Attualità
Manutenzione impianti termici: le linee guida
Dalla Regione le indicazioni per l’esercizio, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici. Confartigianato: “Bene, ma ora necessario completare rapidamente il quadro”

La Regione Puglia ha finalmente diramato le proprie indicazioni per la corretta applicazione della normativa regionale in materia di esercizio, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici.
Si tratta di un passaggio di fondamentale importanza non solo per gli operatori del settore ma anche per gli stessi cittadini pugliesi, tenuti al corretto esercizio dei propri impianti termici.
Più volte gli impiantisti e manutentori associati a Confartigianato hanno denunciato come negli ultimi anni la materia fosse in preda ad un vero e proprio caos.
A dicembre del 2016, infatti, dopo una gestazione prolungata, la Regione (l’ente competente in materia) ha approvato la legge numero 36/2016, di recepimento del Dpr 74/2010 e delle direttive comunitarie, demandando tuttavia i relativi aspetti applicativi a successivi atti di Giunta.
Ma l’avvicendamento degli assessori e dei relativi dirigenti competenti ed un dibattito molto articolato, hanno allungato i tempi: ci sono voluti quasi due anni per giungere alla pubblicazione quantomeno del testo dei provvedimenti attuativi.
Nel frattempo le Province e, in alcuni casi, i singoli Comuni, hanno creato sistemi del tutto autonomi e indipendenti con regole molto diverse tra loro per tempistiche e modalità di espletamento delle campagne di controllo degli impianti, versamento dei relativi tributi (i cosiddetti «bollini»), sanzioni nei confronti dei soggetti inadempienti, eccetera. Tutti elementi che la nuova normativa, se correttamente applicata, avrebbe riportato ad omogeneità anche tramite la creazione di un catasto regionale degli impianti. Ciò a tutela del principio di parità di trattamento dei cittadini e degli stessi operatori economici, oggi costretti a cambiare continuamente norme di riferimento in caso di operatività a cavallo tra diverse Province o Comuni.
Forti dell’incertezza e del caos burocratico, molte autorità territoriali continuano a comportarsi ora secondo regole proprie, ora secondo le norme regionali seguendo la convenienza del caso e senza alcun coordinamento.
Ecco spiegata l’importanza di un provvedimento regionale che faccia chiarezza sulla materia, al fine di ricondurre a fisiologia un sistema compromesso da interpretazioni e particolarismi.
«Da molto tempo incalzavamo i competenti uffici per chiedere che, una volta per tutte, la Regione dettasse una linea chiara ed univoca su questo argomento», commenta Luigi Ficelo, presidente degli impiantisti e manutentori termoidraulici di Confartigianato Puglia.
«Abbiamo oltrepassato ogni soglia di tollerabilità, al punto di aver minacciato, a fine 2019, la mobilitazione della Categoria», continua, «evidentemente l’Assessore Borraccino ha compreso lo stato di difficoltà e le vessazioni che le imprese e i cittadini sono costretti a subire nei diversi territori. Complice il caos burocratico e amministrativo seguito alla riforma delle province, alcuni territori non attivano le campagne di controllo degli impianti da molto tempo, altri irrogano sanzioni in forza di regolamenti provinciali oramai superati dalla nuova legge regionale 36, altri interpretano le leggi in maniera fantasiosa, invocando ora norme abrogate ora quelle ancora prive d’attuazione».
Secondo Ficelo «sebbene non risolvano tutti i problemi, le indicazioni pubblicate di recente rappresentano un punto di riferimento chiaro ed inequivocabile per tutti e tracciano una linea netta rispetto ad un modo di operare delle autorità delegate spesso non conforme. Ora però, è necessario completare il quadro anche con riferimento al nuovo catasto energetico, già previsto dalla legge regionale 36 ed atteso ormai da troppi anni. Le recenti notizie relative all’inquinamento cittadino nelle grandi città hanno evidenziato come lo stato degli impianti domestici incida in maniera netta sulla qualità dell’aria che respiriamo. Anche per questo», conclude il Presidente Ficelo, «Confartigianato continuerà a vigilare per ottenere il rispetto di quanto già previsto dalla legge nazionale e regionale, nell’interesse non solo delle imprese ma anche dei cittadini pugliesi».
