Connect with us

Lecce

Lecce: rassegna di musica d’autore “Suoni a Sud”

Fino a dicembre la quarta edizione della manifestazione, che è anche residenza artistica.

Pubblicato

il

Fino a dicembre la quarta edizione della manifestazione, che è anche residenza artistica. Venerdì 28 ottobre, dalle 10, presso il Conservatorio Tito Schipa di Lecce, Livio Minafra, workshop dal titolo “Identità e creatività: quale confine?”, Alle 21, al Teatro Paisiello, Livio Minafra piano solo – La fiamma e il cristallo; in apertura, Nido Workshop (vincitori bando).


Sabato 26 novembre, dalle 16, al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, Paolo Damiani, workshop  di improvvisazione e composizione “A.L.I. Ensemble”. Il laboratorio si rivolge a strumentisti e cantanti interessati all’improvvisazione musicale, non soltanto di matrice jazzistica; i partecipanti esploreranno tecniche diverse per fare – e imparare a far fare – musica in piccole e grandi formazioni utilizzando l’improvvisazione: improvvisare vuol dire concepire e suonare musica nell’attimo stesso in cui essa nasce e si evolve, significa comporre nell’istante .

Il laboratorio prevede la creazione collettiva, in piccoli gruppi e in grande ensemble, di eventi fatti sia di materiali composti – dal docente e dagli iscritti – sia di percorsi più liberi, inventati e sperimentati insieme. POSSIBILI TRACCE DI LAVORO: – Il rapporto tra composizione e improvvisazione. – Il rapporto tra suono e testo, recitato e cantato. – L’organizzazione dei materiali, analisi di simboli di uso comune. – Forme aperte, la direzione chironomica. – Costruzione e distruzione del testo. – L’invenzione melodica, lo spazio del rumore e del silenzio.


Domenica 27 novembre, alle 21, al Teatro Paisiello, TRAN(CE)FORMATION QUARTET featuring PAOLO DAMIANI – ENTRANCE. Il progetto “ENTRANCE” si sviluppa sull’affascinante legame che unisce la musica improvvisata al misterioso fenomeno della trance. Non nasce come progetto scientifico, ma come studio approfondito sui rapporti esistenti tra queste due dimensioni. L’improvvisazione rappresenta il luogo in cui il musicista, come lo sciamano, si muove liberamente rispondendo ai suoi stati d’animo ed esprimendo “l’irregolarità ciclica”della vita.


IL GRUPPO: GIORGIA SANTORO – flauto, flauto in sol, flauto basso, bansuri, effects; ADOLFO LA VOLPE – chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra fretless, electronics; MARCO BARDOSCIA – Contrabbasso, effects; PIPPO “ARK” D’AMBROSIO – batteria, tabla, percussioni; Special Guest: PAOLO DAMIANI – violoncello, effects.

Sabato 3 dicembre, dalle 10 e dalle 15, e domenica 4 dicembre, dalle 10, al Conservatorio Tito Schipa di Lecce, GIANNI LENOCI,  workshop  dal titolo Hocus Pocus.


Domenica 4 dicembre, alle 21, al Teatro Paisiello, GIANNI LENOCI – Ancestor ritual Orchestra; in apertura Bemollansemble (vincitori bando).


IL PROGETTO


Suoni a sud è una rassegna musicale (IV ed.) e residenza artistica (II ed.) con il riconoscimento della Regione Puglia, del Conservatorio Musicale “Tito Schipa”, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce. Il progetto Suoni a sud sarà dedicato quest’anno ai progetti d’autore e volgerà lo sguardo a tutta la produzione musicale che nasce e si sviluppa nel territorio pugliese, a quei solisti, gruppi, ensemble che hanno scelto il Sud come luogo dell’anima, patria elettiva e che, ovunque si trovino, portano nei propri lavori i segni della sua atavica energia. Facendo proprio il principio del “glocally” sono stati selezionati una rosa di nomi che, sia a livello nazionale sia internazionale, si sono distinti per la qualità della loro ricerca musicale. Partendo dal pensiero “Think globally, act locally” che prevede lo sfruttamento, consapevole, delle risorse locali proiettandone gli effetti a livello mondiale, il progetto intende fare un salto in avanti e punta a capovolgere il paradigma in “Think locally, act globally”, intendendo con ciò dare forza al rapporto con il territorio non in termini difensivi ma in termini espansivi, valorizzando quegli artisti che hanno una straordinaria unicità condivisibile globalmente. La Rassegna Suoni a sud intende così aprire uno sguardo su quelle realtà musicali che lavorando localmente e “underground” non di meno catalizzano consensi e interesse anche da parte del pubblico giovanile cui verrà data la possibilità, attraverso i workshop e i momenti di ricerca, di interagire con questi artisti che già da anni lavorano nel settore. E per agire globalmente la rassegna apre le sue porte a chi in altre parti del mondo lavora all’elaborazione di uno stile ed un linguaggio profondamente personale quanto soffuso di una mistica senza tempo e senza spazio che va oltre l’imperscrutabilità dei segni e delle lingue natie.  Con l’ospite internazionale il pubblico che assisterà al concerto come i giovani musicisti che parteciperanno al workshop potranno accogliere i semi di una nuova fioritura, che genererà incontri e nascite. La rassegna si propone inoltre di incentivare la formazione e la ricerca musicale, mettendo a frutto l’esperienza della Residenza Artistica svoltasi nel settembre 2010 c/o il Residence Campo Verde a San Cataldo e proponendo un percorso formativo nuovo, che renda l’esperienza la chiave di volta dell’apprendimento. Non più workshop e masterclass chiusi nelle aule di un ente di formazione musicale ma condivisione, “spazio” aperto di dialogo e incontro, di un “tempo” fermo, d’ascolto. La Residenza mirerà non solo ad offrire un momento di ricerca e formazione ad artisti e appassionati ma anche di attrarre quanti verranno riconosceranno in questo evento un occasione per trascorrere la propria vacanza in un Salento che, attraverso queste esperienze, riesce sempre più a coniugare natura e cultura, ambiente ed arte, tempo ricreativo e tempo formativo. La IV ed. di “Suoni a sud” è organizzata da Workin’ gruppo di lavoro interno all’Associaziane Culturale L’Orchestrina di Lecce in collaborazione con Calliope  Comunicare Cultura. Il Progetto si realizza con il contributo di Regione Puglia, Provincia e Comune di Lecce, Gruppo Vestas e Mokaffè, con la  collaborazione del il Conservatorio Tito Schipa di Lecce e con il Patrocinio di A.P.T. di Lecce.


