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Provincia: Molendini si dimette da Consigliera alle Pari Opportunità

Dimissioni annunciate per la Consigliera che stamani le ha formalizzate al Presidente della Provincia, Gabellone, in una lunga lettera in cui spiega i motivi che l’hanno portata a questa decisione

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Dimissioni annunciate per la Consigliera alle Pari Opportunità della Provincia di Lecce, Serenella Molendini, che stamani le ha formalizzate al Presidente della Provincia Antonio Gabellone, in una lunga lettera in cui spiega i motivi che l’hanno portata a questa decisione: “Egregio Presidente, con la presente intendo rassegnare formalmente le dimissioni da Consigliera di Parità della  Provincia di Lecce, a partire dalla data di oggi 17 ottobre. Ritengo necessario dedicarmi con il massimo impegno ad un solo incarico: quello di Consigliera Regionale e la Consigliera supplente Alessia Ferreri, potrà con competenza reggere l’Ufficio sino alla nomina della nuova Consigliera effettiva. Per questa ragione formalizzo questa mia decisione, della quale sono pienamente convinta (non ho partecipato al Concorso per il 3° mandato per le medesime ragioni), anche come segno di rispetto nei confronti delle donne e degli uomini della provincia di Lecce e del ruolo di Consigliera di Parità che richiede una presenza costante, un impegno serio, una partecipazione attenta. L’incarico regionale è molto gravoso (la nostra Puglia è bellissima ma molto lunga!) ed intendo dedicarmi ad esso con lo stesso impegno con il quale ho cercato di svolgere nel migliore dei modi il compito di consigliera provinciale. Con la presente colgo l’occasione per comunicarle che sono stata orgogliosa di aver ricoperto in questi lunghi sette anni il ruolo di Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, provincia nella quale sono nata ed ho sempre vissuto e di essermi sempre battuta al limite delle mie possibilità per dare dignità e forza alle “nostre” donne. L’articolazione delle attività realizzate dall’Ufficio della Consigliera di Parità in questi sette anni è stata sempre definita a partire dalla funzione di promozione e controllo della Consigliera e dai compiti che il Decreto Legislativo 11 aprile 2006 n. 198 attribuisce alla figura delle Consigliere di Parità nell’art. 15 comma 1:



  1. rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni previste dalla legge 10 aprile 1991, n.125;

  2. promozione di progetti d’azioni positive, anche attraverso l’individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo;

  3. promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità;

  4. sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e realizzazione di pari opportunità;

  5. promozione dell’attuazione delle politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;

  6. collaborazione con le direzioni provinciali e regionali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione d’appositi pacchetti formativi;

  7. diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività d’informazione e formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni;

  8. verifica dei risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive previsti dalla legge 10 aprile 1991, n.125;

  9. collegamento e collaborazione con gli assessorati al lavoro degli enti locali e con organismi di parità degli enti locali.

Tante sono state le iniziative attivate direttamente dall’Ufficio della Consigliera di Parità, a partire dal 2004 (anno in cui è stato formalmente istituito l’ufficio), in costante raccordo con l’Amministrazione Pubblica di riferimento, o indirettamente attraverso il coinvolgimento in progetti o eventi sviluppati da altri enti/istituzioni/associazioni del territorio provinciale attivi nel mercato del lavoro e/o sul tema della parità di genere. Al fine di assicurare la corretta relazione e l’efficace funzionamento dell’Ufficio sono stati costantemente curati e mantenuti attivi, in questi anni, i rapporti con la Presidenza dell’Ente, a cui vanno i miei particolari ringraziamenti, a partire dal Presidente Lorenzo Ria che per la prima volta ha istituito l’Ufficio dandomene la responsabilità, al Presidente Giovanni Pellegrino che mi voluto riconfermare nell’incarico, a Lei che ho incontrato alla fine del mio mandato. Voglio, però, anche ringraziare i Servizi dell’Amministrazione provinciale direttamente e potenzialmente interessati alle e nelle attività della Consigliera di Parità (Settore Pianificazione e Controllo – Servizio Organizzazione e Personale, Archiviazione e protocollo, Ufficio stampa, Economato, Ufficio statistica, Ufficio ragioneria, Ufficio politiche del lavoro). Nell’espletamento dei miei compiti e funzioni di Consigliera di Parità ho potuto giovare dell’eccellente, ma soprattutto fondamentale, disponibilità e competenza del Dirigente di riferimento, dott. Luigi Amantonico che mi ha supportato, con pazienza, in questi anni nella gestione delle singole iniziative nel rispetto delle procedure operative e amministrative previste dall’ente. Ma un grazie sentito anche alla mia preziosa collaboratrice, la Sig. Anna Maria Contino che ha dimostrato sempre, riservatezza, disponibilità e volontà di voler “crescere” sul piano professionale in ogni momento e alla dott.ssa Adriana Margiotta per la sua intelligente funzione di raccordo tra il mio Ufficio e  i Centri per l’impiego.


