News & Salento
Attività di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani
L’Ufficio del Difensore Civico della Provincia di Lecce comunica che un collaboratore dell’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Marche sarà a Lecce a Palazzo Adorno, martedì 13 aprile, dalle 9 alle 13. Il funzionario sarà a disposizione di familiari, legali, associazioni ed enti di promozione sociale che volessero segnalare situazione di persone ristrette nelle carceri della Regione Marche. Il Garante, che si occupa di diritto al lavoro, alla formazione, alla crescita culturale alla tutela della salute, alla cura della persona, alla affettività in modo particolare in presenza di figli minori, svolge attività di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani e sulle finalità rieducative della pena, avvicinando la comunità locale al carcere. Il Garante dei diritti dei detenuti della Regione Marche è una figura eletta dal Consiglio Regionale marchigiano, è un organo di garanzia che, in ambito penitenziario ha funzioni di tutela delle persone private o limitate della loro libertà personale. Il loro operato si differenzia pertanto nettamente per natura e funzioni, da quella degli organi di ispezione amministrativa interna e della stessa magistratura di sorveglianza, svolgendo per conto della comunità regionale, compiti di promozione dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi regionali. Per informazioni e per segnalare condizioni particolari è necessario contattare: – l’Ufficio del Difensore Civico della Provincia di Lecce in via Umberto I – Palazzo Adorno tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, telefono numero 0832/683347, fax 0832/683346. – L’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti di Ancona in via Oberdan 1, aperto al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13, telefono 071- 2298483, fax 071 – 2298483. – Consultare il sito internet: http://ombudsmanmarche.jimdo.com/
Appuntamenti
Passeggiata tra la cartapesta e le chiese di Galatina. Oggi
E sarà a questa Galatina che apriremo le porte sabato pomeriggio per una passeggiata gratuita tra i tesori della nostra cartapesta
Attualità
”FRIENDS 4 AUT”, parte il progetto del centro servizi per l’autismo
Con la realizzazione di percorsi di assistenza alla socializzazione in favore di soggetti di età fino ai 21 anni con disturbi dello spettro autistico, residenti nei 14 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo…
Attualità
Sant’Isidoro, demolito vecchio fabbricato a due passi dal mare
Per anni ha ospitato la sede della Pro Loco. “Liberato” così l’orizzonte della marina. il sindaco Pippi Mellone: «L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione»
È stato finalmente demolito nei giorni scorsi nella marina di Sant’Isidoro il vecchio edificio in muratura a pochi metri dal mare, che ha ospitato per molti anni la sede della locale Pro Loco e il punto di soccorso estivo.
Un’autentica “bruttura”, del tutto incompatibile con la bellezza naturalistica del luogo, al pari di altre costruzioni (il comune di Nardò ne ha già abbattute altre tre, realizzate su aree demaniali in questo segmento di litorale) e di fenomeni di abusivismo edilizio e di compromissione dei contesti naturalistici che hanno mortificato la costa negli scorsi decenni.
L’intervento, eseguito (al termine di un lungo iter autorizzativo) da un raggruppamento temporaneo di imprese, rientra nel più ampio intervento di riqualificazione paesaggistica integrata della fascia costiera della marina, progettato dall’arch. Antonio Vetrugno e finanziato con 1,3 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), già in corso da circa un anno e mezzo.
La demolizione del fabbricato, peraltro, ha incontrato e superato lo “scoglio” giudiziario di un ricorso al Tar da parte della Pro Loco.
Il giudice amministrativo, con una pronuncia del dicembre scorso, ritenendo non sussistente una proroga della concessione demaniale vantata dalla Pro Loco, ha ritenuto prevalente l’interesse pubblico all’ultimazione dei lavori di riqualificazione su quello privato (peraltro, ingiustificato) alla conservazione dello status quo.
«L’ennesimo mostro ambientale spazzato via dalla nostra rivoluzione», ha commentato con un post su Facebook il sindaco Pippi Mellone, «abbiamo speso un po’ di tempo in più, perché c’è stato qualche ostacolo di troppo. Ma abbiamo spazzato via, come sempre, anche quello. Adesso abbiamo liberato il panorama, il lungomare, le albe e i tramonti di Sant’Isidoro dal cemento e dalle brutture. Al suo posto, a poca distanza, una struttura polifunzionale in legno, ecosostenibile, che ospiterà il pronto soccorso. Stiamo demolendo i mostri ereditati dal passato e stiamo costruendo la città del futuro. Col cuore, come sempre. Ora anche Sant’Isidoro diventerà bellissima!».
Il progetto di riqualificazione, adesso, potrà essere ultimato. Prevede la realizzazione di aree per il parcheggio e di aree per la fruizione dei pedoni (con l’installazione di un nuovo sistema di illuminazione), l’eliminazione di altri manufatti, di spianamenti, scivoli e del piccolo molo a servizio delle imbarcazioni, un intervento di rinaturalizzazione ambientale con ripascimento delle superfici sabbiose della zona, oltre che la pulizia dalla vegetazione infestante e il recupero delle condizioni ambientali dell’inghiottitoio (o “spunnulata”) presente sul lungomare.
Nasceranno, inoltre, una struttura per la sosta e un tratto di pista ciclabile per favorire la mobilità sostenibile.
Un’altra struttura in legno è stata ultimata e destinata a nuova sede della Proloco e a punto di pronto soccorso estivo.
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