Attualità
Marcello Gemmato al Centro Ilma
Il Sottosegretario alla Salute: «Opera eccezionale voluta e sostenuta dalla popolazione salentina, sarà la casa della prevenzione dei tumori con servizi gratuiti per tutti»

Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è recato in visita al “Centro Ilma”, l’Istituto multidisciplinare per la lotta ai tumori che la LILT di Lecce con il suo fondatore, l’oncologo Giuseppe Serravezza, ha realizzato alle porte di Gallipoli in un’area di sette ettari di cave dismesse, esclusivamente grazie dalle donazioni della popolazione salentina.
Il Centro si occuperà di erogare servizi gratuiti nei seguenti settori: Ricerca applicata sulle cause ambientali del cancro, Diagnosi precoce, Riabilitazione fisica e Sostegno psicologico, Assistenza socio-sanitaria domiciliare ai pazienti terminali, Divulgazione scientifica.
«Una realtà eccezionale, frutto dell’intuizione del prof. Serravezza, sarà la Casa della Prevenzione. Mi piace pensare che esistano uomini, donne, medici, professionisti che si spendano così per gli altri», ha detto il Sottosegretario Gemmato che ha visitato tutti i Dipartimenti della grande struttura ormai in fase di completamento.
«Apprezzo davvero», ha aggiunto, «lo straordinario Volontariato e lo spirito solidaristico che contraddistingue l’azione della Lilt di Lecce. Rilancio sull’importanza della Prevenzione, su cui il nostro Ministero sta lavorando tanto e continua ad investire. L’attenzione dei vertici nazionali è massima su questo tema che ha come cornice la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario Nazionale».
Alla visita, hanno partecipato, tra gli altri, il deputato Antonio Gabellone, il direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi con la responsabile degli Screening oncologici Elisabetta De Matteis, la consigliera Titti Cataldi per il Comune di Gallipoli e il sindaco di Casarano Ottavio De Nuzzo.
«Ringraziamo il Sottosegretario per aver voluto toccare con mano questa nostra importante realtà, sicuramente unica nel panorama nazionale, il sogno del dottore Serravezza, condiviso e sostenuto da tutti noi, di offrire alla cittadinanza tutta un ‘ospedale per sani’, come lui stesso lo definisce, dove in primis si lotterà per non far ammalare le persone, attraverso la Ricerca applicata sulle cause, che sono intorno a noi, la Divulgazione scientifica e i Dipartimenti Ambiente e Salute, Alimentazione e Stili di vita», sottolineano il presidente della Lilt di Lecce, Simonetta Pepe, e il responsabile del Comitato tecnico-scientifico, l’oncologo Carmine Cerullo, «Ci auguriamo che il Ministero possa essere concretamente al nostro fianco e sostenere questo progetto straordinario, le cui attività di ricerca sono già iniziate con il Progetto Geneo ed Extra-Geneo per lo studio della genotossicità dei suoli, che ha coinvolto ben 52 Comuni della nostra provincia. I servizi offerti nel campo della Prevenzione primaria e secondaria andranno ad affiancarsi ed integrarsi con quelli erogati dalla Asl di Lecce, così come già avviene come già avviene nei 36 Ambulatori di Prevenzione Lilt attivi in provincia, l’Assistenza domiciliare oncologica che Lilt eroga in 5 Distretti socio-sanitari, e nei Centri di Orientamento Oncologico (C.Or.O) ove sono presenti quotidianamente i volontari Lilt».
«Doveroso ricordare», sottolineano Pepe e Cerullo, «che la struttura, oggi patrimonio di tutti i cittadini che l’hanno fortemente voluta e sostenuta, è stata progettata e realizzata grazie al lavoro volontario e all’impegno di tantissimi professionisti del territorio, ringraziamo per tutti l’ingegnere Flaviano Giannone cui è affidata la Direzione Lavori. Siamo ora alla fase della dotazione tecnologica per la quale occorrono ulteriori risorse al fine di poter mettere in funzione al più presto il Centro e offrire servizi fondamentali alla cittadinanza, che andranno ad integrarsi e a supportare la rete dei servizi socio-sanitari del nostro SSN, con cui da sempre collaboriamo. È un progetto che oggi più che mai riteniamo fondamentale per arginare le disuguaglianze sanitarie e andare incontro alle esigenze crescenti di tanta parte della popolazione che purtroppo spesso rinuncia a curarsi. Per cui continuate a sostenerci, anche attraverso il 5 per mille a Lilt Lecce. Il vostro aiuto è fondamentale per continuare ad erogare i servizi gratuiti e sostenere i progetti Lilt di Educazione alla Salute che oggi coinvolgono oltre 70 scuole del territorio».