La pluralità delle iniziative sviluppate ha inteso non solo assicurare il raggiungimento degli obiettivi istituzionali stabiliti con riferimento alla Consigliera di parità, ma anche stabilire un sistema di collaborazione in rete innanzitutto con gli altri organismi di parità provinciali, ma anche con i vari enti e soggetti pubblici e privati disponibili ad offrire il proprio background esperienziale e le specifiche competenze, per la realizzazione di un’effettiva parità di genere.


Pertanto, credo sia doveroso, da parte mia, ringraziare la Rete di donne, Istituzioni ed Enti costituitasi sin dall’inizio del mio primo mandato: Commissioni Pari opportunità provinciali e territoriali, Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, APT, Comuni, Italia lavoro, Istituzioni Scolastiche, Camera di Commercio, Confindustria Lecce, Ordini professionali, Associazioni Femminili Territoriali, AUSL/LE, Organizzazioni Sindacali- CGIL, CISL, UIL- Comitati di Parità, Rete Unirsi per contare e naturalmente la Regione Puglia interlocutrice attenta dei bisogni delle donne e delle istituzioni del Salento che ha finanziato tantissimi progetti presentati dal mio Ufficio e da questa Provincia ( per esempio il Patto di Genere, la Banca del Tempo delle Avvocate…), ma anche un ringraziamento va agli Organi di stampa e alle Televisioni del territorio che hanno sempre seguito con attenzione la mia attività.


Un ringraziamento particolare va anche, all’Università del Salento (Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali, Dipartimento di Matematica, CNR, Comitato Pari Opportunità dell’Università), alla professoressa Marisa Forcina e alla Dott. Donatella Grasso in particolare, che in questi anni di collaborazione preziosa e proficua hanno permesso la realizzazione di alcuni importanti Progetti di ricerca e formazione, quali ad esempio: Progetto STReGA ( Scienza Tecnologia e ricerca; Generi e Accesso) finanziato dal Ministero del Lavoro nell’ambito del programma obiettivo 2005 per la promozione delle Azioni Positive, la Scuola Estiva della differenza giunta alla nona Edizione, il Progetto di ricerca sulla valutazione delle dimissioni durante i periodi di congedo parentale e di maternità. In coerenza al ruolo istituzionale assegnato, in qualità di Consigliera di Parità della Provincia di Lecce ho fortemente voluto e realizzato:


– il sito www.consiglieraparitalecce.it Che ha saputo fornire le informazioni in ottica di genere su bandi, concorsi, iniziative ( sito citato anche dall’enciclopedia virtuale Wikipedia)


– lo sportello IoMamma, presente sul sito della Consigliera, sportelloiomamma@gmail.com, con il quale si offre consulenza giuridica alle mamme con lo scopo di informarle su tutti i diritti e le opportunità offerte loro del nostro ordinamento, a livello sia nazionale che regionale, e la pubblicazione di un vademecum informativo “Mamme: diritti e opportunità”, stampato, nella sua seconda edizione, nel 2009, in lingua inglese e araba e diffuso presso tutti i Centri materno infantili della ASL di Lecce grazie ad un Protocollo d’Intesa siglato con la stessa ASL;


– lo sportello di incontro con utenti esterni per l’avvio di azioni di istruttoria rispetto ai presunti casi denunciati di discriminazione sul luogo del lavoro;


l’elenco di avvocate/i istituito a supporto dell’Ufficio della Consigliera per casi di discriminazione, a seguito di Protocollo d’Intesa con l’Ordine degli avvocati di Lecce.


