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Cronaca

Evaso vede i carabinieri e scappa: riarrestato

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Evasione e resistenza a pubblico ufficiale: nuovamente nei guai Francesco De Cagna, 52enne di Scorrano.


Già sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza dove sta scontando una pena detentiva definitiva ad anni 8 e mesi 8 di reclusione per reati in materia di stupefacenti, l’uomo è stato incrociato nella giornata di ieri, attorno alle 15, in via Duca d’Aosta.


Era a bordo di una Lancia Y condotta da un altro uomo, col quale si stava dirigendo verso la zona artigianale.


I due nella Y, notati i carabinieri che attivavano le sirene, si sono dati alla fuga imboccando in fretta la ss275.

L’inseguimento è finito ben presto nuovamente nel centro abitato dove, alla fine, la Lancia è stata fermata.


Il conducente del veicolo è risultato essere un uomo originario di Manduria, un 54enne domiciliato in provincia di Torino.


Al termine del controllo, De Cagna è stato tratto in arresto in flagranza di evasione, mentre il suo amico tarantino è stato deferito per resistenza a pubblico ufficiale, stessa sorte toccata anche all’arrestato.


Cronaca

Tiggiano: ritrovati paramenti sacri trafugati

Arrestato 47enne del luogo per il furto perpetrato nello scorso settembre nella Cappella Madonna dell’Assunta e del Santissimo Sacramento. Aveva rubato quattro casule e un camice bianco

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Dopo un paziente e meticoloso lavoro di analisi, ascolto e osservazione, i Carabinieri della Stazione di Corsano hanno individuato l’autore del furto dei paramenti sacri sottratti lo scorso settembre dalla cappella “Madonna dell’Assunta e del Santissimo Sacramento” di Tiggiano.

Le indagini, avviate a seguito della denuncia sporta dal parroco della Chiesa “Cristo Redentore” unitamente al priore della locale Confraternita dedicata alla Madonna dell’Assunta, hanno impegnato i militari dell’Arma in un’articolata attività investigativa.

L’ascolto di numerosi testimoni, la ricostruzione puntuale dei movimenti registrati nei pressi della cappella e l’analisi di diverse immagini di videosorveglianza presenti nell’area, hanno consentito di raccogliere elementi utili alla ricostruzione dei fatti.

Le risultanze emerse hanno orientato l’attenzione dei Carabinieri su un 47nne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine.

A seguito di una perquisizione domiciliare, è stato rinvenuto l’intero corredo liturgico sottratto: quattro casule e un camice bianco, accuratamente occultati all’interno dell’abitazione dell’uomo.

I paramenti sacri, riconosciuti come oggetto del furto, sono stati repertati e posti sotto sequestro, in attesa di restituzione alla curia.

L’indagato è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per furto aggravato.

L’attività d’indagine, condotta con riservatezza e determinazione, ha consentito di restituire alla comunità di Tiggiano beni di valore religioso e anche un importante simbolo di fede e identità collettiva, suscitando apprezzamento e gratitudine da parte dei cittadini e delle autorità ecclesiastiche.

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Cronaca

Nardò, preso spacciatore del centro storico

La Polizia ha arrestato di un 34nne in flagranza di reato, sorpreso con diversa sostanza stupefacente e un’ingente somma di denaro (in totale oltre 15mila euro)

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Durante un servizio di controllo nel centro storico di Nardò, l’attenzione dei poliziotti in servizio di volante è stata calamitata da un un uomo con uno zainetto in spalla che alla vista della volante cercava di nascondere qualcosa nella mano.

Gli agenti, insospettiti, si sono fermati per un controllo e alla richiesta di spiegazioni, l’uomo preso di sorpresa, ha mostrato lo spinello che aveva cercato di nascondere e poi consegnato lo zainetto, confessando di avere dell’altra sostanza stupefacente all’interno.

Infatti la perquisizione ha portato al rinvenuimento di  circa 0,6 grammi di marijuana, due spinelli confezionati con lo stesso tipo di sostanza e un pezzo solido di hashish del peso di circa 50 grammi oltre alla somma di 10.590 euro in banconote di diverso taglio, probabilmente ricavo della vendita di stupefacenti.

L’uomo, identificato come M.F., 34nne residente a Nardò e già recidivo in fatto di reati legati allo spaccio, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove è proseguita la perquisizione da parte degli agenti.

Nell’abitazione è stata rinvenuta dell’altra sostanza: nello specifico circa120 grammi lordi  di marijuana e oltre 160 di hashish oltre ad un ulteriore somma di 4.800 euro, sempre probabile provento di spaccio.

Tutto il materiale rinvenuto, compresa la considrevole somma di denaro, è stato posto sotto sequestro e il giovane accompagnato presso gli uffici  del locale Commissariato di P.S. dove al termine delle formalità, considerata la flagranza del reato, l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Stato che ha avvisato il PM di turno presso il Tribunale Ordinario di Lecce che ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa di determinazioni della autorità giudiziaria.

Il Commissariato di P.S. di Nardò a seguito di numerose segnalazioni giunte su attività di spaccio nei luoghi di aggregazione giovanile del centro cittadino, ha incentivato i controlli ponendo particolare attenzione al fenomeno per contrastarne la diffusione.

 

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Cronaca

A processo per molestie sessuali i due sottocapi della Capitaneria di Otranto

La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto…

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I due sottocapi della Guardia Costiera, per le presunte molestie sessuali nei confronti di una 27enne salentina, andranno a processo.

La donna, lavorava come volontaria in ferma prefissata presso l’ufficio circondariale marittimo del porto di Otranto.

Il Gup Valeria Fedele del tribunale di Lecce, ha disposto il rinvio a giudizio dei due imputati, a differenza del PM Luigi Mastroniani che aveva chiesto il non luogo a procedere. 

I due imputati sono difesi dagli avvocati Veronica Merico, Massimiliano Petrachi, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo.

Una delle ragazze ha raccontato di essere stata vittima di apprezzamenti a sfondo sessuale  quando, per motivi di lavoro, rimanevano soli, in quelle occasioni si sarebbero consumati gli abusi. 

Sembrerebbero ancora più invasive le molestie ricevute dal secondo militare, consumate invece durante i turni in sala operativa, anche di notte. 

Il processo si terrà a febbraio 2026, davanti ai giudici in composizione collegiale. 

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