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Attualità

Calcio: l’Under 21 va a nozze a Casarano

L’Italia di Ciro Ferrara ha battuto i pari età dell’Ungheria 2-0 in un incontro del gruppo 7, valido per le qualificazioni ai campionati europei di categoria. Tanto entusiasmo nel catino del “Capozza”.

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Grande festa a Casarano


E sono cinque. A Casarano, in un stadio esaurito e colorato di azzurro, l’Italia U21 di Ciro Ferrara ottiene il ‘pokerissimo’, conquista in beata moltitudine la leadership del girone di qualificazione ed ottiene virtualmente il lasciapassare per l’Europeo del 2013. Bastano solo una magia di Gabbiadini (migliore in campo) nel primo tempo ed una rete di Paloschi (appena un minuto dopo il suo ingresso) nella ripresa per risolvere la pratica Ungheria, che anche questa sera ha dimostrato di essere la cenerentola del girone. Cinque vittorie su 5 gare e 15 punti in saccoccia per Ciro Ferrara e i suoi uomini, che gestiscono in tutta tranquillità una gara dimostratasi abbastanza agevole e facile, nonostante le preoccupazioni palesate da Ferrara alla vigilia. Ora non resta da aspettare la doppia sfida con l’Irlanda per conquistare l’aritmetica di una qualificazione ormai quasi raggiunta.


Si parte e gli azzurrini, alla ricerca del quinto successo consecutivo, dettano da subito i ritmi del gioco. Prima Destro (10′) su assist di Ragusa impegna il portiere ungherese, poi Capuano (11′) gira di testa anche se è un’azione viziata da offside. Basta assistere ai primi quindici minuti di gara per capire quale sarà il copione dell’incontro. E in effetti a forza di pressare l’Italia trova il meritato vantaggio. Corre il 20′ ed un improvviso lampo segna il vantaggio azzurro. Tocco di testa di Destro a centrocampo e Gabbiadini si inserisce e in velocità, brucia tutta la difesa dell’Ungheria e batte in uscita Gulacsi: davvero impressionante la velocità del giocatore atalantino. Il vantaggio corrobora ulteriormente le giocate degli uomini di Ferrara, che sembrano gestire a loro piacimento la partita; gli ungheresi sono in palese affanno a trovare una trama di gioco, grazie anche ad un’attenta retroguardia azzurra. In una delle poche occasioni (34′), su un corner, Beliczky si inserisce sul secondo palo ma Crescenzi se la cava. Il primo tempo è tutto qui, illuminato dal lampo di Gabbiadini per una gara sin qui abbastanza facile per gli ‘azzurrini’ che si limitano ad attendere i magiari nella propria metà campo senza, però, incidere in maniera profonda in attacco. Si ricomincia e l’Ungheria parte con un piglio diverso, complice anche un’Italia un po’ ‘molliccia’ a metà campo.

I magiari macinano gioco per poi scontrarsi con una retroguardia azzurra quasi impenetrabile, che conferma di essere la migliore del proprio girone di qualificazione. Ma al 12′ sembra materializzarsi il raddoppio azzurro. A ruoli invertiti rispetto al gol del vantaggio, Gabbiadini lancia Destro che corre sul filo dell’offside in beata solitudine verso Gulacsi: ma non trova di meglio che sparare alto sulla traversa.


I due tecnici cercano di cambiare l’inerzia della gara cercando nuova linfa dalla panchina. Ferrara cerca di cambiare l’inerzia di una gara che sembra quasi addormentarsi e getta nella mischia Paloschi (33′) al posto di Destro. Il cambio da immediatamente i suoi frutti. Fuga sulla fascia di un eccellente Florenzi che va velocissimo sul fondo e di esterno mette in area: Paloschi, in agguato a centro area, insacca per il raddoppio azzurro (34′). Da qui e sino alla fine è soltanto Italia: la fase finale in Israele è ormai ad un passo.


Attualità

Alessano-Specchia: fronte comune a scuola contro il bullismo

Questa mattina l’incontro, nei due plessi, con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase

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Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Alessano e Specchia che oggi hanno incontrato l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase, in un incontro sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo.

Un momento di dialogo autentico, che ha contribuito a sviluppare consapevolezza e responsabilità tra le giovani generazioni, grazie anche al prezioso intervento della psicologa Marinella Martella, che ha offerto spunti concreti per riconoscere e contrastare questi fenomeni.


A impreziosire l’iniziativa, la presenza dei Sindaci dei rispettivi Comuni, segno tangibile di un’attenzione condivisa e di una comunità che sceglie di fare rete per proteggere e sostenere i propri ragazzi e le proprie ragazze.

