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Cronaca

Aggressione in strada: tre arresti

Galatone: in tre e armati di coltello ridussero in fin di vita il 21enne Dario Potenza. Il GIP: «Un’aggressione bestiale, connotata da una ferocia inaudita»

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Avevano accoltellato un giovane in strada e sono stati catturati dopo un mese.


È il risultato dell’indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Galatone, con l’ausilio del NOR dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Gallipoli, conclusasi con l’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Lecce, Dott.ssa Giulia Proto, su corrispondente richiesta del Sost. Proc. Dott.ssa Francesca Miglietta.


Gli arrestati sono i galatonesi Giuseppe Marzano, 53 anni, già condannato nel 2014 per tentato omicidio, Vincenzo Lanzillotto, 40 anni, con precedenti per stupefacenti e Marco Colazzo, 24 anni, incensurato. I tre fermati dovranno rispondere di tentato omicidio.






I fatti risalgono alla notte tra l’11 ed il 12 dicembre scorso, quando la vittima, Dario Potenza, 21 anni, venne raggiunta dai suoi aggressori, a volto scoperto, all’interno di un bar di Galatone. Tentò la fuga dalla porta posteriore e cercò di  nascondersi, invano, dietro una macchina. L’intera sequenza è stata ripresa dal sistema di videosorveglianza di un’abitazione prospicente al luogo del delitto. I tre, in particolare, dapprima colpirono la giovane vittima con calci e pugni, per poi sferrargli alla schiena 3 fendenti con un arma da taglio non meglio identificata. Non contenti, uno dei tre decise di sferrare anche un calcio al volto del giovane, ormai a terra agonizzante. Come ha sottolineato il GIP: «Un’aggressione bestiale, connotata da una ferocia inaudita da parte di tutti gli indagati».


Il raid punitivo terminò solo grazie all’intervento di un poliziotto, libero dal servizio, che dalla finestra della propria abitazione, udito il trambusto in strada, urlò agli aggressori per poi scendere in strada mettendoli in fuga.


La vittima venne trasportata in codice rosso prima all’ospedale di Gallipoli, poi a Lecce, dove, dopo la constatazione della perforazione del polmone con una perdita di ben 2 litri di sangue, a notte fonda subì un arresto respiratorio e fu salvato solo grazie al supporto di un rianimatore.


Intanto a Galatone i carabinieri avevano acquisito i filmati di videosorveglianza.


La spregiudicatezza dei tre aggressori, tutti a volto scoperto, non è rimasta impunita. Tutti, infatti, sono stati riconosciuti e compitamente identificati dai militari dell’Arma, che ben conoscevano la realtà sociale e delinquenziale galatonese. Catturati all’alba presso le proprie abitazioni, sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Lecce con l’accusa di tentato omicidio.


Cronaca

L’incubo di incendi di auto nella notte: altre cinque coinvolte

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli.

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Lecce si sveglia ancora con l’incubo delle auto incendiate: questa volta sono cinque le auto interessate.

I vigili del fuoco sono infatti intervenuti per spegnere due roghi nei quali sono stati distrutti i veicoli ed altre tre auto danneggiate.

Il primo verso le 2 e mezzo nel rione Borgo Pace, dove una Fiat 600 è stata avvolta da una fiammata; l’auto è di proprietà di una 58enne di origini brasiliane.

Oltre ai pompieri sono intervenuti anche i carabinieri, gli stessi che hanno cercato le videocamere installate in zona, per avviare le indagini e stabilire l’origine dell’accaduto.

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Cronaca

Ruba a casa di anziana vicina, donna nei guai

Aveva arraffato mobili in oro dalla cucina dell’anziana signora. Ora è ai domiciliari

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Arrestata in flagranza di reato dai Carabinieri della Stazione di Parabita, la donna ritenuta
presunta responsabile del furto perpetrato presso l’abitazione di un’anziana del posto.

La donna, di nazionalità italiana, poco prima, era entrata nell’abitazione di una vicina di casa.

Dopo alcuni minuti, all’insaputa della vittima,
la medesima iniziava a rovistare nell’appartamento, riuscendo ad arraffare alcuni monili in oro da un mobile della cucina.

I Carabinieri, in servizio di pattuglia nel centro abitato di Parabita, allertati da una segnalazione
al 112 (Numero Unico Emergenze), sono giunti sul luogo indicato e hanno individuato e bloccato la donna che usciva dalla casa.

Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata ancora in possesso dei preziosi in oro del valore di circa 1500 Euro, nascosti
all’interno di una busta.

I militari hanno poi riconsegnato all’avente diritto tali preziosi.

La ladra è stata arrestata e, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, condotta presso la propria abitazione e sottoposta agli arresti domiciliari.

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Cronaca

Lavoro… cinese: 4 lavoratori in nero e 4 ditte sospese

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati. In provincia Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese. Elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro

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È prevalentemente in nero o sottopagato il lavoro cinese in Italia.

Sono irregolari a vario titolo il 100% delle aziende guidate dai cinesi e l’80% dei lavoratori occupati.

È quanto risulta dall’operazione svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce unitamente a personale dell’ITL di lecce e dell’Arma territoriale nell’ambito di un’attività svolta dal 20 al 27 aprile nella provincia di lecce ed estesa a livello nazionale, coordinata dall’europol e finalizzata al contrasto dello sfruttamento del lavoro e irregolare delle imprese gestite da cittadini extracomunitari.

Le violazioni accertate hanno visto sia l’inosservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che quelle di natura amministrativa.

Le prime riguardavano la mancata valutazione dei rischi, la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti e la non conformità dei requisiti idonei sugli ambienti di lavoro e locali spogliatoi e igienici mentre, le seconde il lavoro nero, pagamento in contante di parte della retribuzione, la mancata tracciabilità della stessa e l’ inosservanza dell’ orario di lavoro previsto dai CCNL.

Le verifiche hanno interessato il settore edile, attività commerciali e la filiera della ristorazione presenti nel territorio della provincia di lecce.

Su 7 aziende ispezionate 4 sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di centomila euro.

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