Surbo
Giorgilorio e la Madonna della Fiducia
Maggio mese dedicato alla Madonna ed a Giorgilorio, frazione di Surbo, si festeggia quella della Fiducia, una “due giorni” con un programma super. Si partirà
Maggio mese dedicato alla Madonna ed a Giorgilorio, frazione di Surbo, si festeggia quella della Fiducia, una “due giorni” con un programma super. Si partirà nel pomeriggio di sabato 21 con la processione aperta dal volo di cento colombe, messaggere di pace, e dal lancio di palloni aerostatici, accompagnata lungo le strade dalla danza delle bambine, dalle acrobazie degli Sbandieratori di Oria e dalle note della Banda di Surbo. Al rientro ci sarà l’antico Inno alla Vergine e la seconda edizione dell’Infiorata. Tante, poi, le mostre: dell’artigianato locale, di foto d’epoca, quella fotografica “Maria nel Salento” presso l’Oratorio, quella felina e l’esposizione di auto d’epoca. Ed ancora, la gara di aquiloni, artisti di strada, le pietanze preparate dall’Associazione Cuochi Salentini ed il divertimento del Luna Park. Immancabile la musica: sul palco quella della Scuola di Ballo New dance e, dalle 21, il Festival della canzone con Lo Zecchino d’Oro ed il concerto della cover band di Francesco Renga, oltre alla sfilata di moda dei bambini ed all’esibizione dei cabarettisti in erba. Dal primo mattino di domenica 22 spazio alla sesta edizione del Palio Madonna della Fiducia, sfida tra genitori e figli. Da seguire, infine, la sfilata di carrozze d’epoca trainate da cavalli di razza, quella delle Fiat 500 provenienti da tutta la regione e l’esibizione dell’Associazione di tiro con l’arco. In serata, il concerto del “Giardino dei Semplici”, storica band degli anni ’70. Gran chiusura con i fuochi pirotecnici.
Cronaca
Motoveicolo rubato a Mirandola ritrovato in Salento dai carabinieri
I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora…
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Furgone sospetto al parcheggio del centro commerciale nascondeva un motoveicolo rubato. Segnalato il conducente per ricettazione.
I carabinieri di Surbo hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria un cittadino di origine tedesca, classe 1992, residente in Italia, ritenuto presunto responsabile del reato di ricettazione.
E’ quanto avvenuto in una serata apparentemente tranquilla a Surbo. Il grande parcheggio di un centro commerciale del posto era ancora animato dalle ultime auto in uscita, quando, una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, impegnata in uno specifico servizio di controllo del territorio, ha notato un furgone con targa tedesca fermo in un’area laterale.
Un dettaglio forse insignificante, a prima vista, ha attirato l’attenzione dei militari: un rimorchio che trasportava un motoveicolo privo di targa. Una scena insolita soprattutto in quell’ora e in quel luogo.
I Carabinieri hanno così deciso di approfondire i controlli e procedere all’identificazione del conducente risultato poi essere un uomo 33enne di origine tedesca, in Italia senza fissa dimora.
Alla richiesta di chiarimenti circa il possesso del motociclo di grossa cilindrata, l’uomo non ha saputo fornire risposte convincenti tanto da indurre gli investigatori ad effettuare un’approfondita ed accurata attività info-investigativa che ha fatto chiarezza sulla provenienza del mezzo.
Sono bastati pochi minuti e, grazie anche alle banche dati delle forze dell’ordine, è emersa la verità. Il motoveicolo era stato denunciato rubato a Mirandola, in provincia di Modena, da un artigiano 51enne del posto che, contattato poi dai militari ha ben accolto la lieta notizia.
Il veicolo è stato quindi sottoposto a sequestro ed affidato momentaneamente in custodia giudiziale in attesa di essere restituito al legittimo proprietario.
Per il conducente del furgone, invece, è scattata una segnalazione alla competente A.G. per l’ipotesi accusatoria di ricettazione.
Attualità
Natale di disagi in 20 uffici postali
Comunità senza sportelli e Atm, lavoratori sotto stress. Tra novembre e aprile si succederanno ben 14 chiusure nel Salento: ma le difficoltà saranno ben più diffuse. La Cgil chiede l’intervento del Prefetto. Ristrutturazioni in contemporanea per il progetto Polis, alle quali si sommano le chiusure per eventi criminosi. Cgil, Slc e Spi chiedono un tavolo prefettizio e fanno appello ai sindaci per pretendere l’apertura di uffici mobili.
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Si preannuncia un Natale… di passione per utenti e lavoratori degli uffici postali salentini.
Nel periodo festivo e in quello prenatalizio Poste Italiane chiuderà undici uffici postali, il cui carico di lavoro sarà riversato su sei sedi extra comunali (oltre che in due container ed in altri uffici nel medesimo Comune).
La nuova organizzazione riguarderà complessivamente 20 uffici postali.
I disagi si avvertiranno in 18 centri abitati.
Le chiusure sono disposte quasi tutte nell’ambito di “Polis”, progetto finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha come obiettivi ammodernamento e digitalizzazione degli uffici postali nei piccoli centri abitati d’Italia.