Il Centro Ilma è un progetto “di iniziativa popolare” realizzato da Lilt Lecce in seguito ad un protocollo d’intesa con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Università del Salento e Comune di Gallipoli, e finanziato grazie alle sole donazioni ed al senso solidaristico dei salentini.
I servizi erogati saranno gratuiti come tutte le attività svolte dalla Lilt di Lecce da oltre 30 anni sul territorio provinciale.
Testimonial d’eccezione del “Centro Ilma” sono i Premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford, i quali hanno realizzato due video-messaggi a sostegno dell’Istituto diffusi da tempo sui media e tramite i canali social e web Lilt Lecce.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Attualità
Serie C, Casarano da leggere
Presentati “Dietro la porta” di Gabriele Marra e “Al primo colpo di Antonio Scarangella. cresce intanto l’attesa in città pre il tirono tra i professionisti. Iscrizioen completata e “Capozza” pronto

di Giuseppe Lagna
Nel Chiostro di Palazzo dei Domenicani, sede del Comune di Casarano, al termine della presentazione del libro “Dietro la porta” di Gabriele Marra, è intervenuto il presidente del Casarano Calcio, Antonio Filograna Sergio, a ringraziare l’autore, come anche Antonio Scarangella, presente in platea, per il suo voluminoso “Al primo colpo“.
Ambedue le opere dei due tifosi rossoazzurri, centrate sulla recente vittoria del campionato, stanno a dimostrare l’entusiasmo palpabile in città, per il ritorno in serie C, dopo un “purgatorio” di ben ventisette anni.
Con un forte applauso il presidente ha poi dichiarato quanto già noto: “Il Casarano Calcio è ufficialmente iscritto in serie C per il campionato 2025-2026!“.
Ma quanto lavoro!
Lungo e complesso è stato l’iter burocratico, ma, nonostante difficoltà incontrate, la documentazione è stata presentata con due giorni di anticipo sulla scadenza del 6 giugno e la stessa ha superato successivamente il dettagliato esame della CO.VI.SOC.
Ugualmente lo stadio Capozza, in simbiosi tra l’amministrazione comunale e la società, in meno di un mese è stato adeguato alle richieste della Lega Pro, attraverso una serie di lavori interni ed esterni.
Ora non resta che attendere le ufficialità del mercato, che prenderà il via il primo luglio, per conoscere con certezza la composizione della nuova rosa, fatta di conferme e acquisti, su cui circolano già numerose voci.
Sempre il patron Antonio Filograna Sergio nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto intendere di metter su una formazione che faccia ben figurare il Casarano nel palcoscenico ricco di formazioni blasonate, secondo il suo pensiero di “sognatore, ma sempre con i piedi ben piantati a terra“.
Attualità
Domenica mattina al mare? Raffica di multe sulla litoranea di Tricase
In una zona priva di parcheggi “leciti” e, per questo motivo sempre soggetta a una certa tolleranza. Appello al sindaco: è possibile annullare quelle contravvenzioni con buona pace di tutti? Restano irrisolti, intanto, i “veri” problemi: mancanza di parcheggi, vegetazione che invade le carreggiate impedendo la visuale in curva e limite di 50 km orari pressoché ignorato

di Giuseppe Cerfeda
Domenica mattina, gran caldo e, dopo una settimana di lavoro, finalmente la possibilità di godere del refrigerio del mare.
Fino all’incavolatura (eufemismo) finale.
Perché quel bagno è costato a molti tricasini una bella multa sul parabrezza della loro auto, parcheggiata sulla litoranea tra Tricase Porto e Marina di Andrano, in località Isola.
Doverosa una premessa.
In quella zona c’è sempre stata, negli anni, una certa tolleranza per un semplice motivo: non ci sono parcheggi per chilometri, quindi non c’è scelta!