Casarano

Pagliaro: “Si chiama Aeroporti di Puglia ma dovrebbe chiamarsi Aeroporto di Bari”

L’ennesimo sfregio al Salento, con il suo aeroporto ancora una volta ignorato ed escluso, sono i due nuovi collegamenti United Airlines con New York, che da maggio si aggiungeranno…

Pubblicato

il

“Nuove tratte, ma soltanto su Bari. Si chiama Aeroporti di Puglia, ma per onestà dovrebbe chiamarsi Aeroporto di Bari, la società partecipata al 99,6% dalla Regione, finanziata con soldi pubblici e con i bilanci in perdita, gestita dal barese Antonio Maria Vasile”.

Esordisce così la nota di Paolo Pagliaro, consigliere regionale di Fdi, e continua: “L’ennesimo sfregio al Salento, con il suo aeroporto ancora una volta ignorato ed escluso, sono i due nuovi collegamenti United Airlines con New York, che da maggio si aggiungeranno a quelli già attivi su Bari, rafforzandone il posizionamento turistico tra le destinazioni europee.

L’Aeroporto del Salento resta invece a bocca asciutta, e ne patiscono le conseguenze le tre province salentine. Una disparità figlia di un Bari-centrismo cieco e strafottente, che calpesta e umilia il nostro territorio.

Ma non è tutto: nel piano operativo invernale 2025 presentato da Ryanair, a fronte di 34 collegamenti da Bari, ce ne sono solo 12 da Brindisi. Un terzo.

E se parliamo di destinazioni, se ne aggiungono due balcaniche da Bari (Bucarest e Bratislava), zero da Brindisi.

Già in passato, più volte, numeri alla mano, abbiamo denunciato lo squilibrio fra gli aeroporti di Bari e del Salento, particolarmente evidente nei collegamenti internazionali, con una forbice addirittura di 80 a 12. Una vergogna.

È dovere della Regione, e del suo braccio operativo in tema di trasporto aereo, incentivare l’incoming e potenziare i collegamenti su tutti gli scali regionali.

Ma il governo Emiliano e Aeroporti di Puglia hanno tradito questo mandato e continuano a farlo con strafottenza in sfregio al Salento, che non viene degnato neppure di un volo diretto con New York mentre su Bari ce ne saranno quattro a settimana”.

E chiude con una esortazione: “Il Salento smetta di subire, dica basta con il voto del 23 e 24 novembre a politiche di centrosinistra che da vent’anni favoriscono solo e soltanto Bari”.

Continua a Leggere

Cronaca

Furto in gioielleria: arrestate due donne

Successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che le arrestate risulterebbero verosimilmente riconducibili a un contesto familiare…

Pubblicato

il

I Carabinieri di Lecce hanno tratto in arresto in flagranza di reato due donne, ritenute presunte responsabili di furto aggravato in concorso ai danni di una gioielleria del centro di Lequile.

Nella tarda mattinata le due si sono introdotte all’interno dell’esercizio commerciale fingendosi interessate all’acquisto di alcuni preziosi in oro. Dopo aver distratto il titolare, si sarebbero impossessate di vari monili per un valore complessivo stimato di circa 1.000 euro.

Il proprietario, accortosi dell’ammanco, ha prontamente richiesto alle donne di restituire i gioielli e ha allertato immediatamente i Carabinieri, che sono intervenuti in breve tempo, recuperando interamente la refurtiva e restituendola all’avente diritto.

Le immagini del sistema di videosorveglianza hanno permesso di documentare la dinamica dei fatti, confermando le responsabilità delle due presunte autrici del furto. 

