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Attualità

“Fate ripartire prima il Sud!”

Il sindaco di Caprarica di Lecce, Paolo Greco: “Una ripartenza concentrata, ancora una volta, su diritti e necessità del nord metterebbe ancora più in ginocchio il nostro fragile tessuto economico e creerebbe una desertificazione sociale in un meridione già depredato da decenni”

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Il sindaco di Caprarica di Lecce Paolo Greco ha affidato ad un post su facebook una sua riflessione in merito alla cosiidddetta Fase 2 destinata a far discutere.


Si parla tanto di Fase 2. Forse troppo, perché ci fa dimenticare che siamo ancora nel pieno della Fase 1”, scrive il sindaco di Caprarica di Lecce, “i dati timidamente migliori sono riferiti ai comportamenti accaduti sette – dieci giorni fa. E non vorrei che tra 7/10 giorni dovremo rimpiangere di aver parlato così tanto di Fase 2, avendo dato l’illusione che adesso si può abbassare la guardia. Non è così”, tuona Greco, “sarebbe profondamente stupido farlo! Sono anche sorpreso che si parli di Fase 2 e ri-apertura, in primo luogo, nei territori che hanno ancora le corsie di ospedale sature ed un innumerevole quantità di tombe senza neppure i fiori – perché non li si è ancora potuti portare”.


Chiaro il riferimento al nord Italia in generale ed alla Lombardia in particolare ma non è tutto, perché Paolo Greco aggiunge: “Credo che il Sud, tramite i suoi rappresentanti, dovrebbe rivendicare un doppio diritto a ripartire in assoluta sicurezza e prima: quello legato al numero di contagi e quello connesso alla sua stessa possibilità di rimanere in vita”.


Secondo il primo cittadino di Caprarica di Lecce, “una ripartenza concentrata, ancora una volta, su diritti e necessità del nord metterebbe ancora più in ginocchio il nostro fragile tessuto economico e creerebbe una desertificazione sociale in un meridione già depredato da decenni”.

Paolo Greco, sindaco di Caprarica di Lecce


Greco dice di condividere “le esortazioni ad un nuovo protagonismo del Meridione d’Italia in questa fase difficile della nostra Storia. Che si concentri su scuola ed attività produttive. Per far sì che la Storia che scriveremo sia diversa da quella che abbiamo alle spalle”.


Per sostenere la sua tesi Paolo Greco cita i “versi sempre attuali” del “nostroAntonio L. Verri (nel giorno in cui il mondo piange la scomparsa di Luis Sepúlveda): “Possibile che noi intellettuali, noi politici, noi economisti non riusciamo a vedere quel che ogni giorno di più diventa macroscopico, sempre più visibile? Perché continuiamo a proporre, a dar mano a teorie che ci lasciano e lasciano tutti nel vago? Tutti siamo tutti. D’accordo. Ma per arrivare dove? È molto facile di questi tempi dirci meridionalisti. Però molti tra di noi sono falsi meridionalisti. Il primo verbo della meridionalità dovrebbe essere l’umiltà, quello della salentinità (permettetemi il termine) dovrebbe essere solo questo: rimbocchiamoci le maniche… “!


Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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Attualità

Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino

Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

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Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.

Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. 

“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.

Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.

Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.

Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.

Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com

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