News & Salento
Incontro con l’autore alla Biblioteca del Liceo “Siciliani” di Lecce
E’ previsto per giovedì 11 febbraio, con inizio alle 17,30, presso la Biblioteca del Liceo “Pietro Siciliani” di Lecce, un incontro con l’autore, intitolato “L’IO di Pantaleone da Casole come I(n)-O(ut) della comunicazione”. Si tratta di un evento rientrante nel quadro del progetto culturale “Vediamoci in biblioteca”, orientato a valorizzare il patrimonio storico-bibliografico dell’Istituto di Via Leuca, diretto dal prof. Carlo Nestola. Protagonisti del meeting saranno Francesco Pasca – autore del libro “Otranto – Il luogo delle parole. Dialogo virtuale sulla scrittura di Pietra” – e Maurizio Nocera, docente di antropologia culturale all’Università del Salento. A completare il connubio tra le arti contribuiranno le proposte di reading delle allieve Alessandra Bortone (Cl. 5^ sez. B/Pedagogico) e Lara Ingrosso (Cl. 4^ sez. A/Scienze Sociali), che si cimenteranno con testi in versi e in prosa, tratti dalla stessa proposta editoriale presentata. Lo spirito dell’evento intende concretizzare un’idea funzionale di inclusione sociale, pari opportunità e cittadinanza attiva, nella prospettiva di un sistema formativo integrato col territorio e calibrato sulla valorizzazione la struttura bibliotecaria d’Istituto, con l’intervento della professoressa Francesca Schifa, Funzione Strumentale (Area 3 – n. 3), responsabile delle proposte di fruizione delle fonti documentali del “Siciliani”, nell’ambito di incontri letterari, concerti, reading, cineforum, mostre, bookcrossing. Francesco Pasca dipinge dal 1963 con successo di critica e partecipa a numerose iniziative artistico-letterarie, proponendosi con mostre personali e collettive internazionali. Nell’opera bibliografica “Otranto – Il luogo delle parole. Dialogo virtuale sulla scrittura di Pietra” (Ed. Il Raggio Verde), attraverso uno stile espressivo modulato tra la struttura del mito e l’impostazione del saggio romanzato, l’artista-scrittore intende testare nuove e articolate vie comunicative, con l’obiettivo di narrare il trascorrere della routine, nel rimando a due contesti apparentemente disgiunti: il pianeta contemporaneo – connotato dai linguaggi di un cibernauta di nome Alber(t)o, costantemente protagonista del mondo virtuale di internet -, in associazione al pianeta reale, identificato dalla figura del monaco Pantaleone, presumibilmente vissuto intorno al 1163, nell’Abbazia di Casole. Il gioco dei personaggi, sperimentato sullo sfondo del mosaico presente nella Cattedrale di Otranto, appare motivante e intricato, nel tessuto di una prospettiva esistenziale tanto geometrica, quanto misurata. “La finalità dell’incontro di conversazione”, conclude Francesca Schifa, “è quella di realizzare uno spazio culturale di aggregazione, discussione e confronto per la comunità scolastica, quindi di apertura costruttiva verso il territorio reale e virtuale. Con tali attività, pertanto, la scuola diventa un vaso comunicante con la società, mettendo al servizio dell’utenza le competenze acquisite dagli alunni, nel loro percorso di crescita”.
Appuntamenti
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Attualità
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Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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