Caprarica di Lecce
La musica, chiave del Paradiso
Rocco Mastrolia: compositore, esecutore e docente, pizzica le corde della sua chitarra acustica con un’eleganza fuori dal comune: “Sul palco per me si fermano tempo e spazio, non ci sono dimensioni”
Un tempo, nei sovversivi anni sessanta, gli artisti rock usavano spaccare le chitarre alla fine dei concerti, probabilmente come segno di trasgressione verso le leggi dettate dal capitalismo, o forse per dare un tocco di violenta spettacolarità: evidentemente potevano permetterselo, anche se il pubblico non sempre gradiva. Ricordiamo Jimi Hendrix, ma senza andare troppo indietro nel tempo pensiamo ai Placebo (e a quanti fischi ricevettero a Sanremo 2001 dopo che Brian Molko mandò in frantumi la sua chitarra elettrica contro un amplificatore) o agli odierni Green Day, il cui frontman Billie Joe Armastrong scagliò la sua ira funesta contro… ciò che lo faceva suonare! Provate a dirlo a chi le chitarre non solo le suona, estasiando il pubblico, ma le studia, le accudisce, le profetizza ai nuovi adepti del mondo della musica, sino addirittura a progettarne due nuovi finissimi modelli, (insieme al caro Giovanni Arbace). Provate a dirlo a chi fa della musica una ragione di vita, a chi nasce, o quasi, con la chitarra fra le mani e la rende un concetto sacro, da rispettare e difendere. Insomma, provate a dirlo al maestro Rocco Mastrolia.
Compositore, esecutore e docente, pizzica le dure corde della sua chitarra acustica con un’eleganza fuori dal comune. Nell’ascoltarlo, la gente manifesta la propria soddisfazione restando a bocca aperta, non solo per un sound ricercato ed elaborato, ma anche per l’ineccepibile aplomb durante le sue esibizioni: “La Musica è sacra, è la chiave per la porta del Paradiso: io cerco solo di rispettare me stesso e la Musica. Quando sono sul palco per me si fermano tempo e spazio, non ci sono dimensioni. Nel momento in cui eseguo una nota, essa non mi appartiene più: è dello spettatore, che la elabora e la fa sua. Alla fine chiedo opinioni a chi mi ha seguito: in “Paradiso” si può anche andare insieme!”. Rocco è un bimbo di cinque anni di Caprarica di Lecce, quando, nel lontano ‘77, si sente come “dilaniato da un potentissimo colpo di fulmine”, che arriva senza preavviso, senza bussare alle porte del cuore: “La sesta corda della chitarra aveva un suono incredibile, una vibrazione unica. In quel momento mi sono reso conto che la Musica era dentro di me. Così, dopo qualche mese, nell’estate, vedendo la chitarra sul letto provai a suonare. Maturando col tempo, posso dire ora di non aver avuto l’amore per la chitarra, ma per la musica”.
Iniziava da lì l’impostazione di un lungo percorso destinato al raggiungimento di significative consacrazioni, che passano da dischi come “Rocco Mastrolia plays Mark Knopfler” a recenti pubblicazioni di didattica come “L’estetica della musica”, un libro in cui si cerca di capire se ci possa essere una vera “oggettività musicale”. “Impossibile trovare un mio unico modello di ispirazione, il panorama musicale è vastissimo. Col cd “Rocco Mastrolia plays J. S. Bach” sono testimone dell’enorme eredità artistica donataci da questo grande compositore e dal suo tempo”. E per l’imminente futuro, è già pronto “Modus vivendi”: “Tutto il disco è improntato sulla concezione di intuire le cose guardandole da punti di vista differenti. Brani come “L’algoritmo infinito” e “Amore e psiche” sono chiari riferimenti alla matematica, alla fisica e alla classicità, che unite alla musica formano binomi strepitosi”. Dell’amore incondizionato verso le proprie aspirazioni Rocco ha fatto il suo cavallo di battaglia. E da stimato insegnante di musica non può che augurare il meglio ai suoi allievi, alcuni dei quali già avviati sulla strada del maestro: “Ho visto brillare la luce dei loro occhi. Mi interessa che diventino Uomini e Donne migliori, al di là di cosa faranno dopo, ma affinché ciò avvenga è indispensabile che seguano gli insegnamenti, anche quelli più duri, che facciano anche quello che non piace… e che sbaglino, tanto. Per questo preferisco applicare metodi molto rigorosi”.
Grande attività da solista, tanto lavoro per il teatro e per l’Opera, ma non c’è solo Italia nel vasto curriculum di Rocco Mastrolia, che racconta così la “sua” America: “Nashville mi è rimasta nel cuore. Avevo fatto un biglietto di sola andata, non avevo intenzione di andarmene! Spesso qui mi sentivo fuori luogo, forse perchè non vedevo persone capaci di far venire voglia di Musica. E sicuramente era anche colpa mia. A Nashville (Tennessee, ndc) c’era tanto di quello che volevo conoscere. Scoprire che lì, per le strade, c’era gente che chiedeva l’elemosina suonando meglio di chiunque altro conoscessi, poteva risultare destabilizzante, davvero traumatizzante. Una significativa esperienza. Tornerò”.