Detto che può anche accadere che si esageri ma, sinceramente, avendo potuto appurare personalmente chi scrive, non ci sembra che la situazione fosse peggiore di altre volte (negli altri anni, tra luglio e agosto è accaduto decisamente di peggio), tant’è che poco prima dei contravventori è transitata in zona un’ambulanza in direzione Andrano, senza incontrare alcun tipo di problema.
Stamani mi è capitato di leggere su una testata che, per colpa delle auto in sosta, aumenta il rischio incidenti su un’arteria purtroppo già segnata più volte da gravi sinistri, come quello costato la vita ad un uomo di 62 anni di Taurisano qualche settimana fa.
Inconfutabile: la carreggiata con le vetture parcheggiate si restringe.
Ma siamo sicuri che sia quello il problema più grande?
Giusto per sgombrare il campo da equivoci: quell’incidente è avvenuto intorno alle 9 del mattino, quando al mare non c’è ancora praticamente nessuno, e ben lontano da dove ieri sono state multate le auto in sosta; gli inquirenti stanno indagando per stabilire le esatte cause e, quanto avvenuto quel triste mattino, nulla ha a che vedere con quanto abbiamo scritto e scriveremo ancora.
Uscendo, quindi, dai casi specifici e dai possibili equivoci, più in generale andrebbe sottolineato che Anas, Provincia o chi per esse, non dovrebbero aspettare luglio per ripulire i bordi delle strade dalla vegetazione (le canne, soprattutto in curva, impediscono la visuale e costringono, in questo caso si, i mezzi a invadere la corsia opposta).
E poi, sempre in generale, senza fare riferimento ad alcun caso specifico, non sarebbe il caso di ricordare che sulla litoranea il limite è di 50km orari?
Ma avete visto come transitano su quella via?
Provate a verificare cosa succede il sabato e la domenica pomeriggio (e non solo): motociclette e auto che sfrecciano a velocità inimmaginabili e che costringono a trattenere il fiato, nella speranza di non sentire il botto!
Ecco questi sono i problemi che eventualmente i residenti hanno segnalato (e non certo ieri, ma in tempi non sospetti), non quello delle auto in sosta.
Tricase sembra sempre più essere il paese delle contraddizioni: si fa il bagno nell’area portuale dove vige il divieto di balneazione (ma è bello, si può tollerare per carità, nonostante possa anche essere pericoloso), a Tricase Porto si parcheggia vicino al Bolina e si guarda il mare fumando una sigaretta, mentre gli automobilisti restano in fila sotto al sole come se nulla fosse, perché non si passa.
Tricase ha otto chilometri di costa bellissimi e, giustamente, se ne vanta.
Ma se non permettiamo alle persone di parcheggiare, trovando una soluzione, che si fa?
Si chiude tutto?
Conoscendo personalmente il sindaco Antonio De Donno e la sua sensibilità in merito a certi argomenti, ci permettiamo di rivolgergli un appello: non è forse il caso di chiedere di annullare tutte quelle multe?
Possiamo evitare che (ad esempio) ad un operaio possa costare una cifra il bagno a mare la domenica mattina dopo una dura settimana di lavoro, solo per aver parcheggiato dove lo ha fatto per anni? Esattamente come chi fa il bagno nel porto e lo fa da anni, né più né meno…
Quello che chiediamo è un po’ di buon senso e, appena possibile, una soluzione per poter parcheggiare in sicurezza.
Raccomandando, infine, sempre prudenza e il rispetto del limite di velocità che, lo ricordiamo, per i duri di comprendonio, sulla litoranea è di 50 km orari!
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Corsano2 settimane fa
Tiggiano: «Siamo state aggredite e picchiate!»
-
Cronaca2 settimane fa
Incidente sulla litoranea: muore 67enne in moto, sequestrata Golf
-
Castro2 settimane fa
Castro: chiuso il porto!
-
Cronaca2 settimane fa
Mortale sulla litoranea: conducente Golf si autodenuncia
-
Cronaca1 settimana fa
Rubati farmaci al “Cardinale Panico” per decine di migliaia di euro
-
Cronaca4 settimane fa
Scontro all’incrocio a Tricase: codice rosso
-
Attualità3 settimane fa
Lucugnano torna ad avere il medico di base
-
Attualità4 settimane fa
Miggiano: “… e lessero tutti felici e contenti”