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Attualità

Cosa resterà di noi dopo il covid?

L’appello dell’ex deputato ed ex sindaco di Specchia Antonio Lia ai sindaci del Capo di Leuca: “Siete l’unica forza che abbiamo, unitevi, chiamateci se sarà necessario ma pensiamo insieme al futuro delle nostre generazioni, studiamo dei progetti, confrontiamoli, condividiamoli con i cittadini di questa terra, poi presentiamoli uniti, senza inutili divisioni e facciamo sentire la voce del territorio”

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Un accorato appello “a tutti quelli che hanno a cuore il Capo di Leuca” affidato dall’ex deputato ed ex sindaco di Specchia, Antonio Lia, ai social.


Mentre “tutti aspettano di tornare alla normalità, noi in Puglia siamo al primo posto per casi positivi di Covid 19”, scrive l’ex sindaco che poi si sofferma sul termine “tornare”: “non l’accetto, perché dopo tanti mesi di incertezze e di sofferenze non voglio tornare a come stavamo prima, voglio guardare avanti, voglio partecipare con tutti voi a trasformare questo territorio meraviglioso, ricco di possibilità creative e di crescita, di intelligenze, di buone menti e di buone braccia.


Se non lo facciamo noi chi penserà al futuro delle prossime generazioni? Si parla in continuazione di Next Generation EU”.


Tutti ci chiediamo ogni giorno se il nostro Paese è pronto per ripartire. Noi cosa faremo? Chi sta pensando a noi, al nostro territorio?”, si chiede Lia che aggiunge: “Bisogna essere franchi, non abbiamo nessuno che ci rappresenta e che si strapperà le vesti per noi. Resta la nostra forza, la nostra unione resta il solito problema, saremo capaci di pensare insieme al futuro delle prossime generazioni, altrimenti dopo la pandemia staremo peggio di prima”.

Così l’ex deputato si rivolge ai sindaci del Capo di Leuca: “Siete l’unica forza che abbiamo, unitevi, chiamateci se sarà necessario ma pensiamo insieme al futuro delle nostre generazioni, studiamo dei progetti, confrontiamoli, condividiamoli con i cittadini di questa terra, poi presentiamoli uniti, senza inutili divisioni e facciamo sentire la voce del territorio”.


E ancora: “L’ottimo presidente dell’ANCI si incontra con il Governo in rappresentanza dei Comuni, discute anche del futuro delle nostre prossime generazioni, come fa a farlo se non ascolta il territorio e i suoi rappresentanti? I soli nostri rappresentanti siete voi sindaci, incontratevi, fate in fretta. L’Europa vuole sapere, ha posto dei tempi, va veloce, siate anche voi veloci, non c’è’ tempo da perdere”.


“Dopo la seconda guerra mondiale”, ricorda infine Antonio Lia, “l’Italia fu aiutata con il Piano Marshall ma il sud restò indietro, quei soldi messi a disposizione per ricostruire l’Italia furono spesi quasi tutti per la ricostruzione del Nord. Evitiamo di fare la stessa fine, dipende da noi, dipende da voi sindaci”.


Attualità

Sconti estivi, si parte da Sabato 5 luglio

Fismo: “Esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine”…

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Tutto pronto  per i saldi estivi: sabato 5 luglio è la data da segnare, gli stessi andranno avanti fino al 2 settembre 2025.

Il mercato degli scontisti è in continuo movimento: oltre 6,5 milioni di italiani hanno già effettuato acquisti con lo sconto prima dell’inizio ufficiale dei saldi, per un volume d’affari di circa 700 milioni di euro.

Fismo Confesercenti in collaborazione con Ipsos, fotografa una realtà ormai consolidata: esiste un mercato parallelo con promozioni anticipate, sconti online, offerte social e pre-saldi, che anticipano di fatto le vendite di fine stagione, è questo è quanto si legge in una loro recente indagine.

