Alessano
La marcia della dignità
Maxi sciopero generale per paralizzare l’Italia lunedì 9 dicembre
Sciopero del 9 dicembre: nessun passo indietro. Contrariamente a quanto paventato nei giorni scorsi riguardo una presunta ipotesi di revoca della manifestazione, continua senza sosta il lavoro dei vari comitati sparsi per l’Italia, con migliaia di persone impegnate in quello che era partito come un fermo di protesta riguardante alcune categorie di cittadini e che si è trasformato in una grande occasione di unione che ha come comune denominatore la grande insoddisfazione rispetto all’operato dello Stato.
È stata lanciata su Facebook l’iniziativa di un maxi sciopero generale per paralizzare l’Italia lunedì 9 dicembre 2013.
La proposta parte da diverse organizzazioni, tra le quali il Movimento Forconi, il Movimento autonomo autotrasportatori e il Co.Spa, anche larete Anonymous#IAG ha aderito diffondendo un video appello. L’obiettivo: bloccare tutti i valichi di frontiera, porti, aeroporti, pompe di benzina, raffinerie, panifici, rivendite di bombole, strade e autostrade; lasciare passare solo le ambulanze per non creare disagio negli ospedali.
Una protesta contro la classe politica: si chiede a tutta l’Italia “che produce” di fermarsi a partire dal 9 dicembre e per almeno tre settimane. Ma sono invitati a scendere in piazza anche disoccupati, precari, studenti e tutti coloro che vogliono dire basta alla distruzione del Paese. Nel manifesto si legge: “Ci hanno accompagnati alla fame, hanno distrutto l’identità di un paese, hanno annientato il futuro di intere generazioni. Per questo ribellarsi contro tali ingiustizie è un dovere di tutti noi!”. Poi, sotto, la citazione di Pertini: “Quando un governo non fa ciò che dice il popolo, va cacciato anche con mazze e pietre”.
Online molti commenti e anche parecchie perplessità: c’è chi è convinto che si tratterà dell’ennesima protesta morta sul nascere. In molti lamentano la mancanza di un’organizzazione capillare, con informazioni precise su luoghi e orari. Ma sono tante anche le adesioni allo sciopero ad oltranza, ribattezzato anche “la marcia della dignità”. Su Facebook è un vero tam tam ma si ribadisce nelle pagine e nei gruppi che dal 9 dicembre la partecipazione è nelle strade: non è ammessa indignazione virtuale.
Tante le richieste di informazioni di persone interessate a capire come poter dare il proprio contributo. Strumento utile e cassa di risonanza fondamentale per il comitato è proprio Facebook: basta ricercare la pagina “Coordinamento Nazionale per la rivoluzione del 9 dicembre 2013” per avere informazioni sui presidi che saranno presenti in tutto il Paese con il dettaglio dei referenti a cui rivolgersi per avere indicazioni più precise.
Per il Salento riferimenti più precisi sempre su Facebook su https://www.facebook.com/groups/545670465510274/
Alessano
L’Ass. Naz. Carabinieri di Tricase a scuola contro bullismo e cyberbullismo
Domattina l’incontro con gli studenti del Comprensivo Specchia-Alessano
Domani, mercoledì 19 novembre, la Sezione Tricase dell’Associazione Nazionale Carabinieri incontrerà studenti e studentesse del Comprensivo Specchia-Alessano per discutere di bullismo e cyberbullismo.
L’evento è diviso in due fasce orarie, per permettere alle classi di entrambi dei plessi situati nei due Comuni di beneficiare dell’iniziativa.
Interventi e dettagli di seguito in locandina.

Alessano
In Cammino da Tricase ad Alessano
Il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima. Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo
In Cammino prima della Marcia.
In attesa della Marcia per la Pace sulla via di don Tonino Bello (in programma domani dalle 9,30), si è svolto il quinto cammino da Tricase ad Alessano, sulla tomba di don Tonino.
Promosso dal gruppo parrocchiale “don Tonino” della Chiesa della Natività di Tricase, in collaborazione con la Fondazione “Don Tonino Bello”, il cammino ha coinvolto gli istituti scolastici di Tricase ed Alessano, con il consueto entusiasmo dei ragazzi.
Dopo il saluto del parroco don Gianluigi, il corteo, partito alle 14,30 da piazza Pisanelli a Tricase, ha attraversato il paese per giungere alla collina della Chiesetta della Madonna di Fatima.