In provincia di Lecce i disagi provocati da questi lavori di ristrutturazione vanno però a sommarsi a quelli prodotti dagli assalti ai postamat degli ultimi mesi, che hanno causato lunghi lavori di ristrutturazione e l’attivazione degli Atm solo nell’orario di apertura degli uffici.
Cgil, Slc e Spi chiedono la convocazione di un tavolo al Prefetto e fanno appello ai sindaci affinché pretendano l’apertura di uffici mobili nei comuni interessati dalle chiusure.
LE CHIUSURE
Nelle prossime settimane Poste Italiane, nel solco del completamento del progetto Polis, procederà, dunque, alla totale chiusura dei seguenti uffici postali (tra parentesi il periodo di chiusura e l’ufficio postale che prenderà in carico l’attività): Acquarica del Capo (dal 20 novembre al 7 aprile, con appoggio su Presicce), Castro (fino al 7 aprile, su Vignacastrisi), Galatina 1 (fino al 10 dicembre, su Galatina), Leverano (fino al 29 dicembre per evento criminoso, su container), Melendugno (dal 17 novembre al 7 gennaio, su Calimera), Sanarica (dal 26 novembre al 13 aprile, su Minervino), Spongano (dal 4 novembre al 15 dicembre, su Diso), Squinzano (dal 9 dicembre al 28 gennaio, su Campi Salentina), Surbo (fino all’11 dicembre, su un container nella stessa Surbo in piazza Aldo Moro), Trepuzzi (dal 24 novembre al 13 gennaio, su Novoli), Vernole (dal 25 novembre al 13 aprile, su Castrì di Lecce).
A queste chiusure, che attraversano il periodo natalizio o lo sfiorano, si aggiungono anche quelle di Tiggiano (fino al 17 novembre, su Alessano), Sogliano (fino al 26 novembre, su Cutrofiano).
DANNI A COMUNITÀ, ANZIANI E LAVORATORI
Le comunità servite dagli uffici chiusi (tranne dove è stato attivato l’ufficio mobile nel container) per utilizzare i servizi postali e per i prelievi dagli Atm dovranno spostarsi, perciò, in altri comuni.
Dal canto loro le comunità che ospiteranno il carico derivante dalle chiusure dovranno sicuramente fronteggiare rallentamenti ed attese finora sconosciute.
Come evidenziano i segretari generali Tommaso Moscara (Cgil Lecce), Monia Rosato (Slc Cgil Lecce) e Fernanda Cosi (Spi Cgil Lecce), «L’impatto sarà forte soprattutto sulla popolazione più anziana, a lungo sensibilizzata a rivolgersi agli sportelli per evitare scippi e furti, e che ora devono fare i conti con un’oggettiva difficoltà a spostarsi da un comune all’altro. Il tutto avviene nell’ambito dell’accordo Polis, firmato da Slp Cisl, ConfsalCom, UglCom e Failp Cisal, ma non sottoscritto da Slc Cgil e UilPost. Soprattutto avviene senza tenere in alcuna considerazione i disagi causati a cittadini e dipendenti, quando di norma Poste Italiane dovrebbe prevedere l’installazione di appositi container che suppliscono alla chiusura temporanea dell’ufficio».
«Siamo consapevoli che il completamento del progetto Polis serva a migliorare i servizi nelle piccole comunità», spiegano i segretari generali territoriali di Cgil, Slc e Spi. «esprimiamo, però, dissenso su una programmazione dei lavori calata piramidalmente dalla Direzione Lavori di Poste Italiane. Un modus operandi che viola la normativa e che non tiene il polso della situazione locale, soprattutto in un periodo di per sé critico come quello prenatalizio, in cui è facilmente prevedibile un vero e proprio assalto dei cittadini per le scadenze di fine anno, per gli invii dei pacchi postali o ancora per il pagamento delle mensilità e delle tredicesime ai pensionati. Il tutto aggravato dalle limitazioni sull’uso degli Atm per disposizioni di ordine pubblico. Chiediamo al prefetto l’apertura di un tavolo alla presenza delle organizzazioni sindacali e si fa appello ai sindaci di pretendere l’installazione di un ufficio mobile».
CONSEGUENZE SUL LAVORO
«Da non sottovalutare inoltre le ripercussioni sul benessere del personale, come sottolinea Monia Rosato: «La nuova organizzazione del lavoro crea una serie di conseguenze di carattere logistico e di trasporto. Questa situazione rende precaria la condizione lavorativa dei lavoratori postali interessati. Oltre a subire le crescenti pressioni commerciali dall’azienda, nelle prossime settimane saranno sottoposti anche ad un evidente e pesante carico di lavoro aggiuntivo, allo stress lavorativo costante, alla mobilità sul territorio e ad una flessibilità operativa dovuta alla mancanza di spazi»
Attualità
Patto per il lavoro
Collaborazione tra Arpal Puglia e Consorzio ASI di Lecce che gestisce i sei agglomerati industriali di Lecce – Surbo, Maglie – Melpignano, Nardò -Galatone, Galatina-Soleto, Gallipoli, Tricase-Specchia-Miggiano. Si punta a rafforzare i servizi alle imprese, analizzare i fabbisogni occupazionali e rilanciare l’economia locale
Prosegue il processo di collaborazione tra i centri per l’impiego e il tessuto produttivo pugliese, per l’incrocio domanda-offerta di lavoro e il rilancio dell’economia locale.
