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L’Alba dei Popoli al Crocevia del Mediterraneo

Il primo sorriso del nuovo Anno con una  kermesse di arte, cultura, musica e spettacoli.  Sabato 2 gennaio l’atteso concerto di Luca Carboni

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Torna anche quest’anno l’Alba dei Popoli, rassegna organizzata dal Comune di Otranto giunta ormai alla sua XVII edizione, che pone l’accento su Otranto come luogo simbolo del Mediterraneo, crocevia di culture, intreccio di etnie.  Una kermesse di arte, cultura, musica e spettacoli che prende spunto dalla forza simbolica esercitata dal primo sorriso del sole del nuovo anno all’Italia. La luce che giunge dall’Oriente illumina per prima proprio Otranto.


def.aiIl programma avviato già l’8 dicembre scorso continua questo pomeriggio in compagnia di Babbo Natale: alle 16, presso il Centro Don Tonino Bello, a cura dell’Associazione Art’Etica, una festa per i più piccini insieme a  Babbo Natale e ai suoi folletti, tutto accompagnato dagli inconfondibili suoni di una cornamusa e tanto divertimento e animazione. Sempre, questo pomeriggio, al Castello Aragonese, dalle 16,30, la mostraUliando Uliando”, a cura dell’Istituto Di Culture Mediterranee.  Il fotografo Carlo Toma ha fotografato gli ulivi estrapolandone dai tronchi molte immagini segrete ed enigmatiche. Per animarle e ri-crearle ha coinvolto cinque fumettisti che hanno rielaborato le sue foto, trasponendo su tavole a colori le figurazioni “rimaste in tronco”.


Triplo appuntamento domani, domenica 20 dicembre: in Largo Porta Alfonsina dalle 10 alle 20, Mercatino natalizio con opere del proprio ingegno, esposizione di originali manufatti realizzati rigorosamente a mano; a Porto Badisco, dalle 16 alle 19, VI edizione della Natività Subacquea, a cura del Nucleo Sommozzatori dell’A.V. Protezione Civile di Palmariggi; al Castello Aragonese, alle 18,30, Natale con il Presepe, II edizione del concorso presepi artigianali, organizzato dalla Fratres di Otranto.


Lunedì 21, dalle 17, in Largo Porta Alfonsina, Maratona della Vita Telethon, manifestazione natalizia e scambio di auguri a cura dell’Istituto Comprensivo di Uggiano La Chiesa e in particolare della scuola di Otranto: una raccolta fondi da destinare alla ricerca sulle malattie genetiche di Telethon e al sostegno della campagna per la prevenzione primaria della LILT.


Il giorno di Natale, alle 11, in Largo Porta Alfonsina, Buon Natale, intrattenimento con Babbo Natale e artisti di strada che distribuiranno caramelle e doni ai più piccini in una calda e suggestiva atmosfera, accompagnati da musiche natalizie.


Giovedì 31, in Largo Porta Terra, dalle 22, Notte di San Silvestro, una vera e propria festa musicale con dj, animazione, divertentismo il tutto in una location d’eccezione e con la direzione artistica di Carlo Gallo. Sul grande palco dell’Alba dei Popoli si alterneranno i Dj del Papete Beach di Milano Marittima, di Radionorba, i Dj locali e l’ospite internazionale di musica dance Sagi Rei. A mezzanotte spettacolo pirotecnico. Presso il Faro di Palascia, dal tramonto all’alba, In quest’alba dove ricomincia il tempo, Rassegna a cura del Centro di Educazione Ambientale “Terre di Enea” con il Club Unesco di Otranto e Legambiente.  “Poesie Adriatiche”: teatro di strada, curato dall’attore Renato Grilli che narrerà il percorso poetico adriatico da Trieste ad Otranto, da Capodistria a Valona; “Odissea per Soprano e voce recitante”: spettacolo New Gothic in lingua originale greca e latina con Yoni Berio e Antonio Infantino (musiche), Daniela Tamborino, Maristella Martella e le danzatrici di tarantarte; “Fiaccolata dell’Alba dei Popoli”: aspettando l’alba; “Sound Design”: azioni di sound design con musica clubbing e new age a cura di Buck Dj e Anima Mundi; “In quest’alba dove ricomincia il tempo”: Roberto Cotroneo leggerà un poemetto originale di circa 700 versi da lui scritto; “Colazione bioetica”: allo spuntar del sole.

A Capodanno, VI edizione della Prima Regata dell’Anno: Le imbarcazioni del Campionato Invernale “Più Vela Per Tutti” saluteranno il 2015, in anteprima nazionale, con una veleggiata-regata che partirà dal Porto di Otranto e raggiungerà una boa posizionata ad est del Faro di Capo d’Otranto, doppiando così Punta Palascia, il punto più ad est d’Italia; partenza dal porto di Otranto ore 11,15.  Sempre il 1° dell’anno nuovo, in Largo Porta Terra, dalle 21, Concerto per la pace: l’iniziativa rientra nell’ambito della rassegna Negroamaro/Fineterra promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee. La “Floating art orchestra”, composta da musicisti provenienti da tutto il Mediterraneo,  si esibirà sul grande palco di Otranto il primo giorno del nuovo anno, nella 49esima Giornata Mondiale per la Pace.  La “Floating art orchestra” è un progetto speciale della BandAdriatica e per l’occasione ospita le straordinarie voci di Tosca (Italia), Savina Iannatou (Grecia) e Saba Anglana (Etiopia), i musicisti Rony Barrak (Libano), Nure Dlovani (Armenia), Deniz Koseoglu (Turchia), Christine e Yousef Zayed (Palestina), Rachele Andrioli e l’ensemble Sule (Salento). L’orchestra è ideata e diretta da Claudio Prima, le coreografie sono di Stefania Mariano e Antonella Boccadamo. Vi sarà inoltre la partecipazione straordinaria del tenore di fama internazionale Sabino Martemucci e della sua Apulia Symphonic Orchestra.


CarboniUno degli appuntamenti più attesi è quello di sabato 2 gennaio in Largo Porta Terra alle 21: il concerto di Luca Carboni. Nel pomeriggio del 2, alle 16,30, al Castello Aragonese, la presentazione del libro “Il giardino persiano” di Chiara Mezzalama.


Domenica 3, sul Lungomare degli Eroi dalle 10 alle 20, Mercatino dell’antiquariato, esposizione di oggettistica antica, hobbistica e collezionistica.


Mercoledì 6, in Largo Porta Alfonsina alle 11, Arriva la Befana: musica, animazione e artisti di strada con le Befane che distribuiranno caramelle e piccoli doni a tutti i bambini.


Sabato 9, al Salone delle Maestre Pie Filippini, alle 18,30, la commedia dei Teatranti delle Orte, “Lu pouru paulu”.


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Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù

Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia

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Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.

Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.

La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.

Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.

Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.

Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.

Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.

La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.

Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.

La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.

Coordinerà l’incontro  la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.

Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.

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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni

Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio

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Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.

Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.

Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.

Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.

Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.

Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.

Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.

Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.

A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.

Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.

Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.

Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.

Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.

Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.

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Fam(m)i d’Amore

Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce

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Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.

Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.

Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.

Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.

Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.

Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.

Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.

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