L’ufficio della Consigliera ha costantemente espletato attività che vanno dal servizio di tutela alle lavoratrici e ai lavoratori, alle azioni promozionali nei confronti di stakeholders, dalle azioni comunicative ai momenti di approfondimento: l’insieme di tali attività ha permesso di rafforzare la visibilità dell’Ufficio e di aumentare considerevolmente il numero di persone che si sono rivolte ai servizi gratuiti che l’ufficio offre per avere informazioni o consulenze, soprattutto in ambito discriminatorio. Infatti, a livello numerico nel corso di questi anni l’Ufficio è stato contattato per discriminazioni e molestie da un numero sempre maggiore di utenti esterne.


Come Consigliera ho cercato di essere sempre attenta anche alle problematiche relative all’occupazione femminile attraverso momenti formativi, progetti (Donne ed Economia, Donne e Sport, Bilancio di Genere), stage e tirocini, premi di laurea (4 edizioni nel corso dei vari mandati), incarichi (a seguito di avviso pubblico) di collaborazione ad esperte di politiche di genere a supporto dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce e delle sue articolazioni (reti interistituzionali). Tutto ciò ha reso possibile la crescita professionale delle giovani risorse umane che si sono susseguite nel corso degli anni, le quali hanno continuato ad approfondire le proprie competenze, conoscenze e abilità in merito alle politiche di genere e hanno condotto e supportato attività di analisi e ricerca sul territorio, in quanto credo fermamente che l’acquisizione quanto più esaustiva possibile di dati e informazioni a carattere territoriale in un’ottica di genere rappresenta il punto di partenza necessario  per poter riflettere sulle concrete condizioni di vita delle donne e poter quindi intraprendere politiche ed iniziative mirate al miglioramento delle stesse. Gli interventi progettati sono stati, principalmente, nel campo delle politiche del lavoro, per aumentare la capacità concreta del sistema provinciale di cogliere e valorizzare le differenze di genere, con uno sguardo particolare e attento alla conciliazione vita/lavoro, supportando Comuni e privati nella progettazione di Asili Nido, ludoteche, residenze per anziani. Il sostegno all’occupazione femminile si è rivelato fattore strategico per lo sviluppo socioeconomico e di coesione sociale all’interno della realtà provinciale leccese e pertanto molteplici sono state le iniziative sostenute: Progetto R.O.S.A., Associazionismo familiare, Patti Sociali di genere, le varie edizioni della Notte Rosa di Otranto per dare visibilità e opportunità ai tanti talenti femminili del nostro Salento. E’ proprio alla luce di quanto sopra che non potrò dimenticare questi anni di lungo e intenso lavoro, di collaborazioni concrete e vere, di condivisione, strutturazione, riorganizzazione di idee percorsi e azioni, sempre scevre da partigianeria e ideologizzazione, che hanno saputo dare concreta ed efficace risposta ai bisogni delle donne della nostra provincia. Con questo spirito cercherò sempre, pur nella differenza dei luoghi e delle posizioni, di operare per il bene del Salento e delle donne che ci vivono, restando “amica” e vicina alle donne della mia provincia, alla quale sono profondamente legata. Lavoro, parità, democrazia, differenza, rete, sapere, rispetto, dignità, libertà… sono parole che mi hanno guidato in questi anni di Consigliera di Parità provinciale e che mi auguro possano servire da trama per il futuro delle donne di questa Provincia”.                                                                Serenella Molendini


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“Vita mia”: il film di Winspeare al Torino Film Festival

Il film è stato girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria Di Leuca

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La Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia saranno presenti alla 43ª edizione del Torino Film Festival con “Vita Mia” di Edoardo Winspeare.

Il nuovo film del regista di Depressa di Tricase, girato in Salento tra Depressa, Sternatia, Tricase e Santa Maria di Leuca, sarà programmato nella sezione Zibaldone mercoledì 26 novembre alle 18,15 (Sala due Cinema Romano- Galleria Subalpina).

Protagonisti della vicenda sono: Dominique SandaCeleste CasciaroNinni BruschettaIgnazio OlivaKarolina PorcariJohanna OrsiniFrancesca ZiggiottiDora SztarenkiJosef Scholler, con la partecipazione di Stefan Liechtenstein e Christian Liechtenstein.

Il film racconta, attraverso la vita di Didi, il Novecento come una crepa luminosa.

