Attualità
Esenzione ticket sanitario: regole cambiate dal 1° maggio 2011. Canone Rai: non tutti devono pagarlo. Bonus per l’acqua
Un decreto del ministero dell’Economia del 2009 ha stabilito che dal 1° maggio di quest’anno le autocertificazioni sul reddito utili ai fini dell’esenzione dal pagamento
Un decreto del ministero dell’Economia del 2009 ha stabilito che dal 1° maggio di quest’anno le autocertificazioni sul reddito utili ai fini dell’esenzione dal pagamento del ticket previsto per le prestazioni specialistiche, non saranno più valide se non saranno verificate dai medici di famiglia. Il nuovo sistema nasce con l’intento di combattere l’evasione dei ticket sanitari, poiché si stima che ogni anno circa 1 miliardo di euro sarebbe sottratto dalle casse del Servizio Sanitario Nazionale, proprio grazie ad una percentuale altissima, ben il 40% di pazienti che usufruiscono dell’esenzione senza possederne i requisiti. Chiaramente i medici di base si sono ribellati a questa nuova regola ritenendo che le verifiche dovrebbero essere effettuati dalle Asl di competenza. Come è noto, invece, per i ticket sui farmaci la competenza è delle Regioni le quali, in virtù dello stato dei propri bilanci in relazione all’andamento della spesa farmaceutica hanno la facoltà di stabilire un ticket sui farmaci di fascia A, così come hanno già fatto alcune Regioni che hanno autonomamente individuato le categorie di soggetti esenti dal ticket sui farmaci. Relativamente ai criteri ed ai soggetti che hanno diritto alla esenzione del pagamento dal ticket, secondo Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” è opportuno riportare una breve sintesi dei requisiti. Innanzitutto è molto importante verificare alcune e ben determinate condizioni personali (età minore dei 6 anni o maggiore dei 65) o sociali (stato di disoccupazione, titolarità di una pensione la minimo o sociale) che attribuiscono il diritto in relazione al livello minimo di reddito del nucleo familiare stabilito dalla normativa in vigore. Per ovvietà il reddito del nucleo familiare è costituito dalla sommatoria dei redditi complessivi prodotti da ogni singolo componente la famiglia. Per reddito “complessivo” si intende il reddito riportato nella dichiarazione dei redditi, al lordo degli oneri deducibili: reddito certificato mediante il modello CUD: Parte B, punto 1 del Cud; reddito dichiarato nel modello 730: rigo 6 del modello 730; reddito dichiarato nel modello Unico persone fisiche: rigo RN1. Il nucleo familiare è costituito dall’ interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari fiscalmente a carico. Non rileva a tal uopo la condizione o meno di convivenza tra i vari componenti. Il limite del reddito è stabilito, come detto dalla legge e può essere aggiornato solo attraverso una modifica legislativa. Per quanto concerne il riconoscimento del diritto all’esenzione, si considera a tali fini “disoccupato” il cittadino che abbia cessato per qualunque motivo (licenziamento, dimissioni, cessazione di un rapporto a tempo determinato) un’attività di lavoro dipendente e sia iscritto all’Ufficio dell’impiego in attesa di nuova occupazione. Non può considerarsi disoccupato il soggetto che non ha mai svolto attività lavorativa, né il soggetto che abbia cessato una attività di lavoro autonoma. Sono considerati “pensionati al minimo” quei soggetti titolari di una pensione minima. La pensione minima viene riconosciuta dall’INPS al pensionato il cui trattamento pensionistico, sulla base del calcolo dei contributi versati, risulti inferiore ad un livello fissato dalla legge, considerato il “minimo vitale” (l’importo mensile, che per il 2009 è di 458,20 euro, varia ogni anno). L’ ISEE è un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia). Esso, tranne che in alcune realtà regionali, non viene preso in considerazione ai fini del riconoscimento del diritto all’esenzione. Come evidenziato, nel corso del 2011 stanno entrando in vigore nelle varie Regioni le nuove modalità di verifica