire che la possibilità di essere retrocessi è ancora del 50%. Durante la conferenza stampa, il presidente ha speso delle parole dure per la direzione di gara dell’Olimpico. Secondo lui, c’è stata un’espulsione un po’ eccessiva e c’è anche stato un rigore mancato che avrebbe potuto compromettere la salvezza della squadra. Sticchi Damiani chiede che quell’arbitro non venga più assegnato alle partite del Lecce. Chiaro, vuole tutelare la sua squadra e, allo stesso tempo, vuole anche far sentire la sua voce dato che i club di fascia media godono di meno attenzioni.
Quali sono i nuovi obiettivi per il club
Se guardiamo la classifica della Serie A, è chiaro che c’è una disparità evidente tra il Nord e il Sud. Ci sono solamente tre club meridionali nel campionato. Per quanto riguarda il Lecce, il mercato estivo sarà ancora gestito da Pantaleo Corvino che finora ha dimostrato di essere degno di fiducia. Agli occhi di tutti, il Lecce è una neopromessa, ma deve darsi da fare per non deludere le aspettative. Oltretutto, il budget è limitato. Le scommesse serie A stanno evidenziando che c’è sempre più fiducia verso questo club. Per il presidente, la stagione appena archiviata resta indimenticabile.
Casarano
Lega Pro, Casarano non vede l’ora
Domanda di ammissione al campionato presentata con due giorni d’anticipo e lavori al “Capozza” già conclusi

di Giuseppe Lagna
Con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 6 giugno, gli addetti all’amministrazione del Casarano Calcio hanno presentato nella sede della Lega Pro di Firenze la domanda di ammissione al campionato di serie C 2025-2026, corredata dall’ampia documentazione richiesta.
Contemporaneamente il sindaco Ottavio De Nuzzo dichiarava terminati i lavori di adeguamento dello stadio comunale “Giuseppe Capozza“, svolti “in piena collaborazione tra Amministrazione Comunale e Società“.
Non poteva mancare, intanto, per l’allenatore Vito Di Bari l’assegnazione della “Panchina d’oro” a cura dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, insieme agli allenatori vincenti il rispettivo girone della serie D.
Infine, la Società del Casarano Calcio, nella persona del suo presidente Antonio Filograna Sergio, ha inteso ospitare, in una serata conviviale nei saloni del Grand’Hotel “Costa Brada” di Gallipoli, gli sponsor che hanno offerto il loro sostegno al campionato appena concluso e gli operatori dell’informazione (fra cui lo scrivente per “il Gallo“) per la grande vicinanza alla vittoria nel difficile girone H, che ha riportato il Casarano tra i professionisti dopo ben ventisei anni (ventisette per la serie C).
Al termine, un significativo “cadeau” per ogni convenuto e rituale taglio della torta rossoazzurra, ad opera del presidente Antonio Filograna Sergio, il vice presidente Antonino Filograna, il direttore generale Fulvio Navone e il vice direttore generale Antonio Obbiettivo.
– foto in alto, di Gigi Garofalo
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Casarano
Calcio, Casarano non vede l’ora
Confermato il quadro dirigenziale e quello tecnico e quasi finiti i lavori al Capozza. Al calciomercato si cercherà di puntellare la squadra per fare un campionato all’altezza

di Giuseppe Lagna
Come lasciava intendere la foto in sala stampa subito dopo la festa per la certezza matematica della promozione del Casaranoin serie C anche nei professionisti non ci sarà la figura del direttore sportivo.
A condurre le operazioni di mercato provvederà il duo Fulvio Navone, direttore generale, e Antonio Obbiettivo, segretario generale.
Mister Vito Di Bari fornirà le indicazioni utili e il presidente Antonio Filograna Sergio sovrintenderà alle finanze.
Mentre fervono da giorni e stanno per concludersi ad opera del Comune di Casarano i lavori richiesti dalla Lega Pro per l’adeguamento dello stadio Capozza alle norme previste, incombe ormai la data del 6 giugno, termine per l’iscrizione al campionato.
Entro questo giorno tutte le Società dovranno presentare la documentazione completa per l’iscrizione, compresa la fideiussione.
Quindi la Covisoc verificherà la situazione economico-finanziaria e segnalerà eventuali esclusioni.
A tale proposito il direttore generale del Casarano Fulvio Navone ad un’emittente ha dichiarato giorni fa che è in corso un continuo lavoro, perché non si vuol correre il rischio nel rispettare al meglio la mole delle procedure e normative vigenti.
Eccezion fatta per la riconferma di Vito Di Bari in panchina (coadiuvato da Federico Giampaolo), che sarà ufficializzata quanto prima, si attende l’apertura del mercato, in merito del quale lo stesso presidente Antonio Filograna Sergio ha dichiarato la volontà di costruire una squadra di sicuro profilo, senza smantellare la formazione uscente e introducendo elementi di valore umano e professionale.
Da questo sito potrete ricevere le informazioni in base all’ufficialità degli acquisti o rinnovi, e le notizie sul ritiro della squadra, in vista del primo turno di Coppa Italia, che prenderà il via già ai primi di agosto.
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