Attualità
“Kaleosolar Festival” a Lecce
Sabato 7 maggio in Piazza Sant’Oronzo. Laboratori dei giochi solari, Spettacolo Teatrale “Il Gioco dell’Oca Verde”, Premiazione I Concorso di disegno ambientale
Sabato 7 maggio in Piazza Sant’Oronzo. Laboratori dei giochi solari, Spettacolo Teatrale “Il Gioco dell’Oca Verde”, Premiazione I Concorso di disegno ambientale, Evy Arnesano in concerto. Il tema dell’energia e del suo consumo consapevole ha assunto ormai un valore fondamentale nella nostra società. Le generazioni future devono essere messe a conoscenza degli enormi rischi per la sopravvivenza del genere umano derivanti dalle emissioni inquinanti proprie dei combustibili fossili. Kaleos Energie Rinnovabili in collaborazione con la Cooperativa Sociale Life Project ha in programma di realizzare il 7 maggio, a Lecce, in Piazza Sant’ Oronzo, il “KALEOSOLAR FESTIVAL”, iniziativa sociale dedicata all’educazione ambientale, con il patrocinio del Comune di Lecce, della Provincia di Lecce, della Regione Puglia (Assessorato allo Sviluppo Economico) e dell’APT di Lecce. La manifestazione è stata organizzata a misura dei “più piccoli” con l’ obiettivo di far vivere ai bambini un’esperienza ludica unica, che li avvicini e li abitui sin dalla tenera età a confrontarsi con il tema delle energie rinnovabili e del consumo responsabile. I promotori, infatti, ritengono fondamentale, diffondere la consapevolezza e l’importanza del rispetto dell’ambiente, informare e sensibilizzare sulla presenza di risorse energetiche rinnovabili e sui loro possibili usi. Offrire divertimento e intrattenimento, lanciando un messaggio intelligente sul tema dell’eco-sostenibilità. Nel corso della giornata verranno proposte le seguenti attività: Laboratori sui giochi solari: i circa 800 bambini presenti delle scuole di tutta la provincia di Lecce avranno la possibilità di giocare, di fare attività manuali, di sperimentare ed “imparare” attraverso la progettazione e realizzazione di piccoli impianti solari. Spettacolo Teatrale “Il Gioco Dell’Oca Verde”: la piazza si trasformerà in un enorme tavolo da gioco, con macro-tessere e dadi giganti, in cui i bambini e i ragazzi diventeranno delle vere e proprie pedine viventi lungo un percorso dedicato all’eco-sostenibilità. Lo scopo di questo gioco interattivo, ideato e curato dalla Compagnia Teatrale “IN TEATRO” di Ancona, è divertirsi acquisendo una conoscenza ecologica, discutendo su temi quali le energie rinnovabili, la salvaguardia dell’ambiente e la raccolta differenziata. E’ una prova di apprendimento e sperimentazione sul funzionamento delle energie alternative. Premiazione del Concorso di Disegno Ambientale: “La mia casa, la mia scuola e la mia città: com’é adesso, come vorrei che fosse domani”. L’iniziativa è stata promossa nei mesi precedenti e ha riscosso grande successo tra le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia di Lecce. I partecipanti hanno immaginato di muoversi nei luoghi in cui vivono e hanno meditato sui cambiamenti necessari per renderli maggiormente sostenibili. Verrà allestita all’interno dell’area del Festival un’esposizione dei disegni realizzati. Il vincitore, scelto da una commissione tecnica, avrà in regalo un impianto solare termico (in grado di fornire acqua calda ad un’abitazione attraverso un modulo fotovoltaico), un gioco solare verrà dato al secondo e al terzo classificato. Un Diploma Ambientale verrà, invece, consegnato a tutti i concorrenti. Il festival si concluderà con il Concerto di Evy Arnesano, famosa cantautrice salentina impegnata nel sociale che offrirà al pubblico il suo repertorio di brani inediti tratti dal suo ultimo CD “Tipa Ideale” che spaziano dall’elettronica alla bossanova, dal reggae sintetico e al jazz fino al pop tradizionale, il tutto in una cornice di lounge, swing e beat-pop melodico anni ’60. Kaleos e Life Project ringraziano Evy Arnesano per l’entusiasmo con cui ha aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione la sua arte a sostegno di una tematica sociale così importante.
Appuntamenti
Il Salento al centro del benessere sessuale accessibile
“Piacere per Tutti Day”: per il terzo anno consecutivo Lecce torna capitale italiana del benessere sessuale e affettivo accessibile grazie all’evento ideato e promosso da Piacere per Tutti ODV. Sabato 22 verrà anche presentato il nuovo calendario fotografico “Corpi Liberi – Sensualità senza barriere”, firmato dalla fotografa Veronica Leo e che racconta il desiderio, la bellezza e la profondità emotiva dei corpi con disabilità
Lecce torna ad essere, per il terzo anno consecutivo, la capitale italiana del benessere sessuale e affettivo accessibile grazie al “Piacere per Tutti Day”, l’evento ideato e promosso da Piacere per Tutti ODV con l’obiettivo di abbattere barriere culturali e materiali che ancora oggi impediscono a molte persone con disabilità di vivere la propria affettività e sessualità in modo libero, dignitoso e completo.
L’appuntamento è per sabato 22 novembre all’Hotel Leone di Messapia, con una giornata dedicata all’inclusione, alla relazione, all’educazione affettiva, alla creatività, alla corporeità e alla libertà espressiva.
