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Cronaca

Gestione parcheggi a Tricase: chiuse indagini sulla Gestam

Bontà dell’appalto messa in dubbio da ipotesi di turbativa d’asta: 3 gli indagati

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La Procura di Lecce ha notificato la chiusura delle indagini a carico della Gestam srl, società aggiudicatasi nel 2014 l’appalto decennale per la gestione delle aree di sosta a pagamento a Tricase.


Si è conclusa quindi l’inchiesta scattata in seguito alle denunce della Cooperativa Apulia (società uscente nella gestione dei parcheggi a Tricase) arrivate a margine della gara pubblica.


Coordinate dalla Procura, le indagini erano state approfondite sul territorio con la guardia di finanza, che più volte nei mesi scorsi aveva provveduto al sequestro dei parcometri, successivamente revocato dal Tribunale del Riesame.


L’accusa formulata dal pm Arnesano, a vario titolo, nei confronti di Marco Sodero, 36enne rappresentante legale della società, Renato Erminio, 45enne commercialista, e Marco Calignano, 38enne responsabile-Qualità per l’azienda, è di falso e turbativa d’asta.


In particolare, per ottenere l’aggiudicazione dell’appalto decennale, la Gestam avrebbe preparato della documentazione falsa, realizzata ad hoc per rispondere ai requisiti del bando e dimostrare una pregressa ma inesistente attività nel settore. Si parla di certificazioni che interessano corsi di formazione fino a materiale atto alla messa in pratica del lavoro stesso, come gli ordini di scarpe antinfortunistiche o la lista dei fornitori.

C’è poi un delicato aspetto, altra ipotesi di falso su cui la Cooperativa Apulia da subito aveva spinto, riguardante una Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) depositata presso il Comune di Gagliano per l’apertura di un parcheggio sulla litoranea gaglianese, che tra le altre cose avrebbe riguardato un’area di sosta privata, e non pubblica come richiesto specificatamente dal bando del Comune di Tricase.


Queste due ipotesi sostengono un’accusa di falso e “turbata libertà degli incanti” (come recita il codice penale) che gli interessati da sempre fermamente respingono e che ricadrebbe su un movimento di denaro stimato dalla guardia di finanza in quasi 2 milioni e mezzo di euro.


Prima del rinvio a giudizio, i tre indagati hanno a disposizione 20 giorni per presentare memorie difensive o chiedere al pm di essere interrogati.


Cronaca

Tragica viglia di Natale per un ottantenne

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…

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Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.

Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.

Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.

Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.

I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.

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Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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