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Attualità

Gabellone: “Insieme per una Provincia del Salento”

È tornato a riunirsi il Consiglio Provinciale che, in apertura dei lavori, si è soffermato sul tema di estrema attualità del riordino delle Province e della ridefinizione dei confini.

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Mi auguro che Brindisi possa e decida di entrare a far parte a pieno titolo della nostra Provincia. Aspettiamo il consiglio comunale di Brindisi, previsto per lunedì, per capire quale possa essere il loro intendimento. La nostra resta una posizione di attesa, anche a braccia aperte, ma quel che è certo é che già di suo la nostra Provincia ha tutti i requisiti per continuare ad esistere, con Lecce capoluogo”. Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone risponde così alla “question time” presentata dai consiglieri provinciali Quintana, Pendinelli, Siciliano e Tundo in merito all’ampliamento dei confini territoriali della Provincia di Lecce.


È significativo”, continua il Presidente, “ l’appeal straordinario esercitato dal nostro territorio, con otto Comuni del brindisino ed uno del tarantino che hanno già deciso di trasferirsi nella nostra Provincia. L’occasione è utile per rimarcare il confronto politico condotto da tutte le forze presenti in questo consesso, portato avanti con grande rispetto della dignità del territorio. Ritengo che tutte queste componenti possano ampliare gli orizzonti ed i confini della Provincia di Lecce, con il conseguente arricchimento delle infrastrutture presenti sul territorio: un aeroporto, il nodo ferroviario, il porto, la Città capoluogo, città d’arte e cultura, l’Università del Salento al servizio di tutta la penisola salentina, un brand turistico ormai riconoscibile, che vede nel Salento un reale punto d’interesse turistico nazionale e internazionale. Sono certo”, ha concluso il presidente Gabellone, “che dalla nascita di una Provincia del Salento, con Lecce che conserva il suo status di capoluogo, il territorio possa fare il salto di qualità e di competitività”.


I temi del lavoro sono stati al centro dei lavori dell’assise consiliare, con le vertenze Bat ed Omfesa. Il Consiglio, con votazione unanime, ha sollecitato il Ministero dello Sviluppo Economico a convocare il tavolo di confronto per la reindustrializzazione del sito di Lecce della società Bat Italia, con la specifica finalità, dopo aver preso atto delle difficoltà emerse nel conseguimento degli obiettivi affidati alle società Hds e Korus, di definire e concordare nuove opzioni industriali che, in tempi certi diano certezze ai lavoratori in pericolo di perdere il posto di lavoro.


Ip Korus e Hds”, hanno spiegato il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Ernesto Tomasino ad ora ci hanno riservato solo delle delusioni, mentre almeno Iacobucci ha sin qui fornito risposte positive ed importanti, tanto che sono possibili, nel futuro, risvolti occupazionali ancora migliori. La nostra prerogativa é che al tavolo del prossimo 13 novembre Bat sia presente. Insieme al sindaco di Lecce stiamo lavorando perché Bat prenda piena coscienza e seriamente rispetti gli impegni presi, altrimenti dovrà sostituire i soggetti che sono sin qui venuti meno agli accordi, nello specifico Ip Korus ed Hds”.


Il punto riguardante la questione del futuro occupazionale e produttivo della Omfesa, dopo un’ampia discussione di merito, su proposta del presidente Gabellone e dell’assessore Toma, è stato ritirato per consentire un esame più approfondito e una riflessione in sede di commissione consiliare “Attività Produttive”, alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda, su cui la Provincia ha sempre inteso tenere la massima attenzione ponendosi in prima linea.


Discusso e votato all’unanimità da tutte le forze politiche un ordine del giorno per la soluzione della vertenza occupazionale del Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena. Con questo documento il Consiglio impegna il presidente della Provincia Gabellone a continuare ad impegnarsi nella delicata vertenza, per quanto di propria competenza, per la soluzione di una importante vicenda occupazionale. Il Consiglio si è dichiarato contrario, nel contempo, all’esternalizzazione dei servizi di back-office previsti dal piano di riorganizzazione industriale della Monte dei Paschi di Siena.


