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Attualità

Casarano: i partiti contro D’Onofrio

Onestamente un po’ ce l’aspettavamo: il virgolettato del Prefetto Giovanni D’Onofrio (a Casarano in veste di Commissario), nel precedente articolo su “il Gallo” (23/29 luglio 2011),

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Onestamente un po’ ce l’aspettavamo: il virgolettato del Prefetto Giovanni D’Onofrio (a Casarano in veste di Commissario), nel precedente articolo su “il Gallo” (23/29 luglio 2011), nel quale senza mezzi termini rimproverava alle rappresentanze politiche di non essere vicine alle esigenze dei cittadini, ha sollevato il polverone di commenti e di distinguo fra le forze politiche medesime, facendo un po’ sbiadire quell’aureola di “santità amministrativa” che sino ad ora aveva caratterizzato questo esperto Commissario Prefettizio, mandato a Casarano a reggerne le sorti sino alle prossime elezioni. I primi ad agitarsi ed i più determinati sono stati i rappresentanti del PdL, che hanno subito chiesto di esser ricevuti dallo stesso Commissario per chiarire le posizioni e che, tramite il proprio coordinatore, Vincenzo Venneri, hanno fatto sapere che “per essere incolpati di disinteresse bisogna essere venuti meno ad un interessamento da parte di qualcuno: il Prefetto D’Onofrio non ci ha mai fatto partecipe del suo operato e di conseguenza delle iniziative via via prese e quindi, apprendendo i fatti dalla stampa (“di conseguenza a cose ampiamente già accadute”) è impossibile esser maggiormente presenti”. Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda la posizione del PD, che con Gabriele Caputo ha fatto sapere che “in questo periodo di commissariamento le posizioni dei partiti non possono che essere quelle di osservatori discreti, visto che non vi è un rapporto paritetico fra le parti. E poi comunque, a parte i colloqui sugli argomenti importanti come Area Vasta ed altri, il dott. D’Onofrio non è solito farci partecipe delle sue iniziative”. Ha rispedito al mittente tutte le accuse l’ex vice sindaco Marcello Torsello:Ho incontrato il Commissario per ben cinque volte, parlando di lavori pubblici da cantierizzare, per affrontare il problema di “Area Vasta”, insieme a Claudio Casciaro per sollecitare la presentazione della candidatura alla Regione per il 2° lotto dei lavori di ristrutturazione del centro storico ed anche, a Bilancio di previsione approvato, per l’acquisto dei vaucer per i cantieri di lavoro per i disoccupati (“da sempre una mia priorità”) e per avviare il bando per il centro di prima accoglienza e mensa per gli indigenti. Non penso proprio, quindi, di esser così lontano dalle necessità della gente”. Invece Francesca Fersino, coordinatrice dell’Associazione Liber@città, non si è sentito minimamente chiamata in causa dalle “accuse” del commissario D’Onofrio: “Sono più che sicura che nel dire quella frase, il dott. D’Onofrio non avesse certamente in mente noi; abbiamo avuto pochi incontri ma in tutti il dialogo è sempre stato molto costruttivo e soprattutto dedicato proprio alle varie necessità della gente. Probabilmente l’ispirazione di dire quel che ha detto l’avrà avuta quando, con altri, ha trattato argomenti delicati come Area Vasta o altri si simile interesse”. Decisamente fuori dal coro, infine, la posizione dell’UdC: “Da tempo stiamo lavorando con Associazioni e con imprenditori a progetti seri che veramente poco hanno a che vedere con il vecchio e stantio modo di fare politica”, ha detto Alberto Chiriacò, segretario casaranese del partito di Casini, “e di queste cose abbiamo deciso di non darne ancora notizia per non alimentare il clima di campagna elettorale che già regna a Casarano. In tutta onestà, le parole del Commissario non mi preoccupano perché, insieme ai miei collaboratori, sappiamo quel che di concreto stiamo facendo”. Alla fine dei conti, l’unica cosa certa è che l’idillio “a prescindere” che c’era fra i partiti ed il Commissario D’Onofrio sembra essersi quantomeno incrinato. Per il resto, sembra di stare sulla più classica delle sedie a dondolo: ci si muove in continuazione ma… non si avanza mai di un passo.


Antonio Memmi

Attualità

Alessano-Specchia: fronte comune a scuola contro il bullismo

Questa mattina l’incontro, nei due plessi, con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase

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Coinvolgimento e partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse del Comprensivo di Alessano e Specchia che oggi hanno incontrato l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione Tricase, in un incontro sul delicato tema del bullismo e cyberbullismo.

Un momento di dialogo autentico, che ha contribuito a sviluppare consapevolezza e responsabilità tra le giovani generazioni, grazie anche al prezioso intervento della psicologa Marinella Martella, che ha offerto spunti concreti per riconoscere e contrastare questi fenomeni.


A impreziosire l’iniziativa, la presenza dei Sindaci dei rispettivi Comuni, segno tangibile di un’attenzione condivisa e di una comunità che sceglie di fare rete per proteggere e sostenere i propri ragazzi e le proprie ragazze.