Rafforzare i servizi alle imprese, analizzare i fabbisogni occupazionali e rilanciare l’economia locale.
Punta a questi tre obiettivi il Protocollo d’intesa sottoscritto da Arpal Puglia e Consorzio per l’area di sviluppo industriale (Asi) di Lecce.
Voluto fortemente dal direttore di Arpal Gianluca Budano e dal già presidente del Consorzio Antonio De Donno, inaugura una collaborazione stabile e continuativa tra i due enti: spetterà ad una cabina di regia monitorare la realizzazione dei contenuti dell’accordo, che prevede, tra le altre attività, la condivisione di banche dati, un servizio personalizzato di incrocio domanda-offerta, uno studio dei fattori di criticità nella domanda di lavoro, fino ad arrivare a proiezioni sulle future tendenze della richiesta di competenze e professioni del territorio.
«Si rafforza il rapporto con il mondo delle imprese», afferma Gianluca Budano, direttore di Arpal Puglia, «in particolare nei luoghi in cui sono presenti le medie e grandi imprese che operano nel territorio pugliese. Dopo il Consorzio Asi di Brindisi, continua il processo di collaborazione che si estende oggi al Consorzio di Lecce. Con l’auspicio – continua il direttore – che tutti i Consorzi che rendono servizi nelle zone industriali possano essere il viatico per rendere un ulteriore servizio per l’impiego, in particolare di incrocio domanda-offerta, che Arpal può realizzare, aiutando le imprese a smaltire i fabbisogni occupazionali e consentire loro di proseguire nei propri processi produttivi. Si punta ad integrare le reti dei servizi utilizzando il nodo dei Consorzi Asi, dando anche un compito nuovo e comune nel rafforzare i servizi alle imprese del territorio».
«Il Protocollo siglato tra Arpal Puglia e Consorzio Asi Lecce», afferma Marta Basile, dirigente U.O. Coordinamento di Lecce Arpal Puglia, «permette di approfondire il dialogo tra le imprese e i Centri per l’impiego, che oggi sono dotati di strumenti nuovi per dare risposte alle esigenze del tessuto produttivo. Il portale e l’app Lavoro per Te Puglia e le avanzate licenze LinkedIn, che si basano anche sull’uso dell’Intelligenza artificiale per la ricerca di candidati, rappresentano l’avanguardia dei servizi alle imprese di Arpal, che da settembre ha anche avviato nel territorio salentino un servizio di scouting che prevede ogni venerdì le visite degli operatori presso le sedi aziendali».
«Le collaborazioni tra istituzioni sono sempre una buona notizia quando riescono a portare avanti un obiettivo importante», dichiara Andrea Musio, presidente facente funzione del Consorzio Asi di Lecce, «questo Protocollo si inserisce perfettamente nella nostra visione. Il Consorzio si trova in una fase di profonda ristrutturazione e di svolta rispetto al passato, con un programma di rilancio e nuove assunzioni che porteranno alla creazione di una società di servizi capace di offrire servizi reali e concreti alle imprese, supportando a 360 gradi la loro crescita e il loro sviluppo, guardando sia alla costruzione di impianti sia allo sviluppo di nuovi servizi tecnologici, scientifici e basati su AI. È un obiettivo ambizioso, ma siamo convinti che lo sviluppo possa essere grande».
Tra gli obiettivi dichiarati all’interno del Protocollo: la promozione dei servizi offerti dai Centri per l’impiego nei canali comunicativi dei Comuni e delle altre associate del Consorzio ASI Lecce; la condivisione delle informazioni contenute nelle banche dati in possesso dei Comuni e di tutte le altre associate del Consorzio ASI Lecce; la programmazione di attività convegnistica, informativa e formativa volta allo scambio reciproco di nozioni, aggiornamenti normativi e buone prassi.
Particolare spazio sarà dato alle attività di studio e ricerca sulle dinamiche del sistema economico e su quelle che intervengono nelle transizioni tra il mondo della scuola e della formazione e quello del lavoro.
Saranno centrali anche i temi dell’orientamento e della formazione, al fine di sperimentare procedure e prassi che consentano non solo la rilevazione dei fattori di criticità nel collegamento tra imprese e lavoratori, ma che possano, altresì, anticipare e, quindi, prevenire il sorgere di eventuali e futuri ostacoli alla situazione di pieno impiego.
Cruciale sarà la rilevazione dei fabbisogni lavorativi delle aziende appartenenti all’ambito territoriale del Consorzio ASI Lecce, che gestisce i sei agglomerati industriali di Lecce-Surbo, Maglie-Melpignano, Nardò-Galatone, Galatina-Soleto, Gallipoli, Tricase-Specchia-Miggiano.
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