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Approfondimenti

Pompeo Maritati, “Quando i numeri si innamorano (e io ci casco)”

Oggi che sono in pensione, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo, ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”…

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L’idea di questo libro nasce in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe il meno romantico del mondo: una sala corsi di una grande banca italiana, illuminata da neon impietosi, con pile di dispense, calcolatrici scientifiche e tazzine di caffè che avevano visto giorni migliori.

Era verso la fine degli anni 90, e io, in giacca e cravatta, stavo tenendo un corso di matematica finanziaria a un gruppo di operatori bancari. L’argomento del giorno? Il calcolo delle rate di mutuo con il sistema cosiddetto “alla francese”.

Un nome che evoca baguette, bistrot e chanson d’amour, ma che in realtà nasconde una formula che farebbe piangere anche un ingegnere.

Eravamo immersi in coefficienti, tassi d’interesse, progressioni geometriche e quel misterioso “ammortamento” che, più che un piano di rimborso, sembrava una lenta agonia numerica. E proprio mentre stavo spiegando la logica dietro la distribuzione degli interessi nel tempo, uno degli uditori – un tipo sveglio, con l’aria di chi aveva già capito tutto, ma voleva vedere se anche io lo avevo capito se ne uscì con una frase che mi colpì come una freccia di Cupido: “È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Silenzio. Sorrisi. Qualche risatina. Io, ovviamente, feci il classico gesto da docente navigato: annuii con un mezzo sorriso, come a dire “bella battuta, ma torniamo seri”. E così fu. Riprendemmo la lezione, tornai a parlare di rate, di formule, di Excel. Ma quella sera, solo in albergo, mentre il minibar mi offriva una bottiglietta d’acqua a prezzo da champagne e la TV trasmetteva repliche di quiz dimenticati, quella frase tornò a bussare alla mia mente.

“È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Ma certo! Perché no? Perché non pensare che dietro le formule ci siano storie? Storie di attrazione, di repulsione, di corteggiamenti matematici, di triangoli amorosi (non solo geometrici), di numeri che si cercano, si sfuggono, si fondono. Un’idea folle, certo.

Accostare l’innamoramento, quel sentimento poetico, irrazionale, profondo, all’aridità dei numeri, che per definizione sono freddi, impersonali, astratti. Ma forse proprio per questo l’idea mi sembrava irresistibile.

Così iniziai a scrivere. A spizzichi e bocconi, tra una riunione e una trasferta, tra un bilancio e un report. Annotavo storielle, dialoghi, immagini. Immaginavo lo Zero e l’Uno in crisi di coppia, il Due che cerca equilibrio, il Pi greco che seduce tutti ma non si concede a nessuno. Poi, come spesso accade, la vita prese il sopravvento.

Gli impegni si moltiplicarono, le cartelle si accumularono, e quei fogli finirono in fondo a un cassetto. Lì rimasero, silenziosi, per anni. Fino a oggi.

Oggi che sono in pensione, e che ho tempo per ascoltare le idee che bussano piano, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo. Ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”

E così è nato questo libro. Un libro che non pretende di insegnare matematica, ma di farla sorridere. Un libro che non vuole dimostrare teoremi, ma raccontare storie. Un libro che, se tutto va bene, vi farà guardare i numeri con occhi nuovi.

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Attualità

Equo-solidale: a Marittima un mese di degustazioni

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La Bottega Equo-Solidale Marittima inaugura un ciclo di degustazioni gratuite per promuovere il commercio equo e solidale

La Bottega Equo-Solidale di Marittima presenta “Degustazione in Bottega”, un calendario di appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti del commercio equo-solidale, pensato per offrire alla comunità un’esperienza conviviale, rilassante e attenta al benessere globale.

Le degustazioni, completamente gratuite, si svolgeranno presso la sede della Bottega, in via Conciliazione 11 (Marittima, alle spalle della chiesa madre), dalle 17:00 alle 20:30, in un’atmosfera curata con luci soffuse, candele e musica soft.

Il programma prevede quattro incontri tematici:

– 7 dicembre – Tè, infusi e frollini

– 14 dicembre – Cioccolata di Modica

– 28 dicembre – Tè, caffè d’orzo e frollini

– 3 gennaio – Cioccolata calda e frollini

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino prodotti di qualità provenienti da filiere etiche, che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai produttori e rispettano l’ambiente. Un’occasione per scoprire nuovi sapori, sostenere il commercio equo e vivere momenti di incontro all’interno della comunità.

Per informazioni: 338 7768095
Instagram: @bottega_equosolidale_marittima

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