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Unisalento, domani si vota per eleggere il nuovo Rettore

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it  

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UNISALENTO AL VOTO PER ELEGGERE IL NUOVO RETTORE O LA NUOVA RETTRICE

La comunità accademica dell’Università del Salento domani, 4 luglio, andrà al voto per eleggere il nuovo rettore o la nuova rettrice.

Questi i candidati: Salvatore Rizzello, Luigi Melica e Maria Antonietta Aiello.

È stato allestito un unico seggio elettorale al Centro Congressi di Ecotekne: il seggio resterà aperto dalle 10 alle 17 e l’operazione di spoglio delle schede, che comincerà immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto, si potrà seguire in diretta sul sito www.unisalento.it

Nel primo turno di voto e nei successivi due – fissati con decreto del decano di ateneo Antonio Leaci a martedì 8 luglio e a giovedì 10 luglio – l’elezione a rettore o a rettrice scatta se si ottiene la maggioranza assoluta delle preferenze degli aventi diritto al voto.

Qualora nessuno di questi tre turni di votazione risultasse decisivo, allora i due candidati più suffragati si misureranno nel ballottaggio che si terrà martedì 15 luglio.

In questo caso risulterà eletto o eletta il candidato o la candidata che avrà riportato il maggior numero di voti validi oppure, in caso di parità, si svolgerà un secondo turno di ballottaggio giovedì 17 luglio.

Si ricorda che ai fini del calcolo dei voti validi e delle preferenze sono sommati:

a) tutti i voti validi dei professori di I e II fascia e dei ricercatori di ruolo e a tempo determinato;

b) tutti i voti validi degli studenti presenti nel Consiglio degli studenti, nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli delle Scuole, nei Consigli didattici, nel Comitato unico di garanzia, nel Nucleo di valutazione e nel Comitato per lo Sport con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero degli studenti con diritto di voto;

d) tutti i voti validi delle unità di personale tecnico amministrativo con peso pari al venticinque per cento del rapporto tra il numero dei docenti e ricercatori sul numero delle unità di personale tecnico amministrativo.

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Il Festival? «Fatelo in Salento!»

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale a Gallipoli

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«Il Festival della Canzone Italiana? Fatelo da noi!» È la proposta provocatoria fino ad un certo punto del sindaco di Gallipoli e presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva.

Da Festival di Sanremo a Festival del Salento in effetti alla differenza sarebbe minima, almeno dal punto di vista semantico e dell’assonanza.

Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, è stato confermato che per l’affidamento del festival sarà necessaria una gara pubblica, aprendo potenzialmente alla possibilità di un cambio di sede dopo il 2027, quando scadrà l’attuale accordo con la città ligure.

Ed è tutt’altro che scontato un rinnovo della partnership tra Rai e Sanremo per le prossime edizioni del Festival. In questo mare di dubbi si è tuffato Minerva che

ha avanzato la candidatura di Gallipoli, la sua città per ospitare, in futuro, la manifestazione.

Il presidente della Provincia ha scritto una lettera indirizzata ai vertici della Rai, dando la disponibilità dell’amministrazione a valutare un eventuale trasferimento della storica kermesse musicale nella località salentina, qualora se ne presentasse l’occasione.

Stefano Minerva

«Desidero esprimere l’interesse della nostra amministrazione ad accogliere, laddove vi fosse reale possibilità e volontà, una futura edizione del Festival di Sanremo o parte di essa nel nostro territorio», ha scritto Minerva.

Minerva, nella missiva, ha ribadito come Gallipoli abbia intrapreso un percorso di rilancio culturale, che segna un deciso distacco dall’immagine di capitale del divertimento estivo che l’ha accompagnata in passato.

«Gallipoli, perla dello Ionio, è da anni una delle destinazioni turistiche più amate e riconosciute d’Italia», ha scritto, sottolineando che la città è stata anche selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027.

Il progetto, nato da un’idea del produttore Rai Nello Marti, storico volto del Premio Barocco e della Regia Televisiva, punta su un teatro già pronto a ospitare grandi eventi: «Il Teatro, funzionale, è pronto a diventare uno dei cuori pulsanti di un’edizione innovativa del Festival».

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