Assistiti prima dalla Polizia municipale di Tricase e poi da quella di Alessano, grandi e piccini hanno condiviso quasi sette chilometri di strada, tra periferie e campagne, ulivi e cave dismesse.
All’arrivo, ad attendere i pellegrini sulla tomba del Venerabile, c’erano Stefano Bello, nipote di don Tonino, il sindaco Osvaldo Stendardo, il presidente della Fondazione Giancarlo Piccinni, i dirigenti Chiara Vantaggiato dell’Istituto G. Salvemini e Rina Mariano del Comprensivo Tricase – Via Apulia.
Protagonista del momento di approfondimento, l’ingegnere Vito Alfieri Fontana, testimone e pacificatore che, da produttore di armi, è diventato sminatore.
Tante riflessioni e domande da parte dei ragazzi degli istituti scolastici, che hanno trovato risposte certe nella scelta di un uomo che ha abbracciato la pace.
Più di 150 studenti hanno sfidato la stanchezza e ascoltato con attenzione tutti gli interventi, segno che la condivisione è parte di quel vocabolario della pace tanto caro al nostro Vescovo.
In chiusura, Maria Grazia Bello, rappresentante del gruppo “don Tonino”, ha ringraziato i partecipanti e le istituzioni coinvolte, consapevole delle difficoltà di svolgere iniziative che coinvolgono gli studenti in orario extrascolastico. Ma ne è valsa la pena perché l’insegnamento di don Tonino è proprio questo: «In piedi, costruttori di pace!».
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Alessano
In Marcia per la Pace, sulla via di don Tonino Bello
In programma domani con partenza alle 9,30. Seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale dell’indimenticato “Vescovo col Grembiule”, fino alla sua tomba. Alla manifestazione promossa dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello prenderanno parte anche gli studenti di scuola media e delle superiori del territorio
Nell’ambito della “Maratona per la Pace“, iniziativa di mobilitazione nazionale, in programma una manifestazione ad Alessano, paese natale di Don Tonino Bello, indimenticato vescovo e profeta di pace.
L’evento, promosso dalla CISL di Lecce in collaborazione con il Comune di Alessano, la Fondazione Don Tonino Bello e le istituzioni scolastiche del territorio, è in programma per domani, mercoledì 6 novembre e intende lanciare un chiaro messaggio di rifiuto ad ogni forma di conflitto e violazione dei diritti umani.
Alle 9,30 prenderà il via la Marcia per la Pace che seguirà un percorso simbolico: dalla casa natale di don Tonino fino alla sua tomba.
Un cammino che vuole onorare la memoria e l’eredità spirituale del Vescovo, grande testimone dei princìpi di fratellanza tra i popoli e rispetto della dignità umana.
Il tutto con la partecipazione attiva degli studenti di scuola media e delle superiori del territorio, coinvolti in prima persona in un momento di riflessione e impegno civico.
Il programma prevede: alle 9,30 l’avvio della marcia dalla casa natale di don Tonino Bello; alle 10,30 i saluti istituzionali del sindaco di Alessano Osvaldo Stendardo, dei dirigenti scolastici Salvatora Accogli (Istituto comprensivo di Alessano), Anna Lena Manca (I.I.S.S. Don Tonino Bello – Liceo Artistico Nino Della Notte di Tricase –Alessano – Poggiardo) e Chiara Vantaggiato (I.I.S.S. G. Salvemini di Alessano).
Alle 11,20, introduzione all’evento a cura di Ada Chirizzi, Segretario Generale CISL Lecce e Giancarlo Piccinni, presidente della Fondazione don Tonino Bello.
Alle 11,30 il momento clou dell’iniziativa con la toccante testimonianza di don Salvatore Leopizzi di Pax Christi, che condividerà il suo percorso e la sua esperienza al fianco di don Tonino Bello, il pastore scomodo che marciò contro la guerra (marcia pacifista su Sarajevo 1992 – foto in fondo alla pagina), offrendo una preziosa lezione di impegno per la pace.
L’evento si pone come un momento fondamentale per costruire la pace “stando in piedi“, come ricordava Don Tonino Bello: «Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un “dato”, ma una conquista. Non un bene di consumo, ma il “prodotto” di un impegno. Non un nastro di partenza, ma una situazione di arrivo».
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