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Approfondimenti

Pompeo Maritati, “Quando i numeri si innamorano (e io ci casco)”

Oggi che sono in pensione, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo, ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”…

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L’idea di questo libro nasce in un luogo che, a prima vista, sembrerebbe il meno romantico del mondo: una sala corsi di una grande banca italiana, illuminata da neon impietosi, con pile di dispense, calcolatrici scientifiche e tazzine di caffè che avevano visto giorni migliori.

Era verso la fine degli anni 90, e io, in giacca e cravatta, stavo tenendo un corso di matematica finanziaria a un gruppo di operatori bancari. L’argomento del giorno? Il calcolo delle rate di mutuo con il sistema cosiddetto “alla francese”.

Un nome che evoca baguette, bistrot e chanson d’amour, ma che in realtà nasconde una formula che farebbe piangere anche un ingegnere.

Eravamo immersi in coefficienti, tassi d’interesse, progressioni geometriche e quel misterioso “ammortamento” che, più che un piano di rimborso, sembrava una lenta agonia numerica. E proprio mentre stavo spiegando la logica dietro la distribuzione degli interessi nel tempo, uno degli uditori – un tipo sveglio, con l’aria di chi aveva già capito tutto, ma voleva vedere se anche io lo avevo capito se ne uscì con una frase che mi colpì come una freccia di Cupido: “È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Silenzio. Sorrisi. Qualche risatina. Io, ovviamente, feci il classico gesto da docente navigato: annuii con un mezzo sorriso, come a dire “bella battuta, ma torniamo seri”. E così fu. Riprendemmo la lezione, tornai a parlare di rate, di formule, di Excel. Ma quella sera, solo in albergo, mentre il minibar mi offriva una bottiglietta d’acqua a prezzo da champagne e la TV trasmetteva repliche di quiz dimenticati, quella frase tornò a bussare alla mia mente.

“È come se alcuni numeri si fossero innamorati.”

Ma certo! Perché no? Perché non pensare che dietro le formule ci siano storie? Storie di attrazione, di repulsione, di corteggiamenti matematici, di triangoli amorosi (non solo geometrici), di numeri che si cercano, si sfuggono, si fondono. Un’idea folle, certo.

Accostare l’innamoramento, quel sentimento poetico, irrazionale, profondo, all’aridità dei numeri, che per definizione sono freddi, impersonali, astratti. Ma forse proprio per questo l’idea mi sembrava irresistibile.

Così iniziai a scrivere. A spizzichi e bocconi, tra una riunione e una trasferta, tra un bilancio e un report. Annotavo storielle, dialoghi, immagini. Immaginavo lo Zero e l’Uno in crisi di coppia, il Due che cerca equilibrio, il Pi greco che seduce tutti ma non si concede a nessuno. Poi, come spesso accade, la vita prese il sopravvento.

Gli impegni si moltiplicarono, le cartelle si accumularono, e quei fogli finirono in fondo a un cassetto. Lì rimasero, silenziosi, per anni. Fino a oggi.

Oggi che sono in pensione, e che ho tempo per ascoltare le idee che bussano piano, che posso permettermi di scrivere senza Excel aperto in sottofondo. Ho ritrovato quei fogli, li ho riletti, e mi sono detto: “Perché non completarlo? Perché non dare voce a quei numeri innamorati?”

E così è nato questo libro. Un libro che non pretende di insegnare matematica, ma di farla sorridere. Un libro che non vuole dimostrare teoremi, ma raccontare storie. Un libro che, se tutto va bene, vi farà guardare i numeri con occhi nuovi.

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Attualità

Equo-solidale: a Marittima un mese di degustazioni

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La Bottega Equo-Solidale Marittima inaugura un ciclo di degustazioni gratuite per promuovere il commercio equo e solidale

La Bottega Equo-Solidale di Marittima presenta “Degustazione in Bottega”, un calendario di appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti del commercio equo-solidale, pensato per offrire alla comunità un’esperienza conviviale, rilassante e attenta al benessere globale.

Le degustazioni, completamente gratuite, si svolgeranno presso la sede della Bottega, in via Conciliazione 11 (Marittima, alle spalle della chiesa madre), dalle 17:00 alle 20:30, in un’atmosfera curata con luci soffuse, candele e musica soft.

Il programma prevede quattro incontri tematici:

– 7 dicembre – Tè, infusi e frollini

– 14 dicembre – Cioccolata di Modica

– 28 dicembre – Tè, caffè d’orzo e frollini

– 3 gennaio – Cioccolata calda e frollini

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino prodotti di qualità provenienti da filiere etiche, che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai produttori e rispettano l’ambiente. Un’occasione per scoprire nuovi sapori, sostenere il commercio equo e vivere momenti di incontro all’interno della comunità.

Per informazioni: 338 7768095
Instagram: @bottega_equosolidale_marittima

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