Nobile ungherese in un’Europa attraversata dal fuoco della Storia, Didi assiste da bambina all’arrivo dei nazisti, poi al comunismo, quindi all’esilio.

In Francia cuce per sopravvivere alla Maison Dior, prima di sposare un aristocratico italiano e approdare nel silenzio dorato, ma fragile, del Salento. Il film la ritrae anziana, malata, ancora fiera.

L’arrivo di Vita, giovane pugliese chiamata ad assisterla, innesca un incontro inatteso: due mondi lontani – l’aristocrazia impoverita e la cultura popolare – che imparano a riconoscersi. Tra fatiche quotidiane, pudori e piccoli conflitti, nasce un legame capace di sospendere barriere sociali e politiche.

Il viaggio di Didi in Ungheria, intrapreso per seguire la causa di beatificazione del padre, riapre le ferite profonde della Storia: la Shoah, le colpe sopravvissute, le memorie che reclamano ascolto. Il ritorno nei luoghi dell’infanzia diventa una camera d’eco del “secolo breve”.

Grazie alla presenza forte e semplice di Vita, Didi trova infine un varco: l’accettazione del proprio passato e un fragile approdo alla serenità. In lei si riflettono i traumi e le rinascite di un intero secolo.

“Vita Mia” è prodotto da Stemal Entertainment e Saietta Film con Rai Cinema, il contributo di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e il contributo di Apulia Film Fund di Apulia Film Commission e Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020. La distribuzione internazionale è affidata a Beta Cinema.

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Questo non è amore

Progetto strategico della Polizia di Stato per sostenere le vittime e sensibilizzare la società, promuovendo una cultura basata sul genere. Michelle Hunziker testimonial della campagna di sensiziolizzazione

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “questo non è amore”, realizzata dalla Direzione Centrale Anticrimine.

Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.

Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.

L’iniziativa “…questo non è amore” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.

Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza.

Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.

Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure di quest’anno ha ricordato che «la violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile».

Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo ha affermato: «La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere».

Per questo motivo, “…questo non è amore” rappresenta un progetto strategico che mira a sostenere le vittime e alla sensibilizzazione della società, promuovendo una cultura basata sul genere.

L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus.

Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute.

In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce a interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.

Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione.

Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.

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Michelle Hunziker, testimianial della campagna “… questo non è amore”

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Ruote nella Storia a Tricase, l’eleganza della memoria

Tra storia, mare e motori, al volante di oltre cinquanta auto d’epoca, la tappa nel Salento del viaggio di ACI e ACI Storico alla scoperta dei luoghi più belli d’Italia. Il Presidente di Automobile Club  Lecce Francesco Saverio Sticchi Damiani: «Questa edizione sarà ricordata a lungo». Il sindaco di Tricase Antonio De Donno: «Evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie anche allo spot girato da Helen Mirren e Taylor Hackford»

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Le protagoniste assolute della tappa salentina di Ruote nella Storia sono state le oltre cinquanta eleganti vetture d’epoca che, nel fine settimana scorso, hanno trasformato Tricase in un museo a cielo aperto.

Il pubblico ha potuto ammirare quasi sessant’anni di storia dell’automobile.

Esemplari rari come la Fiat Topolino del 1952 e la Ford F1 del 1950, la raffinata Lancia Aurelia B24 del 1957 insieme alle intramontabili icone degli anni Sessanta e Settanta, dalla Fiat 500 F alla Lancia Fulvia, dalla Fiat X1/9 alle Alfa Romeo Giulia Super e GT 2000.

Gli anni successivi hanno portato in strada modelli come la Citroen Charleston, la Lancia Beta Montecarlo, la Spider Alfa Romeo degli anni Novanta e la Porsche Carrera 4 911 del 2001.

L’edizione organizzata dall’Automobile Club Lecce ha proposto anche un omaggio speciale alla storica casa Lancia, alla quale è stato dedicato un riconoscimento assegnato durante la cerimonia finale dal Lancia Club Italia.