Votato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dall’assessore provinciale alle Politiche sociali Filomena D’Antini Solero in merito all’Azzeramento del Fondo nazionale Politiche Sociali. Con questo ordine del giorno la Provincia di Lecce, tramite il presidente Gabellone, s’impegna a intervenire sul Governo per la riapertura del tavolo e, soprattutto, per procedere al rifinanziamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali per l’anno 2012, consentendo l’erogazione di quei servizi socio assistenziali in favore delle fasce più deboli.

Per effetto delle decisioni adottate dal Governo nazionale”, ha dichiarato l’assessore D’Antini, “il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali risulta azzerato per il 2012. Ad oggi, quindi, la Regione non può assicurare il cofinanziamento, proveniente dal Fondo, delle attività delle Amministrazioni Provinciali”.


Discusso e votato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal gruppo consiliare Pdl (primo firmatario Biagio Ciardo) in merito alla risoluzione delle disfunzioni nella trasmissione del segnale del digitale terrestre nel Salento, con particolare riferimento al Capo di Leuca.


Con questo ordine del giorno il Consiglio impegna il presidente della Provincia a sollecitare la Rai ad una verifica delle disfunzioni nella trasmissione del segnale nel Capo di Leuca e porvi rimedio. Contestualmente si impegna lo stesso presidente a sensibilizzare il Ministro dello Sviluppo Economico affinché svolga un’opera di monitoraggio, controllo e verifica per una sollecita risoluzione delle disfunzioni.


Il Consiglio ha poi approvato all’unanimità l’atto di indirizzo sulla valutazione del fabbisogno ed eventuale localizzazione di crematori nell’ambito provinciale, questione fortemente voluta dal compianto consigliere Vittorio Potì, e la bozza del Protocollo d’intesa per i progetti di difesa delle coste basse.


Il Consiglio ha nominato i propri rappresentanti in seno all’Assemblea Generale della “Consulta Provinciale per l’integrazione delle persone in situazione di handicap e delle loro famiglie”: eletti i consiglieri Giovanni Marra, Francesco Cimino e Salvatore Piconese.


Discussa, infine, la mozione presentata dal consigliere provinciale Giovanni Marra in merito alla Centrale di Cerano come lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto. La mozione impegna il presidente e la giunta provinciale a svolgere opera di sensibilizzazione, nei confronti dell’Istituto Superiore di Sanità per uno studio più approfondito circa gli effetti nocivi delle emissioni della Centrale Enel di Cerano sulle nostre popolazioni, al fine di evitare i ritardi che si sono verificati con il polo siderurgico di Taranto. La stessa mozione impegna presidente e giunta a valutare, ove ne ricorrano i presupposti di fatto e diritto, ad intraprendere eventuali azioni giurisdizionali a tutela della salute dei cittadini del territorio provinciale.


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“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival

Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca

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La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.

Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).

Protagonisti della vicenda sono: Dominique SandaCeleste CasciaroNinni BruschettaIgnazio OlivaKarolina PorcariJohanna OrsiniFrancesca ZiggiottiDora SztarenkiJosef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.

Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.

Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.

In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.

L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.

Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.

Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.

“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.

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Questo non è amore

Progetto strategico della Polizia di Stato per sostenere le vittime e sensibilizzare la società, promuovendo una cultura basata sul genere. Michelle Hunziker testimonial della campagna di sensiziolizzazione

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine.

Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.

Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.

L’iniziativa “…questo non è amore” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.

Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza.

Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.

Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure di quest’anno ha ricordato che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».

Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo ha affermato: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».

Per questo motivo, “…questo non è amore” rappresenta un progetto strategico che mira a sostenere le vittime e alla sensibilizzazione della società, promuovendo una cultura basata sul genere.

L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.

In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce a interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.

Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione.

Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.

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Michelle Hunziker, testimianial della campagna “… questo non è amore”

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Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria

Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club  Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»

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Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.

Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.

Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.

Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.

L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.

«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»

L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.

Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.

Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.

Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.

La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.

«“Ruote nella Storia è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».

La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.

I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico

Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.

L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.

Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.

Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.

La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.

Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.

Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.

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