delle esenzioni per reddito. Tra i vari Enti Territoriali nei quali le nuove regole sono applicate, all’atto della prescrizione di prestazioni di specialistica ambulatoriale, il medico prescrittore, su richiesta dell’assistito, verifica il suo diritto all’esenzione per reddito (codici E01, E03, E04) attraverso i dati resi disponibili dal Sistema Tessera Sanitaria e lo comunica all’interessato riportando il codice sulla ricetta o provvedendo in alternativa ad annullare con un segno la casella contrassegnata dalla lettera «N» (non esente) presente sulla ricetta. L’assistito non deve più apporre nessuna firma sulla ricetta. Vi è l’obbligo per l’interessato, relativamente all’esenzione conseguente allo stato di disoccupazione, contraddistinta con codice E02, dell’autocertificazione annuale presso la ASL di appartenenza che rilascia a tal uopo un apposito attestato. Tutti quei soggetti le cui generalità non sono state inserite negli elenchi degli esenti per reddito ma che ritengano di aver diritto all’esenzione, hanno facoltà di richiedere all’Asl di appartenenza un certificato provvisorio di esenzione per reddito, valido per l’anno solare in corso, che l’assistito presenta al medico prescrittore. Ai fini del rilascio del certificato nominativo sono necessari i seguenti documenti: autocertificazione del diritto all’esenzione per reddito con riferimento al reddito complessivo ed al nucleo familiare riferito all’anno precedente a quello di erogazione delle prestazioni; autocertificazione della condizione di percettore di pensione integrata al minimo ovvero di pensione sociale o di assegno sociale ovvero di disoccupato con l’indicazione del Centro per l’ impiego presso il quale risulta registrato, e il contestuale impegno dell’assistito a comunicare tempestivamente la data di cessazione dello stato di disoccupazione, che comporterà la perdita dell’esenzione prevista; dichiarazione della consapevolezza delle conseguenze di carattere penale per il rilascio di false dichiarazioni, nonchè della consapevolezza che l’Azienda sanitaria locale attiverà il successivo controllo della veridicità della dichiarazione resa; copia di un documento di identità in corso di validità. L’assistito può richiedere il certificato nominativo di esenzione per ognuno dei componenti il nucleo familiare di appartenenza avente diritto all’esenzione per reddito. Si ha diritto all’esenzione a tutte le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio ed altre prestazioni specialistiche garantite dal Servizio sanitario nazionale.
Canone Rai: non tutti sono tenuti a pagare
La Finanziaria statale del 2008 – dichiara Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” – ha abolito il pagamento del canone Rai per gli over 75 anni con un reddito non superiore a 516,46 euro per tredici mensilità: una platea di persone più ampia di quello che si potrebbe immaginare ma poca pubblicità è stata data dai media e dagli uffici competenti alla circolare che stabilisce i requisiti per l’esenzione. Di fatto, hanno diritto alla esenzione del pagamento del Canone Rai tutti coloro i quali, avendo compiuto 75 anni di età prima della scadenza del pagamento del canone stesso,vivano da soli o con il coniuge, e abbiamo un reddito complessivo non superiore a € 6713,98. Il documento a cui fare riferimento per ottenere l’esenzione è il CUD dell’anno precedente. – La domanda di esenzione deve riferirsi al canone Rai dell’apparecchio televisivo presente nell’abitazione in cui si ha la residenza “entro il 30.04.2011″ per gli abbonamenti annuali ed “entro il 31.07.2011″ per quelli semestrali. Con allegata copia di documento d’identità e precise indicazioni dell’Abbonamento in essere, deve essere inoltrata a: AGENZIA DELLE ENTRATE – Ufficio Torino 1 S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – 10121 – Torino. – Gli over 75 possono ottenere “entro il 30.04.2011″ anche il rimborso del canone versato nel triennio 2008-2010 (sempre che ci siano gli stessi presupposti), compilando