«Questa edizione di Ruote la Storia è partita con il botto, con due premi Oscar, Helen Mirren e Taylor Hackford testimonial ufficiali», ha evidenziato Francesco Saverio Sticchi Damiani, Presidente AC Lecce, «un ringraziamento particolare va alla disponibilità del Comune di Tricase, e in particolare del sindaco Antonio De Donno, che ci ha aiutato a organizzare una tappa di “Ruote nella Storia” veramente unica. Quest’anno, per quanto riguarda la prova di avviamento alla regolarità abbiamo organizzato le due specialità di regolarità a media e con i pressostati. Abbiamo avuto 53 bellissime macchine e mi sento di dire che questa edizione sarà ricordata a lungo»

L’iniziativa, che rientra nel progetto nazionale di ACI Storico e Automobile Club d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Tricase ed è cofinanziata da Coesione Italia 21-27 Puglia, Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia e Pugliapromozione.

Alla riuscita della manifestazione hanno contribuito anche SARA Assicurazioni, CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Salento, GAL Capo di Santa Maria di Leuca.

Il primo momento della manifestazione si è svolto di sabato pomeriggio nel centro di Tricase, con l’accoglienza all’interno di Palazzo Gallone, dove i presenti hanno potuto osservare un’antica carrozza ottocentesca della famiglia Antonaci dell’Abate, affiancata da una selezione di auto d’epoca esposte anche in piazza Pisanelli.

Nelle sale del GAL Capo di Leuca è stata allestita una mostra documentaria del Museo di Storia Patria di Tricase, dedicata al rapporto tra la comunità e la cultura dei motori.

La serata si è poi conclusa con un incontro divulgativo dedicato al tema della mobilità responsabile e del turismo legato al motorismo storico.

«“Ruote nella Storia è un evento che non si limita a celebrare il motorismo storico, ma diventa una narrazione collettiva del territorio, della Puglia più autentica», ha evidenziato il sindaco di Tricase Antonio De Donno, «qui a Tricase, nel più bel salotto del Salento, ha sancito un legame indissolubile fra la città e chi ha cura di gioielli del passato che tramandano valori di passioni, lavoro e maestria italiani. Grazie alla famiglia Sticchi Damiani, a Francesco e al presidente Angelo, che rappresentano un pezzo di storia dell’automotive nazionale ed internazionale. Un evento che ha portato Tricase in tutta Italia grazie allo spot girato per la promozione nazionale da Helen Mirren e Taylor Hackford, che non finiremo mai di ringraziare».

La domenica si è aperta presto in piazza Pisanelli, dove le vetture hanno fatto il loro ingresso per il raduno ufficiale.

I partecipanti hanno condiviso una colazione con degustazione del tradizionale pasticciotto, offerta dal Comune, prima di iniziare una passeggiata guidata nel centro storico

Successivamente la carovana ha attraversato il territorio in un percorso panoramico che ha toccato Andrano, Marina Serra e Tricase Porto, un paesaggio incantevole fatto di ulivi secolari, muretti a secco e masserie, fino a raggiungere la Quercia Vallonea, uno dei simboli naturalistici più imponenti del Salento.

L’itinerario ha ospitato due prove di avviamento alla regolarità: la prova a media denominata Vallonea, e la prova cronometrata Marina Serra.

Vincitore assoluto il leccese Flavio Greco, insieme a Maria Carla Fornari dominatore anche della prova a media a bordo della Fiat X 1/9 del 1973 di proprietà; sul podio anche Giuseppe Peschiulli, di Casarano, con Rossella Borgia su un’Alfa Romeo Giulia Spider del 1973 leader anche nella prova a tubi, e il barese Raffaele Tiberino con Luciana Pagliara su Alfa Romeo GT 2000 del 1973.

Il pranzo conviviale al ristorante Bellavista ha chiuso la manifestazione, con la consegna dei premi alle vetture più meritevoli e del Premio Speciale Lancia, assegnato alla Fulvia berlina del 1971 di Giovanni Tasco.

La targa del Lancia Club Italia ufficiale è stata consegnata da Pietro Iaquinta alla Beta Coupé del 1980 di Giuseppe Piscopo.

Una giuria di esperti ha conferito il premio Eleganza alla Aston Martin DB7 Volante, anno 1997, di proprietà di Livio Cesare Ziani, mentre la coppa per la storicità è stata assegnata alla Alfa Romeo Giulia Spider del 1964, guidata da Emilio Ampolo e Silvana Fuso.

Il premio simpatia, votato direttamente dai partecipanti, è stato conferito alla mitica Autobianchi “Bianchina” del 1963 di Emanuele Sergi.

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