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Attualità

Con il “nuovo” Salento cambia anche il panorama imprenditoriale

La nuova composizione del tessuto imprenditoriale della provincia di Lecce dopo l’adesione dei Comuni di Erchie, Torre Santa Susanna, Mesagne, San Pancrazio, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico, Torchiarolo (dalla Provincia di Brindisi) e Avetrana (dalla Provincia di Taranto).

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Con il Decreto Legge del 31 ottobre 2012 varato dal Consiglio dei Ministri per disegnare il nuovo assetto delle Province nelle regioni a statuto ordinario, la Provincia di Lecce ha esteso il suo territorio grazie all’adesione entro i suoi confini dei Comuni di Erchie, Torre Santa Susanna, Mesagne, San Pancrazio, San Donaci, Cellino San Marco, San Pietro Vernotico, Torchiarolo (dalla Provincia di Brindisi) e Avetrana (dalla Provincia di Taranto).


Il passaggio, che diventerà operativo fin dal 1° gennaio 2014, ha già comportato il futuro riassetto del tessuto imprenditoriale regionale. Con questo report la Camera di Commercio di Lecce, attingendo dalla propria banca dati le informazioni fotografate al 30 settembre 2012, fornisce agli operatori della comunicazione ed alla comunità salentina una bussola per capire come si evolverà il quadro dal punto di vista del tessuto imprenditoriale.


In questo studio statistico, sono indicati i numeri riferiti alla situazione attuale, al caso già disegnato dal Decreto Legge e ad un terzo scenario individuato tenendo presenti gli orientamenti di quei Comuni che intendono deliberare il passaggio del loro territorio alla Provincia di Lecce (già deliberato, per esempio, nella città di Brindisi). In ogni caso, gli effetti sulla composizione del tessuto imprenditoriale sono notevoli.


La provincia di Lecce, in base al Decreto già approvato, rafforza la propria composizione imprenditoriale grazie all’adesione di 8 Comuni provenienti dal territorio brindisino ed 1 da quello tarantino, dice il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete. La scelta del Comune di Brindisi e di altre comunità di aderire alla Provincia di Lecce non può che essere accolta con soddisfazione dagli imprenditori salentini. I territori di Lecce e Brindisi condividono da sempre le medesime aspirazioni, le stesse tradizioni, vocazioni economiche coincidenti o complementari. Lo scenario che va delineandosi a partire dal 1° gennaio 2014, con la nuova Provincia del Salento prevede la nascita di un territorio compatto, coeso, maggiormente equilibrato dal punto di vista infrastrutturale, più forte in ogni settore economico, pronto ad affrontare le sfide della ripresa e della crescita, capace di confrontarsi con maggior peso decisionale, politico ed economico con la macroprovincia di Foggia e l’area metropolitana di Bari



La situazione attuale in Provincia di Lecce


Al 30 settembre 2012, la provincia di Lecce conta sull’attività di 73mila 042 aziende registrate e di 84mila 458 localizzazioni (unità operative decentrate: ad esempio filiali, concessionarie, officine, magazzini, negozi di una impresa madre registrata). L’economia è fortemente terziarizzata: le attività di servizi, il turismo ed il commercio pesano per circa il 60% sullo stock imprenditoriale. Entrando più nel dettaglio, appartengono al settore primario il 13,7% delle imprese registrate; all’industria il 9,78%; alle costruzioni il 14,86%; al commercio il 30,84%; al turismo ed ai servizi ad esso connesso l’8,77%.


Quanto ai rapporti di forza a livello regionale: Lecce “copre” 19% delle imprese registrate (Bari il 39,5%, Foggia il 19,34%, Taranto il 12,5% e Brindisi il 9,64%).


La composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce prima del riordino delle Province






























































































































SettoreLECCE
LocalizzazioniImprese Registrate
A Agricoltura, silvicoltura pesca10.13410.009
B Estrazione di minerali da cave e miniere10568
C Attività manifatturiere8.3167.141
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…328104
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…205131
F Costruzioni11.19210.854
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…27.49622.526
H Trasporto e magazzinaggio1.4731.144
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione6.4244.998
J Servizi di informazione e comunicazione1.217975
K Attività finanziarie e assicurative1.5991.189
L Attività immobiliari982923
M Attività professionali, scientifiche e tecniche1.7631.471
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…1.7211.410
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale…
P Istruzione467326
Q Sanità e assistenza sociale735492
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…1.244893
S Altre attività di servizi3.3573.167
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p…
X Imprese non classificate5.7005.221
Grand Total84.45873.042







































La situazione attualeLocalizzazioniImprese
Lecce84.45873.042
Foggia (compresi i Comuni ora appartenenti alla Bat)83.26174.397
Bari (compresi i Comuni ora appartenenti alla Bat)176.168151.997
Brindisi42.43937.110
Taranto55.30548.104
Puglia441.631384.650


Scenario 1: il Decreto Legge del 31 ottobre 2012


La Provincia di Lecce, per effetto del Decreto Legge varato dal governo ha modificato i suoi confini, così come il resto delle Province pugliesi. L’attuale Bat è stata inglobata nei confini della provincia di Foggia; Nell’area metropolitana di Bari è confluito il territorio di Fasano; a Lecce, come già scritto, sono passati 9 Comuni; i Comuni delle Province di Brindisi e Taranto che non hanno scelto prima del 31 ottobre diversamente, sono confluiti nella nuova Provincia Taranto-Brindisi. Per effetto di tale decreto, il numero di imprese registrate in provincia di Lecce è aumentato raggiungendo le 81mila 931 unità, mentre le localizzazioni diventano 94mila 437. Il quadro della composizione non muta in maniera considerevole, a testimonianza del fatto che il territorio del Nord Salento è compatto dal punto di vista economico. A parte un modesto incremento del peso dell’agricoltura, che passa al 15,32% delle imprese registrate, non si intravedono grandi cambiamenti: l’industria pesa per il 9,63%; le costruzioni per il 14,54%; il commercio per il 30,41%; il turismo ed i servizi ad esso connesso per l’8,51% (registrate).


Cambiano, e di parecchio, i rapporti di forza dei vari tessuti imprenditoriali provinciali nel contesto regionale: Lecce “copre” ora 21,30% delle imprese registrate (Bari il 31,67%, Foggia-Bat il 28,28%, Taranto-Brindisi il 18,75%).


























































































































Mutamenti nella composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce, conseguenti ad iniziative dei Consigli comunali ai sensi dell’articolo 133, primo comma, della Costituzione


già approvate dal Decreto Legge del 31 ottobre 2012

SettoreLocalizzazioniImprese Registrate
A Agricoltura, silvicoltura pesca12.71912.558
B Estrazione di minerali da cave e miniere11776
C Attività manifatturiere9.2007.896
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…386107
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…224145
F Costruzioni12.30411.918
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…30.32324.917
H Trasporto e magazzinaggio1.6591.307
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione6.9085.413
J Servizi di informazione e comunicazione1.3111.061
K Attività finanziarie e assicurative1.7461.304
L Attività immobiliari1.053987
M Attività professionali, scientifiche e tecniche1.9191.601
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…1.9071.563
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale…
P Istruzione496351
Q Sanità e assistenza sociale845564
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…1.340965
S Altre attività di servizi3.7263.512
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p…
X Imprese non classificate6.2545.686
Grand Total94.43781.931



































La situazione ai sensi del Decreto Legge 31 ottobre 2012LocalizzazioniImprese Registrate
Lecce94.43781.931
Foggia+Bat122.333108.782
Bari+Fasano141.838121.832
Brindisi-Taranto83.02372.105
Puglia441.631384.650