Anche quest’anno verranno donati massaggi olistici accessibili, offerti gratuitamente per favorire momenti di benessere sensoriale e cura personale.
Durante la serata sarà inoltre presentato il nuovo calendario fotografico “Corpi Liberi – Sensualità senza barriere”, firmato dalla fotografa Veronica Leo, un progetto che racconta il desiderio, la bellezza e la profondità emotiva dei corpi con disabilità.
«Ha mai immaginato la tua vita senza una storia d’amore, senza mai ricevere una carezza, un abbraccio, un gesto di piacere condiviso? Probabilmente no. Perché per ciascuno di noi l’amore, l’intimità e la tenerezza sono parti fondamentali dell’esistenza», dichiara Serena Grasso, presidentessa di Piacere per Tutti ODV, «eppure, per moltissime persone con disabilità, tutto questo rischia di non accadere mai. Non per mancanza di desiderio o capacità di amare, ma perché barriere culturali, ostacoli pratici e assenza di servizi accessibili impediscono loro di vivere la propria affettività e sessualità in modo pieno e libero. Proprio per contrastare tutto questo, nel 2023 è nato il “Piacere per Tutti Day”».
«In questa edizione», conclude Serena, «presenteremo anche il calendario “Corpi Liberi – Sensualità senza barriere”, un progetto fotografico nato per affermare che anche i corpi con disabilità desiderano, amano e seducono».
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Attualità
Alessano-Specchia: fronte comune a scuola contro il bullismo
Questa mattina l’incontro, nei due plessi, con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase
Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Alessano e Specchia che oggi hanno incontrato l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase, in un incontro sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo.
Un momento di dialogo autentico, che ha contribuito a sviluppare consapevolezza e responsabilità tra le giovani generazioni, grazie anche al prezioso intervento della psicologa Marinella Martella, che ha offerto spunti concreti per riconoscere e contrastare questi fenomeni.

A impreziosire l’iniziativa, la presenza dei Sindaci dei rispettivi Comuni, segno tangibile di un’attenzione condivisa e di una comunità che sceglie di fare rete per proteggere e sostenere i propri ragazzi e le proprie ragazze.
Approfondimenti
Pompeo Maritati, “Quando i numeri si innamorano (e io ci casco)”
Oggi che sono in pensione, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo, ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”…
L’idea di questo libro nasce in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe il meno romantico del mondo: una sala corsi di una grande banca italiana, illuminata da neon impietosi, con pile di dispense, calcolatrici scientifiche e tazzine di caffè che avevano visto giorni migliori.
Era verso la fine degli anni 90, e io, in giacca e cravatta, stavo tenendo un corso di matematica finanziaria a un gruppo di operatori bancari. L’argomento del giorno? Il calcolo delle rate di mutuo con il sistema cosiddetto “alla francese”.
Un nome che evoca baguette, bistrot e chanson d’amour, ma che in realtà nasconde una formula che farebbe piangere anche un ingegnere.
Eravamo immersi in coefficienti, tassi d’interesse, progressioni geometriche e quel misterioso “ammortamento” che, più che un piano di rimborso, sembrava una lenta agonia numerica. E proprio mentre stavo spiegando la logica dietro la distribuzione degli interessi nel tempo, uno degli uditori – un tipo sveglio, con l’aria di chi aveva già capito tutto, ma voleva vedere se anche io lo avevo capito se ne uscì con una frase che mi colpì come una freccia di Cupido: “È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”
Silenzio. Sorrisi. Qualche risatina. Io, ovviamente, feci il classico gesto da docente navigato: annuii con un mezzo sorriso, come a dire “bella battuta, ma torniamo seri”. E così fu. Riprendemmo la lezione, tornai a parlare di rate, di formule, di Excel. Ma quella sera, solo in albergo, mentre il minibar mi offriva una bottiglietta d’acqua a prezzo da champagne e la TV trasmetteva repliche di quiz dimenticati, quella frase tornò a bussare alla mia mente.
“È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”
Ma certo! Perché no? Perché non pensare che dietro le formule ci siano storie? Storie di attrazione, di repulsione, di corteggiamenti matematici, di triangoli amorosi (non solo geometrici), di numeri che si cercano, si sfuggono, si fondono. Un’idea folle, certo.
Accostare l’innamoramento, quel sentimento poetico, irrazionale, profondo, all’aridità dei numeri, che per definizione sono freddi, impersonali, astratti. Ma forse proprio per questo l’idea mi sembrava irresistibile.
Così iniziai a scrivere. A spizzichi e bocconi, tra una riunione e una trasferta, tra un bilancio e un report. Annotavo storielle, dialoghi, immagini. Immaginavo lo Zero e l’Uno in crisi di coppia, il Due che cerca equilibrio, il Pi greco che seduce tutti ma non si concede a nessuno. Poi, come spesso accade, la vita prese il sopravvento.
Gli impegni si moltiplicarono, le cartelle si accumularono, e quei fogli finirono in fondo a un cassetto. Lì rimasero, silenziosi, per anni. Fino a oggi.
Oggi che sono in pensione, e che ho tempo per ascoltare le idee che bussano piano, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo. Ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”
E così è nato questo libro. Un libro che non pretende di insegnare matematica, ma di farla sorridere. Un libro che non vuole dimostrare teoremi, ma raccontare storie. Un libro che, se tutto va bene, vi farà guardare i numeri con occhi nuovi.
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