l’apposito modulo messo a disposizione sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. – Per i pensionati che non hanno ancora raggiunto l’età e non abbiano un reddito che superi i 18.000,00 €, il Canone si può pagare anche a rate con una detrazione dalle tasse, in massimo 11 rate. La richiesta va presentata entro il 15/11 dell’anno precedente a quello cui si riferisce il canone Rai all’ente che eroga la pensione. L’ente comunica poi al pensionato l’accettazione della domanda entro il 15 del successivo mese di gennaio. L’addebito avviene come trattenuta sulla pensione, in 11 rate mensili a partire dal mese di gennaio dell’anno a cui si riferisce il canone Rai. E’ facile immaginare che in molti, pur avendone diritto, non hanno fruito materialmente dell’esonero dal canone a causa le lungaggini burocratiche che ledono soprattutto i diritti di tutti quegli anziani con difficoltà motorie e problemi di salute, che trovano oggettive difficoltà negli spostamenti. Pertanto lo Sportello Dei Diritti chiede ai mezzi di informazione di dare un’ampia informazione a tutti gli italiani che sono nelle condizioni di accedere a questo esonero per evitare che i cittadini siano costretti prima a pagare e poi a chiedere un improbabile rimborso.
Bonus acqua
L’Autorità d’Ambito Ottimale Puglia nel regolamento attuativo per le agevolazioni tariffarie per utenze deboli ha deliberato un BONUS corrispondente ad un rimborso annuale pari al valore del prezzo della tariffa base di 55 mc per ogni componente il nucleo famigliare. Pertanto tutti i Titolari di un contratto di un utenza acqua per l’abitazione principale (contratto AQP), hanno tempo, per l’anno in corso, fino al 31 luglio prossimo per poterne beneficiare. I Nuclei Famigliari per poter accedere a questo Bonus per l’utenza della prima casa, sia che abbiano un contratto individuale sia che gli stessi abbiano un contratto intestato al Condominio devono presentare la domanda ed essere in regola con i pagamenti dei canoni, e devono avere un indicatore ISEE di 9.300,00 € che sale ad 11.600,00 con un nucleo famigliare di 4 componenti o se nel nucleo vi è un famigliare che a causa di condizioni mediche, necessiti di un maggior consumo d’acqua superiore del 20% al consumo storico della famiglia. La domanda, deve essere presentata al Comune di residenza direttamente se il contratto è intestato direttamente dal Titolare o dall’Amministratore del Condominio se il contratto è intestato a quest’ultimo. Tutti coloro i quali ritengono di poter richiedere il Bonus Acqua possono rivolgersi alle nostre strutture che sono a disposizione per fornire tutti i chiarimenti necessari, elaborare l’ISEE ed istruire la domanda. (Il Responsabile Provinciale SindacatoSalento, Pinuccio Giuri)
Attualità
Equo-solidale: a Marittima un mese di degustazioni
La Bottega Equo-Solidale Marittima inaugura un ciclo di degustazioni gratuite per promuovere il commercio equo e solidale
La Bottega Equo-Solidale di Marittima presenta “Degustazione in Bottega”, un calendario di appuntamenti dedicati alla scoperta dei prodotti del commercio equo-solidale, pensato per offrire alla comunità un’esperienza conviviale, rilassante e attenta al benessere globale.
Le degustazioni, completamente gratuite, si svolgeranno presso la sede della Bottega, in via Conciliazione 11 (Marittima, alle spalle della chiesa madre), dalle 17:00 alle 20:30, in un’atmosfera curata con luci soffuse, candele e musica soft.
Il programma prevede quattro incontri tematici:
– 7 dicembre – Tè, infusi e frollini
– 14 dicembre – Cioccolata di Modica
– 28 dicembre – Tè, caffè d’orzo e frollini
– 3 gennaio – Cioccolata calda e frollini
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di far conoscere da vicino prodotti di qualità provenienti da filiere etiche, che garantiscono condizioni di lavoro dignitose ai produttori e rispettano l’ambiente. Un’occasione per scoprire nuovi sapori, sostenere il commercio equo e vivere momenti di incontro all’interno della comunità.
