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Cronaca

Adelchi Sergio assolto per la morte di ingegnere caduta da capannone

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Assolto con formula piena dall’accusa di omicidio colposo l’imprenditore salentino Adelchi Sergio.





Nonostante una iniziale richiesta di archiviazione da parte del pm, il titolare del gruppo Adelchi era stato oggetto di una imputazione coatta per la morte dell’ingegnere Lisa Picozzi, precipitata dal tetto del capannone dell’ex calzaturificio Adelchi in Tricase.





La tragedia risale al settembre 2010. Vi seguirono una condanna in primo grado a due anni di reclusione, del 17 luglio 2014, ed una riduzione della stessa ad un anno in appello, con sentenza del 21 gennaio 2019.





“Il fatto non sussiste”





Ora la quarta sezione penale della Corte di Cassazione ha accolto le richiesta della difesa annullando senza rinvio la sentenza perché “il fatto non sussiste“.




È l’ultimo capitolo di una storia lunga 10 anni nei quali la madre della vittima, la signora Marianna, ha portato avanti una lunga battaglia, chiedendo giustizia in ogni sede. Una battaglia resa ancor più ostica dalla distanza da casa: la famiglia della giovane professionista, scomparsa all’età di appena 31 anni, è lombarda. I chilometri però non han mai rappresentato un ostacolo per la signora Marianna che, nel frattempo, tiene vivo il ricordo della figlia anche qui in Salento: lo scorso 29 settembre, nel giorno del decimo anniversario della tragedia, ha commemorato su Facebook sua figlia in uno dei gruppi che riuniscono utenti di Tricase.





La giovane ingegnere, Lisa, giunse a Tricase quel tragico giorno per effettuare un sopralluogo sulla superficie di un edificio della Selcom, una società del Gruppo Adelchi. Salì su una scala di alluminio e poi su una scaletta in legno per passare dalla copertura dei blocchi servizi alla copertura del capannone. Il Sole 24 Ore scrive: “Aveva preso appunti, compiuto i rilievi tecnici e fotografici, poi, mentre stava per scendere, è precipitata da un’altezza di 7 metri sfondando una lastra in fibrocemento che ricopriva la superficie del capannone e occultava un lucernario non a norma e non segnalato in nessun modo”.





Negli anni molto si è dibattuto, anche in sede legale, delle responsabilità non solo del titolare del gruppo Adelchi ma anche della stessa ditta per cui la vittima lavorava.





I giudici di secondo grado hanno, ad esempio, espresso delle perplessità sulla prima sentenza che non aveva preso in considerazione “la responsabilità del datore di lavoro della Picozzi, avendo consentito che un suo dipendente salisse su un tetto di un capannone industriale in condizioni non di assoluta sicurezza”.





Ciò che però forse ha portato alla svolta ed alla finale assoluzione di Adelchi Sergio è il fatto che la stessa defunta non fu ritenuta esente da responsabilità. La sentenza di appello arrivò a rimproverare una “imprudenza alla sfortunata giovane professionista nell’essersi cimentata in una iniziativa (il salire sul capannone) che, sebbene preannunciata, poteva rivelarsi fonte di insidie”.


Cronaca

Perde controllo camion e sfonda muro: paura a Galatina

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Spavento questa mattina a Galatina, in via Lecce, alle ore 05:00 circa per un incidente che ha visto coinvolto un mezzo pesante.

Il conducente ne ha perso il controllo, ha sfondato un muro di cinta e divelto una cabina Enel. Lo stesso, rimasto ferito, è stato soccorso e trasportato in codice giallo presso l’ospedale Vito Fazzi.

Sul posto i Vigili del Fuoco del comando di Lecce, sede centrale, che hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area interessata dall’evento, garantendo e ripristinando la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Furgone e 500 si scontrano: tre feriti, un codice rosso

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Tre feriti di cui uno in codice rosso oggi sulla statale 101 Lecce-Gallipoli.

Attorno alle 13 si è verificato un violento incidente che ha visto protagonisti una Fiat 500 ed un Iveco Daily della ditta di spedizioni GLS.

Sul luogo dello schianto, nei pressi dello svincolo per Galatone, sono intervenuti 118 ed una squadra del Comando Vigili del Fuoco di Lecce, dal distaccamento di Gallipoli.

La conducente della Fiat 500, una 37enne, era rimasta bloccato all’interno dell’abitacolo a seguito dell’impatto. I vigili del fuoco, unitamente al personale del 118, hanno provveduto ad estrarre la donna dall’auto.

Successivamente, i sanitari hanno trasportato il conducente del furgone presso l’ospedale di Gallipoli e la donna alla guida della Fiat 500 presso l’ospedale di Lecce per le cure necessarie. Quest’ultima in codice rosso.

Tra i coinvolti nel sinistro anche un’altra donna, a bordo della 500.

Dopo il soccorso, i vigili del fuoco hanno messo in sicurezza i mezzi coinvolti per garantire la sicurezza della strada e prevenire ulteriori incidenti.

Le cause del sinistro sono da ricostruire.

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Castrignano del Capo

Affitti in nero a Leuca, Castro, Tricase, Otranto, Porto Cesareo e Gallipoli. Denunciati

Numerosi contribuenti hanno omesso di dichiarare i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili nelle località costiere interessate da significativi flussi turistici…

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GDF LECCE: SCOPERTE ABITAZIONI E CASE VACANZA AFFITTATE IN NERO: OLTRE 170 MILA EURO I REDDITI NON DICHIARATI

Proseguono i controlli delle Fiamme Gialle a contrasto degli “affitti in nero”.

In particolare, i Reparti della Guardia di Finanza hanno effettuato numerosi interventi per contrastare l’evasione nel settore delle locazioni brevi e turistiche.

Dalle verifiche è emerso che numerosi contribuenti hanno omesso di dichiarare i redditi derivanti dalla locazione turistica di immobili ubicati a Leuca, Castro, Tricase, Otranto, Porto Cesareo e Gallipoli, località costiere interessate da significativi flussi turistici.

All’esito dell’esame della documentazione acquisita e delle indagini bancarie svolte dai Finanzieri, è emerso che i proventi occultati al Fisco ammontano complessivamente ad oltre 170 mila euro.

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