Le due donne sono state arrestate e, dopo le formalità di rito, sono state condotte presso la casa circondariale di Lecce.

Successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che le arrestate risulterebbero verosimilmente riconducibili a un contesto familiare già emerso in precedenti indagini condotte dai Carabinieri di Agropoli e coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania. 

Queste, riguarderebbero un presunto sodalizio criminale dedito a reati di estorsione, usura, furti e ricettazione. La modalità operativa riscontrata nell’episodio di Lequile, ovvero la simulazione di acquisti all’interno di gioiellerie seguita dalla sottrazione dei preziosi, presenta analogie con il modus operandi già documentato dai Carabinieri in cui vere e proprie batterie di presunti ladri specializzati operavano in tutto il territorio nazionale.

Sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare l’eventuale collegamento tra gli odierni indagati e altri furti simili comuni in tutto il territorio nazionale.

Continua a Leggere

Attualità

Turismo: «Noi la locomotiva, ma i voli vanno agli altri»

Il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «I numeri dicono che il Salento è trainante ma la Regione finanzia i voli da e per New York solo per l’aeroporto di Bari, ignorando quello di Brindisi»

Pubblicato

il

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Rimini è sempre stata una delle “capitali” del turismo italiano e proprio dalla Romagna, dai saloni del TTG Travel Experience, arrivano le notizie che cambiano in positivo la narrazione del turismo in Puglia, nei mesi scorsi al centro di dichiarazioni contrastanti su arrivi e presenze della stagione che non può dirsi certamente conclusa, a giudicare dalla presenza continua, almeno nel Salento, di gruppi di turisti italiani e stranieri che colorano i centri storici del capoluogo E anche dell’entroterra.

Dal report presentato dalle autorità regionali del turismo, guidate dall’assessore Gianfranco Lopane, emerge che, nell’ultimo anno, se Bari ha il record di arrivi, è il Salento ad avere le maggiori presenze in Puglia (con 6.043.057 giornate-presenza).

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci

«Questa», premette il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci, «è la testimonianza più tangibile di quanto lavoro e impegno profondano le imprese del settore, tutte, dal ricettivo ai trasporti, dai balneari alla ristorazione».

Anzi nella ristorazione le cifre e gli apprezzamenti registrati sui social, dai quali si evince il “sentiment” dei turisti che girano per l’Italia,  la Puglia è, dopo la Toscana, la regione che muove più turisti attirati dalle esperienze enogastronomiche. Secondo Vadrucci, «il fatto che la Puglia abbia aumentato le presenze negli esercizi ricettivi del 30% dal 2015 al 2024 dà ragione alle politiche turistiche della Regione, in questi anni, ma anche alla grande rivoluzione avvenuta nel mondo imprenditoriale turistico della regione, con gli imprenditori della fascia salentina in prima fila».

Questi dati, insieme al premio come “Destinazione con la migliore reputazione” ottenuto proprio a Rimini e alla maggiore presenza di stranieri nelle nostre contrade, stridono, però con le ultime notizie relative ai voli in arrivo e partenza negli aeroporti pugliesi.

«Abbiamo appreso con grande favore della rinnovata attenzione del movimento turistico statunitense nei confronti della Puglia», sottolinea il presidente della Camera del Commercio leccese, «ma non possiamo non stupirci del fatto che sull’aeroporto di Bari, dalla prossima primavera, arriveranno e partiranno ben sei voli che collegano lo scalo barese a New York, mentre nessuno di questi voli è previsto sull’Aeroporto del Salento. Capisco che le compagnie aeree (United Airlines e Neos, che da aprile raddoppia i suoi voli, NdR) preferiscano lo scalo barese perché insiste su una popolazione più grande e, con il porto, si possono creare sinergie importanti anche con un traffico proveniente dai Balcani. Forse, però, le autorità regionali e soprattutto Aeroporti di Puglia, avrebbero dovuto presentare diversamente anche la destinazione Salento – e per essa lo scalo brindisino – sicuramente degna di almeno uno dei sei voli settimanali attraverso i quali si realizza il collegamento diretto con New York. Tutto questo anche perché la Regione concorre con finanziamenti cospicui anche alla stabilizzazione dei collegamenti tra Puglia e Stati Uniti, oltre al resto».

«Non si tratta assolutamente di una proposta campanilistica», chiarisce Vadrucci, «ma della realtà turistica regionale che, attraverso le cifre fornite proprio in questi giorni, parla del Salento come l’area in cui sono cresciute maggiormente le presenze di turisti, soprattutto stranieri. Non tenere conto di questa realtà, e dei numeri che hanno fatto “grande” la Puglia turistica, non solo penalizza l’impegno di tante aziende e di tanti lavoratori del settore, oltre che degli Enti locali che investono nel turismo, ma dimostra una miopia prospettica che potrebbe, insieme alle altre difficoltà e limiti nei trasporti, danneggiare il movimento turistico verso la nostra regione nei prossimi anni. E non ci sentiamo proprio», conclude, «di guidare o spingere questa importante locomotiva economica del nostro territorio, con il freno a mano tirato».

 

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti