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Attualità

Lecce: convegno “Puglia libera da OGM”

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L’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri viventi per uno sviluppo rurale agroecologico a tutela dei diritti umani. Il convegno è in programma sabato 20 febbraio, dalle 9 alle 14,30, al Castello Carlo V (Salone Maria d’Enghein) a Lecce, organizzato dal Comune di Lecce insieme all’Associazione S.U.M. – Stati Uniti del Mondo di Maglie. Il convegno conclude l’iniziativa “Puglia libera da OGM”, ideata dall’Associaizone S.U.M. in seguito all’entrata in vigore, dal  1° gennaio 2009, del nuovo Regolamento Europeo 834/2007 che estende anche ai prodotti biologici la soglia di tolleranza dello 0,9% di OGM, senza obbligo di segnalarlo in etichetta, come già avviene da anni negli alimenti e mangimi convenzionali. All’iniziativa hanno aderito, con delibera, oltre al Comune di Lecce, altri sessanta Comuni della provincia di Lecce, vari enti e associazioni e migliaia di cittadini. Queste adesioni saranno presentate alla Regione Puglia per testimoniare la volontà di avere una Puglia libera da OGM. Il convegno sarà un importante momento di informazione e di aggregazione delle forze anti-OGM: tra i relatori invitati saranno infatti presenti ricercatori indipendenti di fama internazionale e studiosi che presenteranno i risultati delle loro ricerche sugli OGM.  L’incontro sarà anche occasione per dare voce alla testimonianza diretta di chi ha già sperimentato i danni causati dalla coltivazione degli OGM in altre parti del mondo.


PROGRAMMA


COORDINATORE: FEDERICO FAZZUOLI


– SALUTI DELLE AUTORITÀ:


ON. RAFFAELE FITTO – Ministro per gli Affari Regionali


ON. NICHI VENDOLA – Presidente della Regione Puglia


DOTT. ROCCO PALESE – Capo Gruppo PDL – Regione Puglia


DOTT. ANTONIO GABELLONE – Presidente della Provincia di Lecce


DOTT. ALFREDO PAGLIARO – Assessore all’Igiene, Sanità Pubblica e Qualità della Vita del Comune di Lecce


– APERTURA CONVEGNO A CURA DELL’ASSOCIAZIONE S.U.M.


– DOTT.SSA SUSAN BARDOCZ – Biochimica e Farmacologa. Consulente Istituto dell’Ecologia del Gene a Tromso in Norvegia.  Docente di Nutrizione Umana, Università di Debrecen in Ungheria. Ex ricercatrice, Rowett Research Institute di  Aberdeen in Gran Bretagna.


“Gli effetti dei cibi OGM sulla salute” – Autori: Susan Bardocz e Arpad Pusztai.


– DOTT. PIETRO PERRINO – Direttore di Ricerca CNR,  Istituto del Germoplasma di Bari.


“Gli OGM sono inutili e dannosi. Oggi c’è bisogno di sistemi sostenibili per la produzione di cibo ed energia”

– PROF. GIUSEPPE ALTIERI – Agroecologo Studio Agernova. Docente di Entomologia-Fitopatologia ed Agricoltura Biologica, Istituto Tecnico Agrario di Todi.


“Agroecologia dello sviluppo rurale, libero da OGM”


– COFFEE BREAK


– MR. SUBRAMANIAM KANNAIYAN – Associazione di contadini dello stato indiano del Tamil Nadu “Thamizhaga Vivasayigal Sangam Association” e Comitato di Coordinamento delle Associazioni di Agricoltori dell’India Meridionale.


 “Gli OGM  in India. L’esperienza dei contadini indiani”


– DOTT. ENRICO LUCCONI – Direttore ASSEME (Associazione Sementieri Mediterranei).


“Ogm: una minaccia per l’ambiente, l’agricoltura, la salute, la qualità dei prodotti agroalimentari italiani” 


– DOTT.SSA ANNALENA RUSSO – Biotecnologa dell’Università degli Studi di Lecce – DISTEBA. Componente della Commissione Interministeriale di Valutazione (CIV) per il rilascio di OGM.


 “BCH (Biosafety Clearing House): il portale italiano sulla Biosicurezza”


 – PROF. MICHELE TRIMARCHI – Scienziato. Fondatore della Neuropsicofisiologia. Psicologo e formatore. Presidente ISN. Candidato premio Nobel per la Pace 1986 e Premio UNESCO per l’Educazione ai Diritti Umani 2000.


“Etica dell’inviolabilità della memoria genetica di tutti gli esseri  viventi”


 – DIBATTITO


Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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Attualità

Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

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Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

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