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Casarano

Il casaranese Marco Mita campione di Muay Thai

Dicono che il successo nelle imprese sia assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono. L’ennesima conferma a questo assunto la si ha avuta alcuni giorni fa a Marina di Carrara

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A destra Marco Mita


Dicono che il successo nelle imprese sia assicurato dalla padronanza di sé con cui si compiono. L’ennesima conferma a questo assunto la si ha avuta alcuni giorni fa a Marina di Carrara dove il casaranese Marco Mita è stato il protagonista di un’impresa veramente entusiasmante che solo per un soffio non si è trasformata in un’impresa storica. Ai piedi delle Alpi Apuane infatti, si sono tenuti i Campionati Mondiali di Muay Thai. Questo è uno sport da combattimento che ha le sue origini in un’antica tecnica di lotta thailandese. La Mae Mai Muay Thai studia  infatti combattimenti sia con le armi che senza ed era utilizzata dai guerrieri thailandesi in guerra, qualora le armi le avessero perse. Nell’ambito quindi del WTKA world championships, Marco Mita, nella categoria “M” riservata agli inferiori di 71 KG, ha perso un unico combattimento, purtroppo proprio quello della finalissima costringendolo ad accontentarsi del secondo posto. Marco, che vive a Parma per motivi di studio, nasce a Casarano anche dal punto di vista prettamente sportivo. All’età di 11 anni infatti comincia a frequentare il Dojo di Sensei Rodolfo Pacifico nella disciplina del Karate Kyokushinkai  arrivando ad indossare la cintura verde e vi rimane sino al giorno della sua partenza per la facoltà di ingegneria. In quel di Parma però, non potendo continuare nella disciplina del Kyokushinkai per mancanza di una palestra vicina che lo praticasse, comincia a praticare il Muay Thai che lo porterà, nel volgere di breve tempo, a partecipare alla kermesse internazionale di qualche giorno fa. Particolarmente duri ed impegnativi gli incontri disputati sempre sulla lunghezza dei 3 interminabili round da 2 minuti l’uno; l’ultimo dei quali però, come detto, risultato fatale al casaranese che, solo ai punti, si è dovuto arrendere alla superiorità tecnica del suo avversario rumeno. Così sicuro e temibile sul tatami ma così timido e schivo quando i ragazzi della “Pacifico Karate” lo applaudono o quando gli si chiede cosa provi. “Disputare un Campionato mondiale è un’esperienza indubbiamente unica”, ci dice da dietro i suoi occhialini, “ma sono delle esperienze che, al di là del risultato sportivo, sono costruttive dal punto della formazione personale. Da un punto di vista agonistico posso dire di aver pagato lo scotto di non essermi presentato al massimo della mia forma fisica mentre, pur cosciente che in questa disciplina non si smette mai di imparare, ho avuto modo di constatare che, dal punto di vista prettamente tecnico, i campioni dell’est Europa non sono poi così irraggiungibili”. Decisamente emozionato se non addirittura commosso è invece Sensei Rodolfo Pacifico, primo Maestro di Marco: “La notizia del secondo posto ai Campionati mondiali mi ha a dir poco entusiasmato come se fossi stato io a conseguirla. Conosco Marco da quando era un ragazzino e vederlo raggiungere questi traguardi non è per me una sorpresa perché ne conosco le potenzialità. Ma c’è un altro aspetto che mi ha fatto letteralmente emozionare ed è il fatto che, pur essendo andato via da un po’ di tempo, lui ci abbia tenuto a dividere con me e con i ragazzi della mia Palestra questa gioia. È una questione di grande rispetto che è propria di questa disciplina e che forse anche io ho contribuito a trasmettere”.

Antonio Memmi


Casarano

Serpi con il veleno in coda

Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale

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CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)

di Giuseppe Lagna

Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.

Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.

Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
volatili per diabetici“.

Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.

La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

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Alessano

Utilitaria si ribalta, feriti due giovani

Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita

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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.

Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.

Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.

I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.

Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.

Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.

Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.

Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.

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Appuntamenti

“Tra le tue braccia”: la storia della piccola Angelica in un’opera teatrale

A Casarano va in scena la prima dell’opera teatrale dedicata ad Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia d’Italia, e a sua madre Paola Rizzello. E avverrà domani, dicembre, nel giorno del suo compleanno. Successivamente, lo spettacolo sarà riproposto nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile

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Un’opera teatrale inedita, ispirata e dedicata alla memoria di Angelica Pirtoli, la più piccola vittima di mafia in Italia, e a sua madre Paola Rizzello.

Tra le tue braccia”, opera inedita di e con Giustina De Iaco, andrà in scena domani, venerdì 5 dicembre (sipario alle ore 18,30), presso l’Auditorium Comunale “prof. Gino Pisanò” di Casarano.

L’opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dell’avviso pubblico regionale “Futura – La Puglia per la Parità – Terza Edizione” e nasce dalla volontà dell’Associazione “Angelica Pirtoli” di rinnovare la memoria attraverso il teatro, le arti, la musica, promuovendo il dialogo sulla giustizia sociale e la legalità coinvolgendo in particolare le giovani generazione.

La data scelta è fortemente simbolica: il 5 dicembre 1989 è il giorno in cui Angelica è nata; il 5 dicembre 2024 è il giorno in cui l’associazione “Angelica Pirtoli – Semi di giustizia e rinascita” è nata.

Com’è noto, la bambina venne uccisa a Parabita il 20 marzo 1991, all’età di due anni, assieme alla mamma Paola Rizzello, ritenuta testimone scomoda dal clan Giannelli.

I loro corpi vennero ritrovati solo molti anni dopo, grazie alle dichiarazioni di due collaboratori di giustizia: quello di Paola nel 1997, quello della figlioletta nel 1999.

«Con questa opera teatrale», sottolinea Nadia Rizzello, zia di Angelica e presidente dell’associazione, «vogliamo restituire voce e dignità a Paola e Angelica, due vittime innocenti di mafia, strappate alla vita da una brutalità che non possiamo e non dobbiamo dimenticare. Questa rappresentazione non è solo memoria e resistenza culturale, è semina di giustizia. È un tentativo di trasformare il dolore in un impegno, in un modo per dire ai giovani che la legalità si costruisce anche con l’arte, con la conoscenza, con la bellezza. Ringrazio Giustina De Iaco per aver raccolto con delicatezza e profondità la nostra storia e tutti coloro che hanno creduto e reso possibile questo nostro progetto. Continueremo a lottare perché nessun’altra madre e nessun’altra bambina debbano più subire simili atrocità nel silenzio e nell’omertà».

L’opera sarà preceduta da un prologo musicale, mentre a seguire ci sarà un dibattito sul tema “L’antimafia sociale e il ruolo delle donne”, che vedrà protagoniste diverse personalità del mondo della cultura, dell’impegno civile e rappresentanti delle istituzioni.

Dialogheranno: Nadia Rizzello; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Anna Toma, presidente della Commissione provinciale Pari Opportunità; Angelo Pansini della Fondazione Stefano Fumarulo.

Presenterà la serata Roberto Molentino, socio fondatore dell’associazione “Angelica Pirtoli”.

Dopo la prima a Casarano, l’opera sarà presentata martedì 9 dicembre al Teatro Renata Fonte di Ruffano e,in seguito, nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanile, continuando a seminare giustizia, nel ricordo di Paola e Angelica.

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