Attualità
Più personale nella Sanità: nel 2010 oltre 24 mila lavoratori in più del 2009
Ogni giorno nel nostro sistema sanitario lavorano oltre 230 mila medici, 335mila infermieristi, 49mila operatori con funzioni riabilitative, 45milaunità di personale tecnico sanitario e 11mila con funzioni di vigilanza ed ispezione. I dati nell’Analisi statistica del ministero della Salute per l’anno 2010.
Ogni giorno nel nostro sistema sanitario lavorano oltre 230 mila medici, 335mila infermieristi, 49mila operatori con funzioni riabilitative, 45milaunità di personale tecnico sanitario e 11mila con funzioni di vigilanza ed ispezione. I dati nell’Analisi statistica del ministero della Salute per l’anno 2010.
Il mondo della sanità è sempre più popolato e sempre più rosa. Aumentano, infatti, da 646.649 a 670.803 il numero di lavoratori dipendenti che operano nelle strutture del Ssn e aumenta, tra loro, la quota femminile, che tra il 2009 e il 2010 è passata da 407.701 unità a 431,704.
È quanto registra la monografia “Personale delle sistema sanitario italiano – Anno 2010” elaborato dal Ministero della Salute, che fotografa il personale delle Aziende Sanitarie Locali (strutture territoriali ed ospedali), nelle Aziende Ospedaliere e nelle Aziende Ospedaliere Universitarie. Ad esso si aggiunge il personale dipendente dell’Università ma che opera presso le Aziende Sanitarie, il personale delle strutture equiparate al pubblico cioè dei Policlinici universitari privati, degli Irccs, degli ospedali classificati, degli istituti qualificati presidi delle Usl degli enti di ricerca, dei servizi di riabilitazione, i medici di continuità assistenziale, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
Dalle fonti informative disponibili, nell’anno 2010 risultano 237.388 medici, 334.918 unità di personale infermieristico, 48.884 unità di personale con funzioni riabilitative, 45.364 unità di personale tecnico sanitario e 11.103 unità di personale con funzioni di vigilanza ed ispezione che operano nei vari livelli di assistenza: medicina primaria, riabilitazione, ospedaliera, ambulatoriale.
Il personale totale che opera nelle Asl, nelle aziende Ospedaliere ed Universitarie, negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, nelle ARES ed ESTAV ammonta a 724.245 unità di cui 670.803 a tempo indeterminato, 38.568 unità con rapporto di lavoro flessibile e 14.874 personale universitario.
Il rapporto tra personale con rapporto di lavoro flessibile e personale a tempo indeterminato risulta pari a 12,3% nel comparto dirigenti del ruolo tecnico, 9,5 nei profili del ruolo professionale, 7,3 nei profili del ruolo tecnico, 6,6 nel personale con funzioni riabilitative e 6,5 per i medici, 4,8 per il personale infermieristico e solo 1,9 per i veterinari.
Nel corso del 2010 sono cessati dal servizio 19.202 unità di personale di cui il 57% è costituito da personale collocato a riposo per limiti di età o con diritto a pensione.
Il personale risulta avere un’anzianità media di servizio par a 17,1 anni; si passa da 8,9 anni per il ruolo professionale a 15,7 per i medici e 17 anni per il personale infermieristico.
L’età media del personale è pari a 47,5 anni, con valori inferiori al valore medio per il personale infermieristico (44,6 anni), tecnico sanitario (46,2 anni) e con funzioni riabilitative (46,8 anni).
MEDICI : i medici delle ASL, delle aziende Ospedaliere ed Universitarie, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAV pari a 110.732 cioè 1,83 per mille abitanti, operano nell’area funzionale dei servizi con 28.365 unità di cui il 74% nelle specialità di anestesia e rianimazione, radiodiagnostica, igiene e medicina preventiva; nell’area funzionale di chirurgia con 25.635 unità di cui il 65% nelle specialità di chirurgia generale, ginecologia ed ostetricia, ortopedia e traumatologia; nell’area funzionale di medicina con 41.302 unità di cui il 57% nella medicina interna, cardiologia, psichiatria e pediatria.
L’età media è pari a 50,8 anni e si rileva una maggiore presenza del sesso femminile nelle classi più giovani.
Dall’analisi della piramide delle età è possibile osservare come la classe di età compresa tra 50 e 59 anni sia più numerosa e quella di età compresa tra 30 e 34 anni rappresenta la percentuale minore; per le femmine i dati mostrano le prime due fasce di età più numerose rispetto a quelle dei maschi confermando che la popolazione femminile medica è in aumento. Inoltre tra i medici di famiglia si registra una percentuale pari al 33 % delle donne e 64% tra i pediatri di libera scelta.