Per informazioni: 338 7768095
Instagram: @bottega_equosolidale_marittima
Appuntamenti
Salve, il Centro Antidiscriminazione “L’Amara” si presenta
Saranno presentati a Salve i servizi del Centro antidiscriminazione “L’Amara”, il primo centro di supporto per vittime di discriminazione a causa dell’orientamento sessuale e identità di genere della provincia di Lecce, attivo dal mese di luglio nella sede dello Spazio Sociale Zei, in Corte dei Chiaramonte 2, nel capoluogo salentino.
L’appuntamento è per venerdì 21 novembre, alle 18,30 in piazza della Concordia 27, negli spazi di Arci Cassandra, associazione dell’ATS promotrice del CAD “L’Amara” insieme a Spazio Sociale Zei (capofila) DiVagare, 73100 GAYA, Transparent, LeA- Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra e Arcigay Salento, con il contributo dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).
Interverranno Gaia Barletta, Alessia Bleve, Adriano Sergio, del coordinamento CAD L’Amara e Riccardo Buffelli, presidente Arci Cassandra APS.
L’incontro sarà anche l’occasione per raccontare le attività dei primi quattro mesi di vita dello sportello di accoglienza e primo ascolto che offre supporto e assistenza legale, sanitaria, psicologica, di consulenza e orientamento alle persone LGBTQIA+ e accompagnamento al lavoro.
Oltre ai servizi di base, nella fase iniziale, è stato siglato il protocollo d’intesa con ARPAL e strutturata la formazione per il personale che inizierà sempre venerdì 21 novembre, mentre le attività di formazione per il personale ASL, prevista nell’ambito della legge regionale 25 del 19 luglio 2024 partirà il 2 dicembre.
Sono stati strutturati i protocolli di intervento; è stato attivato il gruppo “peer to peer” chiamato “Piccole rivoluzioni personali” che si riunisce nello spazio della Sala Galante del Convitto Palmieri (nell’ambito dei Patti di collaborazione col Polo Bibliomuseale di Lecce).
Prosegue anche l’attività di costruzione di una rete di collaborazione con realtà del territorio, attive in ambito sociale ed è sempre attivo il confronto con il CAD “Mondi” di Bari e il CAD “Aria” di Foggia per la costruzione di una rete regionale.
MURI DI PAROLE
La presentazione sarà preceduta, dalle 16,30 alle 18,30, sempre nella sede di Arci Cassandra, da “Muri di parole”, una laboratoria, uno spazio-tempo accogliente e non giudicante, guidato dalla pratica transfemminista nel quale un gruppo di persone si confronta in presenza e in maniera orizzontale, costruttiva e creativa su uno o più temi di interesse collettivo attraverso l’utilizzo consapevole delle parole.
È pensata per le persone della comunità lgbtqia+ e rivolta a chiunque voglia scambiare parole, pensieri ed esperienze attorno al tema del lavoro: quello che c’è, quello che manca, quello che vorremmo, quello che sogniamo; uno spazio-tempo sicuro, non giudicante e alla pari in cui potersi confrontare collettivamente e portare la propria testimonianza, diretta o indiretta, di discriminazione legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere negli spazi deputati al lavoro.
La laboratoria, condotta da Gaia Barletta, attivista queer, operaia culturale ed esperta di gender equality e diversity management, rientra nelle attività del progetto Comunità Arcobaleno InFormazione, progetto sostenuto con il bando “Realizziamo il cambiamento con il sud”, promosso da Fondazione Con il Sud e Action Aid Italia, tramite la collaborazione con Fondazione Realizza il cambiamento.
La partecipazione è libera e gratuita, si consiglia di arrivare in orario per poter svolgere al meglio le attività.