Stefano Verri
Appuntamenti
La Gabbia, prima al cinema. Segue dibattito
Il film, girato tra il quartiere San Pio di Lecce, la spiaggia di Frigole, e i centri di Squinzano, Caprarica di Lecce e San Donato di Lecce, vanta un cast interamente salentino. Proiezione stasera (ore 21) al Cinema D’Essai di Lecce. A seguire il dibattito intitolato “Oltre la gabbia. Dialoghi sulla parità di genere”
Tutto pronto per la prima assoluta del film “La gabbia”, scritto e diretto dalla regista Annaelena Rispoli, da un’idea della stessa regista e dell’attrice Agnese Perrone, che sarà proiettato stasera, martedì 18 novembre, alle ore 21, al Cinema D’Essai di Lecce.
Il film è prodotto dalla stessa regista insieme all’attrice Agnese Perrone, in collaborazione con Frida APS.
“La gabbia” affronta con intensità e delicatezza tematiche sociali di grande attualità, come la differenza di genere e la violenza domestica, restituendo uno spaccato profondo e realistico della società contemporanea.
La trama ruota intorno ad Aida una giovane misteriosamente scomparsa anni prima che viene ritrovata da due suoi amici intenti a documentare il degrado delle periferie.
Si intrecciano in questo incontro una serie di ricordi che coinvolgono non solo i tre ma anche e soprattutto Valentina, amica del cuore di Aida.
Riaffiorano così memorie di violenze familiari, di sogni, amori traditi e di desideri di libertà perduti.
Giocando tra realtà e dimensione surreale, la regista esplora le ferite e le speranze dell’animo umano, offrendo un racconto toccante e di grande impatto emotivo.
Il film, girato tra il quartiere San Pio di Lecce, la spiaggia di Frigole, e i centri di Squinzano, Caprarica di Lecce e San Donato di Lecce, vanta un cast interamente salentino, composto da: Marianna Compagnone, Denise Cimino, Stefano Mazzotta, Simone Miglietta, Agnese Perrone, e numerosi altri talenti, tra cui Debora Sanapo, Nik Manzi, Vanessa Pareo, Vincenza Savonarola, Beppe Fusillo, Francesca Castanò, Mirella Capoccia, Samuele Pascali.
L’evento rappresenta un momento di grande cinema e anche un’occasione di riflessione su temi profondi e urgenti.
Infatti, dopo la proiezione del film si terrà un dibattito intitolato “Oltre la gabbia. Dialoghi sulla parità di genere”.
Dopo i saluti istituzionali di Elisa Amatista, consigliera di Frida APS, e del consigliere comunale Massimo Fragola, interverranno: Maria Rosaria Lapenna, psicologa e psicoterapeuta; Vincenza Savonarola, referente CSV Brindisi – Lecce – Volontariato nel Salento – ETS; Annaelena Rispoli, regista e sceneggiatrice; Agnese Perrone, attrice e formatrice teatrale per il sociale, presidente di FRIDA APS che modererà anche il dibattito.
Il progetto ha ricevuto un contributo dal Consiglio regionale della Puglia attraverso il Programma “Futura – La Puglia per la parità, 3a edizione”, misura volta a promuovere l’attivazione di progetti culturali finalizzati alla sensibilizzazione sul tema della parità di genere.
Il biglietto d’ingresso è acquistabile direttamente alla biglietteria del cinema la sera della proiezione.
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Attualità
Caprarica di Lecce e Gallipoli, arrivano i Commissari
Sindaci out perché candidati alle regionali. Il Prefetto ha firmato i decreti con cui nomina Valter Spadafina (Subcommissari Serena Allegrini e Silvana Madaro) a Caprarica di Lecce e Eufemia Tarsia (sub Paola Mauro e Maria Simone) a Gallipoli
Con decreto firmato dal Prefetto Natalino Manno, disposta la sospensione del Consiglio comunale di Caprarica di Lecce, a seguito delle dimissioni ultra dimidium dei consiglieri, in seguito al forfeit del sindaco Paolo Greco, candidato alle regionali.
Nominato il viceprefetto Valter Spadafina (foto in evidenza in alto) quale Commissario per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, per il periodo necessario all’indizione delle nuove elezioni.
Insediatosi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Spadafina sarà coadiuvato da due Subcomissarie, Serena Allegrini, funzionaria economico finanziaria in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Silvana Madaro, funzionaria economico finanziaria in quiescenza.
Poltrona vacante anche a Gallipoli dove il sindaco (e presidente della Provincia) Stefano Minerva ha lasciato per concorrere ad un posto di consigliere regionale.
A seguito delle dimissioni del sindaco Minerva, divenute efficaci ed irrevocabili per decorrenza del termine di 20 giorni dalla presentazione al consiglio comunale in data 1° ottobre 2025, si è verificata l’ipotesi dissolutoria dell’organo consiliare.
Anche in questo caso il Prefetto Natalino Manno ha sospeso il consiglio comunale, nominando, quale Commissaria per la provvisoria amministrazione dell’Ente, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, Eufemia Tarsia, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Taranto.
Insediatasi nella mattinata odierna nell’esercizio dei suoi compiti, Tarsia sarà coadiuvata da due Subcommissarie, Paola Mauro, viceprefetto in servizio presso la Prefettura di Lecce, e Maria Simone, dirigente di II fascia in quiescenza.
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Caprarica di Lecce
Paolo Greco, sindaco di Caprarica, si presenta alle prossime regionali
Mi chiedete di portare avanti l’esperienza dell’amministrazione locale, la sua schiettezza, la forza dei fatti realizzati, la volontà di progredire e la disponibilità al lavoro. Con il cuore troppo…
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