Sport
Lecce: riflettori accesi sul “Gran Galà di Boxe”
Sabato 14 maggio, dalle 19, Lecce ospiterà il “Gran Galà di Boxe”, all’interno del Palazzetto dello Sport “PalaVentura” di Piazza Palio. La manifestazione
Sabato 14 maggio, dalle 19, Lecce ospiterà il “Gran Galà di Boxe”, all’interno del Palazzetto dello Sport “PalaVentura” di Piazza Palio. La manifestazione è organizzata dalla società Salento Boxe, diretta dalla famiglia Laudisa. Ad essere protagonisti, saranno ben dieci match e saliranno sul ring atleti, provenienti non solo dal capoluogo salentino ma anche dalle provincie di Brindisi, Taranto e Potenza. Interessante sarà soprattutto la possibilità di poter seguire molti giovani boxeur, i quali nonostante l’attuale breve percorso finora compiuto, dimostrano notevoli doti atletiche. Le società partecipanti alla serata – oltre alla “Salento Boxe” – saranno: “Amici del Pugilato”, “Helios Boxe” e ”Boxe Lecce”, per quanto riguarda il capoluogo salentino; “Nuova Evergreen 2” di San Donaci (Br); “Pugilistica Merico” di Pulsano (Ta) e “Vivere Solidale con lo Sport” di Taranto; infine dalla Basilicata sarà presente la “Boxe Potenza”.
“Siamo pronti per ospitare questo appuntamento pugilistico nella Città di Lecce – spiega il tecnico della Salento Boxe, Giacomo Laudisa – coinvolgendo diversi pugili provenienti anche da fuori provincia; inoltre, considerato l’ottimo rapporto che ci lega con la società di Potenza, siamo riusciti a portare sabato sera a Lecce, un pugile proveniente dalla Basilicata, per rendere ancor più interessante una serata di sport che si preannuncia decisamente emozionante. Crediamo di aver organizzato un corposo programma di incontri (saranno dieci), sperando che il pubblico possa intervenire copiosamente all’interno della struttura di Piazza Palio. Ci tengo a ringraziare particolarmente – conclude Laudisa – l’Assessore allo Sport del Comune di Lecce, Nunzia Brandi, la quale si è prodigata con grande impegno per la riuscita di questa manifestazione. Purtroppo, organizzare un cartellone di incontri non è mai semplice, specie in questo periodo di forte ristrettezza economica”.
L’inizio della manifestazione è in programma intorno alle ore 19,00. A cominciare dalle 18,00 invece cominceranno le visite mediche degli atleti.
Questo è il programma completo della serata:
Andrea Sparapane Junior 60 kg (Salento Boxe) vs Giuseppe Ruggiero Junior 60 kg (Boxe Lecce)
Gabriele Lo Rizzo Youth 64 kg (Amici del Pugilato) vs Paolo Ronzino Junior 64 (Vivere Solidale con lo Sport)
Simone Mecca Youth 78 kg (Boxe Potenza) vs Giovanni Porzio Youth 78 kg (Vivere Solidale con lo Sport)
Marco Voli Elite III Serie 68 kg (Amici del Pugilato) vs Umberto Albano Elite III Serie 68 kg (Pugilistica Merico)
Mohamed Nouri Elite III Serie (Nuova Evergreen 2) vs Antonio Madia Elite III Serie (Pugilistica Merico)
Matteo Miccoli Elite III Serie kg 66 (Nuova Evergreen 2) vs Alessandro Inturri Junior kg 66 (Pugilistica Merico)
Matteo Indino Elite III Serie kg 85 (Salento Boxe) vs Gianluca Tagliente Elite III Serie kg 85 (Pugilistica Merico)
Dario Piccinno Elite III Serie kg 66 (Boxe Lecce) vs Eros Rollo Elite III Serie kg 66 (Helios Lecce)
Corrado Fiore Elite Serie III kg 75 (Boxe Lecce) vs Cristiano Telesca Elite II Serie kg 75 (Boxe Potenza)
Marco Infantini Elite Serie II Serie kg 69 (Amici del Pugilato) vs Guglielmo Carata Elite Serie III kg 69 (Helios)
Casarano
Passerella d’onore per il Casarano
Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

GRAVINA- CASARANO 4-2
Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)
Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.
Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.
Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.
In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.
Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.
Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.
Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.
Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.
Giuseppe Lagna
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Cronaca
Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara
Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.
Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.
Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.
Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.
Ed è stato di parola!
Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.
Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.
Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.
E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.
Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.
Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.
Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».
I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.
Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.
Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.
Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.
Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.
Come se il dolore si potesse mettere da parte.
Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.
Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.
La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.
La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.
Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.
Attenzione, però!
Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.
Giuseppe Cerfeda
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Sport
Il Lecce gioca con maglia “anonima”: “Ingiustizia, ma non violiamo le regole”

Il Lecce prende parola sul match in programma stasera a Bergamo con l’Atalanta e di cui a lungo si è parlato per via della decisione della Lega Calcio di farlo disputare nonostante il grave lutto in casa giallorossa.
La nota
“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.
Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.
Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.
Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.
Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.
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