Sport
Calcio, Tricase-San Vito: lo sfogo degli ospiti
“Incredibile ripetere la partita da capo: non può passare sotto silenzio”
Dopo il recupero-lampo della partita tra Tricase e San Vito dello scorso 30 aprile, durato appena 4 minuti, arriva lo sfogo della società biancoverde che spiega, qualora ce ne fosse ulteriore bisogno, il perché del suo anomalo comportamento.
“Lungo una storia calcistica di parecchi decenni abbiamo osservato ogni norma regolamentare, senza mai polemizzare nei confronti della Federazione e degli organi deliberanti la giustizia sportiva. Ma l’incredibile obbligo di ripetere, sin dall’inizio, la partita contro il Tricase non può passare sotto silenzio“, scrive la società in un comunicato.
Il San Vito si era presentato a Tricase, per la gara di recupero, con soli 7 uomini, il minimo indispensabile per poter disputare la partita e per non incappare in una sanzione ed una penalizzazione. Motivo della protesta il fatto che, a loro dire, il match disputato come da calendario nello stadio tricasino, che scherzo del destino vuole che si chiami proprio San Vito, fu sospeso per responsabilità della squadra rossoblù, che non avrebbe garantito la buona visibilità delle linee di demarcazione del terreno di gioco.
L’incontro fu sospeso per pioggia sull’1 a 0 per la formazione ospite, mentre il recupero è stato rigiocato dall’inizio, partendo dallo 0 a 0.
Come da regolamento, il Giudice Sportivo aveva deciso di non riprendere la gara da dove la si era interrotta rendendo, quindi, vano il ricorso effettuato dal San Vito.
San Vito che ora manifesta la sua indignazione per quanto accaduto spiegando che “anche alla luce del fatto che il risultato della gara è ormai ininfluente per entrambe le squadre, sia per la zona play off che per quella play out, abbiamo deciso di presentarci al recupero dell’incontro a ranghi ridotti. Non è infatti pensabile che una partita che vincevamo in trasferta (1-0) dopo il primo tempo, sia stata sospesa (o meglio ne sia stata impedita la continuazione) con pretesti incredibili (lamancanza di materiale per tracciare le linee di gioco!) senza che la Giustizia sportiva evidenziasse alcuna responsabilità in capo alla Società ospitante e che, di conseguenza, ci sia stato ordinato di recuperare la gara, cominciando dal primo minuto. Abbiamo rappresentato agli organi giudicanti l’anomalia di tale situazione: nulla di fatto! E’ indispensabile, visto tale increscioso precedente, che la Lega Nazionale Dilettanti ponga mano al regolamento, adeguandolo a quello in vigore per i campionati professionistici che prevede, nel caso di sospensione definitiva della gara, che questa riprenda a partire dal minuto e con il punteggio a quel punto acquisiti sul campo”.
Lo storico segretario del Tricase, Rocco Maglie, a margine dell’ultimo incontro disputato dai rossoblù, contro il Lizzano, aveva in merito dichiarato: “Non capisco, le pretese della dirigenza del San Vito, che ribadiva di volere la vittoria a tavolino o la ripetizione della gara partendo dallo 0-1, le regole sono chiare e valide per tutti, sarebbe bene che ogni società prima di iscriversi a un campionato, leggesse bene i regolamenti federali che salvo modifiche a campionato in corso, sono valide da settembre a maggio”.
Lorenzo Zito
Appuntamenti
A Torre San Giovanni l’Europeo per club di Beach Rugby
Superata la concorrenza della Turchia. Nel Salento l’atto conclusivo del massimo circuito europeo, il torneo che nel prossimo luglio assegnerà i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa per Club. In campo le 12 squadre maschili e 10 squadre femminili qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica
Sarà il Salento ad ospitare la Finale Europea Masters EBRA Series 2026 di Beach Rugby.
La presentazione ufficiale di questo prestigioso traguardo sportivo in Provincia, domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 11,30, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce.
Il Salento entra così ufficialmente nel grande circuito europeo del Beach Rugby.
La European Beach Rugby Association (EBRA) ha assegnato, infatti, all’ASD Salento Rugby la Finale Europea Masters EBRA Series 2026, che si terrà il 18 e 19 luglio 2026 a Torre San Giovanni, marina di Ugento.
Per illustrare tutti i dettagli dell’evento e del percorso che condurrà alla sua realizzazione, interverranno: Fabio Tarantino, presidente della Provincia di Lecce; Fabio Manta, presidente ASD Salento Rugby; sindaco di Ugento Salvatore Chiga e l’assessore comunale allo Sport Vincenzo Ozza; Luigi Renis, delegato Provinciale CONI; Cosimo Urso di Eventi & Sport-Ugento; Giancarlo Stocco, presidente dell’EBRA sarà in collegamento video.
La candidatura salentina ha superato la concorrenza internazionale, in particolare quella della Turchia.
La Finale 2026 rappresenterà l’atto conclusivo del massimo circuito europeo di Beach Rugby e vedrà in campo 12 squadre maschili e 10 squadre femminili, qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica.
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Casarano
Serpi con il veleno in coda
Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale
CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)
di Giuseppe Lagna
Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.
Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.
Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
“volatili per diabetici“.
Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.
La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

Casarano
Calcio, Serie C: Casarano “freezato” a Potenza
Brutto stop in Lucania per i rossoazzurri mai in partita. A fronte del secondo attacco del campionato, quel che preoccupa è la seconda peggior difesa. Sabato, alle14,30, al “Capozza” arriva il Latina
POTENZA-CASARANO 3-1
Reti: 2′ Ghisolfi (P), 19′ pt e 6′ st Selleri (P), 53′ st Chiricò su rig. (C)
di Giuseppe Lagna
Casarano “gelato” ai tre gradi del “Viviani“: davanti allo storico striscione “U Putenz è semb nu squadron“, i lucani si sono dimostrati realmente tali nella circostanza.
Gli uomini di Di Bari, al contrario, forse fulminati dallo svantaggio al primo giro di lancette, non sono mai entrati davvero in partita, se non per brevi tratti dell’incontro.
Pallino, quindi, sempre in mano a Selleri e compagni, protagonisti di una prestazione caratterizzata dalla velocità impressa alle trame di gioco.
La bandiera del Casarano è salva solo grazie al rigore realizzato dal solito Chiricò proprio allo scadere del recupero, penalty confermato dopo il ricorso al FVS.
La situazione di classifica non viene certo pregiudicata dal brutto stop (quarta sconfitta fuori casa), in quanto i rossoazzurri restano comunque saldamente in zona play-off.
Nota alquanto stonata, però, a fronte del secondo attacco con 27 reti, non certo poche, essere la seconda peggior difesa con 29 reti subite, seriamente molte.
Servirebbe maggiore equilibrio, oltretutto in un campionato imprevedibile per tutte le formazioni in lotta, dalla capolista all’ultima in classifica.
Occorre, nelle tre giornate al termine del girone d’andata, mettere quanto più fieno in cascina, per poter affrontare poi il ritorno, dove le difficoltà sicuramente aumenteranno.
Sabato alle ore 14,30 al Capozza per affrontare il Latina: non mancherà il forte sostegno dei tifosi, impareggiabili anche nella trasferta a Potenza in orario alquanto discutibile.
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