IL CENTRO ANTIDISCRIMINAZIONE “L’AMARA”
Il Centro antidiscriminazione “L’Amara” di Lecce, si trova nella sede dello Spazio Sociale Zei in Corte dei Chiaramonte, 2 ed è promosso dall’ATS composta da Spazio Sociale Zei (capofila), DiVagare, 73100 GAYA, Transparent, LeA- Liberamente e Apertamente, Arci Cassandra e Arcigay Salento, con il contributo dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e la collaborazione di altri enti pubblici e privati come Comune di Lecce, ASL Lecce, Cgil, Arpal, Polo Biblio-museale di Lecce, Disus Unisalento, Antigone, Agedo, Mixed – Cad Bari, Arcigay Foggia “Le bigotte”, Open group, Camera a sud, Mediterranea, 34° Fuso, Polis Aperta. I centri antidiscriminazione, istituiti a livello nazionale in seguito alla non approvazione del Ddl Zan, in Puglia sono riconosciuti nel solco della Legge regionale contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo, approvata il 9 luglio 2024, promossa da Donato Metallo.
“L’Amara” è uno sportello di primo ascolto e supporto, non di emergenza, per chiunque subisca esclusioni o violenze legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale aperto dal lunedì al venerdì, in sede, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; in tutti gli altri giorni e orari è attivo via telefono, WhatsApp e Telegram al numero 379/1625246. Ad accogliere e rispondere alle telefonate ci sono le persone del segretariato sociale che applicano i protocolli condivisi con la supervisione del gruppo di coordinamento per rimandare alle figure professionali necessarie: psicologhe, psicoterapeute, avvocate, educatrici, assistenti sociali e mediatrici sociali, esperte per l’accompagnamento e l’inserimento lavorativo.
Uno spazio sicuro che offre un sostegno concreto attraverso servizi gratuiti a cura delle associazioni della ATS i cui membri metteranno a disposizione le esperienze maturate negli anni e le specifiche professionalità. Chi si rivolge al Cad trova supporto psicologico, consulenza legale per casi di discriminazione, accompagnamento al lavoro e orientamento professionale e orientamento ai servizi sociosanitari del territorio.
LA MARA
Non solo servizi: le associazioni promuovono parallelamente attività di sensibilizzazione e prevenzione di comportamenti violenti e discriminatori rivolti all’intera comunità e attività di formazione e informazione per operatori e altri professionisti che interagiscono con persone LGBTQIA+. Sono in programma incontri tra pari con educatrici e psicologhe su diversi temi: relazione, pregiudizio, fiducia, emozioni, socialità; incontri con personale medico e professionalità legate alla sfera intima e sessuale e alla salute riproduttiva, informazione e prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili con particolare attenzione allo stigma e al pregiudizio collegati. Incontri informativi e di ascolto si terranno anche nella Casa circondariale di Lecce, insieme all’associazione partner Antigone.
Il centro antidiscriminazione prende il proprio nome da La Mara, la prima donna transessuale leccese, figura controversa, ma nota in tutto il territorio per la sua storia personale, per la ricchezza accumulata, e anche per tutti gli episodi di discriminazione, bullismo, esclusione che ha subito a causa del suo orientamento sessuale e della sua identità di genere.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Antica tela di San Michele Arcangelo restaurata a Specchia
Grazie alla Fondazione “Banca Popolare Pugliese Giorgio Primiceri” restaurato dipinto del XVII Secolo raffigurante il “guerriero di Dio” e difensore della fede
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Completato il restauro del dipinto raffigurante San Michele Arcangelo risalente al XVII Secolo, di autore ignoto (120 x 150 cm), realizzato con la tecnica di olio su tela.
L’intervento di restauro è stato realizzato da Antonietta Maccagnano, titolare dello Studio ARCADIA – Restauro e Conservazione Opere d’Arte di Porto Cesareo, su incarico del parroco di Specchia, don Antonio Riva.
La tela ritrae San Michele Arcangelo, difensore del popolo ebraico e adottato dalla Chiesa come protettore del cristiano militante, venerato come il “guerriero di Dio” e il difensore della fede.