Scenario 2: la geografia ridisegnata dai Consigli Comunali


A sconvolgere ulteriormente la geografia politica ed economica della Puglia intervengono le decisioni dei Consigli Comunali. Diversi Comuni del Brindisino hanno scelto o stanno scegliendo di aderire alla Provincia di Taranto (Costernino, Ostuni e Villa Castelli) o a quella di Lecce (Brindisi, Ceglie Messapica, Carovigno, San Vito dei Normanni, Latiano, Oria, Francavilla Fontana e San Michele Salentino). Le scelte dei Consigli Comunali sbaraglierebbero il quadro disegnato dal Riordino. La Provincia di Lecce potrebbe confrontarsi quasi alla pari con le altre due grandi aree economiche della regione, Foggia-Bat e Bari. Perderebbe molto peso la provincia di Taranto. Questo lo scenario che va delineandosi: il numero di imprese registrate in provincia di Lecce aumenterebbe considerevolmente sfondando il muro delle 100mila imprese, esattamente 100mila 859); mentre le localizzazioni diventerebbero 116mila 311. Il quadro della composizione non muterebbe nei rapporti di forza tra i vari settori dell’economia provinciale. Crescerebbe ancora un po’ il peso dell’agricoltura (fino al 16,20% delle registrate), mentre sarebbero minimi gli spostamenti negli altri comparti: l’industria peserebbe per il 9,15%; le costruzioni per il 14,14%; il commercio per il 30,47%; il turismo ed i servizi ad esso connesso per l’8,51%. Rivoluzionati i rapporti di forza dei vari tessuti imprenditoriali provinciali nel contesto regionale: Lecce-Brindisi “coprirebbero” così il 26,22% delle imprese registrate (Bari il 31,67%, Foggia-Bat il 28,28%, Taranto il 13,82%).



























































































































Possibili mutamenti nella composizione del tessuto imprenditoriale della Provincia di Lecce, conseguenti alle iniziative dei Consigli comunali di: Brindisi, Ceglie Messapica, Carovigno, San Vito dei Normanni, Latiano, Oria, Francavilla Fontana, San Michele Salentino.


Iniziative non ancora legittimate da un Decreto Legge.

SettoreLocalizzazioniImprese Registrate
A Agricoltura, silvicoltura pesca16.54016.341
B Estrazione di minerali da cave e miniere13788
C Attività manifatturiere10.8219.236
D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…463127
E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…286185
F Costruzioni14.78714.269
G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…37.33830.733
H Trasporto e magazzinaggio2.2851.805
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione8.3116.555
J Servizi di informazione e comunicazione1.6521.331
K Attività finanziarie e assicurative2.1491.595
L Attività immobiliari1.3121.232
M Attività professionali, scientifiche e tecniche2.4702.041
N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp…2.4852.024
O Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale…11
P Istruzione611428
Q Sanità e assistenza sociale1.012681
R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…1.5901.136
S Altre attività di servizi4.4834.225
T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p…0
X Imprese non classificate7.5786.826
Grand Total116.311100.859


































Possibile scenario in base


all’orientamento dei Consigli Comunali

LocalizzazioniImprese
Lecce116.311100.859
Foggia+Bat122.333108.782
Bari+Fasano141.838121.832
Brindisi-Taranto61.14953.177
Puglia441.631384.650

Attualità

“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival

Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca

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La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.

Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).

Protagonisti della vicenda sono: Dominique SandaCeleste CasciaroNinni BruschettaIgnazio OlivaKarolina PorcariJohanna OrsiniFrancesca ZiggiottiDora SztarenkiJosef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.

Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.

Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.

In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.

L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.

Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.

Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.

“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.

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Questo non è amore

Progetto strategico della Polizia di Stato per sostenere le vittime e sensibilizzare la società, promuovendo una cultura basata sul genere. Michelle Hunziker testimonial della campagna di sensiziolizzazione

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine.

Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.

Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.

L’iniziativa “…questo non è amore” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.

Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza.

Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.

Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure di quest’anno ha ricordato che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».

Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo ha affermato: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».

Per questo motivo, “…questo non è amore” rappresenta un progetto strategico che mira a sostenere le vittime e alla sensibilizzazione della società, promuovendo una cultura basata sul genere.

L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.

In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce a interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.

Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione.

Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.

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Michelle Hunziker, testimianial della campagna “… questo non è amore”

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Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria

Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club  Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»

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Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.

Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.

Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.

Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.

L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.

«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»

L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.

Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.

Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.

Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.

La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.

«“Ruote nella Storia è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».

La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.

I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico

Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.

L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.

Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.

Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.

La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.

Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.

Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.

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