Per la medicina specialistica ambulatoriale si annoverano 9.411 medici convenzionati (Sumaisti) di cui oltre il 10% per l’odontoiatria Per i Sumaisti si registra al Nord una percentuale pari al 33% rispetto al numero complessivo, al Centro pari al 25,3%, al Sud pari al 34,5% e al 7,2% nelle Isole.
Per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta le percentuali si attestano ad oltre il 42% al Nord, 20% al Centro, l3% al Sud e 24% nelle Isole.
PERSONALE AREA INFERMIERISTICA: il personale infermieristico delle ASL, delle aziende Ospedaliere ed Universitarie, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAV ammonta a 276.716 unità di cui di 259.713 infermieri, 6.707 infermieri pediatrici e 10.296 ostetriche.
L’età media è pari a 44,6 anni con un’anzianità media di servizio di 17 anni. Il rapporto rispetto ai residenti è di 4,39 per mille che sale al 4,69 se consideriamo anche gli ospedali equiparati al pubblico; la media nazionale del rapporto tra il personale infermieristico e quello medico è pari a 2,41.
PERSONALE AREA DELLA RIABILITAZIONE: il personale addetto alla riabilitazione delle ASL, delle aziende Ospedaliere ed Universitarie, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, delle ARES ed ESTAV pari a 20.471 unità è composto per circa il 68% da fisioterapisti, 18,5% da educatori professionali e 12% da logopedisti.
L’età media è pari a 46,8 anni con anzianità di servizio di 16,9 anni.
Il rapporto tra personale dell’area di riabilitazione e popolazione residente è 0,32; con riferimento anche all’equiparato pubblico è pari a 0,35 per mille abitanti.
PERSONALE AREA TECNICA E DELLA PREVENZIONE: l’area tecnica sanitaria e della prevenzione è costituita dall’area assistenziale, dall’area diagnostica e dall’area della prevenzione. Il personale dell’area diagnostica costituito in maggior numero da tecnici di laboratorio e di radiologia medica ammonta a 34.730 unità, quello dell’area assistenziale ammonta a 2.011 unità e quello dell’area della prevenzione ammonta a 11.238 unità con il 69% di tecnici della prevenzione. L’età media è di 46,2 anni e l’anzianità di servizio pari a 17,3 anni di servizio. Il rapporto tra tale personale e la popolazione residente oscilla tra 0,58 e 0,63 per mille abitanti a seconda che ci si riferisca o meno anche alle strutture equiparate al pubblico.
PERSONALE AREA VIGILANZA ED ISPEZIONE: il personale addetto alla vigilanza e all’ispezione appartiene al ruolo sanitario e ammonta a 10.269 unità. Ha un’età media di 49,2 anni e un rapporto pari a 0,18 ogni 1.000 abitanti.
Milvio Scafa (Segretario Regionale ANED-Puglia)
Attualità
“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival
Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca
La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.
Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).
Protagonisti della vicenda sono: Dominique Sanda, Celeste Casciaro, Ninni Bruschetta, Ignazio Oliva, Karolina Porcari, Johanna Orsini, Francesca Ziggiotti, Dora Sztarenki, Josef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.
Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.
Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.
In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.
L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.
Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.
Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.
“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Questo non è amore
Progetto strategico della Polizia di Stato per sostenere le vittime e sensibilizzare la società, promuovendo una cultura basata sul genere. Michelle Hunziker testimonial della campagna di sensiziolizzazione
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine.
Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.
Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
L’iniziativa “…questo non è amore” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.
Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza.
Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.
Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.
Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure di quest’anno ha ricordato che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».
Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo ha affermato: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».
Per questo motivo, “…questo non è amore” rappresenta un progetto strategico che mira a sostenere le vittime e alla sensibilizzazione della società, promuovendo una cultura basata sul genere.
L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus.
Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.
In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce a interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.
Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione.
Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria
Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.
Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.
Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.
Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.
L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.
«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»
L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.
Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.
Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.
Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.
La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.
«“Ruote nella Storia” è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».
- L’Alfa Romeo Giulia tra i muretti a secco
- La chiesa di San Domenico fa da sfondo a Ruote nella Storia
- Un momento della manifestazione svoltasi a Tricase
La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.
I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico
Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.
L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.
Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.
Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.
La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.
Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.
Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.
- La Balilla
- L’Aurelia
-
Cronaca2 settimane faScontro frontale sulla SS275, morta una donna
-
Cronaca3 giorni faColpo alla criminalità organizzata: 22 arresti
-
Cronaca3 giorni faTricase: sequestrata villa con piscina
-
Cronaca2 settimane faTricase, ennesimo colpo al distributore automatico
-
Attualità1 settimana faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca2 settimane faRitrovata a Morciano l’auto rubata al sindaco di Tricase
-
Casarano5 giorni faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Attualità1 settimana fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”