L’iconografia religiosa ripropone frequentemente l’immagine del Santo nell’atto di trafiggere Satana, qui raffigurato come una figura antropomorfa alata.
Satana giace indifeso e atterrito ai piedi del Santo, glorioso e trionfante, pronto a sferrare il colpo mortale.
San Michele è raffigurato a figura intera al centro della composizione, con indosso una cotta di maglia e armato di spada. La sua figura si staglia su uno sfondo caratterizzato da un paesaggio montano e un cielo denso di nuvole.
Nella parte superiore della tela si trova l’iscrizione: ” Quis ut Deus “, una locuzione latina che significa “Chi è come Dio ?“. È attribuita all’arcangelo Michele ed è il suo motto, pronunciato in battaglia contro Lucifero, che si ribellò contro Dio.
La conservazione ed il restauro di un’opera d’arte hanno avuto come obiettivo la preservazione dell’opera nel suo stato originale e la prevenzione da ulteriori deterioramenti.
Il dipinto e la cornice si presentavano in pessime condizioni, in particolare per la presenza di ridipinture su tutta la superficie pittorica.
L’intervento della restauratrice Maccagnano è stato complesso e accurato, con la finalità di ripristinare il più possibile la sua leggibilità e stabilità, intervenendo sia sul supporto tessile che sulla pellicola pittorica, senza compromettere l’autenticità.
Con questo intervento, la Fondazione riafferma il proprio impegno prioritario nella tutela e valorizzazione dei beni culturali del territorio, contribuendo in modo significativo a preservare la memoria e la bellezza di opere d’arte che sono parte integrante della nostra storia.
La Fondazione “Banca Popolare Pugliese – Giorgio Primiceri” – ETS, ente non profit di natura privata e autonomia, è stata costituita per iniziativa della Banca Popolare Pugliese.
Essa svolge la propria missione operando e sostenendo iniziative nei settori dell’assistenza sociale e sociosanitaria, della beneficenza, dell’istruzione, della promozione e valorizzazione dei beni culturali, della tutela e valorizzazione dell’ambiente, della promozione della cultura e dell’arte, e della ricerca scientifica di particolare interesse sociale.
Tali attività sono volte a rafforzare il tessuto civile e sociale, specialmente nel territorio pugliese di riferimento della Banca.
La tela di San Michele Arcangelo è collocata nella controfacciata della navata laterale sinistra della Chiesa Madre a Specchia, luogo sacro dove negli ultimi anni sono state ritrovate, restaurate e conservate diverse testimonianze artistiche risalenti ai secoli scorsi: un’antica croce astile, risalente al primo quarto del XVI secolo, usata per secoli nelle processioni solenni; una tavola, raffigurante la “Madonna del Passo”, risalente al 1500, di grande valore storico e devozionale; una campana realizzata a Venezia risalente al 1400; altre quattro antiche tele raffiguranti: San Francesco Saverio del 1600, San Camillo De Lellis e Papa Clemente XIV entrambe del 1700 e la Madonna del Buon Consiglio del 1824, e dei reliquiari che custodiscono alcune spoglie dei Santi venerati a Specchia.
-
Cronaca2 settimane faScontro frontale sulla SS275, morta una donna
-
Cronaca2 settimane faTricase, ennesimo colpo al distributore automatico
-
Attualità5 giorni faDolcemente, di Tricase, eccellenza italiana della pasticceria
-
Cronaca1 settimana faRitrovata a Morciano l’auto rubata al sindaco di Tricase
-
Attualità1 settimana fa“Prima di restaurare la piazza comunale, la ditta mette in vendita i cordoli su Facebook”
-
Alessano3 settimane faSS 275 da Tricase a Leuca, tutto pronto
-
Casarano2 giorni faLecce, Gallipoli, Casarano, Taurisano e Tricase: un arresto, denunce e segnalazioni
-
Cronaca2 giorni faIn posa con il morto


